“Sì, piccola, voglio salvarti, dammi la possibilità di farlo. Fidati di me” cercò di dirle con lo sguardo.
«Allora?» riprese. «Vuoi dirmi come ti chiami o hai ingoiato la lingua?» Spense la sigaretta nel posacenere di fronte. Due dita gli tremarono quando spinse il mozzicone dentro il coccio.
«Selene» proruppe, la voce flebile, quasi spenta.
Roman Aleksandrovic Nevskij è un mafioso russo, un uomo senza scrupoli e il capo di un gruppo di criminali chiamato i lupi di Tambov. Chi, come lui, è abituato a un mondo privo di leggi morali, non si aspetta di provare un vero interesse per una donna tra le tante, venduta in una squallida camera d’albergo, per il piacere di uomini di potere come lui. Questa ragazza lo seduce con la forza del suo sguardo e la determinazione negli occhi scuri. Roman non sa chi è, non sa da dove viene, ma non riesce a resistere e la compra per il suo piacere personale. Selene è italiana, e come lui, sembra non riuscire a resistergli.
La passione travolge entrambi, incontrollabile, e l’amore fa capolino prepotentemente in una situazione scabrosa che non dovrebbe contemplare simili sentimenti. Roman non sa come gestire queste nuove emozioni, perché ciò che nasconde dentro di sé è un abisso di segreti che nessuna donna potrebbe mai accettare. Nemmeno lei, la sua piccola luna, l’unica donna che ha fatto breccia nel suo cuore.