Direttore Francesco Bottaccioli Master di II Livello pnei review 1 in PNEI e scienza della cura integrata Dipartimento Medicina clinica, Sanità Pubblica, Scienze della vita e dell’ambiente, 1 Università degli Studi dell’Aquila (Univaq) 2017 Rivista della Società Italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia 2017 Direzione del Master: Mauro Bologna (coordinatore) Maria Grazia Cifone e Francesco Bottaccioli Lezioni: Iscrizioni: da febbraio a dicembre 2018 da settembre a novembre 2017 AUTISMO I contenuti: Neuroscienze; Neuroendocrinologia; Immunologia; PNEI: il paradigma scientifi co, la storia, lo stress; Psicofi siologia dello Stress; Il carico allostatico; Stress e Genere; L’infi ammazione nel Network PNEI; Le Patologie cardiovascolari e metaboliche in ottica PNEI; I disturbi dell’umore in ottica PNEI; Le patologie tumorali in ottica PNEI; L’invecchiamento in ottica PNEI; I disordini im- munitari in ottica PNEI; La modulazione del network umano: ambiente, alimentazione, attività fi sica, tecniche antistress e meditative NON SOLO CERVELLO ad orientamento PNEI (PNEIMED); Modelli ed esperienze di integrazione delle cure; DIPNEI Diagnosi Integrata a orientamento PNEI. Destinatari: può iscriversi chi è in possesso di una laurea specialistica (a ciclo unico o 3+2) in Medicina e Chirurgia, Psicologia, Biologia, Scienze Motorie, Infermieristica, Professioni sanitarie, Scienza della Formazione, Filosofi a. Altre tipologie di laurea andran- no singolarmente approvate dal Comitato Ordinatore del Master. Non si può accedere solo con una laurea triennale. Nuove idee sulle cause Master di I Livello Nuove proposte di diagnosi e cura in Psiconeuroendocrinoimmunologia 1^ edizione Dipartimento di Neuroscienze “Rita Levi Montalcini”, Università degli Studi di Torino (Unito) Direzione del Master: Giovanni Abbate Daga e Francesco Bottaccioli Lezioni: Iscrizioni: a ottobre 2017 a settembre 2018 dal 1 luglio al 11 settembre 2017 Contenuti: Neuroscienze; Neuroendocrinologia; Immunologia; PNEI: il paradigma scientifi co, la storia, lo stress; Stress prime fasi della vita e genere; Stress, traumi e disturbi mentali; L’infi ammazione nel Network PNEI; Ambiente alimentazione a malattie; Attività fi sica; La mo- dulazione del network umano: ambiente, alimentazione, attività fi sica, tecniche antistress e meditative ad orientamento PNEI (PNEIMED); Tecniche psicoterapeutiche PNEI sul trauma; Malattia cronica: aspetti PNEI; Prevenzione ad orientamento PNEI Destinatari: può iscriversi chi è in possesso di una laurea vecchio ordinamento, Triennale o Laurea Magistrale/Specialistica in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria, Scienze biologiche, Biologia, Biotecnologie, Filosofi a, Psicologia, Farmacia, Chimica e Tecno- logie Farmaceutiche, Scienze Motorie, Fisioterapia, Infermieristica, Professioni sanitarie. I master sono progettati, diretti e organizzati in convenzione con la Società Italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia Per ulteriori informazioni e per iscriversi: www.unito.it - www.sipnei.it - www.univaq.it FrancoAngeli srl, V.le Monza 106, 20127 Milano Poste Italiane Spa (cid:30) Sped. in Abb.Post. (cid:30) D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano IInntteeggrraatteedd CCaarree SScciieennccee SScciieennzzaa ddeellllaa CCuurraa IInntteeggrraattaa 1 semestre 2017 - Prezzo del presente fascicolo: €31,50 - R144/2017.1 1 2017 pnei review Rivista della Società Italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia Direttore: Francesco Bottaccioli Editor Assistant: Marco Chiera Comitato di Redazione: Franco Baldoni (Psychosomatic Medicine, Bologna University) Fabrizio Benedetti (Neuroscience, Torino University) Gianluca Bocchi (Philosophy of Science, Bergamo University) Mauro Bologna (General Pathology, L'Aquila University) Francesco Bottaccioli (Psychoneuroendocrinoimmunology, L'Aquila University) David Lazzari (Medical Psychology, Perugia University) Andrea Minelli (Physiology, Urbino University) Tullio Seppilli (Medical Antropology, Emeritus, Perugia University) La rivista è indicizzata su: Catalogo italiano dei periodici/Acnp, Ebsco Discovery Service, Google Scholar, ProQuest Summon AMMINISTRAZIONE, DISTRIBUZIONE, ABBONAMENTI: viale Monza, 106, 20127 Milano – tel. 02.2837141, fax abbonamenti 02.26141958, e-mail: [email protected] ABBONAMENTI: Per conoscere il canone d’abbonamento corrente, consultare il nostro sito (www.francoangeli. it), clickando sul bottone “Riviste”, oppure telefonare al nostro Ufficio Riviste (02.2837141) o, ancora, inviare una e-mail ([email protected]) indicando chiaramente il nome della rivista. Il pagamento potrà essere effettuato tramite assegno bancario, bonifico bancario, versamento su conto corrente, o con carta di credito. L’abbonamento verrà attivato non appena giunta la notifica dell’avvenuto pagamento del canone. Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 179 del 26/9/2016 – Semestrale – Direttore responsabile: Francesco Bottaccioli – Poste Italiane Spa – Sped. in abb. post. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano – Copyright © 2017 by FrancoAngeli s.r.l. – Stampa Digital Print Service srl – sede legale: via dell’Annunciata 27, 20121 Milano; sedi operative: via Torricelli 9, 20090 Segrate (MI) e via Merano 18, 20127 Milano. L’opera, comprese tutte le sue parti, è tutelata dalla legge sui diritti d’autore. Sono vietate e sanzionate (se non espressamente autorizzate) la riproduzione in ogni modo e forma (comprese le fotocopie, la scansione, la memorizzazione elettronica) e la comunicazione (ivi inclusi a titolo esemplificativo ma non esaustivo: la distribuzione, l’adattamento, la traduzione e la rielaborazione, anche a mezzo di canali digitali interattivi e con qualsiasi modalità attualmente nota od in futuro sviluppata). Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun fascicolo dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale, possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali (www.clearedi.org; e-mail [email protected]). In caso di copia digitale, l’Utente nel momento in cui effettua il download dell’opera accetta tutte le condizioni della licenza d’uso dell’opera previste e comunicate sul sito www.francoangeli.it. I semestre 2017 – Finito di stampare nel giugno 2017 pnei review Rivista della Società Italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia Editoriale i n F. Bottaccioli Autismo. Non tengo lo sguardo che un attimo, ma il mio animo è attento 5 d i c F. Bottaccioli, A.G. Bottaccioli L’autismo, linee per un approccio integrato 6 e E. Burgio, C. Panisi La pandemia silenziosa dei disturbi del neurosviluppo 17 D. Siniscalco Autismo ed infi ammazione 33 M. Brighenti, F. Bianco, A. Cinì, F. Malaffo, S. Stevan, E. Pavan, C. Costa 41 1 Quale diagnosi precoce per quale intervento precoce? N. Antonucci Autismo: una malattia del corpo e non solo un disturbo della mente 47 2017 D. Klinghardt, M. Ruggiero Protocollo Ruggiero-Klinghardt per la diagnosi e il trattamento di patologie croniche con particolare riferimento 58 alla malattia di Lyme associata all’autismo R. Savino Salute mentale e Ambiente: un’ esperienza Medico–Sociale, 69 dalla parte dei bambini, nell’Area nord della città di Napoli Direttore Responsabile Editor in Chief R. Vecchione, N. Picariello L’ossigeno-terapia iperbarica applicata all’autismo: Francesco Bottaccioli 79 dagli studi internazionali all’esperienza italiana Redazione Recensioni Piazza Mincio, 1 - Roma M. Chiera La bomeccanica corporea in chiave PNEI 94 Grafica e impaginazione Argento e China L. Briziarelli Il manuale PNEI. Un’ opera essenziale, da noi attesa 98 Copertina G. Palo Il manuale PNEI. Bottaccioli ha proseguito il viaggio variando e innovando 102 Gustav Klimt La culla (1917-18) G. Abbate Daga Il manuale PNEI. Un libro che appassiona 104 F. Bottaccioli Editoriale | Autismo. Non tengo lo sguardo che un attimo, ma il mio animo è attento Autismo. “Non tengo lo sguardo che un attimo, ma il mio animo è attento” Francesco Bottaccioli - Direttore “C’è spazio per tutti nella mia vita, poco spazio ho io nella vita degli altri. Sottile è il piacere che ricevo dalle attenzioni, come folate di vento accarezzano i miei sensi disconnessi. Non tengo lo sguardo che un attimo, ma il mio animo è attento a chi colora le mie giornate e mi riempie di una vita.” Così, recentemente, un giovane affetto da un disturbo che rientra nello “spettro autistico”, ha comunicato ai suoi amici di Facebook una riflessione, notevole per profondità e precisione. Ci dice innanzitutto che la sua mente è aperta all’accoglienza e che si riempie delle immagini e della vita degli altri, segnalando subito che non sempre è reciproca questa apertura, mostrandoci un errore che spesso commettiamo nella relazione con le persone affette da questo disturbo. L’errore di confondere la difficoltà di tenere lo sguardo e quindi di percorrere la strada consueta della comunicazione umana (che è fatta per l’appunto di sguardi rapidi, intensi, ammiccanti o distanzianti) con il disinteresse per gli altri. Questo ragazzo ci dice invece che il suo animo è attento, anche se lo sguardo è obliquo, la lingua muta e i suoi sensi disconnessi, che però possono essere “accarezzati” dall’attenzione altrui. Tocchiamo con mano la complessità e la varietà dei disturbi dello spettro autistico, che vanno da condizioni particolarmente gravi e invalidanti a condizioni difficili, ma suscettibili di entusiasmanti evoluzioni sul piano della qualità della vita. C’è molta sofferenza nel “mondo autistico”. Al tempo stesso c’è un gran fermento scientifico e clinico, perché da più parti si sta capendo che se si guarda l’intero, l’intera persona che soffre del disturbo, le sue relazioni con l’ambiente fin dal concepimento, è possibile trovare strade e strumenti efficaci nel sollecitare un cambiamento dello stato di salute e di funzionamento. Nelle prossime 100 pagine troverete una sintesi di alto livello delle conoscenze attuali, che fondano innovative linee di ricerca. nn..11 aannnnoo 22001177 ppnneeiirreevviieeww 55 F. Bottaccioli, A.G. Bottaccioli Autismo, linee per un approccio integrato L’autismo, linee per un approccio integrato1 Francesco Bottaccioli - Direzione Master in Psiconeuroendocrinoimmunologia e Scienza della cura integrata, Università dell’Aquila Anna Giulia Bottaccioli - Medico chirurgo, specializzanda in Medicina Interna, La Sapienza università di Roma, socio SIPNEI Lazio Negli ultimi anni, si è registrato un forte sviluppo della ricerca su aspetti 1. della eziopatogenesi dell’autismo che, a ben vedere, sono strettamente Questo articolo collegati tra loro: il ruolo del sistema immunitario della madre e del bambino si basa sul para- grafo “Autismo” e quindi dell’infi ammazione; lo stress in gravidanza e nelle prime fasi della del cap. 18 del vita; lo stress ossidativo e le correlate disfunzioni mitocondriali; l’azione volume perturbatrice della chimica ambientale. Bottaccioli F, Queste nuove conoscenze sulla patogenesi del disturbo può orientare Bottaccioli AG il terapeuta a non rimanere ingabbiato nella sua specializzazione (la (2017) neuropsichiatria infantile) e a vedere l’intero. In questo quadro, l’articolo Psiconeuroendo- descrive le evidenze scientifi che disponibili sull’uso di diversi strumenti crinoimmunolo- preventivi e terapeutici di tipo nutrizionale, relazionale e cognitivo. gia e scienza della cura integrata, Parole chiave: patogenesi nuove idee, stress in gravidanza, immunità materna, Edra, Milano immunità infantile, cura integrata In recent years, there has been a strong research development on aspects of the pathogenesis of autism which are closely interconnected: the role of the immune system of mother and child and consequently of infl ammation; stress during pregnancy and in the early stages of life; oxidative stress and related mitochondrial dysfunction; the disrupting action of environmental chemistry. This new knowledge about the pathogenesis of the disorder can guide the therapist not to remain trapped in its medical specialization (child neuropsychiatry) and to see the whole. In this framework the article describes the scientifi c evidence available about the use of different preventive and therapeutic tools of nutritional, relational, and cognitive type. Key words: pathogenesis new knowledge, stress pregnancy, maternal immunity, infant immunity, integrated care Ricevuto il 1 febbraio 2017 accettato il 15 febbraio 2017 Corrispondenza: [email protected] e [email protected] 6 pneireview n.1 anno 2017 F. Bottaccioli, A.G. Bottaccioli Autismo, linee per un approccio integrato Autismo è un termine generico per indicare una molteplicità di condizio- ni patologiche del neurosviluppo. Il DSM-5 raggruppa nel “disturbo dello spettro dell’autismo” (DSA o ASD in inglese) disturbi che precedentemente erano classifi cati come vari tipi di autismo: precoce, infantile, di Kanner, ati- pico, disturbo disintegrativo dell’infanzia, ad alto funzionamento, disturbo di Asperger. I segni, che se il disturbo è grave possono essere evidenti anche prima dei 12 mesi di età, altrimenti entro i 24 mesi, riguardano innanzitutto defi cit persistenti nella comunicazione e nell’interazione sociale. Il disturbo del linguaggio è frequente: può essere drammatico, con mutismo e catatonia soprattutto in adolescenza, oppure può essere lento, legnoso, diffi coltoso. Il bambino mostra anche una scarsa comprensione del linguaggio. Una sintesi dei criteri diagnostici principali si trova nel Box 1. L’autismo è frequentemente associato a iperattività, irritabilità, aggressi- vità e anche a problemi fi sici, soprattutto gastrointestinali. Non è un disturbo neurodegenerativo, quindi apprendimento e strategie compensatorie funzionano, migliorando nella gran parte dei casi la situa- zione iniziale. Solo una piccola percentuale di bambini affetti dal disturbo peggiora in adolescenza, mentre la maggioranza migliora. Tuttavia, solo una minoranza vive e lavora, in età adulta, in autonomia. Anche in queste persone intellettualmente più dotate forte è lo stress per il mantenimento delle relazioni sociali, adottando tecniche e strategie di mascheramento del- le diffi coltà, non piccole, che comunque incontrano. BOX 1 - Il disturbo dello spettro autistico secondo il DSM-5 A. Defi cit persistenti della comunicazione sociale e dell’interazione in contesti molteplici. B. Comportamenti e attività rigidi (quindi diffi coltà a cambiare), ristretti (limitati, fi ssi), ripetitivi (stereotipie). C. I sintomi si presentano nel periodo precoce dello sviluppo, ma talvolta anche più tardi (possono essere mascherati da strategie apprese in epoche successive). D. Causano compromissione clinicamente signifi cativa. E. Queste alterazioni non sono meglio spiegate da disabilità intellettiva. Riferimento bibliografi co American Psychiatric Association (2014) Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. 5th ed, Raffaello Cortina Editore, Milano, pp. 57-58, trad. it. di 2013, Diagnostic and statistical manual of mental disorders. 5th ed, Arlington, VA. n.1 anno 2017 pneireview 7 F. Bottaccioli, A.G. Bottaccioli Autismo, linee per un approccio integrato Negli ultimi anni la diffusione del disturbo è notevolmente cresciuta: le statistiche parlano di 1 ogni 68 bambini, che diventano 1 ogni 42 maschi e 1 ogni 189 femmine; infatti il disturbo autistico è tipicamente maschile, con un rapporto maschi-femmine di 4:1. Non è chiaro, però, se questo inquietante incremento dell’autismo di- penda da un affi namento della diagnosi o, come alcuni sospettano, dal moltiplicarsi dei fattori di rischio nelle prime fasi della vita, a iniziare dal- la gravidanza. Con tutta probabilità agiscono entrambi i fattori: uno stu- dio sul registro nazionale delle nascite della Danimarca ha concluso che il 60% dell’aumento deriva da un miglioramento delle diagnosi (Hansen et al. 2015). Ma il restante 40%? Le cause del disturbo Sulle cause della malattia, tradizionalmente, il campo si è diviso in due, come del resto per tutte le patologie psichiatriche: da un lato chi attribuiva questi defi cit elaborativi alla genetica; dall’altro, chi invece li attribuiva all’ambiente familiare, esemplifi cato dalla metafora della “madre frigorifero”, proposta negli anni Sessanta dallo psicanalista au- striaco Bruno Bettelheim. Negli ultimi anni, si è registrato un forte sviluppo della ricerca su altri campi che, a ben vedere, sono strettamente collegati tra loro: il ruolo del sistema immunitario della madre e del bambino e quindi dell’infi ammazione; lo stress in gravidanza e nelle prime fasi della vita; lo stress ossidativo e le correlate disfunzioni mitocondriali; l’a- zione perturbatrice della chimica ambientale. Una serie di studi ha dimostrato una correlazione forte tra inquina- mento dell’ambiente di vita e rischio di autismo. L’esposizione peri- natale (cioè in gravidanza e nelle prime fasi della vita del bambino) a inquinamento da metalli, in particolare mercurio e sostanze tossiche prodotte dai motori diesel, è signifi cativamente associata a un incre- mento della frequenza dell’autismo (Shelton et al. 2014). Così le fami- gerate particelle sottili PM e PM sono associate a un aumento del 10 2,5 rischio della patologia. Altri studi hanno documentato un’associazione tra autismo e condizioni infi ammatorie materne prodotte da infezioni virali, autoimmunità, allergie, stress, in particolare durante la gravi- danza, soprattutto se hanno portato a parti prima del tempo (per una rassegna e un commento su questi studi si veda: Gore 2015). Poi ci sono gli studi sulle persone autistiche: nei bambini si registra molto di frequente uno stato di disregolazione immunitaria, che può essere segnalata da autoanticorpi, da reazione di tipo allergico, nonché 8 pneireview n.1 anno 2017
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