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Sulla flora del territorio di Alfonsine (Ravenna) PDF

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Quaderno di Studi e Notizie di Storia Naturale della Romagna Quad. Studi Nat. Romagna, 52: 39-82 (dicembre 2020) ISSN 1123-6787 Sergio Montanari (coord.) Sulla flora del territorio di Alfonsine (Ravenna) Abstract [On the flora of the territory of Alfonsine (Ravenna)] The results of floristic surveys carried out by a team of researchers in the territory of Alfonsine are reported along with previous data available in literature and other unpublished records. In comparison with other territories of Romagna, the area around Alfonsine does not prove particularly rich, however it is home of some species of high conservation interest occurring in fresh waters and wet habitats. On the whole 2794 records are reported, concerning 561 taxa present in the municipality of Alfonsine, that includes the "Nature Reserve of Alfonsine", an important biotope of the Regional Park of the Po delta, and the IT4070021 SCI/SPA area. This article constitutes the first in-depth study on the flora of the municipality of Alfonsine, with particular regard to the Nature Reserve and the SCI/SPA area. It summarizes previous knowledge and provides information on the entire surrounding area. Key words: Alfonsine, Ravenna plain, Riserva Naturale di Alfonsine, Parco del Delta del Po, Flora, exotic species, Reno river. Riassunto Vengono qui presentati i dati di molti rilievi floristici condotti nel territorio di Alfonsine, assieme alla bibliografia disponibile e a dati inediti. Rispetto ad altri territori della Romagna l’Alfonsinese non si dimostra particolarmente ricco, tuttavia sono presenti alcune entità di notevole interesse conservazionistico legate alle zone umide di acqua dolce. Complessivamente l’articolo tratta 2794 dati riguardanti 561 taxa distribuiti sul territorio comunale che comprende anche la Riserva Naturale di Alfonsine, del Parco del Delta del Po e un’area SIC- ZPS. Il presente articolo costituisce il primo studio approfondito sulle presenze floristiche nel comune di Alfonsine; divulga e integra i dati relativi alla Riserva, ed estende le conoscenze a tutto il territorio circostante. Introduzione Nell’ambito del progetto per la redazione di una cartografia floristica della Romagna (Montanari et al., 2016) il 29 settembre 2018 ci siamo dati appuntamento ad Alfonsine (RA) per la decima giornata di studio e incontro organizzata assieme al 39 Centro Visite di “Casa Monti”. Al mattino, divisi in tre gruppi, abbiamo visitato le tre stazioni della Riserva Naturale di Alfonsine, zona poco nota che rientra nel Parco del Delta del Po. Nel pomeriggio ci siamo ritrovati presso la sala del Centro Visite “Casa Monti” e, dopo il saluto del sindaco Mauro Venturi, abbiamo discusso dei ritrovamenti fatti, della Riserva e della flora del territorio. Alla luce delle pubblicazioni scientifiche riguardanti l’area, è apparso piuttosto chiaramente come le conoscenze floristiche nella zona di Alfonsine fossero alquanto scarse. Anche Pietro Zangheri, che ci ha lasciato importantissimi dati riguardanti buona parte della Romagna, si è astenuto dallo studio botanico di questa parte di pianura. Se poi consideriamo le attuali conoscenze floristiche del Parco del Delta del Po, notiamo che le principali pubblicazioni a riguardo: Flora Ferrarese (Piccoli et al., 2014) e i Quaderni dell’IBIS (Lazzari et al., 2012) lasciano scoperta la Riserva di Alfonsine. Da questa constatazione nasce l’idea del presente articolo, che vuole riunire le conoscenze floristiche riguardanti Alfonsine, pubblicando alcune liste specifiche, frutto di ricerche bibliografiche, di dati inediti e numerose uscite sul campo. La ricerca floristica nell’Alfonsinese non si può dire ancora conclusa, certamente verranno fatti altri rilievi, tuttavia si ritiene di aver raggiunto un buon grado di conoscenza generale. Al termine dei lavori per la Flora Romagnola tutti i dati saranno pubblicati; tuttavia, considerando che sono necessari ancora diversi anni, e che i rilievi di Alfonsine tenderanno a “disperdersi” nel mare di informazioni riguardanti la Romagna intera, si è deciso di separare e considerare a parte quanto sin’ora ottenuto. Si spera inoltre che questo lavoro possa in qualche modo evidenziare la situazione, stimolando ulteriori ricerche sul campo, magari approfondendo la conoscenza. Un ulteriore importante risultato è stata la giornata del 21 Settembre 2019, svoltasi presso Casa Monti e la stazione n. 1 della Riserva, in cui gli interventi di Luciano Cavassa, e di Sergio Montanari hanno fatto il punto sulle conoscenze naturalistiche della Riserva; la giornata è stata coronata dall’osservazione di una nuova di specie di orchidea per la Riserva: Cephalanthera longifolia (si veda oltre). Complessivamente hanno partecipato ai rilievi sul campo (in ordine alfabetico): Alessandro Alessandrini, Romano Antonelli, Loris Bagli, Stefano Bassi, Tonino Benericetti, Thomas Bruschi, Eugenia Bugni, Luciano Cavassa, Paolo Ceroni, Giorgio Faggi, Marinella Frascari, Giorgio Lazzari, Marco Magrini, Sergio Montanari, Simone Morolli, Luca Polverelli, Daniele Saiani, Maurizio Sirotti, Kristian Tazzari, Antonio Zambrini, Nel presente studio è compresa anche una checklist inedita (si veda oltre) redatta dal Prof. Graziano Rossi, dr. Massimiliano Zurli, dr. Roberto Dellavedova e dr. Luigi Bertin. Tutti i suddetti ricercatori sono da considerare come autori del presente lavoro. 40 Materiali e metodi La parte principale del presente lavoro è costituito dalle liste di specie osservate durante la decima giornata per la Flora Romagnola e da numerose altre escursioni svolte in gruppo o singolarmente inserite tutte nell’archivio della Flora Romagnola. Non ci si è limitati a compiere rilievi nelle 3 stazioni della Riserva, ma su tutto il territorio di Alfonsine, compresa la porzione di Longastrino che insiste oltre l’attuale corso del Reno a ridosso del ferrarese. Tutti i dati hanno una precisa collocazione geografica, in base alla località ed al quadrante individuato dal reticolo cartografico per l’Atlante Floristico Romagnolo. Nella tabella sottostante sono elencate le fonti dei dati: Abbr. Descrizione Note F1 Eugenia Bugni, Marinella Archivio Flora Romagnola; Frascari, Loris Bagli, Stefano 10a giornata Flora Romagnola Bassi, Maurizio Casadei, 29 settembre 2018. Staz. 1 Maurizio Sirotti F2 Giorgio Faggi, Paolo Ceroni, Archivio Flora Romagnola; Antonio Zambrini, Manuela 10a giornata Flora Romagnola Krak, Luciano Cavassa 29 settembre 2018. Staz. 2 F3 Thomas Bruschi, Luca Archivio Flora Romagnola; Polverelli, Tonino Benericetti, 10a giornata Flora Romagnola Romano Antonelli, Sergio 29 settembre 2018. Staz. 3 Montanari F4 Daniele Saiani, Giorgio Archivio Flora Romagnola; 2014 margini Lazzari SS 16 (nei pressi, ma esterno Riserva) F5 Maurizio Sirotti Archivio Flora Romagnola; 2004 Staz. 3 F6 Sergio Montanari Archivio Flora Romagnola; 2013-2019 F7 Kristian Tazzari, Sergio Archivio Flora Romagnola; 2017 argine Montanari Santerno, argine Reno, margine SS 16 F8 Alessandro Alessandrini, Archivio Flora Romagnola; Alfonsine e Romano Antonelli, Eugenia dintorni, ottobre 2018 Bugni, Giorgio Faggi, Sergio Montanari, Antonio Zambrini F8 Romano Antonelli, Eugenia Archivio Flora Romagnola; Botte Santerno Bugni, Giorgio Faggi, Sergio e confluenza Reno-Santerno, ottobre 2018 Montanari, Antonio Zambrini n Dati bibliografici n = numero di pubblicazione in elenco in fondo a questo articolo H Erbario di Luciano Cavassa 1996-1998 Staz. 3 41 Le determinazioni sono avvenute tramite osservazioni in loco, sovente ci si è avvalsi di foto e, in qualche raro caso anche di un campione. Molto interessante è stata la consultazione dell’Archivio della Riserva Naturale di Alfonsine presente presso il Centro Visite di Casa Monti che ha rivelato molti dati inediti di cui si parlerà più avanti. Le chiavi utilizzate sono riferite alla Flora d’Italia (Pignatti, 1982, 2017-2019); in qualche caso si è rivelato molto utile il forum Acta Plantarum che ha fornito supporto e aiuto nelle determinazioni1. Dati storici Quando Antonio Bertoloni pubblicò la prima Flora d’Italia (Bertoloni, 1833- 1854) si avvalse di campioni provenienti da tutta la penisola portati dai suoi numerosi allievi presso l’Università di Bologna. Fra questi vi era Pietro Bubani di Bagnacavallo che consegnò, tra l’altro, un campione così riportato nell’opera del maestro: "Bromus arvensis (ex agro Ravennati alle Alfonsine)". Si tratta del primo dato storico riguardante il territorio in esame ed occorre constatarne la probabile scomparsa. Tale specie è attualmente nota in Romagna solo nel settore collinare; l’unico dato di pianura risale a Zangheri, che ne raccolse un campione nel 1950 presso la pineta di Classe. Lascia qualche dubbio interpretativo la località di un ulteriore dato proveniente da Bubani e pubblicato da Bertoloni: "Chenopodium urbicum (ex agro Faventino a Longastrino)". Poichè non ci sono noti altri toponimi riconducibili a Longastrino, se non quello della frazione di Alfonsine, riteniamo anche questo dato come storico dell’area. Chenopodium urbicum rientra in un ciclo di specie molto simili che recentemente è stato separato creando un genere indipendente: Oxybasis (O. urbicum, O. rubra, O. chenopodioides, O. glaucum). Attualmente sono note varie stazioni sul litorale, un paio in pianura nei bacini dell’ex-zuccherifico di Mezzano e in un’area palustre a Villaprati; è stato osservato anche in collina in un bacino golenare del Sillaro (affluente del Reno). Graziano Rossi ha raccolto alcuni campioni nella Riserva Naturale, il dato è elencato nella checklist del 2001 come Chenopodium urbicum, tuttavia una revisione sistematica su campioni del 2012 di Alfonsine condotta da Nicola Ardenghi2, conduce verso O. rubra. Servono ancora approfondimenti sistematici, sussistono dubbi e confusioni con O. chenopodioides; o forse nella pianura ravennate sono presenti entrambe le specie. Sarebbe interessante risalire al campione di Bubani nella raccolta di Bertoloni che si può considerare come il primo raccolto nell’area, al fine di controllare la sistematica ed eventualmente verificarne la località di provenienza. Non vi sono altri dati storici. Come già riportato, neppure Zangheri ha erborizzato in questa zona. 1 Si veda https://floraitaliae.actaplantarum.org/viewtopic.php?f=42&t=111362 2 Si veda https://www.floraitaliae.actaplantarum.org/viewtopic.php?f=106&t=13011 42 Bibliografia recente Nel maggio 2019, in una serata tenuta dalla SSNR a Bagnacavallo (RA) in cui i dottori Luana Francesconi (Francesconi, 2018) e Lorenzo Menghi (Menghi, 2018) esponevano i risultati delle loro rispettive tesi, riguardanti la flora protetta e la flora esotica nelle aree protette dell’Emilia-Romagna, è emerso chiaramente come la Riserva Naturale di Alfonsine fosse una delle aree regionali con la minore conoscenza floristica. Tale dato scaturisce in buona parte dall’analisi delle pubblicazioni disponibili e schedate nell’archivio dell’IBC dell’Emilia- Romagna. L’istituzione della Riserva, avvenuta nel 1990, si è basata su numerosi studi in vari campi scientifici; da un punto di vista strettamente botanico i primi dati “moderni” della zona si debbono per buona parte all’alfonsinese Graziano Rossi (ora ordinario di Botanica presso l’Università di Pavia) e al bolognese Fausto Bonafede del gruppo ricerche floristiche del WWF. In questa sede abbiamo attinto dati dalla “Guida alla Riserva Naturale di Alfonsine” (Rossi, 1996) e da “Segnalazioni di piante nuove o interessanti per la pianura ravennate” (Bonafede, 1992) che costituiscono le usuali fonti dei dati floristici per l’area. Nei primi tempi l’area protetta è stata sottoposta ad un progetto di riqualificazione e restauro ambientale, in cui sono stati modellati alcuni ambienti ed introdotte varie specie botaniche. Nell’archivio della Riserva Naturale di Alfonsine presente presso Casa Monti abbiamo rinvenuto altri interessanti fonti come “Le aree protette di Alfonsine. Itinerari didattico-naturalistici” (Rossi & Rigoni, 1989), e soprattutto “Banca- dati sulla flora e sulla fauna della Riserva Naturale di Alfonsine” (Rossi et al., 2001), uno studio approfondito condotto dall’Università di Pavia per il comune di Alfonsine e restato inedito. Si tratta di materiale estremamente prezioso che aiuta a fornire un quadro più completo dell’evoluzione floristica dell’area negli ultimi anni e che tiene conto anche delle introduzioni avvenute. In effetti le notevoli presenze faunistiche della Riserva, come la testuggine palustre (Emys orbicularis) presso la stazione 1, la garzaia degli ardeidi presso la stazione 2, e la colonia del ferro di cavallo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum) presso la stazione 3, hanno attirato negli ultimi tempi buona parte delle attenzioni naturalistiche. Con questo articolo si vogliono recuperare importanti dati botanici mai pubblicati ed integrare con numerosi rilievi floristici condotti sul territorio comunale, dimostrando anche la notevole valenza botanica oltre che faunistica dell’area. Il rinvenimento della checklist inedita è avvenuto quando buona parte dei rilievi erano già stati fatti; è stato interessante confrontare le due due liste e constatarne una sostanziale sovrapposizione, con qualche elemento originale di integrazione reciproca. 43 Area di studio L’area di studio abbraccia l’intero territorio del comune di Alfonsine, (poco più di 100 chilometri quadrati), compresa la porzione “oltre il Reno” di Longastrino. Totalmente pianeggiante (min 1 m, max 12 m s.l.m.), sino al secolo scorso era un’area in buona parte paludosa, e questo si riscontra anche nella presenza di specie legate agli ambienti umidi che crescono nei fossati e nelle poche aree residuali. In esso è presente la Riserva Naturale di Alfonsine, rientrante nel Parco del Delta del Po e un’area SIC-ZPS (IT4070021 - Biotopi di Alfonsine e Fiume Reno) che comprende la Riserva, l’asta fluviale del Reno, e il tratto finale del Santerno prima che confluisca nel Reno. Le zone maggiormente indagate comprendono le 3 stazioni della Riserva Naturale, tuttavia essendo il nostro studio parte dei rilievi per l’Atlante Floristico della Romagna, si sono indagate molte altre aree su tutto il territorio comunale di Alfonsine. Particolarmente interessanti per la presenza di specie notevoli, sono stati i rilievi negli argini del Reno e del Canale Destra Reno. In qualche caso semplici fossati tra i coltivi hanno rivelato realtà veramente importanti. Altre indagini sono state compiute anche in area urbana mostrando una notevole biodiversità, complementare a quella della Riserva, spesso data da specie esotiche. I riferimenti geografici quindi tengono conto delle località, dei confini comunali, dei vincoli ambientali e del reticolo cartografico utilizzato per l’Atlante Floristico. Seguono tabella e cartografia semplificata che indicano le principali zone indicate e le abbreviazioni utilizzate nella tabella generale Abbr. Zona Descrizione Vincoli Quadrante ambientali A Margini SS16 Fossati al margine stradale e - dintorni 1437-1 B Argine Reno e Argini Reno (dx e sx) e area SIC-ZPS dintorni coltivi circostanti C Canale DX Argini del Canale destra - Reno Reno e bonifica circostante D Reno e Argini Reno (dx) e argini area SIC-ZPS 1437-2 Santerno Santerno E Sant’Anna Argini Reno (sx), Sant’Anna, area SIC-ZPS via chiavica di legno F Boschetto tre Stazione 2 della Riserva Riserva e 1437-4 canali Naturale SIC-ZPS G Chiavicone Stazione 3 della Riserva Riserva e Naturale e dintorni SIC-ZPS 1438-1 H Argine Reno Argini Reno (dx e sx) SIC-ZPS I Longastrino Longastrino paese e dintorni - 44 L Ex Fornace Stazione 1 della Risrva Riserva e Violani Naturale e dintorni SIC-ZPS M Stazione Stazione FFSS di Alfonsine - e dintorni N Parco “Mille Parco della Bonifica “Mille 1438-3 - Gocce” Gocce” e dintorni O Altro Varie stazioni nei dintorni di Alfonsine rientranti nel - quadrante Fig. 1 - Cartografia dell'area. Elenchi La tabella riassuntiva dei dati, mostra ancora elenchi parziali che probabilmente verranno integrati nei prossimi anni; tuttavia già ora ci pare una lista molto interessante con presenze notevoli. Dall’elenco sono esclusi i dati storici poiché non direttamente riconducibili a precise località; per quel che riguarda la checklist di Rossi et al. (2001), sulla scorta dell’incremento delle conoscenze sistematiche e floristiche dei dintorni avvenute negli ultimi venti anni, alcuni taxa sono stati reinterpretati3; tuttavia 3 Achillea millefolium (riconducibile ad A. collina e/o A. roseoalba); Arctium lappa (A. minus sembra l’unica specie del genere presente in zona); Avena fatua (molti dati biblio- 45 sostanzialmente le osservazioni si sono rivelate di notevole interesse. Abbiamo inoltre preferito lasciare alcune specie, anche se considerate dubbie come Salix fragilis che sembra presente in Romagna solo nel patrimonio genetico di ibridi coltivati. Anche Thymus serpyllum è un’entità superata, probabilmente in zona è presente Thymus pulegioides, al momento mancano osservazioni dirette che permettano di accertarne l’identità. Nella colonna NOTE sono state usate le seguenti abbreviazioni A Specie tipica di luoghi calpestati, sommità arginali, sentieri e viali C Specie osservata esclusivamente in aree coltivate D Identificazione dubbia, da rivedere o controllare E Specie alloctona per la zona I Specie introdotta I- Specie introdotta, scomparsa o comunque non sembra naturalizzare I= Specie introdotta, rari individui spontanei I+ Specie introdotta, naturalizzata, presenti anche individui autoctoni X? Mancano notizie recenti, forse scomparsa, da verificare N* Specie notevole, trattata nei commenti finali N Specie notevole (in generale, oppure per la sola pianura) O Casuale, tendenza a sfuggire alla coltivazione (spesso ornamentale) P Protetta S Specie osservata tipicamente nei margini stradali (1) Una sola stazione accertata con pochi individui nell'area di studio, situazione da monitorare W Dato presente in rete sul forum Actaplantarum1 La nomenclatura seguita in linea di massima è quella indicata in IPFI4 consultato nell’ottobre 2019; quando ritenuto necessario sono indicate le sinonimie. grafici -anche recenti, compreso di chi scrive- si riferiscono ad A. fatua, tuttavia ad ogni controllo approfondito si è sempre rivelato un dato inattendibile. Si preferisce omettere considerando che nell’area sono ampiamente diffuse A. barbata e A. sterilis); Bolboscho- enus maritimus (la sistematica del gruppo è stata modificata, nell’area abbiamo riscon- trato la presenza di B. laticarpus). Cerastium arvense (specie improbabile per l’area, si preferisce omettere); Holcus mollis (H. lanatus sembra l’unica specie del genere presente in zona); Lathyrus pannonicus (è una presenza improbabile; nella zona si osserva L. tu- berosus, piuttosto simile); Orlaya grandiflora (specie fuori zona, forse Tordylium? non inserita); Ornithogalum umbellatum (O. divergens sembra l’unica specie del genere pre- sente in zona); Rumex aquaticus (ricondotto a R. cristatus); Typha angustifolia (revisione sistematica T. angustifolia subsp. australis = T. domingensis) 4 Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia: www.actaplantarum.org/flora/ flora.php 46 6 O F6 F6 3,F F6 F6 F6 3 N F8 8- 143 M F8 F8 Q. L Staz.1 F6 6,F1 F1 F1 F1 6,F1 6,F1 F1 F1 3 F6 5,6,F6 6 6 6 6 6 I F F F F F 8-1 H F6 F6 F6 F6 F6 3 4 1 Q. G Staz.3 4,6,F3 4,6,F3 F3 F3 6,F3 4,5,6,F3 6 6,H 6 6 4 Q. 1437- F Staz.2 F2,F4 F2 4,F2 F6 F2,F4 F2,F4 F6 F2,F4 F2 6,F2 6,F6 E F6 F6 F6 F6 F6 F6 2 437- D 7,F8 F7 F8 F7 F6 F7 F6 1 F Q. 8 C F6 F6 F6 6,F F6 F6 F6 F6 F 7-1 B F6 F6 F7 F7 F7 F6 F7 3 4 1 Q. A F7 F7 F6 F7 F7 F6 W E NOT E,C E N*(1), N,C E N E,O C E,I- I+ ris ca s ne ati de TAXA Abutilon theophrasti Acer campestre Acer negundo Achillea collina Achillea roseoalba Adiantum capillus-ve Adonis annua Agrimonia eupatoria Agrostis stolonifera Ailanthus altissima Ajuga chamaepitys Ajuga reptans Alisma lanceolatum Alisma plantago-aqu Alliaria petiolata Allium neapolitanum Allium pallens Allium vineale Alnus cordata Alnus glutinosa Alopecurus myosuroi 47 O 1 F6 F6 3 N F8 F8 8- 143 M F8 F8 F8 Q. L Staz.1 F1 6,F1 6,F1 F1 F6 6 6,F1 F1 F1 6 6 6 6 I F F 8-1 H F6 F6 F6 F6 3 3 4 1 Q. G Staz.3 F3 F8 F3 F3 F3 4,6,F3 5,6 6 6,F6 4 4 Q. 1437- F Staz.2 F2,F4 4,6,F2,F F6 6,F2,F4 F2 F4 F2,F4 F2 F4 F6 F6 F6 E F6 F6 F6 F6 F6 F6 2 437- D F8 F7 7,F8 F6 1 F Q. 8 8 8 8 C 6,F 6,F 6,F F6 6,F F6 F F F F 7-1 B F7 F7 F6 3 4 1 Q. A F7 F7 F7 F7 F6 F6 F6 E T O P P N S *, *, O E E E E E, C E N N N E, p. TAXA Althaea cannabina Althaea officinalis Amaranthus emarginatus =Amaranthus blitum subsemarginatus Amaranthus deflexus Amaranthus retroflexus Amaranthus tuberculatus Ambrosia artemisiifolia Ammi majus Amorpha fruticosa Anacamptis morio Anacamptis pyramidalis Anchusa azurea Angelica sylvestris Anisantha diandra Anisantha madritensis Anisantha sterilis Anthoxanthum odoratum Antirrhinum majus 48

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