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Storie di fine vita. Saggio sull’eutanasia PDF

156 Pages·2014·3.056 MB·Italian
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DIVENIRE Libri COLLANA A CURA DELLA A I T SSOCIAZIONE TALIANA RANSUMANISTI Presentazione: La collana Divenire Libri nasce come complemento editoriale della rivista Divenire. Rassegna di studi interdisciplinari sulla tecnica e il postumano (divenire.org). Entrambe le iniziative editoriali fanno capo all‟Associazione Italiana Transumanisti (transumanisti.it) e condividono la direzione, la procedura di selezione e il comitato scientifico. La colla- na accoglie monografie sui temi di cui già tratta la rivista: transumane- simo, evoluzione autodiretta, postumano, bioetica, biopolitica, filosofia della tecnica, implicazioni delle tecnologie GRIN (acronimo per geneti- ca, robotica, informatica, nanotecnologia), analisi di scenario e proiezioni futurologiche. Il nome della collana ha un doppio significato, giacché indica i libri che parlano del divenire, ma ricorda anche che una delle strade percorse da filosofi, scienziati e scrittori per estendere nel tempo e nello spazio la propria esistenza è proprio quella di divenire libri. Direttore di collana: Riccardo Campa Procedura di selezione: double blind peer review Comitato scientifico: Riccardo Campa – Uniwersytet Jagielloński w Krakowie Fabrizia Cioffi – Università di Firenze Amara Graps – Southwest Research Institute in Boulder James Hughes – Trinity College, Connecticut Giuseppe Lucchini – Università di Brescia Alberto Masala – Université Paris-Sorbonne (Paris IV) Giulio Prisco – Institute for Ethics and Emerging Technologies Salvatore Rampone – Università del Sannio Stefan L. Sorgner – Universität Erfurt Stefano Sutti – Università di Padova Giovanni Tuzet – Università Luigi Bocconi di Milano Natasha Vita-More – Transhumanist Arts & Culture H+ Labs Riccardo Campa Storie di fine vita Saggio sull‟eutanasia 4 STORIE DI FINE VITA Copyright © 2014 Riccardo Campa ISBN: 9788896437803 La Carmelina Edizioni Via Mazzini 47, Ferrara Via Placido Zurla 84, Roma www.edizionilacarmelina.it Indice Introduzione ................................................................................... 7 1. Storia di re Saul ........................................................................ 19 2. Storia di Sucharuka .................................................................. 23 3. Storia di Terri Schiavo ............................................................. 27 4. Storia di Vincent Humbert ....................................................... 33 5. Storia di Luca Coscioni ............................................................ 39 6. Storia di Piergiorgio Welby ...................................................... 47 7. Storia di Eluana Englaro .......................................................... 57 8. Storia di Salvatore Crisafulli ................................................... 81 9. Storia di Routley Scott ............................................................. 85 10. Storia di Giovanni Paolo II .................................................... 89 11. Storia di Carlo Maria Martini ................................................. 99 12. Storia di Pietro D‟Amico ..................................................... 109 Considerazioni di fine libro ...................................................... 129 Bibliografia ............................................................................... 145 Introduzione Le storie che riempiono le pagine di questo libro riguardano il problema più universale e pressante che da sempre affligge l‟uomo: la morte. O, volendo utilizzare un‟espressione più precisa, il fine vita. Questa seconda espressione è più precisa, perché a preoccupare l‟uomo non è soltanto l‟attimo del trapasso – o maga- ri la questione metafisica se quel trapasso equivale a un annullarsi o a un passare oltre – ma anche ciò che accade prima e all‟appros- simarsi di quel momento decisivo. Sebbene siamo tutti1 quotidianamente impegnati a sopravvive- re, a conservare la nostra salute, a lottare per prolungare la nostra esistenza, l‟ingombrante ombra della morte continua a gravare sul nostro orizzonte. Perciò, ognuno di noi si è ritrovato almeno una volta a immaginare il proprio fine vita. Ci siamo chiesti se sarà cruento o tran-quillo, doloroso o indolore, lungo o istantaneo. Ci siamo chiesti se moriremo soli o circondati dall‟affetto dei cari, arrabbiati o appagati, giovani o vecchi, malati o sani, in ospedale o a casa, tristi o col sorriso sulle labbra. Nella misura in cui desideriamo una buona morte, desideriamo l‟eutanasia – perché questo è il significato originario del termine. Come nota Dietrich v. Engelhardt, «col termine greco “Euthana- 1 Naturalmente, qualcuno lo fa con maggiore convinzione e consapevolezza, e qualcun altro senza particolare entusiasmo, o solo per abitudine. La collana che ospita questa pubblicazione è curata da un‟associazione che, tra i propri obiettivi, annovera il prolungamento della vita con mezzi tecnici e scientifici, anche oltre i limiti biologici umani. Per farsi una prima idea della filosofia e della scienza del longevismo estremo, si può attingere all‟ampia bibliografia compilata dall‟As- sociazione Italiana Transumanisti (Cfr. http://www.transumanisti.it/8.asp). È, però, opportuno chiarire che, sebbene la vita sia considerata dai transumanisti un valore fondamentale – e, perciò, di tutto possono essere accusati fuorché di promuovere una “cultura di morte” – altrettanta enfasi è posta dall‟associazione sull‟autoderminazione del sano e del malato. 8 STORIE DI FINE VITA sia” l‟imperatore romano Augusto definisce il suo ideale di morte, che lo raggiunse all‟età di settantasei anni. “Livia, ricorda la nostra felice unione e vivi in pace!” devono essere state le ultime parole che l‟imperatore rivolse alla sua amata. Anche in altri poeti e filosofi dell‟antichità si ritrova questa espressione in forma agget- tivata o sostantivata. In quest‟ottica eutanasia sta per morire felici e con onore (“felici vel honesta morte mori”) e non per “porre fine attivamente alla vita”»2. Paradossalmente, le storie che abbiamo qui ricostruito e analiz- zato appartengono a persone che non hanno avuto una morte serena, ma piuttosto travagliata. Le vicende si sono svolte sotto i riflettori. Sguardi indiscreti le hanno costantemente insidiate. Al punto che l‟eco mediatica delle controversie non si è ancora spen- ta3. In alcuni di questi casi, a porre fine al travaglio è intervenuta l‟eutanasia – ma nel senso odierno del termine. Proprio in ragione della polisemia di alcuni termini ricorrenti nella narrazione, è quanto mai opportuno usare lo spazio di questa introduzione per chiarire bene il loro significato. Cominciando con la parola che appare nel sottotitolo del saggio. “Eutanasia” è un termine di origine greca che può essere reso con l‟espressione “buona morte” o “dolce morte”. Dal punto di vista tecnico, si tratta di una pratica che procura la morte a persone o ad animali in maniera non dolorosa. Lo scopo dell‟eutanasia è eliminare la sofferenza negli ultimi momenti della vita, quando è ormai evidente che la salute è irrimediabilmente compromessa e 2 D. v. Engelhardt, La eutanasia entre el acortamiento de la vida y el apoyo a morir: experiencias del pasado, retor del presente, in «Acta Bioética»; anno VIII, n. 1, 2002. 3 Per tale ragione, le fonti della ricerca sono in buona parte articoli e servizi apparsi sugli organi di informazione. In tutti i casi, ci siamo avvalsi delle versioni online dei giornali, anche se – per ragioni estetiche – non abbiamo aggiunto le URL in bibliografia. Confidiamo, infatti, nelle capacità del lettore di rintracciare e verificare le fonti, con una rapida ricerca in rete. Sempre per ragioni estetiche abbiamo omesso le note a piè di pagina quando due o più citazioni in fila prove- nivano dallo stesso testo digitale. Poiché le versioni online non hanno numeri di pagina, le note si riducono a sequenze di “ibidem” che appaiono superflue. INTRODUZIONE 9 che il decorso di una malattia è irreversibile. La “dolce morte” del paziente viene spesso ottenuta attraverso la somministrazione di sostanze tossiche e letali. Occorre tuttavia distinguere fra diversi tipi di eutanasia, giacché le valutazioni etiche, mediche e giuridiche differiscono nei diversi casi. Si di- stingue innanzitutto l‟eutanasia attiva dall‟eutanasia passiva. È anche possibile introdurre una distinzione tra l‟eutanasia di malati terminali, ovvero prossimi alla morte, e l‟eutanasia di persone sofferenti ma non in pericolo di vita. Ancora, si può distinguere tra l‟eutanasia consensuale, quando è invocata dallo stesso paziente, e quella imposta, quando è decisa da altri soggetti. Infine, si distin- gue l‟eutanasia, nelle diverse forme, dal suicidio assistito. L‟eutanasia attiva, come dice la locuzione stessa, implica un‟azione volontaria che procura la morte. È il caso del fantino che spara al cavallo ferito, al fine di evitargli inutili sofferenze. Oppure, del genitore che uccide il figlio gravemente malato, per risparmiare allo stesso una lunga agonia. In entrambi i casi, l‟atto è ispirato da un sentimento pietoso, ovvero scaturisce da una volon- tà benigna e non certo maligna. Tuttavia, né il codice deontologico e professionale medico, né la legge (almeno nel caso italiano), condonano un tale atto, in particolare se commesso nei confronti di esseri umani. In linea con il giuramento di Ippocrate, la medicina si occupa statutariamente di diagnosi e cura delle malattie, per evitare la morte e non per causarla. Ippocrate giura, infatti, che non sommi- nistrerà mai ai propri pazienti sostanze atte a causarne il decesso, quand‟anche richieste dagli stessi malati. Per chi ritiene ancora vincolante il codice ippocratico, l‟eutanasia non può perciò essere catalogata tra le pratiche mediche. Ciò non significa che essa sia, ipso facto, intrinsecamente immorale. Allo stato del dibattito, possiamo soltanto dire che lo status morale della dolce morte è controverso e materia di contesa politica4. In alcuni paesi l‟eutanasia è legale. Un notevole cambiamento 4 Anche perché le attività che non possono essere svolte dal medico, possono sempre essere affidate ad altri operatori sanitari, non soggetti al giuramento.

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