Scritto tra 1954 e 1956, dopo un safari di cinque mesi in Kenia, questo "romanzo autobiografico" rimase inedito fino al 1999, quando Patrick Hemingway, figlio del grande scrittore, lo ritrovò tra i fondi della Kennedy Library di Boston. Si ritrovano in queste pagine le magiche atmosfere dei capolavori hemingwayani, da Verdi colline d'Africa a Le nevi del Kilimangiaro: i lunghi tramonti africani, i ruggiti delle belve nella notte, il vento che scende dalle montagne e scuote le tende. Con la sua scrittura limpida ed essenziale l'autore ci racconta l'emozione della caccia e i rituali del safari, trasmettendoci la sua profonda fascinazione per il continente africano e per la sua cultura. Nell'attesa della preda Hemingway ricorda poi i giorni trascorsi a Parigi e in Spagna, riflettendo sull'arte e il mestiere di scrivere. Il risultato è un autoritratto di straordinaria importanza per capire la personalità e l'arte di un grande scrittore del Novecento.