R-ESISTENZA INFINITA 10 anni di memoria QUASI UN’ANTOLOGIA Estratto di 10 anni di Blog Scritto, selezionato e curato da Rita Pani Copyright © 2011 Rita Pani (materiale liberamente riproducibile citandone la fonte) Rita Pani R-Esistenza FOGLIETTO ILLUSTRATIVO INTERNO LEGGERE BENE LE AVVERTENZE L’idea di questa raccolta mi è venuta ad Aprile quando, guardando la mia vita trasformarsi da limbo a inferno, sempre più simile a quella degli ultimi che, per fortuna, non mi sono mai stancata di vedere, ho compreso ancora meglio che nessuno di noi è immune dalla disperazione, ma che si potrebbe lottare e combattere perché disperati non si muoia. Mi accingevo a scrivere l’ennesimo post, quella mattina, e ad un tratto mi fermai chiedendomi se avesse ancora senso farlo. Poi la vita, sempre lei, mi suggerì di andare avanti o almeno provarci, se non altro per soccombere restando in piedi. Soprattutto per non rischiare di fallire l’obiettivo che da sempre mi ero prefissa: non essere mai complice di questo “Stato” di cose. Smettere dopo dieci anni sarebbe stata la peggiore delle rese, e per farmi forza e trovare appigli iniziai il percorso a ritroso nel tempo rileggendo quei post che mano a mano mi sembravano sempre più “storia”. “La storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita, nunzia dell'antichità” disse Cicerone, ma non è esattamente così, ahimè! Non è per noi certamente né vita della memoria, né maestra di vita. E l’ho capito proprio ripercorrendo quel viaggio a ritroso in poco meno di dieci anni di storia, così da decidere di metterne insieme almeno un po’. Nel momento in cui iniziai, ad Aprile, pensavo che questo mio lavoro sarebbe stato meno faticoso e più breve. Immaginavo di poterlo stampare su carta e renderlo così più facilmente fruibile anche a tutti coloro – e sono troppi – che continuano ad essere violentati dall’unica realtà d’informazione che conoscono, ossia la televisione, ma purtroppo non è stato così. Ci ho messo una decina di mesi, arrivando a quasi 500 pagine che vi pregherei di assumere con cautela: una al giorno o poco più. Rendersi conto di quale sia stato il percorso di questa povera Italia, negli ultimi due lustri potrebbe sortire effetti indesiderati. Rendersi conto di quanta poca memoria si abbia, e di quante energie negli anni siano state spese da tutti noi – che il mondo volevamo cambiarlo davvero – e ritrovarsi oggi esattamente nel punto in cui eravamo, potrebbe fare davvero molto male. Questo mio lavoro non è in vendita, è liberamente scaricabile da Web, condivisibile secondo le regole – citandone la fonte – tuttavia è stato un lavoro, pesante e difficile, che non ha trovato né appoggi né sponsor. Se leggendo penserete che in qualche modo vi sia stato utile, sarà gradito un vostro contributo attraverso il tasto donazione sul Blog. 1 Rita Pani R-Esistenza DEDICATO A ILARIO Forse non ho mai creduto veramente di avere dei lettori. Forse non ho mai creduto che come io ricerco un attimo di tempo per andare a sbirciare tra i titoli di un giornale on line, qualcuno usasse lo stesso tipo di tempo rubato, per leggere quello che rabbiosamente avevo scritto sul mio blog. Oggi ho capito che non importa che essi siano pochi o tanti; oggi ho capito che basterebbe anche una sola persona perché io non perda mai troppo l‟abitudine di condividere la mia rabbia con uno scritto, semplice. Oggi ho parlato con Ilario. Il suo essere diversamente abile è stato tradito dalla difficoltà di parlare, il mio essere diversamente abile invece, tradito dalle lacrime che sono riuscita a soffocare. Già, nessun altro se non chi sa di soffrire, capisce di trovarsi innanzi a qualcuno che soffre. E‟ una strana epoca quella in cui viviamo, caro Ilario, è un‟epoca nella quale si va in tv per guadagnare un po‟ di soldi, si va in tv per trovare l‟amore, si va in tv per vivere 100 giorni da leone, e soprattutto si va in tv per rifarsi fare gratis le tette. E‟ una strana epoca. Le mamme si sa, hanno sempre pianto in tv per il figlio scomparso, per il figlio ammazzato, per il figlio che fa il soldato, per il figlio che andando a scuola, in tv, diviene cantantattoreballerino; ed ora le mamme piangono e si commuovono perché la figlia ha fatto la liposuzione, in tv, perché il figlio ha cambiato look, in tv. Io ho pianto spesso davanti alla tv, quando piccoli scheletri neri, col visino rigato dalle lacrime davano da bere alle mosche che avevano poggiate sugli occhi. Occhi così grandi da riuscire a rapirmi. Sì caro Ilario, la realtà e che anche io come te, o tu come me, siamo diversamente abili. Tu per la tua tetraplegia, io per la mia malattia. L‟abbiamo capito dalle nostre voci? L‟abbiamo capito perché pasteggiamo col veleno della rabbia? Hai sentito caro Ilario che si dice di Pantani? E perché non abbiamo sentito nulla di ciò che non si dice dei mille e mille Marco che vivono e muoiono nella solitudine della depressione? 2 Rita Pani R-Esistenza Perché viviamo in una strana epoca, ed è quella della vita a tutti i costi, se poi è in diretta è ancora meglio; la vita a tutti i costi è quella in cui dobbiamo essere belli, con la pelle liscia e tirata, dobbiamo essere ben vestiti e sorridenti, dobbiamo fare finta di avere tutto ciò che necessita ad un individuo perché esso sia. Come faccio a fare politica in un epoca nella quale anche questo valore assoluto, è stato asservito alla vita a tutti i costi? Come faccio io, diversamente abile, a battermi sentendomi sempre più sola? Sai che riesco a contare le persone alle quali sono davvero cara, con le dita di una sola mano? Sai che l‟unico che riesce a sostenere il dialogo con una diversamente abile per accertata sindrome depressiva sta ad almeno a tre ore di aereo da me? Hai letto del comunismo e nei sei rimasto affascinato, hai letto e ti sei informato, hai trovato me e il mio comunismo, sottraendo tempo alla tua scuola virtuale, ed io sono riuscita a deluderti. Non sei il solo, credimi, ma come potrò farò ammenda: dovessi scrivere solo per te. Vedi che strana epoca? Lo si evince anche dalle mie parole: noi sottraiamo il tempo, io alla mia vita annullata, tu ai tuoi studi perseveranti, mentre Tanzi i soldi li distraeva. Ed era così distratto da non riuscire nemmeno a ricordare quanti siano stati. Ti dedico questo scritto Ilario ed ha la forma di una promessa, quella che presto ti verrò a trovare. Parleremo delle tue gambe che non si muovono, della mia anima che cerca di andare in letargo, troveremo insieme il modo di fare qualche passo in più dietro le quinte di questo teatro, che alcuni si ostinano a chiamare vita. Saremo s-comparese protagoniste, alla faccia di chi si rifà la faccia, ed alla faccia di chi una faccia non la ha più. Ed hai ragione tu. Diversamente, ma abili. 2.2004 3 Rita Pani R-Esistenza BOSSI: SIMPATICAMENTE COGLIONE Mi vergogno perché mi scappa da ridere. Mi sento cinica e non mi piace. Avevo già letto ieri le esilaranti esternazioni del bossi ignorante, le sue citazioni storiche in merito alla Chiesa mi fanno supporre uno studio approssimato di poche dispense della Scuola Radio Elettra; mentre leggevo mi aspettavo che avesse ricordato quanto molliccio fosse Don Abbondio e quale perfida donnina si celasse dietro la Monaca di Monza. E poi quel termine: “Bingo Bongo”. Poco fa su Repubblica però ho trovato la notizia. Il ministro rilancia, non si scusa. Bingo Bongo non è termine denigratorio, ma “simpatico”. Vista così, ovviamente, la cosa cambia e io mi sento di dire che il ministro bossi è una grandissima testa di cazzo, simpaticamente, simpaticamente un gran coglione. Mi spiace perché davvero mi viene da ridere. Da una parte c‟è il vice del nano che va in Israele, indossa uno zuccotto, rinnega suo padre, il nonno di quell‟altra, la repubblica di Salò, la sua storia, la sua tradizione, la moglie e la Lazio, pur di trovare una dimensione umana capace di portarlo alla seggiola d‟oro, e dall‟altra c‟è un simpatico caprone ignorante che, pagato il pegno dei voti alla gasparri, riprende in mano un microfono per incominciare la nuova tornata ricattatoria … “ O riforme, o cade il governo.” Mi viene da ridere pensando a tutti coloro che hanno votato questo governo, meriterebbero la berlina, e non intesa come auto. La pubblica gogna. Chiunque abbia votato questo governo, dovrebbe essere esposto in pubblica piazza, e deriso da chi ha ancora un briciolo di capacità cerebrale. Chi ha votato questo governo ha fatto sì che bossi diventasse ministro, e non un ministro qualunque, ma il ministro delle riforme. Il ministro che scherzosamente chiama Bingo Bongo gli extracomunitari, è il padre di una legge che regolamenta l‟immigrazione. Obbiettivamente, come si può restare seri davanti a tutto ciò? Come si può non dire e ribadire che chi l‟ha votato se lo merita? Avete fatto di bossi un ministro! Esilarante, davvero esilarante. Grazie. 05.12. 2003 4 Rita Pani R-Esistenza DONIAMO NOI STESSI... AL MICROFONO, PREGO! “Vado anche io, non si sa mai che ci scappi un‟intervista.” Che sia questo il vero intento? Ed infatti ecco le persone che sfilano, e si fermano a donare un po‟ di sé stessi al microfono del cronista. “Sono qua per ringraziare questi eroi, per quello che hanno fatto per noi!” Ora siamo sicuri che il serpentone umano, composto ed attento, renda così onore e ottimo servizio ai diciannove poveretti massacrati? Cosa avrebbero fatto per noi? Sembrano un po‟ le parole dopo le morti dei grandi attori, Gassman o Sordi per tutti, il serpentone in attesa dell‟entrata alla camera ardente, ed il cronista che porge il microfono: “Come mai è qui signora?” “Per me Alberto Sordi era tutto!” Così, in quest‟ottica forse ci si confonde un po‟, e la frase di circostanza si colora di una forma grottesca. Gli eroi della patria, si sa, da sempre nella storia hanno fatto qualcosa per noi ma questi poveretti, proprio no. Forse erano davvero convinti di fare qualcosa per qualcuno, non ho motivo di dubitarne, ma davvero non per noi, che non mi stancherò mai di dirlo, questa guerra non l‟abbiamo voluta. Ieri ho visto la puntata prima censurata, poi no, dello show di Sabina Guzzanti. E‟ un peccato che sia stato così realistico, ed è triste che la sua prefazione fosse così carica di verità. Ha detto quello che da più tempo chi ancora si ritiene libero, continua a dire e ribadire, ma la tristezza sta nel fatto che ormai guardando un telegiornale sovente, scappa una risata, mentre guardando la Guzzanti salgono i motivi di preoccupazione, e lo sconforto. L‟esordio della Gruber ieri allo speciale del TG 1 ne è stata prova evidente. La brava giornalista presentando il comandante reduce dell‟esercito, seduto su una sedia a rotelle dice: “Comandante, lei che ha combattuto nelle forze di pace ...” Già. E‟ normale combattere in forze di pace, come è normale democratizzare con la guerra. Grande trovata anche quella delle bandiere. Basta fare un giro per strada e guardare ai balconi, qualche nostalgico di Italia 90 ha appeso il tricolore alla finestra, sul mio balcone resiste ormai da un anno, alle intemperie, la bandiera arcobaleno. Immagino che le bandiere diverse non stiano a significare la stessa cosa, la mia vuol dire niente guerra ma vuol dire 1000 cose in più, mentre il tricolore che significa? Piango le vittime di una guerra che non esiste? Piango le vittime della pace e della democrazia? Piango le vittime del terrorismo? 5 Rita Pani R-Esistenza Oppure che ieri ha giocato l‟Italia? Sì, perché i soldati del tempo di pace, non muoiono per la guerra, ma dall‟11 settembre in poi muoiono solo di terrorismo rigorosamente islamico, le altre vittime si sa, sono solo disgraziati effetti collaterali, insomma o si muore da eroi o da errori. Tutto è così illogico e snaturato che ormai siamo arrivati a tollerare qualunque cosa, persino bush che taccia di propaganda Saddam Hussein, per le sue affermazioni trasmesse dalla tv araba. E poi, tolleriamo bene anche all‟utilizzo delle varie rivendicazioni di Al Qaeda, alla resurrezione di Bin Laden, assistiamo partecipi alle dispute calcistiche, che seminano problematiche geopolitiche a seconda delle convocazioni di Trapattoni. Assistiamo inerti (ed inermi) all‟isola dei famosi, dove addirittura un‟eroina contessina sfida la fame e gli stenti ma assicura fieramente “Non sono un’eroina, ma questa esperienza mi ha fatto crescere!” Guardiamo con un certo vortice di nausea una sconosciuta mangiare formaggio con i vermi in TV solo per poter baciare ed abbracciare un personaggio morto in una fiction televisiva, o uomini che indossano tacchi a spillo e gonna per poter toccare dal vivo le dive da calendario, in una TV che andrebbe de-defilipizzata. Forse mi sono lasciata un po‟ trasportare ed ho perso il filo. Forse basterebbe defenestrare le TV in un bellissimo ed orgiastico Tvday. 17.11. 2003 6 Rita Pani R-Esistenza FI INSISTE: COMMISSIONE INCHIESTA SU CRIMINI PARTIGIANI Il capogruppo di Forza Italia in commissione Affari Costituzionali della Camera, Michele Saponara, ha chiesto che venga messa rapidamente il calendario la proposta di legge presentata lo scoso anno da Forza Italia e firmata da Fabio Garagnani e Isabella Bertolini per istituire una commissione d'inchiesta per indagare sul dopoguerra e sulle violenze che avrebbero commesso i partigiani tra il 1944 e il 1948. Tema tornato d'attualità politica per il libro di Giampaolo Pansa 'Il sangue dei vinti'. (red) ****** Forse è vero che la resistenza ha perpetrato dei crimini, uno lo riconosco oggi. Non averli sterminati tutti. Non trovo nemmeno lo spunto per scrivere, quotidianamente assisto ai lanci delle agenzie, apro l'ombrello, non mi colpiscono ma ne colgo l'odore. Non è bastato all'italiano sputare sopra al dono della libertà che ci è stata donata, mandando a governare una classe che di politica non possiede nulla, una cricca di malavitosi, non si è nemmeno ribellato quando ha percepito ed ha assistito alla manipolazione della storia, alla cancellazione della cultura storica. Eppure i segnali ci sono stati, a partire dalle campagne per RISCRIVERE I LIBRI DI TESTO. Ma che avranno mai da indagare? Quali saranno i testimoni? Chi verrà chiamato davanti a cotanta commissione? E le commissioni oggi hanno ancora un senso, considerato che la commissione antimafia è guidata dall'avvocato dei mafiosi? Hanno un senso le indagini ormai insabbiate sui casi di cui non si parla più, dopo che il senatore a vita, presidente emerito kossiga, presenterà una proposta di legge a tutela dell'anonimato e della riservatezza dei Massoni? E' tutto rivoltante, e non posso pensare che si sia vittime di questo sistema ributtante, senza che nessun moto di orgoglio ci colga. Queste notiziole passano così, e non appena colpiscono l'opinione (ammesso che ancora ne esista una) pubblica, ecco che i maghi mediatici ne inventano una più risibile ma di più facile presa. 7 Rita Pani R-Esistenza Quella di oggi per esempio: fini il sinistrorso rilancia, non solo gli extracomunitari potranno votare, ma potranno addirittura candidarsi.... CHE SLANCIO DEMOCRATICO!!!! CHE BRAVA PERSONA!!! E noi a sprecar parole.... Ma siamo alla fame, la gente (intendo i comuni mortali) non ce la fa a campare... [inutile elencare tutti gli altri mali incurabili della società] ... Si istituisca la commissione sui crimini partigiani. Che vergogna! 14.10. 2003 8 Rita Pani R-Esistenza LA SETTIMANA Il problema di scrivere settimanalmente è riuscire a fare una collinetta di sabbia da una montagna di sterco. Non penso di essere in grado. Inizio a frugare tra lo sterco e una volta riordinato, la montagna somiglia all‟Everest. “Non scrivi?” mi si chiede, e io ci provo perché come dicevo ad una amica, corre l‟obbligo di dire e di essere voci libere dopo che le testate giornalistiche, vengono occupate dai megafoni del nano. L‟ultima il Tgcom, giornale on-line in principio guidata dal buon Carelli ed ora finita tra le grinfie di un liguori che riesce ad affidare una rubrica persino a quel cane da lecca di un fede: “Fin ché c‟è fede…” s‟intitola. Finché c‟è fede non c‟è informazione, quindi, facciamocela noi. Ma poi pare che non ci sia nulla da dire, tutto è così scontato e squallido che pare una perdita di tempo. Come posso mettermi a discutere di un nano malavitoso, mafioso e piduista che ha il coraggio di dire che le accuse degli eurodeputati sono false perché, le leggi ad personam, (quelle che lo salvano dalla galera) sono state solo tre? Potrei mai, in coscienza, spiegare a qualcuno che i tedeschi hanno espresso delle verità sacrosante, quanto vergognosamente reali, quando hanno paragonato quel troglodita di bossi ad Haider, chiedendo lo stesso trattamento per l‟Italia che al tempo fu adottato per l‟Austria? O forse dovrei scrivere della legge che impedirà agli omosessuali di lavorare? Come potrei? Siamo nel 2003, l‟era di Marte e delle astronavi, della scienza che salva la vita, della tecnologia che ci permette la comunicazione globale, delle guerre per il petrolio, delle bombe intelligenti, del super missile della super bomba, della madre di tutte le bombe, e dovrei ritrovarmi a spiegare che l‟orientamento sessuale delle persone sono solo ed esclusivamente cazzi delle stesse? Sì viviamo il cambiamento del progresso, in ogni modo e da qualunque parte lo si voglia guardare, ma in Italia i balzi si fanno solo all‟indietro. Ci lasciano due o tre giorni senza corrente per poter decretare. Il primo provvedimento è stato quello di innalzare i limiti massimi della temperatura degli scarichi delle centrali elettriche in mare e nei corsi d'acqua, (tanto per gradire) e poi dare voce agli esperti, così troviamo Rubbia che dice: “C‟è urgente bisogno di costruire nuove centrali”. Ecco fatto. Il piattino è servito. State pronti, qualcosa mi dice che presto, prestissimo, qualche manovra coatta ci porterà ancora un po‟ indietro con la costruzione di qualche centrale nucleare, assicurandoci che inquinano meno delle scorregge degli ovini, per le quali, in Nuova Zelanda si paga una tassa anti inquinamento. Sì, l‟evoluzione dei tempi ci ha cambiato, ha cambiato le nostre vite, ed un‟associazione di stampo mafioso al governo ci ha ridotto servi eunuchi, perché nemmeno la protesta in Italia ha più un senso. Manifestare è diventata una sorta di raduno esclusivo per appartenenti ad un club, in piazza Farnese per Cuba o a Cagliari per impedire l‟arrivo delle scorie nucleari da stoccare nelle miniere 9
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