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Tutto storia. Il Novecento PDF

160 Pages·2012·1.2 MB·Italian
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Pocket Dall’Italia di Giolitti alle due guerre mondiali, dal crollo del Muro di Berlino all’ascesa del leader russo Putin: un’articolata panoramica su fatti, avvenimenti e personaggi del Novecento. Un secolo denso di episodi storici, politici ed economici che hanno profondamente segnato l’assetto delle nazioni e il futuro stesso dell’umanità. STORIA DEL NOVECENTO EUROPA E ITALIA AGLI INIZI ’900 – LA PRIMA GUERRA MONDIALE – DALLA RIVOLUZIONE RUSSA ALLA NASCITA DELL’URSS – L’ITALIA FASCISTA – L’UNIONE SOVIETICA E LO STALINISMO – L’ASCESA DEL NAZISMO – LA SECONDA GUERRA MONDIALE – IL DOPOGUERRA E LA GUERRA FREDDA – LA RIVOLUZIONE CINESE – LA FINE DEL COLONIALISMO – L’ITALIA DAL DOPOGUERRA ALLA FINE DELLA PRIMA REPUBBLICA – SUD DEL MONDO E MEDIO ORIENTE – LA CADUTA DEI REGIMI COMUNISTI – CRISI DI FINE SECOLO E NUOVE EGEMONIE SETTORE DIZIONARI E OPERE DI BASE Testi: Fabio Amoroso, Giuseppe Baudo, Marco Campari, Stefano Fumagalli, Sonia Maffi , Walter Panetta, Romano Solbiati, Cristina Vitali e Banca dati De Agostini tratti dal volume Tutto Storia De Agostini Revisione: Alessandro Frigerio Copertina: Marco Santini ISBN 978-88-418-7880-4 © De Agostini Libri S.p.A., Novara - 2012 Redazione: Corso della Vittoria 91, 28100 Novara www.deagostini.it Prima edizione, settembre 2012 Prima edizione elettronica, settembre 2012 Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo volume può essere ripro- dotta, memorizzata o trasmessa in alcuna forma e con alcun mezzo, elettroni- co, meccanico, in fotocopia, in disco o in altro modo, compresi cinema, radio, televisione, senza autorizzazione scritta dell’Editore. Le copie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni per fi nalità di caratte- re professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifi ca autorizza- zione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana 108, 20122 Milano, e-mail [email protected] e sito web www.aidro.org L a storia del XX secolo è storia di utopie e disillusioni, di guerre e rivoluzioni, di dittature sanguinarie e faticose conquiste – o riconquiste – dei diritti civili... Le vicissitudini di quello che da alcuni studiosi è stato definito il “secolo breve”, ancorandolo a due episodi estremamente condizionanti e simbolici come lo scoppio del primo conflitto mondiale e il crollo del Muro di Berlino (ma secondo altri la svolta conclusiva è da ricercarsi nell’attentato a New York dell’11 settembre 2001), sono l’oggetto di questo volume di sintesi, che intende offrire un’articolata panoramica sugli sviluppi dei grandi episodi storici, politici ed economici che hanno segnato il passato più recente dell’umanità. Un’opera capace di rispondere alle esigenze di ripasso e memorizzazione degli studenti, al fine di agevolare, attraverso molteplici chiavi di accesso, la comprensione delle grandi svolte belliche, dei più significativi movimenti partitici e dei principali interpreti della storia del Novecento. La narrazione, suddivisa in brevi capitoli monografici, è intercalata da approfondimenti dedicati a singoli episodi o a particolari aspetti culturali e sociali, la cui rilevanza viene così messa in evidenza nella connessione rispetto a una prospettiva mondiale. Gli schemi riassuntivi, le domande di verifica alla fine di ogni capitolo e un’agile cronologia completano le caratteristiche di quest’opera originale ed efficace, destinata a stimolare la conoscenza e a fornire le basi di una salda cultura storica scolastica e personale. Guida alla consultazione Sintesi introduttiva al capitolo Titolo di paragrafo Titolo di sottoparagrafo Dalla guerra fredda al nuovo ordine mondiale 6 Il mondo comunista ammetteva la coesistenza competitiva e pacifi ca di capi- talismo e comunismo; il secondo, segreto, demoliva la da Kruscëv alla stagnazione pmoeltitoicdai ed iltat afi tgourriaa ldi.i ISnt aqluine sdteon munocdiaon idl olenaed ei rc rsiomviinetii ceo i riuscì a estromettere dagli apparati dello Stato buona parte della vecchia nomenklatura staliniana. Ldceaen llc’tiornaldlleiuztzstiatvrtiizaaz, appzerioosanvonetc efao,r roizl antutoat t node eni llPe’alal’gearsmici obdliettuol r badl oi euc nlcooa s gsvoeiluvsipteioptinoceo a ecuccnoeanl ecorrmaetsoicc ait a Ldai Kproulsitciceav estera meIsnl aai lpvsitiioaaalr tideitcii cn iT.aei ite ocso teen rafavr ovKinòrtu iu sdnceaëi v pn rouilaoitlvliaci caSc tdaiòit ai isi nrsaidsptipepnoezrnatdi eecconontni loaafm rIiuiccgaano e-i incontrollata degli apparati statali. La volontà di difendere il sistema dalle opposizioni interne e da eventuali attacchi esterni (periodo della guerra Rivolte e crisi in Europa orientale fredda) intensifi cò il sistema di repressione poliziesca, già radicato ccnheerei cr eaògt tdirmai avi ebfi rnbs aodn aldalloe dn leoanrroeu nio cmriiage itndoie.d lD i“ pcaui ùSl ttooap ldinpe ralela sB spriveeirž sdnoeenlv a,s lipistaàtes”m seaa nla, d lado e spsteotarr liiaKn irzuzsacziëovn,e Manatinciofemsutanziisotnei ibLnnaloos m ocarcsosporee tsretoot dav itiniei Svvtetioca cdoliani. nIa eldp 1 ole’7a ru vtgunviuri omeg dndigeeollim lo1ar9o da5cmer3sae tgtanilcliti hnooeip zd eizenrala zlaeiil od ccnuio Benn eisd Purilazsienicoisotnia dEir odest-il dell’URSS (e dei suoi alleati) è cronaca di ricorrenti crisi politico-economiche, nella RDT vita. La rivolta fu però sedata dalle truppe sovietiche. di repressioni (a Budapest nel 1956, a Praga nel 1968) e del fallimento sociale del comunismo. In Cina, Mao instaurò una pesante dittatura: ■ La rivolta di Poznan in Polonia alla sua morte il potere passò nelle mani dell’ala oltranzista del PCC Manifestazioni più ampie si ebbero in Polonia nel 1956. che soffocò ogni possibilità di rinnovamento. Sciopero represso Islc i2o8p geiruog innod,e tnteol pceern rtirvoe ninddicuasrter imaleig dlioi Praomzneannt iu sna lvaarisatloi dall’esercito degenerò in rivolta contro l’URSS. Dopo una prima re- L’URSS dal 1945 a Kruscëv pressione, le proteste non accennarono a diminuire. In ottobre, per dare un segnale di svolta, Kruscëv si recò La via per la ricostruzione post-bellica in URSS era tutta in La ricostruzione a Varsavia dove Waldislaw Gomulka, leader comunista salita. Stalin impose duri sacrifi ci alla popolazione, con-in URSS: pesanti arrestato nel 1952 su ordine di Stalin, fu posto alla guida trollata in modo assillante dalla polizia segreta, e sfruttò sacrifi ci del partito e del Paese. le economie dei Paesi comunisti a proprio vantaggio. Le Pur ribadendo l’amicizia con Mosca, il regime polacco in- nuove classi dirigenti comuniste in Cecoslovacchia, Polo- staurò un corso più moderato. Vi fu un rasserenamento nei nia, Ungheria e Romania furono sottoposte a periodiche Processi-farsa rapporti con la Chiesa cattolica: il primate, cardinale Stefan epurazioni attraverso arresti e processi-farsa, che spesso si nei Paesi comunisti Wyszynsky, fu liberato dopo tre anni di carcere. conclusero con la condanna a morte degli imputati (Laszlo Rajk in Ungheria nel 1949, Rudolf Slansky e Vlado Clemen- ■ La rivoluzione ungherese tis in Cecoslovacchia nel 1952). L’ottobre del 1956 fu caratterizzato da una vera rivoluzio- Alla morte di Stalin (5 marzo 1953) in Unione Sovietica il ne in Ungheria dove, fi n dall’estate, l’opposizione si era potere passò nelle mani di una direzione collettiva il cui concentrata intorno agli intellettuali del Circolo Petöfi . Le esponente principale divenne ben presto Nikita Sergee-L’avvento di Kruscëv richieste di studenti e operai per una svolta democratica vic Kruscëv, eletto segretario del Partito Comunista nel Insurrezione sfociarono il 23 ottobre in una insurrezione antisovietica a settembre del 1953). Kruscëv avviò un processo di de- antisovietica Budapest che in breve tempo si estese a tutto il Paese. Imre stalinizzazione: attenuò la politica del terrore e cercò di Nagy, esponente dell’ala riformista del partito comunista, migliorare il tenore di vita della popolazione. Il XX congresso fu nominato capo del governo rivoluzionario, facendo sue Nel corso del XX congresso del PCUS, tenutosi nel marzo del PCUS condanna le richieste di indipendenza dall’URSS e di avvio di un pro- 1956, Kruscëv presentò due rapporti. Il primo, pubblico, la fi gura di Stalin cesso democratico aperto al pluripartitismo. 113 114 Testo principale con parole Note a margine per la rapida e concetti chiave evudenziati in nero individuazione dei temi principali Il volume è composto di 21 capitoli suddivisi in due grandi sezioni: dal 1900 alla fine della Seconda guerra mondiale e dalla guerra fredda al nuovo ordine mondiale di fine secolo. Obiettivo dell’opera è di favorire al massimo sia una conoscenza sintetica della storia del Novecento nelle sue principali scansioni temporali, sia l’individuazione di singole informazioni specifiche. Si tratta dunque di un volume a carattere didattico, il cui scopo è quello di fissare nella memoria le nozioni basilari della storia; uno strumento di ripasso che non pretende sforzi aggiuntivi da parte di chi abbia condotto la propria preparazione su altri testi.  Guida alla consultazione Schede di approfondimento Schema riassuntivo del capitolo 6 - Il mondo comunista da Kruscëv alla stagnazione Dalla guerra fredda al nuovo ordine mondiale FIDEL CASTRO E IL COMUNISMO A CUBA SCHEMA RIASSUNTIVO Fldaailed clge orule reCrgoriarmtistgotelr i oarce ofcgumhi meiul neppi sroditnrai tc Fòciup ulaabglllaee’in nnaoscrt.it aoeCu fioB rcanaeztt riiodasrtneiaoel-, tprilre iara er eogr niifmpooe remar. aNLri ’Aseaovlg laglrenaevarnai.a nrC,ea aliaols’ e tgr1co9uo e5npr9orrei mgis lreiiaai b ielca lodplin ooetttrnteòo-- LA’ UKRRUSSSCË DVAL 1945 E(m1pi9un5ri a3sz)ti.ao lAninvi ivaternani. t lRoe i adcvil avKsicrsuiins adcmëirvieg enet nXot iX a dlcleaoi nIuPggareoesssils aodv eidalel.’El uPrCoUpSa (o1r9ie5n6t)a lceh. eM doernteu ndcii aS it aclriin- nMf1paeo9lolliì5 n i1e5nc9 aCMs5dia 3aest rs tadtrseosiic nf Seoftuòar. ìn auptrinrraei gmasotsaa s dtnaoele.t ogAC limua Slblnataai s:tc tii ialaU stpeonir aitmnni eoeal pszsloieir oroa aanvm,m ivn eeeeardcrizciioicmoanannenoian:em ltig zis ilzccui òhhUl eseiS u. bA coIelo rntlleiepis rapidrrdiooit eotsnuerrot irto coeg:u lilcbine oiai nzinnmti òeospr ,a ceranoesl----- RINI VEOULRTEO PEA C ORRISIEI NTALE VRmRaiivvoroorstllaeutva zid iaooi nprIe.ee p rNiarnaiim agU yoan.n g BCoheo e(rsarliitgnarouo (zs oEitotostnto 1 eb(9 1rde69e 851l )39M l)5a.u 6R“r)poi vsr oidomlift faaBo vecoearprltiaena”ro a d di(aai1 l Pl9a’Ar6 aPr1gmo)az.a naLtaavenv R,ti aroiuntsap sP pdaoea;l o cdAnoei.nal Dd P(au1anbt9tnc5oae6 kd)a..i bnCcbuoaaoi t n itClii ml2uh nf eerd’n aoiGcttteite,ua lmlenFovitb dianRrereaaal u)1d el9s i ie5u p io6oniml:sc tdhmianiol elipò sdsou bin pcaaeoersl crlpasaòrt ri iS gtacii e eoC(nrtmrurtiaa--- sqcslaìtiu a,al eallgil saeilltur naePne) a.g mrrNaatii ndseedsolr ioal 1iU c9tnneo6uinmc2csol uieo Cdnanaeirsisi tlttaasrrooa R( vnUeaieevcSlto ciA1celu9 it ect6nò ie1oU dln lRn’i i SasSiooncS----. LA’ UCRERSNSEN DKAO BREŽNEV Pdpgoeorulnvipt tiepic, iaK sg t.ru aeCegpernrrreaingszelisioneivnkriaoe n ecee o lc inmToefnemrzsrmooe brMavilnaiosotmnr ildcaooe .p edIon ili sintBtivcaraeallsža binzoreinoevenz n e(d1e ed9vlei6la’iA4 nm-fa8g.i2hssa).in liPi sientra sEneu c(r1ou9pzi7ao9,n )se.o Jds.et Aei gndndisorso ia-- Mdeal epsotrpao dloa dcouvi ea vdeirveas sper,o cmoens ls’aop puong’agmio- rNee al l2 f0ra0te8l lFoi dReal uCl.astro ha ceduto il pote- LA AD CENINGA XDIAA OMPINAGO (Ct1i”o9 n(61q69u)5i sp8tea-5r d9rei)a l fpTfeeibrr meutna (or1e 9s lv5ai0 llue)p.a pFdaoel lraiss hctaiepp lpdaei pM foolairtoziac. taDe am dl ae1ol9 iP7sat6ae psdeoe.tl e ““rRgeir vaaon Dldueezin obgna eXlz ioca uoinlpt uianrvgaa.len”- La Cina da Mao a Deng Xiaoping Nuneal 1s9is5t0e mla aCtiicnaa pcoonliqtiucais tdòi msnializtiaornmaelinztzea zili oTnibee et, datit puaenrsdeo- Conquista del Tibet DOMANDE DI VERIFICA cl1’u9U6zR2iSo: SnM elaa or Ce cliinogani odgsaiuan nnnsòee il ’cionopvneefcrraoe ndati iud dneeaslt rapoloitntpiuzorzlaoa z itdiiobenoeetloa eng aoicc.a cC unoseònl Rottura con l’URSS 1 Qreu?a n1d1o3 mb orì Stalin? Chi fu il suo successo- 5 Qchuéa?n d 1o1 f5ua costruito il Muro di Berlino e per- Kruscëv di “revisionismo”. 2 Quali rivelazioni furono fatte nel corso del 6 Quali misure furono adottate da Dubcek Sul piano interno Mao Tse-tung impose l’organizzazione di XX congresso del PCUS? 114a durante la “primavera” di Praga? 115b cooperative contadine e di comuni popolari che avrebbero dovuto condurre al “grande balzo in avanti” nell’ambito di Il ”grande balzo 3 Chi fu posto alla guida della Polonia dopo la 7 Come si caratterizzò la politica di Brežnev un piano di sviluppo a tappe forzate (1958-1959). Il falli-in avanti” rivolta di Poznan? 114c rispetto a quella di Kruscëv? 116a-c meceonntoom diic qau ee sdtao dprraomgemttaoti,c ahcec ocmarpeasgtinea, tcoo dstarlilnas ree cMeasosi oanlloe 4 Cosa accadde in Ungheria nell’ottobre del 8 Perché Mao avviò la “rivoluzione culturale”? smantellamento delle comuni: nel 1965 la sua politica fu 1956? Chi era Imre Nagy? 114b-115a 117c messa in minoranza dai sostenitori delle riforme (i cosid-Le polemiche detti “pragmatisti”). con i pragmatisti Per riaffermare la propria leadership Mao avviò quindi la e la “rivoluzione “rivoluzione culturale”, una mobilitazione delle masse culturale” giovanili e dei lavoratori all’insegna dell’egualitarismo: il movimento, che assunse forme violente e paramilita- ri (Guardie rosse) fi nì col paralizzare la vita del Paese e creò forti tensioni nel partito. Nel 1969 Mao riconquistò la maggioranza nel PCC. La lotta per la leadership si scatenò nuovamente nel 1976 con la morte di Mao: i suoi principali Morte di Mao collaboratori (la “banda dei quattro”) furono arrestati. Il e potere potere passò quindi a Deng Xiaoping. a Deng Xiaoping 117 118 Domande di verifica I capitoli sono strutturati in modo da favorire approcci con la materia a differen- ti livelli e si articolano nelle seguenti parti: una sintesi introduttiva, che inquadra in poche righe l’argomento trattato; il testo principale, suddiviso in paragrafi e in sottoparagrafi e corredato di note a margine per individuare i concetti che è particolarmente utile ricordare; una o più schede di approfondimento, che trattano argomenti collaterali rispetto agli sviluppi storici principali; uno schema riassuntivo finale dove sono esposti gli elementi fondamentali del capitolo; le domande di verifica per controllare autonomamente la propria preparazione (i numeri e le lettere in neretto rimandano alle pagina e alla parte di questa in cui trovare le risposte: alta “a”, centrale “c” o bassa “b”).  Guida alla consultazione Il lettore e lo studente, in particolare, possono dunque, a seconda delle preferen- ze, prendere le mosse dalla sola lettura delle sintesi introduttive, o dallo studio degli schemi riassuntivi in coda a ogni capitolo; qualcuno troverà utile, non solo in fase di ripasso, scorrere velocemente le note a margine, altri si faranno invece coinvolgere nell’argomento a partire dalle schede di approfondimento. La cronologia finale offre un sintetico quadro generale della storia del XX secolo e rappresenta un prezioso strumento per la comprensione dei contenuti e per un orientamento nella sequenza temporale degli eventi. L’indice permette di reperi- re velocemente qualsiasi informazione e fa sì che ci si possa servire dell’opera come di un’enciclopedia.  Sommario dal 1900 alla fine della 5 La situazione europea seconda guerra mondiale nel primo dopoguerra 41 L’Italia dalla “vittoria mutilata” , 1 LItalia giolittiana 11 a Giolitti 41 La crisi alla fine del XIX secolo 11 La Gran Bretagna Il disegno politico giolittiano 12 e la questione irlandese 43 La politica interna 14 La Francia 44 La politica estera 15 La Germania di Weimar 44 L’Austria e l’Ungheria 45 2 Il mondo alla vigilia della Prima guerra mondiale 17 6 America e Asia La Gran Bretagna di Edoardo VII 17 tra le due guerre 47 La Francia tra radicali I Paesi industrializzati e conservatori 18 e la crisi del 1929 47 La Germania guglielmina 18 Gli Stati Uniti da Harding Spinte centrifughe al New Deal 48 nell’Impero asburgico 19 L’America Latina 49 La Russia dal 1894 a Stolypin 19 Medio Oriente, Turchia e India 50 Gli Stati Uniti e l’età progressista 20 Il Giappone degli zaibatsu 51 Le tensioni tra le potenze 21 La Cina dalla caduta dell’Impero alla “lunga marcia” 52 3 La Prima guerra mondiale 25 Lo scoppio del conflitto 25 7 L’Italia fascista 55 Il primo anno di guerra 26 Dalla fondazione dei Fasci al 1922 55 L’Italia dalla neutralità Il fascismo al potere 57 all’intervento 27 Lo Stato fascista 58 Il 1915 28 Il 1916 29 8 L’Unione Sovietica Il 1917: l’intervento USA e lo stalinismo 61 e il ritiro russo 30 Stalin e il “socialismo Il 1918: l’ultimo anno di guerra 31 in un solo Paese” 61 I trattati di pace 32 Il regime stalinista 62 4 La Russia dalla rivoluzione 9 L’ascesa del nazismo 65 alla nascita dell’URSS 35 La crisi della repubblica La Rivoluzione di Febbraio 35 di Weimar 65 La Rivoluzione d’Ottobre 36 Il nazismo al potere 66 I socialisti europei e la Terza Internazionale 37 10 Verso la guerra 69 Dalla guerra civile La diplomazia negli anni ’20 69 alla morte di Lenin 38 Le crisi degli anni ’30 70  Sommario 1 1 La Seconda guerra mondiale 73 Il centrosinistra e gli anni ’60 109 Il 1939 e il 1940: guerra in Europa 73 Gli anni ’70 e il terrorismo 110 Il 1941: la guerra diventa mondiale 74 Dagli anni ’80 a Tangentopoli 111 Il 1942: la svolta 76 Il 1943: il crollo del fascismo 77 6 Il mondo comunista Il 1944: la riconquista dell’Europa 79 da Kruscëv alla stagnazione 113 Il 1945: la fine del conflitto 80 L’URSS dal 1945 a Kruscëv 113 Rivolte e crisi in Europa orientale 114 L’URSS da Breznev a Cernenko 116 DALLA GUERRA FREDDA La Cina da Mao a Deng Xiaoping 117 AL NUOVO ORDINE MONDIALE 7 Sud del Mondo e Medio Oriente 1 Il dopoguerra dagli anni ’60 agli anni ’90 119 e la guerra fredda 85 L’America Latina 119 Il nuovo assetto internazionale 85 L’Iran dallo shah agli ayatollah 121 La guerra fredda 86 Il Medio Oriente 122 La ricostruzione in Occidente 87 Il Sudafrica dall’apartheid La divisione della Germania 87 a Mandela 123 Le “democrazie popolari” nell’Est europeo 88 8 Scienza e tecnica nella seconda Dalla NATO al Patto di Varsavia 88 metà del XX secolo 125 Scienza e tecnica 125 2 La rivoluzione cinese 91 Verso la società postindustriale 129 Il fronte antigiapponese 91 La guerra civile e la conquista 9 La caduta dei regimi del potere 92 comunisti 131 Gorbacëv e la perestrojka 131 3 La fine del colonialismo, Il crollo dei regimi comunisti la nascita del Terzo Mondo 95 in Europa 132 L’indipendenza dell’India 95 La fine dell’URSS 134 La nascita di Israele 96 La guerra d’Indocina 96 10 Crisi di fine secolo La crisi di Suez 97 e nuove egemonie 137 Nuove tensioni arabo-israeliane 98 La guerra civile nell’ex Iugoslavia 137 La decolonizzazione in Africa 99 L’Italia dell’alternanza 139 Gli USA tra concertazione 4 USA e mondo occidentale e unilateralismo 140 dagli anni ’50 agli anni ’80 101 Il Giappone e l’Asia orientale 141 Gli Stati Uniti da Truman a Reagan 101 L’ascesa della Cina 142 L’Europa occidentale 104 Il subcontinente indiano 143 La deriva dell’Africa 143 5 L’Italia dal dopoguerra alla fine della prima Repubblica 107 Cronologia 145 Dal 1945 al 1948 107 Gli anni ’50 e il centrismo 109 Indice 155 8 DAL 1900 ALLA fine DeLLA seconDA guerrA monDiALe

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