BEIHEFTE ZUR ZEITSCHRIFT FÜR ROMANISCHE PHILOLOGIE BEGRÜNDET VON GUSTAV GRÖBER FORTGEFÜHRT VON WALTHER VON WARTBURG HERAUSGEGEBEN VON KURT BALDINGER Band 215 LUISA CUOMO Una traduzione giudeo-romanesca del libro di Giona MAX NIEMEYER VERLAG TÜBINGEN 1988 A Jossi, Hannäh, Tamär e Dinäh CIP-Titelaufnahme der Deutschen Bibliothek Cuomo, Luisa: Una traduzione giudeo-romanesca del libro di Giona / Luisa Cuomo. — Tübingen : Nie- meyer, 1988 (Beihefte zur Zeitschrift für romanische Philologie ; Bd. 215) NE: Zeitschrift für romanische Philologie / Beihefte ISBN 3-484-52215-1 ISSN 0084-5396 © Max Niemeyer Verlag Tübingen 1988 Alle Rechte vorbehalten. Ohne Genehmigung des Verlages ist es nicht gestattet, dieses Buch oder Teile daraus photomechanisch zu vervielfältigen. Printed in Germany. Satz: Walter, Tübingen Druck: Laupp & Göbel, Tübingen 3 Prefazione Questo studio è dedicato a due gruppi di studiosi: quelli che si interessano di italianistica e quelli che si dedicano alle <lingue degli ebrei>, o <lingue giudeo-x> - anche se non è ancora ben chiaro a nessuno cosa si debba intendere, teori- camente almeno, per <lingue giudeo-x>. Proprio a questo secondo gruppo il mio lavoro intende offrire una descri- zione dettagliata e una valutazione linguistica precisa di un testo <giudeo-x> per eccellenza: una traduzione biblica scritta in lettere ebraiche verso la metà del XVI secolo. Mi sembra, infatti, che ogni considerazione di carattere teorico e generale sulle <lingue giudeo-x> debba partire dall'analisi comparata di effettivi testi linguistici che adempiono ai presupposti minimi di appartenenza a questa supposta categoria. Ma a questo secondo gruppo appartengono in genere degli studiosi che non sono particolarmente esperti di italianistica, mentre lo sono, in certa misura almeno, di ebraistica. Viceversa, gli studiosi appartenenti al primo gruppo, gli italianisti, spesso non sono particolarmente esperti di ebraistica. Ho cercato di venire incontro alle esigenze dei due gruppi con una soluzione di compromesso, che, come spesso succede coi compromessi, probabilmente scontenterà tutti: ma non ne rifiuto per questo la responsabilità! Ho cosi ripor- tato nel corso della mia analisi notizie, dati, valutazioni che sono probabil- mente superflui per gli italianisti, e viceversa ho abbondato in spiegazioni sicu- ramente banali per chi ha un minimo di conoscenze di ebraico ed esegesi biblica ebraica. Se non venisse interpretato come un atto di sfacciatagine, potrei dire: «né che poco vi dia da imputar sono, se quanto posso dar, tutto vi dono». • E' un piacere per me ricordare che questo lavoro è stato concepito ed elaborato nella cornice dei seminari sul giudeo-italiano da me diretti nel Dipartimento di Lingua e Letteratura Italiane dell'Università Ebraica di Gerusalemme, durante gli anni accademici 1982-83, 83-84, 84-85. Ringrazio i miei studenti e i colleghi, a cui ho sottoposto alcuni dei risultati della mia ricerca, per i loro consigli ed il loro incoraggiamento: mi è gradito qui ricordare in particolare il V prof. G. Sermoneta, il prof. G. Goldenberg, il prof. M. Bar Ascer, il dott. I. Ben Abu, e gli altri amici del Centro di Studi sulle <lingue degli ebrei>, presso l'Università Ebraica, Centro a cui io stessa appartengo. Debbo un ringraziamento particolare al prof. U. Vignuzzi, che ha paziente- mente letto con me una prima stesura del mio manoscritto, dimostrandosi prodi- go di consigli e suggerimenti, con una gentilezza pari solo alla sua competenza. * Last but noi least, la mia gratitudine va alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Uni- versità Ebraica: in particolare al sig. A. Lang, Segretario della Facoltà, che ha messo a mia disposizione il word processor con cui ho dattiloscritto questo lavo- ro; e a mio marito, dott. E. I. Cuomo, Direttore della Biblioteca Giuridica, che mi ha pazientemente assistito nei momenti di panico durante il lungo e sof- ferto <dialogo> con questa macchina incantevole e traditrice. VI Indice PREMESSA 1 IL TESTO 9 A. Il testo in lettere ebraiche 9 B. Trascrizione e testo biblico ebraico 12 PROSPETTO GRAMMATICALE 19 A. Grafia 1. Criteri di trascrizione 19 1.2 Grafemi vocalici 20 1.3 Grafemi consonantici 22 1.4 Divisione delle parole 28 B. Fonetica 2. Vocalismo 28 2.1 Vocalismo tonico 28 2.2 Vocalismo atono 34 2.3 Consonantismo 37 2.3.13 Fenomeni generali 41 C. Morfologia 3.1 Nome 42 3.2 Articolo 47 3.3 Aggettivi possessivi 48 3.4 Pronomi personali 50 3.5 Pronomi dimostrativi 51 3.6 Pronomi relativi ed interrogativi 52 3.7 Pronomi indefiniti 55 3.8 Indeclinabili 55 3.9 Forme verbali 56 3.9.1 Presente indicativo 56 3.9.3 Futuro indicativo 59 3.9.4 Passato remoto 59 3.9.5 Imperfetto indicativo 63 3.9.6 Imperativo 63 VII 3.9.7 Infinito 70 3.9.9 Participio passato 71 3.9.10 Metaplasmi di coniugazione 71 3.10 Suffissi nominali 71 3.11 Volgare di traduzione ed ebraico 71 D. Sintassi 4.1 Generalità 73 4.2 Regolarità e razionalizzazione 73 4.2.1 II morfema ebraico 'al 73 4.2.2 II morfema ebraico me- 75 4.2.3 I morfemi ebraici 'et e he- 76 4.2.4 Posizione dell'aggettivo 76 4.2.5 Calco e uso italiano 77 4.2.6 Modi e tempi verbali 78 4.3 La struttura del periodo 79 4.3.1 Calchi sintattici 80 4.3.2 Equilibrio instabile fra la forma ebraica e possibili esiti italiani non canonici 81 4.3.21 Se interrogativo 81 4.3.22 Infinito preposizionale 81 4.3.23 Modello ebraico, versioni <ebraiche> e versioni <cristiane> . 84 4.3.24 Essere nella predicazione nominale 85 4.3.25 Costruzioni impersonali 86 4.4 La traduzione del Jewish Theological Seminary 86 4.4.1 Affievolirsi dell'entusiasmo di revisione in J. Th. S.: la traduzione è condotta direttamente sul testo ebraico . .. 87 4.4.2 II morfema ebraico 'al 88 4.4.3 II morfema ebraico me- 89 4.4.4 II morfema ebraico 'et 89 4.4.5 Uso degli articoli 90 4.4.6 Struttura del periodo: valore stilisico delle scelte di P e di J. Th. S 90 E. Lessico 5.1 Dialettismi, voci letterarie, termini tecnici di traduzione biblica giudeo-italiani 99 5.2 Tradizione, conservatorismo e innovazione lemmatica nelle traduzioni bibliche giudeo-italiane 100 5.3 Le scelte lemmatiche di P e quelle del Cantico dei Cantici, del Maqré Dardeqé, del Galùt Jehudàh e di J. Th. S.: varianti intertestuali 100 5.4 Le scelte lemmatiche: concordanze intertestuali 104 5.5 Varianti di traduzione intratestuali in P 105 Vili CONCLUSIONE 107 GLOSSARIO ILI LISTA DELLE SIGLE CONTENUTE NEL GLOSSARIO ILI GLOSSARIO 112 INDICE DEI LEMMI EBRAICI 143 LISTA DELLE ABBREVIAZIONI 147 BIBLIOGRAFIA 149 IX «Melius est autem in divinis libris transferre quod dictum est licet non intelligas quare dictum sit, quam aufferre quod nescias» «Poiché la proposizione è come un muro davanti alla lingua dell'origi- nale, mentre la parola singola è l'arcata ... Di fronte ad esso si richie- de, da parte della traduzione, una fiducia cosi illimitata che, come in esso lingua e rivelazione, cosi in essa giungano a fondersi, senza tensione, letteralità e libertà nella forma della versione interlineare.»