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Tre scritti / Giuliana Nobili Schiera PDF

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Giuliana Nobili Schiera Tre scritti Otto Brunner 1 2 Giuliana Nobili Schiera Otto Brunner 3 Giuliana Nobili Schiera Tre scritti 4 Giuliana Nobili Schiera Fondazione Bruno Kessler www.fbk.eu Progetto editoriale e redazione Editoria FBK In copertina: Annamaria Gelmi, La Via, fotografia più china su acetato, 1998 (collezione privata) ISBN 978-88-9898-9-12-6 copyright © 2015 by Fondazione Bruno Kessler, Trento. Tutti i diritti sono riservati. Otto Brunner 5 Sommario Presentazione 7 A proposito della traduzione recente di un’opera di Otto Brunner 9 In occasione del 70° compleanno di Gianfranco Miglio 33 È esistita una storiografia italo-tedesca? 45 Profilo biografico 59 6 Giuliana Nobili Schiera Presentazione 7 Presentazione Come si ricorda una persona che è stata una presenza dav- vero forte nella storia dell’Istituto Storico Italo-Germanico, senza per questo aver ricoperto ruoli che la portavano su quel palcoscenico della vita pubblica che è stato nell’ultimo mezzo secolo uno dei tratti per tanti versi più ambivalenti, per non dire ambigui della nostra res publica? Tutti coloro che a vario titolo sono passati attraverso l’espe- rienza della nostra istituzione sono a conoscenza – molti per un incontro diretto, altri per la memoria che questo passaggio ha lasciato – di cosa abbia significato la presenza di Giuliana Nobili Schiera nel percorso dell’ISIG. A lei si devono due cose importanti che è facile ricordare. La prima è la fondazione della «Redazione» dell’ISIG che, sviluppatasi poi in vera e propria struttura editoriale della Fondazione Bruno Kessler, continua ad essere con le persone che lei ha formato un cuore pulsante della nostra presenza all’interno e all’esterno del nostro Paese. Le collane, i nostri «Annali», sono nati sotto il suo sguardo severo di persona attenta da ogni punto di vista alla cura del prodotto editoriale. La seconda impresa è legata all’edizione critica degli Scritti e discorsi politici di Alcide De Gasperi. Quell’opera monumentale di 10.000 pagine a stampa non avrebbe mai visto la luce (e in tempi molto contenuti, considerando l’impegno dell’opera) senza la passione e l’acribia filologica di Giuliana e senza la sua capacità di animare la piccola equipe che vi ha lavorato. 8 Presentazione Nell’uno e nell’altro caso è stata molto più di una professionista di altissimo livello. Chi l’ha conosciuta sa quale fosse il suo livello culturale, quanta sapienza avesse accumulato e quanto fosse capace di motivare le equipe che attorno a lei portavano a termine gli impegni assunti. La sua naturale riservatezza l’ha spinta a non esibire mai queste risorse così preziose intestandosene a fondo il merito, ma chi l’ha conosciuta le ha quantomeno intuite. Per questo ci è sembrato il modo migliore di renderle un semplice, ma profondo ricordo pubblicando tre suoi scritti, tre occasioni in cui, come non era suo costume, si è sentita spinta a rendere pubblico il retroterra della sua cultura e della sua esperienza. Ci sembra molto significativo che ciò prenda la forma di un piccolo libro, impreziosito in copertina dall’opera La Via dell’amica Annamaria Gelmi, a testimonianza di quanto e come lei ha insegnato a noi a «fare dei libri». Non sappiamo se davvero la memoria sia in grado di mantenere una presenza delle persone oltre la fine della loro vita fra noi. Vogliamo però crederci, perché, se è consentito, siamo una istituzione che produce «storiografia», cioè ricerca di significato del passato per il presente. Con questo spirito affidiamo i tre scritti che seguono a tutti coloro che di Giuliana vogliono non si spenga la presenza. L’Istituto Storico Italo-Germanico e la Redazione A proposito della traduzione recente di un’opera di O. Brunner 9 A proposito della traduzione recente di un’opera di Otto Brunner È necessaria almeno una premessa: Brunner non è uno storico senza aggettivi, come forse egli stesso avrebbe voluto, nella illusione o presunzione di poter fare una storia ‘globale’ che comprendesse in sé tutte le altre storie, più specialistiche, più settoriali e per questo meno comprendenti e comprensive. Ma quale aggettivo o meglio quale specificazione gli va attribuita? Brunner storico delle strutture, dei concetti, della costituzione? «Uno dei pregi del Brunner, in tutti i suoi studi, è la chiarezza definitoria sempre presente, come requisito fondamentale di ogni ricerca, insieme punto di partenza e di arrivo, in quanto può essere in partenza una definizione provvisoria che via via si arricchisce e si precisa nel corso della ricerca stessa»1. Ma se è vero, come afferma Nietzsche, che «è definibile solo Il presente scritto è tratto da «Annali dell’Istituto storico italo-germanico in Trento / Jahrbuch des italienisch-deutschen historischen Instituts in Trient», 9, 1983, pp. 391-410. Le considerazioni che seguono sono nate dalle gentili insistenze con cui una cara amica, Marisa Mangoni, mi ha spinta a fare qualche riflessione su un personaggio che ho incontrato spesso nel mio lavoro sia di redazione che di traduzione o di revisione di traduzioni fatte da altri che infine di collaborazione al lavoro di mio marito. Occasione ultima però per queste note è stata la recente pubblicazione della traduzione dell’opera fondamentale di O. Brunner, Terra e potere. Strutture pre-statuali e pre-moderne nella storia costituzionale dell’Austria medievale (Arcana imperii. Collana di scienza della politica diretta da G. Miglio, 3), Milano 1983, introduzione di Pierangelo Schiera, traduzione di Giuliana Nobili Schiera e di Claudio Tommasi. 1 E. Sestan, Introduzione a O. Brunner, Vita nobiliare e cultura europea, Bologna 1972, p. 13.

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