VITTORIO GIUSTOLISI (1939-2012) PRESIDENTE DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA PER LA SICILIA ANTICA “PAOLO ORSI”- ONLUS STUDI DEL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E RICERCA PER LA SICILIA ANTICA “PAOLO ORSI”- ONLUS Georg Moesinger Vita e martirio di san Bartolomeo apostolo traduzione con annotazioni, due saggi introduttivi e note critiche a cura di Giorgio Di Maria, con in appendice un saggio di Vittorio Giustolisi Titolo originale: Vita et martyrium sancti Bartholomaei apostoli, ex sinceris fontibus Armeniacis in linguam Latinam conversa a D.re Georgio Moesinger, professore studii biblici A. T., Salisburgi, Libraria Societatis Catholicae (Typographia Zaunrithiana)/ Oeniponte, Libraria academica Wagneriana, 1877. ISBN: 9781616273613 Puurs (BE) 2012 Peleman Industries NV - Rijksweg 7 – 2870, Puurs (BE) Illustrazione in 1a p. di copertina: Pietro Perugino, San Bartolomeo (Pala di Sant’Agostino). Fonte: Wikimedia Commons (<http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/6c/Pietro_Perugino_cat87k.jpg?>) da VITTORIA GARIBALDI, Perugino, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2005, n.87 (Monografie d'arte). Fotografia a p. II: Vittorio Giustolisi a Panarea (gentilmente concessa dalla “Raya” Fondazione Tilche-Beltrami, Panarea). Indice Premessa.......................................................................................p. VII Georg Mösinger filologo ed orientalista...............................................XI Georg Mösinger agiografo di s. Bartolomeo apostolo....................XXIV Il testo Mösinger dello pseudo-Abdia (nota filologica)..................XXVIII Nota al testo latino..........................................................................XXXI Vita e martirio di san Bartolomeo apostolo...........................................1 Prefazione............................................................................................3 I. Fonti del Martirio di s. Bartolomeo apostolo......................................6 II.Viaggi di s. Bartolomeo apostolo....................................................11 Martirio del s. apostolo Bartolomeo....................................................23 Annotazioni dell’Aucher......................................................................40 Invenzione delle reliquie di Bartolomeo apostolo...............................53 Traslazione delle reliquie di s. Bartolomeo.........................................55 Atti favolosi di autore pseudo-Abdia babilonese................................66 Testimonianze dei Siri sul s. apostolo Bartolomeo............................79 Letture del Breviarium Romanum.......................................................80 Vita et martyrium sancti Bartholomaei apostoli..................................81 Praefatio.............................................................................................83 I. Fontes Martyrii s. Bartholomaei Apostoli.........................................84 II.Itinera s. Bartholomaei Apostoli......................................................86 Martyrium s. Apostoli Bartholomaei....................................................90 Adnotata ab Aucherio.......................................................................103 Inventio reliquiarum Bartholomaei Apostoli......................................112 Translatio reliquiarum s. Bartholomaei.............................................114 Acta fabulosa Auctore Pseudo-Abdia Babylonio..............................121 Testimonia Syrorum de s. Apostolo Bartholomaeo..........................132 Lectiones Breviarii Romani...............................................................133 Sul culto dell’apostolo Bartolomeo nel mondo bizantino e in Armenia (di Vittorio Giustolisi)...................................................135 Indice dei nomi propri.......................................................................159 Indice dei nomi geografici.................................................................162 V Premessa Con rincrescimento, anzi, con vivo dolore mi ritrovo a dover scrivere alcune inadeguate parole anche in questa sede, laddove dovrebbe trovarsi un intervento del Presidente del Centro di ricerca e di documentazione per la Sicilia antica “Paolo Orsi” - ONLUS. Vittorio Giustolisi, che, dopo averlo fondato, negli anni è stato l’anima di questo Centro, ci ha lasciati poche settimane or sono, lo scorso 6 ottobre 2012, stroncato da un male inesorabile contro il quale ha lottato con lucida determinazione, mentre ancora lo per- vadeva immutata la passione di sempre: visitare territori, scanda- gliarne la storia, sintetizzare nuove acquisizioni e possibilmente arrivare a proporle nei volumi cui ci aveva avvezzati, ricchi di intuizioni inattese e di dimostrazioni innovative. Sì, perché il territorio - poca differenza se si trattasse dell’Europa, dell’Asia, dell’Africa o dell’America meridionale - pareva che a Vittorio immediatamente parlasse, interloquendo con tante sue latitudini culturali, anzitutto con la sua conoscenza della storia universale, dell’antropologia e della storia religiosa, e pareva che egli lo ascoltasse, mentre traduceva per i compagni quanto gli si rivelava, lasciando attoniti coloro i quali si limitano a percezioni vaghe, non avendo orecchie per ascoltare la voce della terra e delle umane vestigia che reca. Quante volte ebbi io stesso il privilegio di ascoltare le sue sintesi veloci e persuasive, mentre, nel costatare come a me, lettore soltanto di parole stampate nel moderno libro o tutt’al più vergate su manoscritti, a me immerso in un totale silentium rerum risonavano nelle mente, quasi a redarguirmi, parole di goethiana memoria: “Nur mir schweiget alles so still!”. La messe dei suoi ritrovamenti e delle sue intuizioni era tale che riusciva a trasferirne nelle pubblicazioni soltanto una parte, mentre di tanti altri sono muti contenitori i faldoni che si susseguono nel salotto e nei corridoi di quella che fu la sua domus Panormitana, e certa- mente anche nel suo domicilio eoliano. Ebbene, oggi il “Paolo Orsi”, con questo volume alquanto ridi- mensionato rispetto alla portata che esso avrebbe potuto avere, vuole rende onore a colui che ne è stato il fondatore e che ne ha condotto negli anni l’attività di ricerca e l’editoria. VII Va detto quanto Vittorio Giustolisi abbia desiderato la presente pubblicazione, che si inserisce nel filone dedicato alle isole Eolie e a san Bartolomeo, dovuto come altri e più di altri, fra le iniziative editoriali del Centro, alla sua personale conduzione. È del 2004 il dattiloscritto (così continuo a chiamare anche i .doc che si producono nella moderna videoscrittura) curato per impulso di Vittorio dalla signora Heloisa, sua coniuge e compagna, indefettibile e temeraria, di ricerche e di esplorazioni, la quale ricopiò il Mösinger latino perché ci fosse da subito una base alla stampa di oggi. Invitato a farmi carico dell’iniziativa, io sulle prime, ahimé (che ciò non torni troppo a mio disonore) mi sottrassi. Iniziò pertanto la caccia ad un traduttore del testo latino che ne sollevasse il presidente Vittorio, come sempre subissato di lavoro e impegnato a metter su carta - mentre in lui pensier rampollava sovra pensier - almeno una parte delle ricerche precorse ed attuali. Solo a distanza di tempo, in mancanza di qualcuno che accettasse questo incarico, verso il 2009 mi ridussi a pronunciare il gravoso “sì”. Si aprì così per me un periodo di indagini a largo raggio sia sul dettaglio che sulle affermazioni generali del Mösinger, il cui Vita et martyrium, opera pionieristica per i tempi e sempre degna d’esser conosciuta e discussa, non poteva oggigiorno ex toto esser dato per buono. Sul dettaglio, in quanto nel corso degli ultimi centotren- tacinque anni, per citar solo l’esempio lampante delle molte citazioni, diversi testi avevano cambiato paternità, titolo, datazione, area di riferimento, qualche originale presunto si rivelava ormai una tradu- zione o un rifacimento, di testi noti come traduzioni erano comparsi gli originali, e in ultimo, ovviamente, l’arrivo di nuove edizioni critiche nel tempo che si frappone fra il Mösinger e noi aveva modificato le lezioni dei testi proprio nei passi addotti per argomentare. Sulle affermazioni generali va osservato che progressi nella conoscenza della storia e dell’archeologia, nuovi raffronti e nuove prospettive di ricerca, in particolare sulle tradizioni apostoliche e sulla letteratura apocrifa, hanno arricchito ed ampliato il quadro fornito dal Mösinger modifi- candolo in certi casi non di poco. Però manca, e continuerà a man- care, una sintesi dettagliata che prenda posizione in merito alle diverse contraddizioni che esistono. Tale sintesi è demandata al lettore, che qui più che mai è chiamato ad elaborare e a formarsi personali convincimenti fra le alternative possibili, numerose, come suggerisce anche il calcolo combinatorio, laddove i punti di signifi- cativa varianza s’incontrano ad ogni piè sospinto. VIII Per tornare al nostro assunto, noi ci siamo adoperati a legit- timare questa riproposizione del Mösinger all’uomo del secolo XXI corredandolo di numerose note, complesse e travagliate, ma indispen- sabili, e pur sempre insufficienti, nelle quali il lettore attento troverà nuove ipotesi e nuove risultanze di dati che nel frattempo sono emersi, e, laddove era difficile pronunciarsi senza troppo arbitrio e temerità, quanto meno spunti di aggiornamento trascelti da una bibliografia enorme, che non pensiamo nemmeno per un attimo di essere riusciti a rappresentare sufficientemente. L’orientalista noterà anche che abbiamo ricusato l’immane fatica di rendere coerenti le trascrizioni delle lingue orientali, preferendo rimaner tributari delle nostre fonti piuttosto che perseguire un’omo- geneità teorica e forse, per certi aspetti, irraggiungibile. Grande è il rimpianto che il presente lavoro, di cui conosceva e seguiva la direttrice, non sia giunto a compimento in tempo perché il presidente Vittorio Giustolisi lo vedesse in questo nostro mondo. Il suo muto cenere ora riposa nel cimitero di Vulcano, isola da lui amata, alto nel punto più alto, e lì costituisca monito e presenza terrifica agli speculatori che, nel ritardo dei vincoli, a quanto mi si riferisce, già manomettono, e ambiscono a trasformare in villaggi turistici e fors’anche, horribile dictu, in aereoporto contrade di primario significato archeologico per la nostra preistoria e protostoria, da lui rilevate e descritte in volumi scomodi, ma inoppugnabili.1 Segue tuttavia un altro rimpianto, anche più grave: che il precipitar della malattia non gli abbia consentito di dettarmi la sua nuova sintesi personale, che sarebbe dovuta entrare in questo volu- me, corredata come sempre da fotografie originali, ad accrescerne di molto il pregio: la sintesi dico dei suoi due sopralluoghi in Anatolia ed in Armenia, dove andò a verificare luoghi della vita e della predicazione dell’Apostolo sviluppando - nessuno osa dubitarne - riflessioni e deduzioni innovative dall’osservazione dei siti alla luce delle sue vaste conoscenze. Perché questo volume non rimanga privo del suo intervento, vi si ristampa parzialmente, per la pertinenza, una sua sintesi valida e 1 Vd. in particolare V. GIUSTOLISI, Introduzione alla storia e all’archeologia del- l’antica Hiera, Palermo 1995; V. GIUSTOLISI, Atlante delle antiche strutture rupestri dell’isola di Vulcano, 2 voll., Palermo 1995-96. Volumi pubblicati dal Centro “Paolo Orsi”, che sono testimonianze di un’archeologia per nulla compiacente alla volontà di arricchimento monetario di molti. IX persuasiva: Sul culto dell’apostolo Bartolomeo nel mondo bizantino e in Armenia.2 Ciò con l’autorizzazione del Centro “Paolo Orsi” e degli eredi, i sigg. Heloisa de Oliveira e Alessandro Giustolisi, da noi prudenzialmente e doverosamente invitati ad esprimere il loro con- senso, i quali, da coniuge e da figlio estimatori delle memorie del- l’Estinto, sono ora accomunati dal lodevole desiderio di promuoverle in ogni modo. Interpretando il desiderio della compagine sociale ed in ossequio ad uno specifico mandato del Consiglio direttivo esprimo anche in questa sede, ad Entrambi, il cordoglio del Centro. Nella speranza che anche il presente volume possa fomentare interessi ed incentivare ulteriori studi, Palermo, 10 novembre 2012. Il vicepresidente 2 = Teodoro Studita, Giuseppe umile e minimo, Niceta Paflagone, Tre laudationes bizantine in onore di San Bartolomeo apostolo, a cura di V. Giustolisi, Palermo 2004, pp. 10-24, 26-29. X Il testo Mösinger dello pseudo-Abdia Nota filologica Già gli Acta Sanctorum Augusti, nella sezione dedicata dallo Stilting a s. Bartolomeo apostolo, contenevano dello pseudo-Abdia una versione latina eclettica, che, viste le affinità, deve evidentemente ritenersi una revisione del testo antico, o meglio tardoantico, che passava sotto il nome di Giulio Africano,46 finalizzata verosimilmente a rappresentare meglio il testo greco, in una latinità più scorrevole e umanistica. Il Mösinger qui riprende il testo degli Acta Sanctorum Augusti con quasi tutto il suo apparato di note e con i sottotitoli rias- suntivi, che vi distinguono una prima ed una seconda parte, e ne esegue una propria revisione volta ad eliminare le residue inele- ganze, tra le quali alcune vere e proprie asperità, e qualche errore. Ad esaminar più da presso gli interventi del Mösinger, vi si ravvi- sano le seguenti finalità precipue: A Razionalizzare l’uso dei tempi, dei modi, delle diatesi dei ver- bi sull’esempio della prosa classica, nella misura in cui il testo di par- tenza poteva risultare non limpido a chi lo leggesse con la mente del classicista; B Rimuovere dall’ordo verborum asperità oggettive, o che tali potevano parere al lettore avvezzo alla miglior prosa del latino ecclesiastico; C Razionalizzare le congiunzioni (in un caso, al § 12, la diffi- coltà è risolta sostituendo un pronome relativo ad una congiunzione); instaurare congiunzioni semplici al posto di congiunzioni doppie tipi- che del latino postclassico; D Ricondurre la costruzione del verbum imperandi‘iubeo’ al- l’uso classico. Il nostro Mösinger avvedutamente non si spinse fino all’eccesso di rivestire di forme classiche tutto il testo rivedendone massiccia- mente il dettato. Esso mantiene uno stile compatibile con una ver- 46 Pubblicato nel 1560 a Parigi “apud Gulielmum Guillard & Almaricum Warancore sub D. Barbaræ signo in via Iacobæa”, e poi nuovamente dal Fabricius (Amburgo 17192). XXVIII sione piuttosto letterale di un testo composto forse in greco da un autore cristiano, potenzialmente influenzato anche da semitismi sin- tattici e stilistici. Un paio di variazioni peggiorative, conoscendo il filologo Mösin- ger, non gli si possono attribuire: devono esser sorte da errori di stampa che non vide, o di cui improvvisò la correzione senza colla- zionare il proprio manoscritto. Ecco un conspectus delle varianti, in cui evidenziamo compen- diosamente, tramite le abbreviazioni riportate sopra, gli interventi più tipici riscontrabili in ‘Mösinger 2012’ (= Mösinger 1877): .... § Acta Sanctorum Mösinger 2012 Commento al testo Mösinger Augusti (pp. 121-131) (t. V pp. 34-9) inscr. fidei Dei Verosimile errore di stampa 1 laedebat laeserat A sanantur u. v. sanentur A desinit desiit A 2 non eis eis non B 4 clavato purpura purpura clavato B 5 non eum eum non B Angeli enim Dei Angeli enim Eliminazione di una ripetizione da contesto ravvicinato (ditto- grafia) 6 et neque C 10 ut non ne C 11 Ars autem eius Ars autem Potenziale errore di stampa hominis virginis hominis Rimozione congetturale di un glossema intelligere intelligi A - e conforme aggiornamento del testo della n. q 12 ubi quae C carueris careas A 13 deest nimirum Aggiunta stili causa illi illum D XXIX
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