Description:George Miles è giovanissimo e bello. Anzi, molto bello. Ma è anche di una passività assoluta, “confuso come un ologramma sfuocato”, e la sua vita è popolata solo di figure maschili fatalmente calamitate proprio dalla sua avvenenza abulica. Passa da un uomo all’altro, sempre con un acido sotto la lingua, e le sue esperienze hanno tutte il colore e il sapore di un incubo psichedelico senza fine. John, David, Cliff, Alex, Philippe, Steve: ciascuno di loro proietta sull’efebico George un desiderio che si traduce in un rito sessuale a tratti violento, per lo più fine a se stesso, possibilmente immune da qualsiasi orpello sentimentale. Ciascuna di queste “anime perdute” conduce in realtà un’esplorazione personale sui confini tra sesso e violenza, tra sesso e morte per capire, o solo vincere, la noia e la paura che dominano quel loro mondo popolato di icone di Walt Disney, film splatter, musica martellante e droga. Come nelle strisce dei Peanuts, i genitori di questi ragazzi non si fanno quasi mai vedere se non sotto forma di voci disincarnate. Solo la madre di George domina per un istante la scena, per morire però su un letto d’ospedale. Proprio questa fine vera, tanto più sconvolgente perché attesa, spinge George a varcare i limiti di quei giochi in cui la morte, finora, la si metteva soltanto in scena. Duro e sconvolgente, questo romanzo racconta una generazione che ha perso contatto con la propria emotività e si serve di frasi, per dirla con Cooper, “simili alle sbarre di una gabbia che rinchiude belve feroci”.