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Trattato di scacchi. Gioco di posizione e gioco di combinazione. Valutazione della posizione e piano di gioco PDF

156 Pages·1976·5.098 MB·Italian
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MAX EUWE TRATTATO DI SCACCHI Gioco di posizione e gioco di combinazione Valutazione della posizione e piano di gioco Presentazione di Mario Monticelli Mursia Titoli originali delle opere: Positionspel en Combinatiespel Judgement and planning in Chess Traduzione integrale, eseguita sulle edizioni francesi, di Paolo Bagnoli © Copyright 1948 Prof. Max Euwe - Amsterdam © Copyright 1950 Prof. Max Euwe - Amsterdam © Copyright 1976 U.Mursia editore per l’edizione italiana 189Ì/AC - U. Mursia editore - Via Tadino, 29 - Milano PRESENTAZIONE.....................................................................................................................................4 GIOCO DI POSIZIONE E GIOCO DI COMBINAZIONE............................................................................6 PARTE PRIMA: LA TEORIA......................................................................................................................6 INTRODUZIONE................................................................................................................................6 I. - LO SCHELETRO DI PEDONI......................................................................................................9 II. - DEBOLEZZE DEI PEDONI......................................................................................................12 III. - COME APPROFITTARE DELLE DEBOLEZZE DI PEDONI DELL’AVVERSARIO.........16 IV. - LA LOTTA PER LE COLONNE APERTE.............................................................................19 V. - IL SIGNIFICATO DI UNA COLONNA APERTA...................................................................22 VI. - ATTACCO DIRETTO CONTRO IL RE AVVERSARIO.......................................................25 VII. - OSSERVAZIONI SULL’ARTE DELLE COMBINAZIONI..................................................28 IX. - SUPERIORITÀ NUMERICA DI PEDONI SULL’ALA DI DONNA.....................................34 X. – L’ALFIERE DI DONNA NELL’OMONIMO GAMBETTO...................................................37 PARTE SECONDA: RIEPILOGO........................................................................................................40 PARTE TERZA: DIECI PARTITE ANALIZZATE.............................................................................46 Partita n.1: Smyslov,V – Reshevsky,S...............................................................................................46 Partita n.2: Pirc, V – Stolz,G..............................................................................................................49 Partita n.3: Keres,P – Euwe,M...........................................................................................................50 Partita n.4: O’Kelly,A – Szabo,L.......................................................................................................53 Partita n.6: Euwe,M – Kitto,F............................................................................................................57 Partita n.7: Botvinnik,M – Smyslov,V...............................................................................................58 Partita n.8: Stolz,G – Ragozin,V........................................................................................................61 Partita n.9: Prins,L – Fuderer,A.........................................................................................................63 Partita n.10: Rossolimo,N – Romanenko,A.......................................................................................65 VALUTAZIONE DELLA POSIZIONE E PIANO DI GIOCO................................................................67 INTRODUZIONE..................................................................................................................................67 Valutazione e piano............................................................................................................................67 I. - PRIMI PASSI NELLA VALUTAZIONE E NEL PIANO DI GIOCO...........................................68 II.- LA MAGGIORANZA DI PEDONI SULL’ALA DI DONNA.......................................................73 VI. – L’ATTACCO CONTRO L’ARROCCO....................................................................................105 VII. - PEDONI DEBOLI.....................................................................................................................115 VIII. - CASE FORTI............................................................................................................................124 IX. - COLONNE APERTE..................................................................................................................133 X. - CINQUE PARTITE COMMENTATE.........................................................................................143 Partita n.1: EUWE,M – RESHEVSKY,S........................................................................................143 Partita n.2: KOPYLOV,N – TAJMANOV,M..................................................................................146 Partita n.3: CAPABLANCA,R - LILIENTHAL ,A.........................................................................148 Partita n.4: BRONSTEIN,D – BOTVINNIK,M..............................................................................150 Partita n.5: TARTAROWER,X – EUWE,M...................................................................................152 PRESENTAZIONE. opere, dedicate alle aperture, al centro di partita ed ai finali. I due lavori presentati in questo volume (si tratta dei Nell’evoluzione del giocatore di scacchi che primi scritti di Euwe tradotti in italiano) offrono forse aspiri ad essere qualcosa di più di un modesto il saggio più espressivo delle capacità didattiche del dilettante, la fase più difficile e faticosa è quella grande maestro: istruttore lucido, fermo nei del perfezionamento, soprattutto per la condotta principi generali che espone, ma esente da dog- razionale del centro di partita. matismi. Una buona memoria può essere sufficiente per rite- Le differenze fra il giuoco di posizione e quello nere quanto occorre conoscere in fatto di aperture: la di combinazione sono chiaramente definite da tecnica dei finali va appresa con studio paziente. Euwe sin dall’inizio. Ma tutto questo complesso di cognizioni non basta. La combinazione si fonda su un seguito limitato di Occorre prevedere i possibili sviluppi delle situazioni, mosse, ciascuna più o meno forzata, mentre il giuoco di compiere scelte ragionate, che non dissipino piccoli posizione consiste nell’utilizzare una struttura perma- vantaggi eventualmente acquisiti nell’inizio del giuoco, nente, o almeno durevole. Da ciò l’enorme importanza e che sfruttino quelli conservati verso il concludersi della buona collocazione dei Pedoni, che nell’altro tipo della lotta di giuoco invece vengono generalmente usati come I libri che offrono a questo scopo una guida efficace forza dirompente. sono rarissimi, e fra essi un posto eminente occupa la Giocare di posizione significa cercare di indivi- presente opera di Max Euwe, ex-campione del mon- duare, ed eventualmente di provocare nello schie- do dal 1935 al 1937. ramento avversario una debolezza durevole, e tentare Il volume riunisce due lavori del grande giocato- di trasformarla in un vantaggio permanente per se stes- re olandese (dal 1970 presidente della Federazio- si. Una serie di esempi scelti da Euwe con molta ocu- ne scacchistica internazionale): Positionspel en latezza prepara il lettore ad acquisire questa Combinatiespel (Gioco di posizione e gioco di forma mentis senza di cui non si potrà mai essere combinazione), che è il riassunto in olandese, un giocatore completo, per quanto si possa avere una dopo opportuna revisione, di una serie di articoli pub- fantasia vivace in fatto di combinazioni, le quali blicati originariamente in inglese, nel 1937-1938, (è bene ripeterlo instancabilmente) ben di rado si sulla rivista “Chess”; e Judgment and planning presentano in una posizione eguale o inferiore a in Chess (Valutazione della posizione e piano di quella dell’avversario. gioco) comparso, in inglese, nel 1953. Tale fusione è Alla parte propriamente teorica, consistente quanto mai opportuna. Nessuno, infatti, può aspirare a nell’esposizione e illustrazione di posizioni tipiche, progredire nel gioco sino ad un livello elevato se Euwe fa seguire un ponderato riassunto, e gli esempi di non acquista la padronanza di entrambi i tipi prin- alcune partite dovute a giocatori di grande fama. cipali, posizione e combinazione, in cui esso si estrin- L’ultima parte del libro, dedicata alla valutazione di seca, anche se poi l’inclinazione o una dote particola- una posizione data, e alla scelta del piano da segui- re lo spingeranno a cercare l’una o l’altra forma; al- re, è un piccolo ma profondo trattato di strategia trettanto necessario è coltivare la capacità di valutare scacchistica. Euwe fa notare come molti giocatori, prontamente la situazione cui hanno portato gli svi- giunti ad un certo livello, non riescano più a progre- luppi della partita, e di immaginare il modo in cui dire: constatano che ogni partita contro un av- successivamente potrebbe essere indirizzato il giuoco, versario più forte prende improvvisamente un scegliendo cioè il piano più aderente alla posizione andamento inaspettato. È il momento della veri- raggiunta, per conseguire la vittoria o evitare la scon- tà: lo scacchista deve rendersi conto perché gli sia fitta. venuto a mancare quello che si chiama il senso della Max Euwe, nato nel 1901, durante una carriera scac- posizione, e con esso il giudizio esatto sulle possibilità chistica attiva in più di un trentennio, dal 1919 al che essa conteneva. 1954, ha vinto una trentina di tornei e numerose Si impara assai di più dalle partite perdute che da sfide: il suo successo più memorabile è la vittoria con- quelle vinte, e lo sconfitto farà bene a meditare seguita nel 1935 sull’allora campione del mondo Ale- sulle proprie vicende e a cercare di individuare i khine, al quale strappò il titolo dopo trenta emozionan- propri errori, che generalmente vanno rintracciati ti partite. L’inizio era stato favorevole al campione in molto più a monte, come si usa dire adesso, del punto carica: le doti di tenacia e di lungimiranza di Euwe in cui si è prodotto lo sbaglio fatale. ebbero alfine il sopravvento, sia pure per un solo La gemma del libro è secondo noi la partita che punto. Il fatto che Euwe, il quale subito concesse la suggella il volume, Tartakower-Euwe giocata a rivincita all’avversario, sia stato poi sconfitto nel 1937, Venezia nel 1948: uno splendido seguito di combina- non appanna i suoi meriti. zioni scaturite da una superiore condotta strategica Oltre che giocatore, è stato ed è tuttora un grandissimo nell’apertura e nel centro. Essa illustra degna- teorico, che ha profuso la sua scienza in numerose mente i concetti sviluppati nei capitoli dedicati all’indebolimento dell’ala di Re e all’attacco sull’arrocco. Non diciamo che lo studio del libro di Euwe esenterà dal commettere errori nel giudizio di una posizione, ma il seme dei suoi insegnamenti sarà tale da fornire al giocatore una guida utilissima nella scelta degli obiettivi. Mario Monticelli GIOCO DI POSIZIONE E GIOCO DI COMBINAZIONE PARTE PRIMA: LA TEORIA Dd7xe6, allora 2.Ae2-c4, cosicché il Bianco prende la INTRODUZIONE Donna e la Torre, contro la Donna e l’Alfiere, e termina quindi la sua combinazione con un guadagno di qualità. Nel nostro nobile gioco si parla spesso di gioco di Di conseguenza, rileviamo che un vantaggio momenta- combinazione e di gioco di posizione. Ma una doman- neo (la cattiva posizione del Nero sulle diagonali bian- da si pone innanzitutto: che significato dobbiamo at- che sulle quali un Alfiere può agire con successo) è tribuire a queste espressioni squisitamente tecniche? stato messo a profitto dal Bianco mediante due mosse Voglio quindi considerare la risposta a questa do- decisive. manda come punto di partenza della parte teorica del- La prima mossa del Bianco 1.Dxe6+ ha costretto il Ne- la mia opera e, per fare ciò, esaminare in particolare i ro a giocare o 1... Rxe6 oppure 1… Dxe6, uniche mos- metodi per ottenere e per far valere ciò che abbiamo se possibili per evitare la sconfitta immediata. l’abitudine di definire «una buona posizione». La posizione del diagramma n.2 ci mostra una combi- È inutile specificare che le due branche del gioco nazione con molte varianti. camminano di pari passo, il che significa che non pos- Diagramma n.2 siamo veder chiaro in una senza continuamente riferir- IIIIIIII ci all’altra. \-+-+-trk+( In un gioco di combinazione, la lotta è concentrata \vlpwq-+p+p’ entro limiti fissati e per un determinato numero di mosse. La medesima cosa si verifica quando uno dei \p+-+n+p+& giocatori costringe l’altro a giocare mosse forzate o \+-+-+-+-% quando ad un dato momento i due giocatori non \-+-sN-+-+$ hanno scelta e sono obbligati ambedue ad agire in \+N+-+QzP-# modo tale da ridursi a un finale di partita come quello, \P+P+-zP-zP"O ad esempio, riprodotto nel diagramma 1. \+-+-tR-mK-! Diagramma n.1 abcdefgh IIIIIIII È facile immaginare che il Nero ha appena giocato Ce6, \-+-+-+-+( non temendo il cambio poiché dopo: 1.Cxe6 fxe6, \+pzpq+klv p’ l’attacco simultaneo dell’Alfiere e della Torre neri su f2 \p+-+r+p+& si rivelerebbe decisivo. Ma ecco che il Bianco constata \+-+-+-+-% che due pezzi neri (la Donna e la Torre) sono posti su \-+-+-+-+$ case che un Cavallo, in determinate condizioni, può attaccare contemporaneamente. Se, ad esempio, il Ca- \+P+-wQ-+-# vallo bianco si trovasse in e6, attaccherebbe la Donna e \P+R+LzPPzP"O la Torre nera. In questo caso quindi il Bianco crea un \+-+-+-mK-! gioco di combinazione di 4 mosse: abcdefgh 1.Te1xe6! f7xe6 2.Df3xf8+! Rg8xf8 3.Cd4xe6+ Rg8 Il tratto è al Bianco. La Donna è attaccata dalla Torre 4.Ce6xc7 ed il Bianco vince facilmente con un pezzo e nera, che però è mal piazzata a causa della vicinanza un Pedone in più. del Re e della Donna; cosicché ciò porta automatica- Tuttavia, prima di eseguire il suo piano, il Bianco deve mente ad un’inchiodatura da parte del Bianco con Ac4 rendersi conto di diverse cose importanti. Supponiamo o g4. Come deve quest’ultimo trarre profitto dalla po- di giocare questa partita e di aver trovato questa combi- sizione? nazione; faremmo un errore credendo che il nostro av- a) Una immediata 1.Ag4 non da nulla; il seguito sa- versario dopo 1.Txe6 catturerà la Torre senza esitazio- rebbe: 1... Txe3 2.Axd7 Te1#. ne: dobbiamo esaminare anche altre possibilità. Qual è, b) 1.Ac4 non da altrettanto nulla, poiché: 1...Dd1+ ad esempio, la continuazione dopo 1... Axd4? In questo 2.Af1 Txe3 ed il Nero vince. caso possiamo rispondere con 2.Cxd4 e proseguire co- c) Una mossa d’attesa della Donna bianca per mettersi me nella variante principale, ottenendo un guadagno dì al di fuori della linea d’attacco permetterebbe al Nero pezzo. Che cosa succede se il Nero rifiuta ancora di di spostare la Torre dalla sua sfavorevole posizione. prendere la Torre ed attacca il nostro Cavallo con la sua Ma ecco che una combinazione risolve il problema: Donna? Esempio: 1.Txe6 Axd4 2.Cxd4 Dd8 3.Te4 f5 1.De3xe6+! Rf7xe6 2Ae2-g4+ Re6-c7 3.Ag4:d7 e vin- 4.Txg5 f5 - ultimo tentativo di riguadagnare il pezzo - ce. Se il Nero risponde (dopo 1.De3xe6+!), 1… 5.Txf5 ed il Bianco vince; il Cavallo in d4 è tabù a cau- aver creato un punto debole nel gioco del nostro avver- sa del doppio attacco su f8. sario non può essere che un piccolo passo sul cammino Esiste ancora un’altra possibilità che dobbiamo esami- della vittoria, e che dobbiamo lavorare duramente per nare: il Nero può dare uno scacco intermedio? Ciò è di poterne trarre profitto. Inoltre, dobbiamo stare sul «chi grande importanza, perché la nostra combinazione si vive» per evitare combinazioni che possano sorpren- basa sull’ubicazione dei pezzi neri in determinate case, derci e farci perdere la partita in poche mosse. ed il cambiamento di casa di un solo pezzo del nostro Se volete valutare il valore di una debolezza «durevo- avversario, mediante una mossa che da scacco, farebbe le» nella posizione dei Pedoni del vostro avversario, crollare la nostra combinazione come un castello di bisogna che vi accertiate in precedenza che tale debo- carte. Buon per noi, tale possibilità non è qui da esami- lezza sia veramente di natura durevole. È per tale moti- nare. vo che il Bianco, nel diagramma 3, deve impedire che il In definitiva, gli esempi 1 e 2 sono stati forniti al solo Nero, con 1... c5, si sbarazzi di questa debolezza. Con- scopo di spiegare il senso dell’espressione tecnica seguentemente, il Bianco gioca immediatamente «gioco di combinazione». Il gioco di combinazione è 1.Ab2-a3. Poi, egli tenterà di disturbare l’avversario su principalmente applicato nei casi in cui le posizioni di un altro fronte, ad esempio sull’ala di Re od al cen- presentano molte linee aperte e pochi o nessun Pedone tro. Potrà, ad esempio, tentare di ottenere un Pedone bloccato (Pedoni davanti ai quali si trova un altro Pe- passato o di aprire una colonna per la sua Torre, Sarà done bianco o nero). Bisogna comprendere perfetta- quindi rapidamente provato che lo svantaggio che deri- mente che il gioco di combinazione si basa esclusiva- va dal Pedone doppiato del Nero è di natura indiretta, mente sul profitto che si può trarre da possibilità od poiché il Nero non può nidi spostare la sua Torre, a occasioni momentanee. meno che il Bianco non abbandoni l’attacco sul Pedone Nel gioco di posizione, per contro, abbiamo a che fare debole. con l’esistenza di debolezze nella posizione Sussisterà sempre il pericolo che il Bianco, dopo una dell’avversario e con la loro valutazione; possiamo fare sufficiente preparazione, diriga la sua Torre contro un una distinzione tra «debolezze momentanee» e «debo- altro punto di attacco, mentre il Nero non sarà in grado lezze posizionali» durevoli. di giungere in tempo al luogo attaccato dove la sua Tor- In generale, le debolezze momentanee sono dovute alla re potrebbe evitare danni irreparabili. cattiva posizione di uno o più pezzi facili da attaccare. Più tardi esamineremo tale faccenda dettagliatamente. Maggiore che sia il valore di questi pezzi, più pericolo- La soluzione del problema cambia quindi a seconda sa sarà la debolezza; le debolezze durevoli sono invece della priorità del tratto. Però, se il tratto è al Nero egli dovute ad una cattiva posizione dei Pedoni. può ottenere il vantaggio per mezzo di una semplice Il diagramma 3 ci mostra la differenza tra i due tipi di combinazione. Giocando 1... c6-c5, egli esegue una debolezza. mossa possibile grazie alla cattiva posizione dell’Alfiere avversario. Il Bianco non può prendere il Diagramma n.3 Pedone né con la Torre né con il suo Pedone d, visto IIIIIIII che in ambedue i casi la risposta 2… Tb6xb2 gli costa \-+-+-+k+( un pezzo. \+-zp-+-lv p’ Cosicché, qualunque sia la mossa del Bianco, ad esem- \ptrp+-+-+& pio 2.Aa3, il Nero, con 2... c5-c4 ottiene un rovescia- \+-+p+-+-% mento della situazione e trasforma una debolezza dure- \-+-zP-+-+$ vole in un vantaggio durevole, con l’esistenza di un \+-+-zP-zP-# Pedone passato sulla colonna c. Conosciamo troppo bene la forza di un Pedone passato che ci obbliga ad \PvLR+-zPKzP" immobilizzare dei pezzi per impedire la promozione a \+-+-+-+-! Donna, per parlarne ancora. abcdefgh Ora che conosciamo la differenza tra «debolezze mo- mentanee» e «debolezze durevoli», non c’è più ragione Tratto al Bianco: debolezza dei Pedoni neri. Tratto al Nero: debolezza dei Pedoni bianchi. di non adoperare le espressioni «debolezze di Pedoni» e «debolezze di pezzi».Abbiamo visto che le prime sono Il Pedone nero doppiato c6 sulla colonna c è una debo- durevoli e le seconde momentanee. lezza durevole. Una simile debolezza è come un male Dobbiamo tener conto del fatto che la conseguenza di- inguaribile, che provoca infinite difficoltà. retta di una debolezza di Pedoni è meno pericolosa di Ora, per parlare in maniera figurata, non bisogna di- una debolezza di pezzi. Quest’ultima può condurre ad menticare che certe persone che soffrono di un male una combinazione che provoca direttamente la sconfitta incurabile raggiungono un’età molto avanzata, mentre i (vedere diagrammi 1 e 2). loro amici che godono di buona salute possono essere Le debolezze di Pedoni sono le chiavi di un gioco di stroncati da un’improvvisa disgrazia. È per questo mo- posizione. Per vincere una partita mediante un gioco di tivo che, negli Scacchi, dobbiamo capire che il fatto di posizione, è necessario poter riconoscere le debolezze e saperne approfittare. Creare una debolezza di Pedoni all’avversario è una faccenda di strategia; approfittarne è una questione dì tecnica. Per quanto riguarda la prima ci vuole dell’abilità, per la seconda ci vogliono energia e tenacia; in generale, si gioca una partita «posizional- mente». Ciò non di meno, dovete continuamente esaminare se nel vostro gioco ed in quello del vostro avversario non vi siano sintomi di debolezze che possano svantaggiarvi o farvi ottenere un vantaggio decisivo. Un buon giocatore di posizione deve essere al tempo stesso un buon tattico. La tattica consiste nella ricerca, scoperta ed esecuzione di una combinazione, il gioco di combinazione non è affatto l’opposto del gioco di posi- zione, ma è il suo complemento. In primo luogo viene il gioco di posizione, mentre in seguito viene il gioco di combinazione. Al fine di mettere in risalto i principi del gioco di posi- zione, inizieremo con lo studio delle buone e delle cat- tive catene o posizioni dei Pedoni, e questo studio sarà il soggetto del primo capitolo. Un riassunto delle principali regole riguardanti la mar- cia e la posizione dei Pedoni conclude questa introdu- zione. 1. - Il valore del Pedone è variabile. Nelle aperture, i Pedoni più importanti sono quelli che esercitano maggiore influenza sul centro. Il «centro» è formato dalle seguenti case: d4, e4, d5, c5. Un Pedone domina il centro quando: a) occupa una di queste quattro case; b) può portarsi in una di queste case; c) protegge una di queste case; d) può indirettamente esercitare la sua influenza su una di queste case. Non bisogna scordare che un Pedone non protegge la casa sulla quale si trova. 2. - Un Pedone domina, ad un determinato momento, delle case bianche o delle case nere, e quando due Pe- doni si trovano fianco a fianco, essi chiaramente con- trollano le quattro case adiacenti, cioè due bianche e due nere. I due Pedoni hanno una posizione favorevole al massimo, ed è per tale motivo che un Pedone che ha perduto i suoi due vicini (un Pedone isolato) è general- mente un Pedone debole, cioè più debole di quando era circondato dai suoi fratelli. Per la stessa ragione, tutti i Pedoni che abbiano perduto la possibilità di assumere una posizione orizzontale del tipo d4-e4 (Pedoni affian- cati) sono da considerare molto deboli. 3. - Siate economi e prudenti con i vostri Pedoni! Pen- sate che ogni spinta di Pedone comporta un totale cam- biamento della posizione ed un impegno che può in- fluenzare l’esito della partita. case f3 e c3 (per il Nero le case f6 e c6), e proteggerli contro I. - LO SCHELETRO DI PEDONI. gli attacchi dei Pedoni nemici. Il diagramma che segue ci illustrerà come ciò non sia possi- La formazione dei Pedoni è la spina dorsale della posizione; bile che dopo la formazione di un centro forte. essa le conferisce la sua indipendenza ed il suo carattere. La Diagramma n.4 debolezza e la forza dei pezzi dipendono dalla coordinazio- IIIIIIII ne dei Pedoni. Una buona formazione può aumentare \r+-wqk+-tr( l’attività dei pezzi, mentre una cattiva formazione può an- \zplzppzpplv p’ nullarne la potenza. \-zpn+-snp+& Come dobbiamo giudicare una formazione di Pedoni? Que- sta è una domanda che richiede una risposta ponderata. \+-+-+-+-% Cominciamo con lo studiare la posizione di partenza. \-+LzPPvL-+$ I Pedoni si trovano su di una fila e proteggono ciascuno o \+-sN-+N+-# due case bianche o due case nere (rispettivamente la 3a e la \PzPP+-zPPzP"O 6a traversa). \tR-+QmK-+R! Un Pedone dell’ala (quindi un Pedone a od h) copre meno abcdefgh terreno degli altri Pedoni; esso non domina che una casa, Cattiva strategia del Nero: centro trascurato. mentre ognuno dei suoi colleghi ne domina due. Di conseguenza, il valore di un Pedone dell’ala è minore di Qui il Nero ha spinto i suoi Pedoni b e g invece dei suoi Pe- quello degli altri Pedoni, e questo stesso svantaggio si pre- doni centrali. Queste spinte di Pedone possono risultare senta in diversi tipi di finali, quando tutto l’interesse della buone per lo sviluppo degli Alfieri sulle ali (g6, seguita da partita si concentra sulla marcia in avanti dei Pedoni verso Ag7, il «fianchetto»), ma devono essere accompagnate da l’8a traversa per ottenere la promozione. La promozione di un’adeguata preparazione centrale. un Pedone dell’ala è spesso più difficile di quella di un altro Lo sviluppo degli Alfieri alle ali è un’arma difficile da ma- Pedone. Come unico compenso, un Pedone d’ala ha la neggiare, e non deve essere raccomandata che a giocatori qualità di poter pattare contro Re e Donna avversari, ma a molto esperti. condizione che esso si trovi sulla 7a traversa ed in Il diagramma 4 ci mostra un fianchetto infelice. Il Nero ha compagnia del suo Re (solo i Pedoni c ed f possono fare completamente trascurato il suo centro, ed i suoi Cavalli aSletnreztata vnotole).r approfondire oltre questa questione, per il mo- possono venire attaccati in qualunque momento dai Pedoni mento, possiamo notare che il valore dei Pedoni varia e che nemici. Un esempio di cattiva strategia! lo stesso Pedone durante l’arco della partita può continua- mente cambiare di valore. Diagramma n.5 All’inizio della partita, un Pedone deve essere spinto con la IIIIIIII maggiore rapidità, altrimenti si rischia di bloccare i propri \r+-wqk+-tr( pezzi. È logico spingere i Pedoni che danno spazio al mag- \zppzp-vlppz p’ gior numero di pezzi, all’occorrenza i Pedoni d ed e. \-+nzp-sn-+& A proposito di tale caratteristica, i Pedoni in questione sono \+-+-+-+-% i più importanti e quando all’inizio li spingiamo rispettiva- \-+LzPPvLl+$ mente in d4 ed e4, lo sviluppo dei nostri pezzi è assicurato. \+-sN-+N+-# Se, al contrario, spingiamo un altro Pedone, avremo bisogno di almeno tre mosse di Pedone o anche più per mobilitare \PzPP+-+PzP"O tutte le nostre truppe verso il campo di battaglia. I primi \tR-+QmK-+R! movimenti dei Pedoni hanno un significato che supera quel- abcdefgh lo di far posto ai nostri pezzi; questi Pedoni devono anche Infelice strategia del Nero: debolezza del centro. essere in grado di difendere i pezzi sviluppati, dagli attacchi dell’avversario. In definitiva, ciò non sarebbe quasi mai La formazione dei Pedoni nel diagramma 5 è egualmente possibile se i Pedoni del centro non fossero avanzati, ed in sfavorevole per il Nero. tale caso i più vulnerabili sarebbero i Cavalli. Questi ultimi Il Bianco, non solo ha due Pedoni sulle case centrali, ma si devono quindi sviluppare al più presto e devono occupare questi Pedoni si trovano in posizione ideale, cioè fianco a una casa non lontana dalle linee nemiche per essere in grado fianco. di attaccare, all’occorrenza. Nella posizione iniziale, ogni Il Nero non ha che un Pedone al centro; inoltre, esso non è Cavallo può saltare in due case, e se i Pedoni del centro stato spinto che di una casa, cosicché non può esercitare hanno avanzato, avrà tre case a sua disposizione. alcuna influenza sulla marcia delle truppe nemiche. Di con- Un breve esame ci insegna che le case f3 e c3 sono le mi- seguenza, i Cavalli bianchi hanno gioco libero, senza mi- gliori per un Cavallo. Da là, ogni Cavallo domina due case naccia da parte dei Pedoni nemici, mentre i Cavalli neri si del centro, una delle quali in campo nemico, e, oltre a queste trovano già in una spiacevole situazione a causa della mi- due case, anche altre due sull’ala. È il motivo per il quale naccia e5 o d5. dobbiamo sforzarci di sviluppare i nostri Cavalli verso le Ciò non di meno, il Bianco non deve spingere, per il mo- mento, tali Pedoni. Deve attendere fino a quando la situa- Max Euwe – Trattato di scacchi.. 9

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