§CC1I](Q)lLA 98 liTI CC TI NJE §JE MAGGIO 1982 San Gottardo cento anni 1882-1982 Incapsulato nel grande arco delle Alpi, il San Gottardo ha goduto, e in parte ancora gode, il priv.ilegio d'una fama antica. Designato come barriera di con fine fra due etnie, di fatto, a ben guar dare, ha tutto quanto occorre, grazie soprattutto.ai quattro fiumi a cui dà ori gine (secondo l'idea cara a Guido Cal gari), per assumere il ruolo d'un simbo lo d'unità. Un'unità concretatasi attra v~rso i secoli nella realtà politica, socia le, culturale che costituisce la nostra Confederazione svizzera: e un'altra unità, più ardua da raggiungere, ma che a fatica sta pur facendosi strada nella mente dei popoli, l'unità europea. Via del.le genti venne chiamata la stra da, dapprima sentiero, poi carrozzabi le, che dalla Lombardia portava dritta ai centri vitali del Nord. Via di commerci, d'emigrazioni e q'immigrazioni. Ardua, a tratti selvaggia, e per giunta intoppata per mesi e mesi dalle nevi. Ma era, sulla carta, la più breve, la più rapida in quel naturale raccordo stabili to fin in epoche lontanissime tra nord e sud. E non stupisce quindi che 52 anni dopo l'inaugurazione del primo tratto ferroviario, la linea Manchester.-Liver pool (1830), si potesse portare a com pimento un' opera dawero ciclopica, quale il traforo del San Gottardo. « Nessuna innovazione della Rivoluzio ne industriale - scrive lo storico ingle se E.J. Hobsbawm nel suo Le rivoluzio ni borghesi 178!H848 - ha suscitato sensazioni grandiose quanto la ferro- via; lo prova il fatto che essa è l'unico prodotto dell'industrializzazione del se colo XIX che sia annoverato fra i motivi d'ispirazione della poesia popolare e letteraria. C,.) La ragione di questo era 1 gnanti e anche del grande pubblico, al fine di lumeggiare il fenomeno nel pas sato, nel presente e nel futuro. La trattazione che naturalmente non pretende di essere esaustiva è stata di visa in tre sezioni, che considerano la galleria ferroviaria nelle sue origini e nei suoi pratici sviluppi, la galleria autostra dale e l'evoluzione dei traffici che ne deriva. Infine abbiamo raccolto l'opinione di tre personalità responsabili, nella realtà che ormai si presenta nuova, della poli tica stradale, economica e culturale del Cantone. La divisione è però puramente esterio re, in quanto c'è un filo ben visibile che lega le varie sezioni. Cosl (dopo il racconto di uno scnttore tedesco, propostoci e tradotto da Am leto Pedroli, che ci dà un'immagine ro mantica di un San Gottardo d'altri tem senza dubbio il fatto che nessun'altra re innanzi almeno quanto gli altri. La pi) Silvio Lafranchi, riassumendo un invenzione era capace di rivelare al pro vogliamo, perché dobbiamo poterei suo documentato lavoro, ci informa fano in maniera altrettanto drammatica raccogliere nel segno dell'amicizia, a come si arrivò, dopo lunghi e accesi la potenza e la rapidità della nuova era; un colpo di telegrafo, con un volo di contrasti, alla scelta del San Gottardo una rivoluzione resa ancor più sensa pochi minuti, e col getto di poca mone per la galleria ferroviaria, offrendoci an zionale dalla notevole maturità tecnica ta, passando per dissotto i monti e per che, alla fine, una serie di note biblio presentata dalle ferrovie sin neì, primis di sopra i torrenti e i fiumi, divenuti or grafiche relative: e questo studio corre simi esemplari». mai borghigiani di tutti i borghi, e valli parallelo a quello di Argante Righetti, Il Ticino, paese di frontiere, come è sta giani di tutte le valli, non ricordando più già Consigliere di Stato, che ebbe mo to più volte configurato, da quasi isola, ormai se siamo nati un chilometro di do di vivere in prima persona i momenti grazie at traforo di cent'anni fa e all'al più a levante, Q un chilometro di più a della scelta, dell'awio e del pratico tro stradale recentissimo, ha gettato in ponente, cittadini veramente di una pa compimento della galleria stradale. Pa quest'ultimo secolo due grandi ponti tria unica e sola. » rimenti le pagine di Ugo Maffioletti, che coperti verso il cuore della Svizzera. Ora, da cento anni, il sogno cattaneano sono pure derivate da un lavoro perso Ponti che sempre più potranno rivelarsi è divenuto una bella realtà, con conse nale e trattano delta vita del villaggio di prowidi per la nostra economia, consi guenze che forse vanno anche al di là di Airola e anche degli operai italiani nel derata in particolare la rapidità ch~ oggi quelle dal grande lombardo immagina decennio del primo traforo, trovano il esigono gli scambi sul piano commer te: conseguenze, in complesso, gran~ loro riscontro in quelle di Mario Agliati, ciale e provvidi per l'incontro tra uomini diosamente positive anche se tal uno va diventato per l'occasiòne un inviato e popoli diversi. ancora vagheggiando il ritorno a un Ti speciale di «Scuola ticinese», che fis Tale incontro tra gli uomini già fu nel cino preferroviario, chiuso al nord, più sano la memoria delle giornate vissute sogno di Carlo Cattaneo, un sogno povero ma meno culturalmente conta dagli operai e dai tecnici nella più re espresso con il fervore proprio dell' minato. cente impresa. Il giornalista Paul Guidi uomo che credeva con totale fiducia Da due anni, come noto, alla galleria celli offre un'ampia panoramica della nel progresso. Così, infatti, si esprime ferroviaria si affianca la gaUeria auto giornata del 5 settembre 1980', quando va propugnando i nuovi raccordi ferro stradale: altra apertura che ha ulterior la galleria autostradale venne ufficial viari: «Amici, e queste ferrovie, che de mente favorito gli scambi fra il nord e il mente inaugurata; documenta poi vonO fare di tutte le nostre case una sud, e più li favorirà, accelerando e .In quanto è stato fatto dai mass media sola città, perché si fanno dappertutto tensificando l'evoluzione economico nell'occasione, sia con cronache diffu e non si fanno da noi? Sempre indugi? sociale che era stata determinata dalla se, sia con studi di carattere storico, Sempre sospensioni? Sempre atti di prima galleria. economico e tecnico; in tal modo gli in prudenza superlativa? Sempre depositi Tutto ciò ha posto e pone agli studiosi segnanti avranno la possibilità di reperi inutili e garanzie che ci garantiscono un un vasto e complesso materi~le d'inda re un vasto e prezioso materiale. eterno nulla? E intanto noi ci agitiamo e gine che considera sia il passato sia il Sul presente e il futuro dei traffici inter ci dividiamo per la misera questione del futuro immediato e anche lontano. vengono poi i due economisti Tazio capoluogo per un vantaggio che ci può 111980 è stato occasione per un ripensa Bottinelli e Remigio Ratti: e le loro arti toccare due o tre volte nel corso intero mento in sede storica, come testimonia colate e organiche riflessioni introdu della vita o per un risparmio del quale l'apparizione di vari volumi e saggi; e cono le prese di posizione dei politici, nessuno si accorgerebbe? E invece di nel contempo ha spronato gli economi Ugo Sadis, Flavio Cotti e Carlo Spezia awicinarci una volta colla potenza del sti ad approfondire sia gli impatti della li, i quali, chiamati a dirrgere i muta l'industria, invece di stringere il nodo ferrovia e dell' autostrada nell' organiz menti che la nuova realtà comporta, comune, aggiungiamo all'antica lonta zazione geografica del territorio, sia i dalle considerazioni tecniche generali, nanza la nuova discordia 7 Su dunque, corrispondenti effetti sul piano econo traggono argomento, analizzando van fratelli, fate con me voto che scuota gli mico. taggi e svantaggi, per esprimere una incerti e decida gli irrisoluti. Noi voglia In questa prospettiva si è pensato di volontà di lavoro, e insieme una fiducia mo subito la stradà e la vogliamo subito comporre un numero speciale di «Scuo e una speranza che devono essere nell' perché vogliamo anche in questo anda- la ticinese» all'intenzione degli inse- animo di tutti, quasi a compimento del la profezia di Carlo Cattaneo. In prima pagina: . . . . Airola, 23 maggio 1882.: il convoglio uffiCiale esce dalla gallena (!nc. su legno) - Airola, 5 settembre 1980: portale della galleria autostradale. Sergio Ca ratti 2 Un romantico tedesco all'Ospizio del San Gottardo togliere precencetti di natura storica. Celui che cammina in queste deselato mondo al pine ha la giusta dispesizione per guardare «Trenta bazzi» per una «sedia nell'anime di colore che abitavanO' in questi castelli e sono noti come tiranni. Nei due, il rotta» prefessere di storia5) e IO' scolaro vagante di Sackingen, eravamo tenuti a giudicare in mO'de più cemprensive. Peccato che sia passate il tempO' del remanticisme tedescO', perché la nestra opinione petrebbe fare di Vietor von Scheffel sensazione. (traduzione di Amleto Pedrolil Si pensi al nebile germanicO' - Gessler e Landenberg, o come si voglia chiamarlo - tra un sospettoso popele celticO', in queste selitarie rocce. Si pensi a un animo virtue so, attente, sensibile. Ogni intesa è impos sibile. La roccia IO' guarda, la Reuss gli scor re accanto spumeggiando menotona, gli uemi'ni nen lo capiscono, nen c'è canto, nen c'è amore - niente. Una spaventosa malinconia tedesca lo opprime. Egli sta, si lenziose e assorte, davanti a un boccale e Il 20 agosto 1849, alle otto del mattino, do verso la valle della Reuss, ancera abbastan beve un vinO' straniero. Ma anche queste po aver traversato, nel freddo e nella neb za larga e piena di vegetazione. A dest(a e a nen gieva. Non c'è da meravigliarsi se alla bia, il Lago dei Quattro cantoni, approdam sinistra s'innalzanO' alte e ininterrotte pareti fine qualche cesa dentrO' di lui si spezzi. Gli mo a Fluelen e ci mettemmo in cammino di roccia che ri~ordano la Martinswand eccerre qualche cosa di stimelante; la natu verso il Gottardo. presse Innsbruck. Quelli che si vedono lun ra, la terra, e le nubi, qui seno bizzarre. Ad Altdorf, che si raggiunge in una mez gO' la strada nen hannO' niente a che fare z'ora, la leggenda di Tell si presenta via via con i vincitori di Morgarten: una stirpe di Anche lui diventa bizzarro e fa una pazzia: all'incredulo. La fontana con la statua di cretini invalidi, abituati alla mendicità, che mette il sue cappelle su un palo, erdina a Teii sta presumibilmente sul luogo dell'anti qui viene esercitata in varie ferme. Un gie Tell di celpire la mela sul cape del figlio, de co tiglio, davanti al quale il figlio di Tell fu vane prenipete di Tell tira cen la balestra, sidera fare un bagnO' come il signore di messo come bersaglio. Sul campanile si ve un altre sventela una bandierina chiedendo Landenberg6), e fa come il castellane di Far dono rozzi affreschi con la battaglia di Mor una meneta, un terze effre un cristallO', e dun nelle Schamsertal, che sul mezzogior garten e la storia di Tell. E si vede anche un cesì via. «Am Golde hangt, nach Gelde nO' esce dal sue castello per andare a sputa altro monumento, un ricordo di quell'orgo drangt dech alles»2). re nella zuppa dei centadini. glio contadino duramente colpito dalle can Depe Klus e Amsteg il paesaggiO' si fa più Si chiami questo malinconia, le si chiami zoni satiriche degli austriaci e dei borgogno erride. La Windgalle3) e altre netevoli pre paturnie, ma non si parli di dispetismo né di ni contro i bravi confederati: accanto alla senze della «haute volée»4) mO'strane illere tirannia. fontana di Tell sta l'antica pomposa statua capo; sulle malinconiche pareti di roccia, Questi castenani erano certe remantici te di un cavaliere che guarda in atteggiamento circondate di vegetazione, dietrO' Silenen, deschi della più bell'acqua; si può sole am protervca: il Dorfvogt Besler che a proprie alcune antiche revine guardano verso la mettere che in questi menti, tra queste neb spese si è fatto collocare accanto aTelI. Reuss; sono i resti della Zwing - Uri, resi biè, il cemportamente psicolegice deve es Perché il Dorfvogt Besler non dovrebbe denza di Gessler. sere diverse che nen a Lipsia e a Berlino, passare ai posteri se i suoi mezzi lo permet A questo punto eccerre una digressione per 'deve la gente scrive la storia. tono? Infine ad Altdorf si vede una schiera di anti che case signorili ben deco.rate. In ognuna abita une Z'graggen e una Z'graggin - al menO' si può immaginarle. Come da nei è diffuse il ben neto Maier e Muller cesì nel patriziato urano ci senO' gli Z'graggen; e chi nen si chiama Z'graggen si chiama Z'berg. Sepra Altderf sta la selva pretetta,l) un mu SOMMARIO rO' vivo contro gli scescendimenti e le slavi pago ne, dove nessun alberO' può essere tagliate, Sergio Ca ratti San Gottardo. Cento anni 1 pena la vita. Che la pena capitale esista an Victer von Scheffel ((Trenta bazzi» per una «sedia rotta» - traduzione 3 cera nel paese di Uri è dimestrate da un di Amleto Pedroli grandioso patibelo di pietra nel territerie di Silvio Lafranohi La scelta ferroviaria del San Gottardo 7 Altderf, non lontano da Burglen. Ugo Maffioletti Momenti di vita ad Airolo nel decennio 1872-1882 21 Qui sbecca la Schachental, attraverso la Argante Righetti 1/ Ticino per la galleria stradale del San Gotta"do 28 quale il vecchio Suwarow nel 1799 fece pas Marie Agliati I dieci lunghissimi anni 34 sare i suoi Russi, per raggiungere il Grigioni Paul Guidicelli La gal/eria del San Gottardo al/'insegna del/'unione 41 attraversO' passaggi impervi. Chi sa se que fra stirpi e popoli diversi sta eperaziene strategica non fesse devuta Paul Guidicelli Lo sforzo dei nostri mass media per presentare 45 all'interesse scientifico per i ghiacciai e per i l'awenimento menti selvaggi? Certo, dopo la battaglia di Tazie Bottinelli 1/ ruolo dei traffici nel/a formazione del Ticino moderno 48 Zurigo ogni altro passaggiO' gli era impedito. Remigio Ratti L'importanza economica odierna dei traffici 52 Ma in queste mode Suwarow ha dimostra internazionali di transito per la Svizzera ed il Cantone to che quando une si propene seriamente Ticino qualche cosa, cen la velontà, può passare Uge Sadis Per una maggiore comprensione tra genti diverse 56 attraverso un ostacolo, e può perfino cerre (intervista) re attraverso le Alpi. Se nei in Germania ci Flavio Cetti Fattore di consolidamento per l'economia ticinese 58 trovassimo in una situazione simile, ceme i (intervista) Russi nello Schachental o nel Muettatal, Carlo Speziali L 'awenire del/a nostra italianità (intervista) 59 impareremmo anche noi a valicare i monti Silvio Lafranchi La ferrovia del San ,Gottardo, Nete bibliegrafiche 61 - però è necessaria una ferma volontà. La strada centinua, in leggera salita, attra- 3 Dopo questa digressione, che ha proprio a pra il quale una cascata scende a muovere Anche a questo punto é necessaria una di che fare con le paturnie, lasciata la Zwing la ruota, velato dal polverio dell'acqua; la vi gressione, per togliere i pregiudizi sulla sto - Uri, raggiunta Amsteg, entrammo in una sta sul precipizio della Reuss; le cime nude ria naturale. Perché quel masso che stava buona osteria. Che la malinconia dei luoghi che salgono al cielo - ciò è per me uno dei immobile sul vertice, giace nella valle spez provocasse ancora qualche stravaganza ci più bei quadri di paesaggio. zato e come stanco di vivere? ~ soltanto fu chiaro ai piedi della Zwing - Uri: avanza La strada attraversa diversi ponti gettati ar l'acqua del disgelo, che è penetrata nelle va una carrozza con quattro Inglesi. Cosa ditamente sopra la Reuss che scorre scen sue crepe o il fohn che lo hanno fatto preci facevano davanti a quel mondo roccioso, dendo con continue cascatelle. pitare? davanti alla Reuss che precipita, davanti a Davanti a Wassen il fiume passa attraverso Uno scienziato di Tubingen71 ha pubblicato quelle rovine storiche? Giocavano a whist una profonda gola; in alto, sul ponte, stan un grosso volume sulla vita delle piante, ma nella carrozza. no parecchi mendicanti che gettano pezzi di nessuno ancora ha pensato alla vita delle Ad Amsteg il primo saluto del paese latino roccia nella voragine. L'asperità del luogo è rocce. Sono persuaso che le stesse cause ci fu dato da un vino piemontese rosso e addolcita da una bevuta di vino piemonte hanno provocato le azioni di Gessler, l'uo piacevole, del quale vuotammo parecchie se. mo germanico in questa natura diabolica, e bottiglie, con mestizia alla Gessler ma tra lo Dietro Wassen e Wattingen si diradano an hanno fatto precipitare il masso nella"pro stupore di quattro gentili signore di Brema che gli ultimi solitari abeti e cespugli, e nelle fondità. che viaggiavano sole. Poi proseguimmo, gole della Schollenen scompaiono del tut La malinconia è veramente potente. Si pen passando davanti allo sbocco della selvag to. Qui ogni altro contributo della natura è si a un gigantesco masso circondato da pie gia Maderanertal, dalla quale scende rapido superfluo ; ~ssa ha lavorato solo nella roc tre uguali, tra la nebbia delle altezze; un nella Reuss il Kerstelenbach. Un grazioso cia, ma in forme e dimensioni che opprimo masso ha certamente un carattere poco ponte a due arcate attraversa la Reuss, e più no l'<<homo sapiens Linniii» che vi passa at sensibile; non è che si muova per ogni pic avanti, la strada, con numerosi tornanti, co traverso. Giganteschi massi, precipitati nel colezza. Ma quando prova dolore per un steggia il fiume, o meglio, si snoda alta sa la valle, giacciono in selvaggio disordine, al millennio, o si consuma d'amore per un mil lendo. La varietà dei tratti è straordinaria - tri mezzo staccati, guardano dall'alto delle lennio, forse per l'erica che fiorisce incante materia di studi di paesaggio per mesi. Un rocce verso il basso dove rumoreggia furio vole coi suoi rossi fiorellini tra le schiume mulino nascosto tra il verde degli abeti, so- sa la Reuss. della Reuss, o forse per l'acqua che spu meggiando senza sosta passa scherzosa davanti a lui, allora il vecchio solido cuore di rocc~a può anche spezzarsi. Sospira in sitenzio, si scioglie dai suoi lega Joseph Victor von Scheffel italiano all'Ospizio del San Gottardo. Alme mi e precipita a valle, vittima della malinco no questa è la prima impressione che si rica nia, soffocando l'erica, facendo agitare Nato nel 1826 a Karlsruhe, dove frequentò il va dalla lettura del resoconto del viaggio di l'acqua della Reuss, e muore, col cuore ginnasio, Victor von Scheffel studiò diritto Scheffel. spezzato. a Monaco e a Heidelberg, ma solo tempora Come nelle altre «EpistelnJ) che sono consi Entrando nella valle della Schollinen stava neamente esercitò un'a.ttività relativa alla derazioni umoristiche sugli incontri e le av un malinconico masso precipitato, alto co sua formazione giuridica. venture di viaggio, anche in questa relazio me una torre: la Teufelstein. Nel 1852 fece un primo viBggio in Italia, an ne della marcia tra Altdorf e Airola, l'autore Ci fermammo silenziosi e commossi e be cora indeciso se dedicarsi alla pittura o alla alterna descrizioni di paesaggio (si noti che vemmo grappa dalla borraccia, profonda letteratura. A Roma incontrò lo scrittore egli si dedicò anche alla pittura) e riflessioni mente tu rbati. Paul Heyse - che molto tradusse dalla let ironiche e talora grottescamente deforma Alla parete rocciosa, non sembrava gradito teratura italiana - e dimorò a Olevano Ro te, delle vicende di Tell e di Gessler, quasi il fatto che noi avessimo rivelato i sentimen mano, allora sede di una colonia di pittori un controcanto alla materia tragica schille ti segreti del suo compagno. tedeschi. riana. Il valico diventava sempre più stretto e mi Si dedicò quindi esclusivamente all'attività Il suo passaggio sul San Gottardo, in com naccioso, la Reuss rumoreggiava più forte, letteraria e viaggiò parecchio: nel 1854 lo pagnia dello storico Ludwig Hiiusser, pro una sottile nebbia ci sorprese alle spalle, troviamo a San Gallo, nel 1855 a Heidel fessore a Heidelberg, risale al 1849. Gli stes tanto che le forme scomparvero nel vago e berg, nel 1855 di nuovo in Italia e nel Sud si luoghi e le stesse reminescenze del Wil provammo un senso di inquietudine. Sem della Francia. helm Tell di Schiller, si ritrovano anche nel bra che l'uomo civile, quando si trova nei Nel 1872 si ammalò di nervi e si ritirò a Ra diario di viaggio di un altro patita tedesco, luoghi dove si svolgono scontri di forze ele doHzell. August von Platen, che raggiunse Ander mentari, non sia più al suo posto. Morl nel 1886 a Karlsruhe. ma1t nel 1816. (Da qualche particolare sem l! Ponte del diavoto fu l'apice dell' orrido. Pa Scrisse liriche, un tempo molto lette. Gran bra di capire che i due viaggiatori si siano reti di rocce a picco, i cui profili si perdono de successo ebbe pure il suo romanzo «Ek serviti della guida di 6.G. Ebel: 1764-1830). nella nebbia, scendono da ogni parte; in kehard», nel quale narra alcuni episodi della Anche i viaggiatori che Scheffel incontra mezzo sta il nuovo ponte, e sotto, il vec vita dell'autore del «Waltarius», un poema lungo la strada, gli Inglesi intenti a giocare a chio, che fu fatto saltare dagli Austriaci nel epico medioe.vale del IX o del X secolo. whist, la romantica ungherese che app<!re al 1799, dopo un duro combattimento: e tutto Tra le sue opere pccorre ricordare il poema Ponte del diavolo, le signore di Brema, sono è awolto nella nebbia silenziosa, tra la quale eroicomico «Der Trompeter von Siickin figurine appena stagliate nel paesaggio orri brilla argentea la spuma della Reuss che ca genJ) (1854), ambientato all'epoca della do ro(JIéJntico che viene man mano a deli de da un'altezza di più di cento piedi. I! viag guerra dei Trent'anni. nearsi, con quella minuzia descrittiva che giatore taceva, e perfino la grappa della bor . Scheffel è considerato /'iniziatore della co sta in rapporto con la lentezza di quel viag raccia, con la quale aVevamo salutato le s.iddetta «Butzenscheibenpoesie», cioè un gio di altri tempi. Un viaggio a piedi, come si grandi scene, sembrava inadeguata. genere di poesia che attinge i suoi temi dal addice al giovane germanico, dotato di una ~ strano come paesaggi contrastanti eserci passato, particolarmente dal Medio Evo. La «Urdeutsche Wanderlust», e curioso di arri tino la stessa influenza. Mi ricordo di aver fama di questo scrittore fu grandissima vare alle Alpi e alle sorgenti del Reno, come provato lo stesso timore per la natura du nell'Ottocento. si vede hell'altra relazione intitolata «Aus rante le passeggiate serali sull'isola di Ru Basti accennare al fatto che nel 1880 fu fon den Rhiitischen AlpenJ). gen. dato a Vienna un «S cheffelsbund», e a Lo scontro all'Ospizio, con quelli che l'auto Ciò che qui si prova per il. chiuso, l'angusto, Kprlsruhe un altro nel 1924. re definisce Latini o Celti, cioè la lite tra i là era per lo spazio infinito; la vista del mare In questa città si trov8 pure un museo due viaggiatori tedeschi e i leventinesi, av dalle dune, quando acqua e cielo si cònfon Scheffel, e un altro a RBdolfzell sul Boden viene per una meschina questione di pochi dono nell'aria della sera, o la vista dal To see, dove lo scrittore aveva una proprietà. «bezzi», una parola che risuona sul San tenfeld di Quolditzer, presso le tombe me Riconciliato a Roma col mondo latino, co Gottardo, sullo spartiacque e al confine lin galitiche, della landa sterminata, chiusa nel me dimostrano le sue (rRomische EpistelnJ) guistico, come termine universale, sembra, golfo di Jasmund: tutto ciò aveva lo stesso (1852), o la sua poesia «A bchied von Oleva ma che, invece di unire provoca le prime ca aspetto deprimente. no», il poeta non sembra ancora a suo agio, parbie in comprensioni tra i personaggi di Qui al Ponte del diavolo nulla sembrava im né molto disponibile, in quell'incontro, che questa dawero eroicomica vicenda. possibile; fosse apparso il re degli elfi tra le si rivelerà uno scontro coi primi che parlano AP. nebbie, o ci avessero trascinati in una danza 4 selvaggia elfi, streghe e Lemuri81, credo che tutto ci sarebbe apparso naturale. Ci sfiorò tuttavia un'apparizione che sem brava qualche cosa di incredibile. Tra la nebbia apparve una signora, sola, che avan zava con un velo svolazzante, pittoresca mente avvolta in uno scialle, con una borsa da viaggio sulle spalle e un alpenstock in mano. La sua espressione era troppo misti ca perchè si potesse avvicinarsi a lei con pa role semplici e dirle che presto sarebbe not te e il più vicino villaggio e un'osteria si tro vavano a due ore di cammino scendendo lungo la Reuss. La lasciammo andare in contro al suo destino. Ma lo scolaro vagan te di Siickingen non avrebbe mai pensato che, alcuni giorni dopo, a 3000 piedi sul li vello del mare, il destino facesse si che egli potesse dare il suo braccio aUa solitaria ro mantica delle steppe ungheresi, tanto che un incantevole pensiero gli sarebbe balena to, nel vento e nella notte, prima dell'alba. Anche se, quando il sole sorse, illuminando il viso della dama, lo scolaro sarebbe stato deluso. Tuttavia: «fata viam invenient»91. Proseguendo attraversammo il severo pas saggio della buca d'Uri e poi lo sguardo po tè spaziare: eravamo nella valle di Orsera, un ricco pascolo a 4000 piedi. Fummo ac colti<ad Hospital per la notte, per una buona cena dopo la marcia, e accanto a parecchi Inglesi insopportabili trovammo anche le quattro signore di Brema, con una delle quali mi intrattenni, secondo lo stile dei sa lotti della Germania del Nord, intorno a Schiller e Goethe, intorno al «Titan» di Jean Paul e l'eterna primavera delle Isole Borromee; e ciò con sua piena soddisfazio ne ma con qualche ironica riserva da parte mia. Il mattino seguente sulla valle d'Orsera ca deva una leggera pioggia, cosicché non po temmo giustl'l.mente apprezzare l'antica tor re longobarda .che si erge sulla roccia ac canto a Hospital, e neppure la moderna ca meriera, che serviva la prima colazione con un cappellino di foggia parigina. Ce ne an dammo, decisi, come Suwarow, a forzare il passaggio del Gottardo. La nuova strada si snoda con bei tornanti fi no alla vetta, la montagna diventa deserta e brulla, la vegetazione cessa. Archivio cantonale, Bellinzona n Qua e là frane e sassi caduti dalla roccia. paesaggio non è piacevole né grandioso co me al Ponte del diavolo. Davanti a noi, sulla sommità dei monti, stavano spessi banchi Ospizio sono già latini" e avremmo dovuto Dopo ulteriori schiarimenti si capì che per la di nebbia, e dietro, il cielo era azzurro; la costatare la presenza del carattere italiano. sedia rotta, che aveva ceduto senza resi vetta dell'Urirotstock e le altre cime si erge L'Ospizio vero e proprio, dove un tempo i stenza, avrei dovuto pagare trenta bazzi. vano nel sole. Un po' più avanti seguimmo viaggiatori trovavano l'accoglienza ospitale Ero deluso dal fatto che all'Ospizio del San per un po' la vecchia strada, sulla quale è dei cappuccini, ora è in rovina; ci si ferma Gottardo non si trovasse il senso dell' ospi cresciuta l'erba, costeggiammo la Reuss nell'osteria, della «dogana»'101. AI fuoco cre talità germanica. In lingua maccheronica ri che nasce dal lago, presso l'Ospizio. Non si pitante del camino l'uomo infreddolito fu battei all'ostessa celtica. Un &écondo e un vedeva più nessuno; ci vennero incontro, asciugato e riscaldato con rosso vino ticine terzo assalto, per i quali fu chiamata in aiuto annusandoci, due grossi cani San Bernardo se. A poco a poco ci si ristorò, mentre fuori la cameriera, furono ugualmente respinti. che ci fecero da guida per un tratto. c'era vento furioso e la pioggia batteva con Quando infine pensavamo di ritirarci «quasi In alto tirava un forte vento, poi scese una tro le finestre. re bene gesta»l4l la padrona stava davanti nebbia fitta e umida, penetrante. Due viandanti zurighesi si riscaldavano con alla porta. Andai verso di lei, in modo caval L'Ospizio sta in una conca del monte, anzi noi, ed io, seduto davanti al camino su una leresco, alla tedesca, e le proposi di fare la tra una catena di monti, poiché il Gottardo vecchia sedia impagliata, caddi mandando pace, di lasciarci con reciproca stima, pre non è isolato. Ci sono due laghetti, da uno la in pezzi e suscitando un po' di ilarità. In gandola di accettare due ventini, come rico dei quali nasce la Reuss che scende fino al piacevole compagnia aspettavamo che il noscimento del fatto che mi dispiaceva che Lago dei Quattro cantoni; dall'altro il Ticino maltempo cessasse. Dapprima si avviarono la sua sedia fosse così vecchia e marèia. Pe che scende verso il Sud. gli Zurighesi che conoscevano la lingua e il rò, indignata, la femminilità latina respinse Masse di neve compatta stavano sulla stra modo di trattare con la gente. la mia mano. «Dunque non volete pa da. Finalmente ci trovammo di nuovo da Noi volevamo seguirli. Pagato il conto era" gare7»161 furono le sue ultime par.ole. E vanti a un'abitazione: l'Ospizio era raggiun vamo già pronti per partire quando si avvici scomparve dietro una porta. Le trattative si to. nò la. «signora padrona»l1l che ci tenne un spostavano dallo stadio parlamentare allo La separazione delle sorgenti corrisponde grazioso discorso, nel quale ricorrevano le stadio delle pure azioni. Quando stavamo anche al confine linguistico. Quelli dell' parole «sedia rotta»l21 e «trenta bazzi»131. per metterci in cammino - intimamente 5 volevano qualche cosa potevano scendere Cp!1 me dal «podestà di Airolo»16) e che ero pronto a bastonarli. L'assemblea sembrò convinta; forse non ri teneva sufficiente la competenza del «po destà di Airolo». Ce ne andammo senza al tre scenate. Si poteva immaginare che EMILIO 'MOTTA all'angolo di una strada alcuni figuri ci rin graziassero per le offese con qualche pietra o un coltello, ma la natura si mostrò cortese e ci awolse di nebbia, cosicché prose guimmo come awolti nel magico mantello DEI di Sigfrido. A tre passi non si vedeva nulla; tutto era av volto nel grigio senza fine, di sotto e di so PERSONAGGI C'ELEBRI pra, e la strada era indicata dai paracarri di granito ai lati o dal rumore sordo del Ticino che scendeva rapido. Là, dove la nuova strada porta a sinistra, in CHE «Val Vedretto» trovammo un'abitazione e un pastorello mezzo selvatico, con un cap pello guarnito di penne di aquila e di nibbio. Dopo esserci spiegati a gesti, e con l'aiuto VARCARONO IL GOTTARDO NEl TEMPI ANTICHI E MODERNI di un ventino, egli fu pronto ad accompa gnarci al più vicino e ripido sentiero per Ai rolo. Presto fummo in basso; eravamo in sensibili a ogni bella vista di cascate o di -_. ~ rocce; il cuore e la mente erano solo rivolti a un alloggio. Lo trovammo, più ospitale dell'Ospizio, ali' Albergo Camossj17) ai tre re, TENTA'.l'IVO STORlQ9 dove fummo ristorati nel migliore dei modi. Note l) t: il «Bannberg» (v. Schiller-Wilhelm Tell; III, 3). 2) Sono versi di Goethe (Faust. Prima parte. Se ra. v. 2802-2804) «t: l'oro che si vuole. Tutto di pende dall'oro» (Versione Manacorda). 3) Anche von P·laten: «Sahen wir zur Linken die Reste von Zwing Uri, die WiAdgalie und das Schneehorn». BE. ......N ZONA 4) «haute volée» - alta società. 5) Ludwig Hausser di Heidelberg (Nota dell'A.!. TfPOUTOGRAFIA DI CARW COr,oMBI 6) Ma si legga nella «Istoria della Svizzera» di En rico Zschokke, tradotta dal Franscini: «II giovin 1.884_ signore di Wolfenschisso in Untervaldo, amico di Landenberg, avendo visto la bella donna di Cor rado Bremgarten, e sapendo che il marito era fuori, le di mandò un bagno e quindi le fece infa mi proposte». 7) Si tratta di Hugo von Mohl, dal 1835 professo re di botanica a Tubinga, che ha studiato in di verse opera la fisiologia delle piante. (Nota dell'A.) 8) Termine latino per indicare le apparizioni delle Emilio Motta, prendendo spunto dall'apertura della linea ferroviaria, pubblicava nel ~uo Bollettino sto anime dei morti (Nota dell'A.) rico una serie di studi intorno ai personaggi «celebri» che avevano varcato il San Gottardo, un tentati 9) «I destini troveranno la loro strada» (Nota vo storico, come diceva (raccolto poi in un volume nel 1884) : e si andava dai Romani ai Carolingi e agli dell'A.) Svevi, al vescovo di Hildesheim, da Francesco Petrarca su, su fino a Goethe e a parecchi romantici te IO) Italiano nel testo. deschi. Il) Italiano nel testo. Ma fra questi il Motta non cita Joseph Vietar von Scheffel, propostoci ora in una originale traduzione 12) Italiano nel testo. dal nostro Amleto Pedroli. 13) Italiano nel testo - Bezzo: voce veneziana Il volume di Emilio Motta è stato ripubblicato nel 1980 per conto dell'Unione di Banche Svizzere nella ampiamente diffusa e nota .. Il bezzo era una mo collana «Ristampe di testi rari ticinesi», con prefazione di Ferruccio Bolla. neta di rame del valore di un soldo veneto. Il de naro in genere. Onde l'augurio scherzoso: Salute e bezzil Deriva dal tedesco Batz, vezzeggiativo di Bar (orso), nome di moneta bernese, Batzen, su cui era impresso l'orso, stemma di quella città. (Panzini -Dizionario moderno). 14) «Quando tutto sembrava riuscito» (Nota convinti che l'ospizio avesse il suo nome co noscevamo in italiano e insieme giunsero al dell'A.). me «Iucus a non lucendo», trovammo riuni le orecchie italiane i miei «Heilig Chruzdon 15) Italiano nel testo. to un intero collegio di galantuomini, dome·· nerwetter» e «Gott verdamm euch», in to 16) Italiano nel testo. stici, asinai, e così via. no sostenuto. Il primo individuo che voleva 17) «Albergo Camossi, ch'é de' buoni alberghi Era giunto il momento in cui il mio bastone mettermi le mani addosso fu duramente re svizzeri» (Franscini - La Svizzera ital.) valeva più di un regno. spinto, e il mio nodoso bastone fischiò alle Con fiero sdegno ci mettemmo in cammi gro nell'aria. Il professore si fece avanti con VICTOR VON SCHEFFEL no, quando due bravi gentiluomini latini mi l'ombrello puntato, e l'intero collegio, colpi «Ein Bericht aus der Schweiz» (Scheffels Werke affrontarono e sembrava volessero portarmi to dalla procedura in stile germanico primiti - ed. Panzer. Vierter Band - Leipzig und Wien, via. Da parte nostra cominciammo a sfode vo, si ritirò con la coda fra le gambe. Poi 19171 rare tutte le imprecazioni e gli insulti che co- mostrai loro il mio passaporto e dissi che se (Traduzione di Amleto Pedrolil 6 La scelta ferravi-aria se Franscini, verso il 1837" parlando di stra de, poteva pubblicare ne «La Svizzera Ita liana»: del San Gottardo «Con tuttocM però moltissimo si sia fatto in questi trent'anni, non è che non sia molto quel che rimane ancora da farsi. Senza correr dietro alla lusinga di possedere di Silvio Lafranchi strade di ferro, le quali non paiono destinate alle condizioni del nostro paese, non ci sarà però disdetto di sperare una molto più accu rata manutenzione delle strade cantonaliJ)31. Tuttavia inesorabilmente qualcosa si muove Premesse elle ferrovia addirittura di 3928 Km di ferrovia, gli USA in breve giro di anni, essenzialmente per di 7454 e gli Stati germanici di 2300. forza politica che urge dall'esterno. «La molteplicità, la facilità ed il comodo, La Svizzera non è immune dal «contagiali, Se nel 1837 si era sentito parlare per la prima come la sicurezza e l'economia de' mezzi di tanto più data la sua posizione di perno geo volta di un passaggio sud-nord, con ferro trasporto si delle persone che delle merci grafico d'Europa. via attraverso le Alpi, nel 1838 si prevede es possono chiamarsi il vero termometro della Dall'Italia, Francia, Germania ed Austria si serne il Ticino il dorso portante. civiltà e della prosperità materiale e morale guarda alla Svizzera come al naturale pas Evidenziò tale possibilità l'erigendo p.onte di un popolo. Perocché, coll'accrescere e saggio di linee coordinate o quale canale in diga di Melide la cui costruzione si faceva coll'agevolare lo scambio delle idee, degli cui immettere il traffieo mediterraneo a ser manifestamente necessaria anche in vista, affetti e delle cose, que' mezzi concorrono vizio delle attese economiche del Reno, e si disse, dei progetti di strada ferrata da Mi ad una fusione di principi, d'opinioni e d'in addirittura - ipotesi allettante - la valigia lano a Como. teressi onde nascono i primi elementi della delle Indie che l'Inghilterra avrebbe awiato Il Ticino rispecchiava comunque il resto del vera civiltà, le più sicure cautele d'una con volentieri sulle linee renane. la Svizzera. dizione quieta ed agiata))1l. C'è bisogno di questa piccola ma focale ter Dopo l'apertura del breve percorso franco Cosll'esordio del libro del Petitti, edito pro ra di traffici la quale awerte, a sua volta, elvetico fino a Basilea, del 1844, di cui s'è prio mentre in Europa furoreggia l'awento l'ecce!lenza dell'occasione per incrementa detto, occorre aspettare sino al 1847 per ve della ferrovia. re i suoi antichi commerci. Spluga, S. Ber der aperta la Zurigo-Baden. Dal 27 settembre 1825, data dell'inaugura nardino, S. Gottardo, Sempione servono Mancano consapevolezza e chiarezza: man zione della prima ferrovia europea, la Stock da sempre quale passo, ad esempio, tra ter ca una precisa volontà politica, alimentata ton-Darlington in Inghilterra, era stato tutto re italiche e continentali, ma il loro ritmo è da una concezione unitaria, pur nel rispetto un susseguirsi-di analoghe realizzazioni: tutto «carovaniero))21. della diversità, che nella Svizzera prequa 1828, Francia e Austria; 1829, America; rantottesca evidentemente non c'è, ma il Germania e Belgio, '35; Russia, '38; Italia, periodo, che si direbbe di «ipotesi e '39 e finalmente Olanda, 1845. Ticino e Piemonte: primi contatti ricerca», offre valide intuizioni e interessan Quando il primo tronco di ferrovia penetrò Il Ticino è fatto segno di molte attenzioni ti tentativi41• in Svizzera con la linea francese Strasbur dal Piemonte nonché dali' Austria presente L'intervento del Pioda rispecchiava del re go-Saint Louis fino a Basilea (15 giugno in Lombardia e nel Veneto. sto una precisa conclusione politica chè gli '44), non solo altri otto stati europei l'aveva Non si può parlare, inizialmente, di una to sarà confermata concretamente nel '44. no preceduta, ma l'Inghilterra disponeva tale consapevolezza ticinese del problema Infatti se nel '34 -'37 i privati, in Piemonte, Foglio d'album in ricordo della «foratura» della grande galleria del San Gottardo, marzo 1880. Nel centro l'imbocco della galleria, sulla destra il villaggio d'Airolo. (Litografia, Museo PTT, Berna). ",:,"_~J"",,,. Z l ERr~ ~l-:I~UNC . ~,,!~:~.';"'·ol ,.,..rl',\ ~( ,,","" .f ." ·.f1i'.8~ \1l1.t0J :l1t' .......~ ... " .. DURCHBR ;C'H pE GR,jSS~N Cl'TTIi4.RCTUNNELS ..,.. (.4t : No 1.''''1*\'A;.1 tI1 'I l1 "~1 l1"lJi".t' It, 101 h"-" um. . .\\ii '7. A IR OL 7 si erano gettati a caccia di costruende ferro piemontesi alla Savoia. In Francia si pensa canto e dall'altro illago di Costanza e il Re vie, se nel '40 il governo sardo aveva deciso va a collegare Ginevra a Marsiglia via Lione. no. navigabile»91. studi per le sue ferrovie di terra-ferma, il 18 La città svizzera sarebbe divenuta punto La. società batteva sull'importanza di ciò luglio 1844 fissava per legge quali queste li convergente di commerci. Nel contempo che stava per fare, destava speranza di ri nee dovessero essere: veniva elaborato un altro probabile smacco sultati al di là dell'immaginazione dovendo «da Genova a Torino per Novi, Alessandria al Ticino: la linea Basilea-Como, ma attra essere quella ticinese un'arteria per tutto il e /a valle del Tanaro; verso lo Spluga. Il Cantone sarebbe rimasto commercio anglo-italiano. diramazione da quella con passo del Po ver ai margini di due interessanti vettori di traffi Per difficoltà finanziarie troviamo però la so la Lomellina, d'onde a Novara e al Lago co. Temporeggiare sarebbe stato fatale. società già a disagio nel dicembre del '46 Maggiore)). Il consigliere ticinese Brocchi, come sappia quando, per decreto legislativo, il termine Le Regie Lettere Patenti del 13 febbraio mo, già nel maggio del '44 aveva chiesto a dell'atto di concessione è prorogato per tut 1846 ulteriormente precisarono che "'esecu Torino informazioni sulla ferrovia da Geno to l'anno 1847. Nel settembre di quell'anno, zione ne veniva affidata direttamente allo va al Lago Maggiore. Nel gennaio del '46 dal .Comitato della società promotrice della Stato. all'ingegnere in capo Pasquale Lucchini era strada ferrata dal lago Maggiore a quello di Non dispiace accostare al passo piemonte stato concesso uno studio «circa i dati com Costanza» giunge al Presidente della Re se la seguente considerazione del Petitti, parativi che si domandano sulle distanze fra pubblica e Cantone del Ticino una lettera, di che conferma il fiuto di G.B. Pioda: Milano e Basilea per lo Splugen-Coira e Zu non felice tenore: rigo col S. Gottardo e Lucerna». (d. •. ) Ora collegare insieme con vie ferrate (d. .. ) le calamità prodotte daDo scarso rac Evidente e crescente dunque l'interesse tici Torino, Genova e Milano debb'essere colto in quasi tutta Europa e la carestia te nese per la ferrovia. un'idea fondamentale cui vuolsi awertire mibile che colpi principalmente !'Irlanda, Alle premesse segue l'azione che, come già nel definitivamente fissare la rete stradale produssero un ristagnamento in quasi tutti accennato, scatta nel giugno del '46. Poco dei regi Stati sardi di terra-ferma))51. gli affari. Se a ciò vuolesi aggiungere lo sbi dopo, infatti, il Governo concedeva al si lancio, che le azzardate specula:lioni sulle Facile intuire che, con la Milano-Como gnor Rota Vezzo li di poter approntare gli granaglie hanno prodotto, i fallimenti e le Chiasso, il Ticino sarebbe divenuto il natu studi tecnici preparatori per una ferrovia da sospensioni di pagamento che ne furono la rale sbocco della linea, come naturale lo sa Chiasso al Gottardo, dal Gottardo al Lago conseguenza, non si durerà fatica a conce rebbe stato con l'altra del Lago Maggiore. Maggiore. Il Gottardo stesso rientrava nello Evidentementé il progetto sardo del '40 e la studio che doveva essere portato a termine pire, che tutti gl'incessanti sfo~i della so cietll non sieno ancora coronati di prospe Legge del '44 furono favorevoli al Ticino. nel giro di tre mesi, e si stabiliva al:15 luglio roso successo))101. Del resto il consigliere Giuseppe Brocchi, l'awio del lavoro. suo delegato presso il Regio governo sardo, L'ingegnere Carbonazzi, cui sarebbe spet Sarà la fine che, come vedremo, attenderà poté scrivere al Governo ticinese: tata l'incombenza dello studio, era già stato molte altre «concessioni». Le imprese ferroviarie richiedevano l'inve «Ho chiesto ed ottenuto udienza da S.E. il precedentemente interpellato in Torino per stimento di giganteschi capitali e le Socie Ministro degli/nterni e Finanze per avere gli . ché le sue idee dessero soddisfazione alle tà che ne assumevano l'investimento, fre schiarimenti sulla pendenza delle strade fer attese ticinesi. G. Brocchi così ne riferiva al rate da Genova e il risultato ne fu assai favo Governo: quentemente venivano a trovarsi in condi zioni difficili. revole per il Cantone Ticino)).61. «Egli adunque derigerebbe una linea dal La Si dimostrerà quindi valida la tesi di Carlo go Maggiore a quello di Costanza passando Cattaneo che le ferrovie dovevano essere Preistoria ferroviaria ticinese le alpi e sforando in un punto intermedio tra considerate opere di pubblica utilità, da es Appartiene senz'altro alla preistoria ferro il Gottardo e il S. Bernardino dove per alcu sere sussidiate dalla comunità in quanto i viaria ticinese la richiesta, sintomatica, del ne sue cognizioni di località egli ritiene più privati non erano in grado di sopportarne 1844, di posare «una rotaia americana a tra facile e più profittevole l'operazione con al l'onere. zione animale» tra Magadino e Bellinzona, tra traversata diretta dopo passato Coira ed I cointeressati alla linea, S. Gallo e Grigioni, presentata da Carlo Cattaneo al Consiglio di alquanto più in giù verso illago Wallenstadt si erano intanto preoccupati a loro volta di Stato per conto di Pietro Taddeo Pedrolini e quindi a Zurigo per congiungersi aDa stra far effettuare studi relativi alta ferrovia nel (o Petrolinil di Brissago. da che è in progetto dii Zurigo a Basilea. loro territorio. Morendo il Pedrolini, la cosa non ebbe se Passato le alpi egli è evidente che una Qira S. Gallo aveva offerto l'incombenza allo guito, ma è chiaro che ormai le acque erano mazione verso Lucerna sarebbe anche con stesso Rota Vezzoli; mentre i Grigioni l'ave smosse anche da noi. non grandi spese praticabile così nel modo vano affidata ai signori La Nicca e Killias ai Se queste erano spinte interne, non vanno sopra indicato si avrebbe oltre ad uno svi quali sarebbe spettata anche la realizzazio dimenticate quelle esterne. luppo di buone intense comunicazioni il ne dei lavori a progetto approvato. L' «8° congresso scientifico italiano» del vantaggio di avere grandi linee con l'estero 1846 nel quale, su relazione di Cesare Cantù che porterebbero fra noi la massima parte si prospettò, per la prima volta, un traforo del commerCio del centro Europa col Medi Ferrovie e progetti delle Alpi attraverso il Lucomagno, era sta terraneo e con le Indie))81. austriaci e francesi to preceduto dallo studio dàl 1845 di Carlo Disagi nel TIcino Ilarione Petitti sulle strade ferrate ticinesi, Il capitale si interessa delllt ferrovie: Fu l'estate del '46 a imporre l'unione, vista cui può abbinarsi l'altro dell'Ispettore del societè precarie e concessioni effimere l'incombenza di un grave pericolo: si profi genio civile del Piemonte,_i ngegnere Carno Era scontato che proprio alla società del no lava l'addio a correnti commerciali di prima nazzi, sul progetto di massima di costruzio bile Rota Vezzoli fosse concesso, con de ria importanza causa la costruzione della ne delle ferrovie nel Ticin071• creto legislativo del 19 gennaio '46, il privile Vienna-Trieste e della Parigi-Marsiglia, non gio esclusivo di costruzione di una strada ché la progettazione della Lione-Ginevra, Progetti Internazionali e Iniziativa sarda ferrata. della Piemonte-Ginevra e della Basilea Le idee erano state gettate. Era il momento «La strada ferrata in discorso che unisce nel Como (dallo Splugal. ormai dei politici e dei finanzieri. Da Geno suo sviluppo i capoluoghi del Cantone Tici I tre cantoni si affannarono a trovare una li va, da Torino si guardava 8 nord, alla Ger no acquista la sua massima importanza non nea intermedia rispetto a queste direttrici la mania specialmente, ave poter convogliare solo dal congiungere i tre laghi, Maggiore, terali. A Lugano, nel corso dell'estate, si i commerci mediterranei. Il punto, teorica di Lugano e di Como, ma ben anche dal for tennero incontri preliminari e preparatori. mente e geograficamente più interessante, mare la continuazione della grande arteria Anche in Piemonte si awertiva la necessità sembrava allora essere il lago di Costanza al Lombardo-Veneta, che, partendo da Vene di una maggior coordinazione. Nel settem~ quale si poteva giungere con il percorso fer zia, viene a Milano e a Como e non ha altro bre di quell'anno si invitava il Ticino ad un rovie sarde -Lago Maggiore -Ticino -Valle sbocco più naturale per la Svizzera d'oltre incontro chiarificatore, in Torino11l• I tre del Reno, nella quale sfociare col traforo di monti e pel Nord, oprendendo la strada ora cantoni si riunivano poi a Coira, dal 10 al 12 un passo alpino. tanto di preferenza praticata del S. Gottar ottobre, stipulando il 30, una convenzione. I Cantoni direttamente interessati - Ticino, do o quella ferrata della Svizzera orientale, «II Cantone di S. Ga/lo, dei Grigioni e del Ti Grigioni e S. Gallo - rispondevano entusia che traverserà da Meriggio a settentrione il cino hanno convenuto di darsi reciproca sticamente alle sollecitazioni «meridionali». territorio interno della Cònfederazione Sviz mente la mano per lo stabilimento di una Dal Regno sardo si progettava già nel 1844 zera pei Cantoni del Ticino, dei Grigioni e di strada ferrata che abbia a congiungere il la di giungere a Ginevra, con traforo dalle alpi S. Gallo toccando il lago Maggiore da un go Maggiore con quelli di Costanza e di Zu- 8 rigo ed a questo fine di emanare le relative concessioni di costruzione e di esercizio sotto condizioni il più possibile uniformb) 121. Delegato per il Ticino fu G.B. Pioda, Consi gliere di Stato, che approfittò della Confe e renza per rendere edotti S. Gallo Grigioni dell'invito rivolto al suo Cantone da Torino. AI Ticino fu demandato di rassicurare il Pie monte sul nuovo spirito di unione invalso fra le parti. Nasce l'antagonismo Lucomagno-S. Gottardo Interessante notare come, in questa con venzione, si getti il germe dell'aspra lotta Lucomagno-Gottardo in quanto Ticino e Grigioni stabiliscono proprio il Lucomagno quale tratto di giunzione fra i rispettivi tron chi ferroviari: ((Art. 1. Il Cantone di San Gal/o impartirà la concessione per la linea da Rorschach sulla riva sinistra del Reno sino al confine Grigio nese al di sopra di Ragatz, siccome pure per quel/a da Rapperswil/ a Wesen e da Wal/en stadt a San Gal/o. Il Cantone dei Grigioni per la linea dal confi ne San Gal/ese per Coira al Lukmanier. 1/ Cantone del Ticino quel/a dal Lukmanier per Bellinzona a Locarno))131. Attento interessamento del Piemonte a una linea ticinese La convenzione dell'ottobre rivestiva carat tere intercantonale. Il Piemonte, interessa tissimo alla ferrovia ticinese, completò subi to l'iniziativa con un passo politico d'aggan ciamento, affinché potesse concludere con il Cantone un concordato «internazionale», siglato nel TIcino. Lo stesso Carlo Alberto prowederà alla mossa offrendo al Ticino ogni buon propo nimento d'intesa: «II Governo della Repubblica e Cantone del Ticino essendo entrato nella determinazio ne di aprire delle trattative sopra alcuni og getti di reciproca convenienza tendenti a fa vorire le relazionifra i rispettivi stati avrebbe già spedito presso del nostro Governo li suoi delegati, i quali, a mente della Nostra intenzione di dare al/o stesso Cantone tutte le dimostrazioni di buon vicinato e del buon volere in cui siamo di concorrere in tutto ciò che può contribuire al suddivisato scopo, furono tosto messi in relazione col Nostro Il versante sud della linea del San Gottardo visto a volo d'uccello (da un disegno di J. Weber). (Museo PTT, Berna) Ministro al quale ebbero a far conoscere le loro proposizioni che furono da Noi benvo lentieri accolte))141. Le «loro proposizioni» (di Pioda e Brocchi, deputati ad hoc dal Ticino) rispecchiavano anche quelle di S. Gallo e Grigioni che ave vano apertamente manifestato (30 ottobre) dei due Cantoni sembrano collimare, per Un nuovo incontro tra le parti veniva pro di unirsi al nostro Cantone ((nel/a mira di fa l'identica convergenza sul Lucomagno e grammato a Lugano agli inizi del '47. vorire lo stabilimento e l'esercizio d'una per i reciproci vantaggi commerciali. Si deputavano per l'incontro: dal Piemonte strada ferrata da Genova al Lago Maggiore Il Ticino per conto suo procede al perfezio il barone D. Giorgio Allamand e il signor e da questo ai Laghi di Costanza e di Wal namento della convenzione, la cui ratifica Ricci; perii Ticino: G.B. Pioda, i consiglieri lenstadt ed il commercio sia di transito, sia da parte piemontese viene comuni.cata al G.B. Fogliardi e G. Brocchi; per i Grigioni internazionale)). Cantone 1'11 marzo 1846 per mano del Mini Ulrich de Pianta, G. a Marca e per S. Gallo, stro sardo degli affari esteri, Clemente Sola I.M. HungerbUier. ro Conte della Margarita. Il 4 gennaio si ritrovarono pronti a discute Convenzioni intercantonali Viene sollecitata l'adesione di S. Gallo e Gri re; conclusero i lavori entro il 16. I convenuti e internazionali gioni affinché dichiarino «la loro an si riproposero, con reciproci impegni, di La Convenzione di Lugano del 1847 nuenza». «Annuenza» che non viene posta realizzare un passaggio attraverso le Alpi Essendo in causa la linea da Genova allago in dubbio. per il Lucomagno e di continuare, beninte di Costanza, S. Gallo e Grigioni desiderano Come awerrà nel corso dello stesso mese: so, la strada ferrata fino allago di Costanza, ratificare anch'essi il Concordato di Torino, S. Gallo il6 marzo '46, i Grigioni il 21 marzo l'ideale vettore d'ogni traffico da e per il tanto più che gli interessi piemontesi e quelli '46, i comuni grigionesi 1'8 maggio '46. centro Europa. L'impegno dava un senso 9 alla linea Genova-Lago Maggiore, mentre struzione di una strada ferrata da Basilea a in continuazione di quella da Genova a No sollecitava al di là delle Alpi, la Coira-Ror O/ten da dove avrebbe le diramazioni utili e vara. schach. necessarie a tutte le parti della Confedera L'art. 6 dell'atto ufficiale regio recita: Scattavano, inoltre, con l'assicurazione del zione e potrebbe dirsi una cosa veramente ((II Governo del Re tratterà coi Cantoni sviz concorso finanziario sardo, parecchie con nazionale)). zeri interessati e col Governo Federale per cessioni riguardanti la linea convenuta dalle La conclusione storico-politica dei due epi procurare nel modo più pronto e sicuro la parti, decorrenti sull'arco 1847-56. sodi, l'uno strettamente concernente il Tici costruzione della strada ferrata dalla spon Carlo Alberto rimase soddisfatto del tratta no, l'altro la Confederazione, sembra essere da settentrionale del Lago Maggiore sino al to. Il 30 aprile (1847) ratificò «Tant pour lo sviluppo lento ma inesorabile del sistema lago di Costanza ( ... hJ18). nous que pour nos héritiers et Succes ferroviario svizzero che, diramandosi e r: evidente che ormai al Piemonte preme seurs)) la Convenzione firmata dai plenipo coordinandosi, sarebbe confluito, era scon realizzare la linea da tempo auspicata. S. tenziari suoi e dei Cantoni convenuti, ((pro tato, a nord nelle linee della Germania meri Gallo e Grigioni, da parte loro, non attende mettant en foi et parole de Roi d'observer, dionale, a sud verso l'Italia. Il passo alpino vano altro. Il Ticino, invece, mette improv et de faire observer exactemente les stipula maggiormente «degno di essere preso in visamente i bastoni fra le ruote. tions qu'elle renferme, sansjamais y contre ispeciale disamina» sembrava divenire il «Nel corso del mese di giugno prossimo venir nip ermettre qu'il y soit contrevenu di Gottardo il quale, smettendo gradatamente rectement ou indirectement» 15). la sua veste di problema retorico, acquista pGaasllsoa eto d (edie Gl 'r5ig3)io i nGi soiv deirrneis dseerio C aa nqtuoenlil od id Se. l Nello stesso mese anche Ticino e S. Gallo va corposità scientifica, funzionalità geo Cantone Ticino perché volesse provocare ratificarono la Convenzione; ai primi di grafica e commerciale, nonostante il tratta dal Gran Consiglio la concessione dimanda maggio, pure i Grigioni. to elvetico-sabaudo dell'8 giugno 1851 che ta dalla Società nuovamente costituita per il Ma giunge il '48: la Svizzera, dopo i mo obbligava le parti contraenti al Lucomagno. Lucomagno, per il tronco di strada sul terri menti difficili del Sonderbund, adotta una Firmato da Achille Bischoff per la Confede torio Ticinese dal Confine Grigionese al nuova costituzione. Il Piemonte il sconfitto razione, causò inquietudini nei gottardisti. Confine degli Stati di S.M. il Re di Sarde dali'A ustria ed esce dalle guerre sfiancato e Inquietudine aggravata sia dai contempora gna. impoverito. Carlo Alberto è costretto ad ab nei, rinnovati sforzi austriaci per lo Spluga, ( ... ) Il Consiglio di Stato del Cantone Tici dicare a favore del figlio. sia da quelli del Vallese per il Sempione. no, in luogo di annuire a quell'istanza cre dette opportuno, sulla dimanda del Consi Gottardo e gottardisti glio d'amministrazione della strada ferrata Importanza del progetto e non intervento federale Intanto gli studi voluti nel '50 da Vittorio Centrale Svizzera, la quale chiedeva per sè: Emanuele, cui parteciparono esperti di la concessione pella linea da Locarno, sino Siamo al '50. Vittorio Emanuele Il riallaccia Prussia, Sardegna e Cantoni svizzeri inte a Biasca, da Biasca, per le Alpi passando le fila dell'annoso discorso. ressati, e che miravano a definire quale pas per il S. Gottardo o per il Lucomagno se Riesce a stimolare, oltre i Cantoni svizzeri so delle Alpi fosse il più idoneo da superare condo le risultanze degli studii da praticarsi, interessati, anche alcuni stati germanici perché vengano studiati, se è il caso defini con la ferrovia per congiungere le linee sar di non occuparsi per ora della dimanda di de, tramite quelle svizzere, con il Reno, Concessione della Società del Lucomagno, tivamente, i passi alpini più adatti alla ferro giungevano a conclusione il 9 novembre ma di convocare straordinariamente il Gran via auspicata. Ma troppo grande è l'opera, impari le forze 1851. Gli esperti Koller, Hachner e Negretti Consiglio al più tardi ai primi del prossimo davano sostanzialmente la preferenza al Lu settembre per trattare e risolvere questo im dei piccoli cantoni; notoria la politica di im comagno, ((centrale, meno alto degli altri portante oggetto))19). parzialità della Confederazione che doveva restare al di fuori di tanti interessi cantonali; (passi) con lieve pendenza sul versante Forse il Ticino riteneva che, estinta la Socie distaccata la Germania. nord)). tà ferroviaria Rota-Vezzoli, nata con le vec Il quadro d'insieme presagiva remore su re Ma l'idea del Gottardo, anziché patirne defi chie Convenzioni del '46 e '47, di conse more, tanto più che il passo alpino più caro nitivo smacco, trovò stimolo per vivificarsi. guenza anch'esse avessero perso validità, alla politica piemontese era il Lucomagno, Apparve sulla scena, per giganteggiarvi, la sia quanto alla forma sia quanto alla sostan sulla cui funzionalità si cominciava, in Sviz figura dell'ingegnere Pasquale Lucchini che za. AI Cantone non pareva neppur chiara zera, a dubitare. La Conferenza di Berna del confutò egregiamente e puntigliosamente l'applicabilità dei sussidi sabaudi decretati '48 constata che le concessioni del Lucoma le risultanze del progetto Hachner-Ne in data 5 giugno '53, non essendo definito gno spiravano senza essere utilizzate. Si grettj171. se spettassero esclusivamente al «Lucoma chiede ai cantoni interessati di far nuovi Ma prima ancora del Lucchini, nel 1851, gno» od anche ad altra linea diversa da sforzi per riprendere il progetto. La Nicca l'ingegnere Gottlieb KoUer di Winterthur quella. Una presa di posizione del genere ottiene da Torino assicurazioni d'appoggio, aveva affacciato «"un progetto di valico del bloccava però sia le intenzioni del Piemonte premessa la partecipazione di altri Stati e Gottardo». che quelle dei Cantoni cointeressati alla li una compagnia seria. La Confederazione, I gottardisti si muovevano, anche se contra nea sud-nord; perciò la cosa spiacque pro cui mancano i mezzi legali per intervenire, riati dagli eventi della politica ferroviaria. fondamente e all'uno e agli altri. non può che incoraggiare il Dipartimento A Pioda e Koller, amicissimi, potremmo ag Lasciato il colpevole da parte, costoro si riu delle poste e dei lavori pubblici il quale di giungere, per quegli anni pionieristici, l'in nirono in Torino il 18 luglio '53. Esaminaro chiara che la linea di Wallenstadt fa parte in gegnere J.J. Speiser di Basilea, direttore no cosa avesse potuto indurre il Ticino a tegrante del progetto sardo-elvetico. della «Compagnia du Chemin de Fer Cen quella presa di posizione e addivennero co In data 6 giugno 1850 il Ticino sollecitava il trai Suisse». munque a queste conclusioni: validi i vecchi Consiglio federale a prendere contatti con Di chiarezza, tuttavia, non si poteva ancora trattati, almeno nella sostanza; i sussidi, so il governo austriaco affinché prowedesse parlare tanto più che i tecnici si sforzavano lo ed esclusivamente per il Lucomagno. «alla costruzione e attivazione del tronco di offrire precise coordinate a Stati i quali, in dalla Camerlata al confine svizzero per parte realtà, consideravano con maggiore o mi Intervento chiarificatore della società della strada ferrata di Como o nore favore le ferrovie - nella fattispecie le del Piemonte dal Governo della Lombardia in congiunzio grandi dorsali alpine - secondo la propria Vale la pena di citare l'intervento in questa ne col tronco da Capolago al confine lom rispettiva conv~nienza economica, in un'ot Conferenza del delegato piemontese, su bardo». tri: ca decisamente mercantilistica. questo ultimo punto, per l'evidente tono in in questa prospettiva che, ad esempio, al L'interesse che si poneva nella realizzazione transigente e definitivo. Piemonte non piaceva il Gottardo, così co del tronco era sentito dal Ticino quale «inte ((Nessun'altra linea intende favorire il Go modo alla Lombardia, come gli dispiaceva resse federale», «per l'importanza intrinse verno di S.M. né in questo ei può essere no passi laterali, per motivi pOlitici identici ca della cosa», in quanto «se dalla Camerla menomamente titubante dacché dalle di nella diversità. ta si avesse la continuazione sino a Capola scussioni che ebbero luogo in proposito nel go la Svizzera si vedrebbe legata all'Adria Parlamento Sardo chiarissima emerse tico e più specialmente alla Lombardia dalla Disaccordi sabaudo-ticinesi l'intenzione per il Lucomagno e non altri cui capitale Lugano non disterebbe più di Il Piemonte teneva soprattutto al Lucoma menti sieno a destinarsi i sussidi. (. .. ) Per due ore»16). gno; non così convintamente il Ticino. Il 5 togliere poi qualsiasi equivoco o dubbiezza Inoltre, precedentemente, il governo di Lu giugno '53 Vittorio Emanuele decide di co che potrebbe sorgere nel interpretare la fra cerna aveva pensato ((di promuovere1a co- struire la strada ferrata da Novara ad Arona se di linea del Lucomagno si dichiara espres- 10
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