Quando Artù lo aveva inviato in Bretagna, qualche mese prima, Lancillotto pensava che il suo destino fosse già stato scritto: era un Cavaliere della Tavola Rotonda e il suo compito sarebbe sempre stato quello di combattere al fianco del suo re. Questa volta però la missione è molto più delicata: creare un esercito di cavalieri che unisca il potere di tutti i sovrani di quelle terre lacerate da anni di lotte e che combatta in nome dei valori di Camelot. Ma la rivalità tra quei popoli non è il solo ostacolo che gli sbarra la strada. Perché la minaccia più grande per i suoi sogni di pace arriva da un esercito di guerrieri provenienti dall'Est che pare inarrestabile: gli Unni, guidati da Attila, stanno radendo al suolo tutto quello che trovano sul loro cammino e hanno preso d'assedio la regione di Benwick.