Pubblicate per la prima volta tra il 1812 e il 1822, le fiabe dei fratelli Grimm sono tra le opere più tradotte, ristampate e diffuse della letteratura mondiale. La loro atemporalità, il loro situarsi in una dimensione trasfigurata dove i pericoli più spaventosi vengono superati, il male punito, la virtù ricompensata, sono probabilmente i motivi di tanto successo, che risiedono nello stesso archetipo dell'infanzia. Tuttavia il messaggio di queste fiabe non è rivolto solo ai bambini: la rivisitazione del mito si presenta infatti oggi come un eccezionale stratagemma per esorcizzare gli incubi sepolti nell'inconscio personale e collettivo, per placare le inquietudini, per imparare a leggere il reale con un po' di ironia.