Piano di Controllo Agnello di Sardegna IGP PIANO DI CONTROLLO AGNELLO DI SARDEGNA IGP PC Agnello di Sardegna IGP Rev. 1.1 del 01.12.2015 Pagina 1 di 28 Piano di Controllo Agnello di Sardegna IGP STATO DELLE REVISIONI E DELLE MODIFICHE Motivo Numero di Data di Redazione Verifica Approvazione (breve descrizione revisione rilascio (SAC-CVAC) (DIR) (DG) del cambiamento) 25/07/2012 Prima emissione M. Pellegrini 0.1 (LAORE G. Aresu S. Loriga A. Perino Sardegna) (AGRIS Modifica del 1.1 S.R. Sanna S.R. Sanna Sardegna) disciplinare □ Copia CONTROLLATA n°________________ Distribuita a __________________________ data______________ □ Copia NON CONTROLLATA PC Agnello di Sardegna IGP Rev. 1.1 del 01.12.2015 Pagina 2 di 28 Piano di Controllo Agnello di Sardegna IGP INDICE 1 – Premessa ………………………….…………………………………………………4 2 – Scopo e campo di applicazione ……………………………………………………...4 3 – Riferimenti normativi ………………………………………………………..............5 4 – Abbreviazioni ………………………………………………………………………..6 5 – Termini e definizioni ………………………………………………………………...6 6 – Dirigente dell’Autorità di Controllo (DIR) .……………………………………........8 7 – Direttore Generale (DG) ..……………………………………………………………8 8 – Comitato di Certificazione (CdC) …………………………………………………....8 9 – Accesso al sistema di controllo ….…………………………………………………...8 10 – Modalità di presentazione della richiesta di riconoscimento………………………..9 11 – Definizione e caratteristiche del prodotto Agnello di Sardegna IGP ……………...15 12 – Controlli e verifiche presso i soggetti riconosciuti ………………………..............16 13 – Requisiti di conformità …………………………………………………………....16 14 – Identificazione e rintracciabilità …………………………………………………..26 15 – Gestione delle non conformità ………………………………………………….....27 16 – Revisione delle attività ispettive …………………………………………………..27 17 – Ricorsi ………………………………………………………………......................28 18 – Modulistica operatori e verifiche…………………………………..........................28 PC Agnello di Sardegna IGP Rev. 1.1 del 01.12.2015 Pagina 3 di 28 Piano di Controllo Agnello di Sardegna IGP 1. Premessa 1.1. Con Decreto Ministeriale n. 0023032 del 31 ottobre 2013, l’Agenzia AGRIS Sardegna è stata designata quale Autorità Pubblica incaricata ad espletare le funzioni di controllo previste dagli articoli 36 e 37 del Regolamento (UE) n. 1151/12 per la Indicazione geografica protetta “Agnello di Sardegna”, modificato con Regolamento (UE) n. 793 del 19 maggio 2015. 2. Scopo e campo di applicazione 2.1. Il presente Piano di Controllo (PC), redatto nel rispetto del Disciplinare di Produzione dell’Agnello di Sardegna IGP, depositato c/o il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e trasmesso ai competenti Servizi dell’Unione europea nonché modificato e approvato con Regolamento (UE) n. 793 del 19 maggio 2015, stabilisce i principi, i criteri e le modalità dei controlli di conformità. 2.2. Gli scopi del PC sono: a. indicare le modalità di evidenziazione documentale del sistema di garanzia di conformità (autocontrollo) richiesto agli operatori controllati; b. illustrare le modalità di effettuazione delle verifiche documentali, ispettive e analitiche attuate dall’AdC per garantire che l’Agnello di Sardegna IGP, prodotto presso gli operatori controllati, risponda ai requisiti del disciplinare. 2.3. Il PC si applica: a. agli Allevatori; b. ai Macellatori; c. ai Porzionatori e Condizionatori. PC Agnello di Sardegna IGP Rev. 1.1 del 01.12.2015 Pagina 4 di 28 Piano di Controllo Agnello di Sardegna IGP 3. Riferimenti normativi Regolamento (UE) n. 1151/2012 del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari in materia di DOP, IGP e STG e successive modifiche e integrazioni; Legge n. 128 del 24 aprile 1998 art. 53, come sostituito dall’art. 14 della legge 21 dicembre 1999, n. 526, contenente apposite disposizioni concernenti i controlli e la vigilanza sulle denominazioni protette dei prodotti agricoli e alimentari. D.L.vo 27 gennaio 1992, n. 109 – Attuazione delle direttive 89/395/CEE e 89/396/CEE concernenti l’etichettatura, la presentazione e la pubblicità dei prodotti alimentari così come modificato dal D.L.vo 23.06.2003 n. 181. Decreto Legislativo 19 novembre 2004, n. 297 “Disposizioni sanzionatorie in applicazione del regolamento (CEE) n. 2081/92, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli e alimentari”. Regolamento (CE) n. 138/01 della Commissione del 24 gennaio 2001, con cui la denominazione “Agnello di Sardegna” è iscritta quale indicazione geografica protetta nel registro delle denominazioni d’origine protette (D.O.P.) e delle indicazioni geografiche protette (I.G.P.) previsto dall’art. 6, paragrafo 3, del regolamento (CEE) 2081/92. Provvedimento 13 marzo 2001 “Iscrizione della denominazione Agnello di Sardegna nel registro delle denominazioni d’origine protette e delle indicazioni geografiche protette” del Direttore Generale delle Politiche Agricole e Agroalimentari Nazionali. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 73 del 28.3.2001. Regolamento (UE) n. 1166 del 9 dicembre 2010, recante approvazione di modifiche non minori del disciplinare di una denominazione registrata nel registro delle denominazioni d'origine protette e delle indicazioni geografiche protette [Agnello di Sardegna (IGP)]. Provvedimento 14 dicembre 2010. Modifica del Disciplinare di Produzione della denominazione "Agnello di Sardegna", registrata in qualità di Indicazione Geografica Protetta in forza al Regolamento (CE) n. 138 del 24 gennaio 2001. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 4 del 7 gennaio 2011. Regolamento (UE) n. 793 del 19 maggio 2015, recante approvazione di modifiche non minori del disciplinare di una denominazione registrata nel registro delle denominazioni d'origine protette e delle indicazioni geografiche protette [Agnello di Sardegna (IGP)]. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 127/6 del 22 maggio 2015. Decreto MiPAAF del 27 maggio 2015 (GU n. 133 dell’11 giugno 2015) – Modifica Disciplinare di produzione della denominazione Agnello di Sardegna registrata in qualità di IGP in forza al Reg. CE 138/2001 della Commissione del 24 gennaio 2001. Decreto MiPAAF n. 0023032 del 31 ottobre 2013 di designazione dell’”Agenzia AGRIS Sardegna” quale autorità pubblica incaricata ad effettuare i controlli sulla indicazione geografica protetta “Agnello di Sardegna”, registrata in ambito Unione europea ai sensi del Reg. (CEE) n. 2081/92 come sostituito dai Regolamenti (UE) n. 510/06 e n. 1151/12. PC Agnello di Sardegna IGP Rev. 1.1 del 01.12.2015 Pagina 5 di 28 Piano di Controllo Agnello di Sardegna IGP 4. Abbreviazioni IGP: Indicazione Geografica Protetta ICQRF: Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari CT: Consorzio di Tutela incaricato ai sensi dell’art. 14 L. 526/99 CdC Comitato di Certificazione AdC: AGRIS Sardegna - Autorità di Controllo DIR: Dirigente di AGRIS Sardegna preposto all’Autorità di Controllo DP Disciplinare di Produzione PC: Piano di Controllo (comprensivo della modulistica allegata e della Tabella dei Controlli) 5. Termini e definizioni Operatore: soggetto della filiera disciplinata (allevatore, macellatore, porzionatore e condizionatore) che richiede l’accesso al sistema di controllo e certificazione ai fini della IGP. Soggetto riconosciuto: soggetto inserito nel sistema di controllo e certificazione della IGP per le attività effettuate presso i siti produttivi identificati ai fini della Indicazione Geografica Protetta. Certificazione di Conformità: provvedimento amministrativo mediante il quale si dichiara che un processo e/o un prodotto agroalimentare sono conformi a requisiti specificati in un disciplinare approvato dalle competenti Autorità. Il provvedimento è adottato dal DIR. Zona di Produzione: zona geografica delimitata, all’interno della quale è possibile la produzione dell’Agnello di Sardegna IGP. Allevatore: soggetto riconosciuto che produce e\o alleva agnelli secondo i requisiti del Disciplinare di Produzione dell’Agnello di Sardegna IGP. Macellatore: soggetto riconosciuto che macella l’Agnello di Sardegna IGP secondo le modalità descritte nel relativo Disciplinare di Produzione. Porzionatore e Condizionatore: soggetto riconosciuto che porziona e/o condiziona l’Agnello di Sardegna IGP secondo le modalità descritte nel relativo Disciplinare di Produzione. Autocontrollo: verifica dei requisiti di conformità al Disciplinare di Produzione dell’Agnello di Sardegna IGP, attuata e registrata da parte dei soggetti coinvolti nella filiera, presso i propri siti produttivi. Controllo di Conformità: attività mediante il quale l’AdC verifica il rispetto dei requisiti del Disciplinare di Produzione dell’Agnello di Sardegna IGP. Non Conformità: mancato soddisfacimento di requisiti specificati; sono classificate come gravi e lievi. PC Agnello di Sardegna IGP Rev. 1.1 del 01.12.2015 Pagina 6 di 28 Piano di Controllo Agnello di Sardegna IGP Non Conformità Lievi: mancato soddisfacimento di un requisito riguardante le strutture, la documentazione, il processo produttivo o il prodotto, che non pregiudica la rispondenza del prodotto stesso ai requisiti previsti dal Disciplinare di Produzione e dal Piano di Controllo. Il prodotto può essere identificato come DOP-IGP. Non Conformità Gravi: mancato soddisfacimento di un requisito riguardante le strutture, la documentazione, il processo produttivo o il prodotto, che determina la non rispondenza del prodotto stesso ai requisiti previsti dal Disciplinare di Produzione e dal Piano di Controllo. Il prodotto non può essere identificato come DOP-IGP. Consorzio di tutela incaricato: consorzio di tutela della denominazione incaricato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ai sensi dell’articolo 14 della legge 21 dicembre 1999, n. 526. Azione Correttiva: insieme di azioni intraprese al fine di eliminare le cause di non conformità esistenti. Lotto di produzione in allevamento: insieme di agnelli prodotti da un allevamento con modalità controllate e uniformi, destinati al trasferimento ad altro allevamento o al macello, la cui entità massima, nel caso dell’Agnello da latte, coincide con la produzione di una settimana. Lotto di produzione al macello: insieme di agnelli provenienti anche da diversi allevamenti, macellati con modalità controllate e uniformi, la cui entità massima non può superare la produzione del giorno. Lotto di produzione allo stabilimento di porzionatura e/o condizionamento: insieme di agnelli provenienti anche da diversi macelli, porzionati e/o condizionati con modalità controllate e uniformi, la cui entità massima coincide con la produzione di un giorno. Campione del lotto: insieme di agnelli da sottoporre a valutazioni di conformità, intrusive e non, estratti casualmente da un lotto per assicurare la rappresentatività del campione. PC Agnello di Sardegna IGP Rev. 1.1 del 01.12.2015 Pagina 7 di 28 Piano di Controllo Agnello di Sardegna IGP 6. Dirigente dell’Autorità di Controllo (DIR) 6.1. Il DIR è il direttore della struttura organizzativa di livello dirigenziale cui sono attribuite le funzioni di Autorità di Controllo. 6.2. Il DIR decide, sulla base degli esiti delle Verifiche Ispettive, in merito alla certificazione o all’esclusione del prodotto e, sentito il parere obbligatorio non vincolante del CdC, alla iscrizione, sospensione e revoca richieste dagli Operatori. 7. Direttore Generale (DG) 7.1. Il Direttore Generale dell’Agenzia AGRIS Sardegna (DG): a. rappresenta legalmente l’AdC; b. nomina il dirigente dell’AdC; c. decide in merito ai ricorsi avverso i provvedimenti del DIR. 8. Comitato di Certificazione (CdC) 8.1. Il Comitato di Certificazione (CdC) esprime pareri, obbligatori non vincolanti, in merito alle istanze di iscrizione, mantenimento e revoca degli operatori dall’Elenco dei produttori dell’Agnello di Sardegna IGP sottoposte alla decisione del DIR. 8.2. Il CdC si esprime autonomamente e/o su richiesta degli altri Organi dell’AdC in merito al corretto svolgimento dell’attività di certificazione. 8.3. Il CdC è costituito da 5 componenti di cui, tre rappresentanti delle parti sociali e degli interessi coinvolti nell’attività di certificazione di seguito riportati: a. Consumatori; b. Macellatori, Porzionatori e Condizionatori; c. Allevatori; d. Distribuzione; e. Enti di ricerca; più, il rappresentante del Consorzio di Tutela, qualora riconosciuto ai sensi dell’art. 14 della L. 526/99 e il DIR con funzioni di presidenza e di raccordo tra l’AdC e il CdC. 8.4. Il CdC, nominato con provvedimento del DIR sulla base delle segnalazioni delle parti sociali e delle istituzioni coinvolte nell’attività di certificazione, dura in carica tre anni, può essere rinnovato e i componenti vi partecipano a titolo gratuito. 9. Accesso al sistema di controllo 9.1. I soggetti che intendono operare nell'ambito delle procedure previste dal Piano di Controllo devono presentare apposita richiesta di riconoscimento presso l’Organismo di Controllo (di seguito: AdC). PC Agnello di Sardegna IGP Rev. 1.1 del 01.12.2015 Pagina 8 di 28 Piano di Controllo Agnello di Sardegna IGP 9.2. Con l’atto della presentazione della richiesta di riconoscimento e, quindi per effetto dell’esercizio del medesimo, tutti i soggetti richiedenti accettano integralmente i contenuti del presente Piano di Controllo ed assumono diretta responsabilità per le attività svolte. 9.3. I soggetti riconosciuti si impegnano a collaborare con l’AdC facilitando l’attività di controllo svolta dai suoi ispettori per la verifica di conformità degli adempimenti di loro competenza, del prodotto e del suo processo di elaborazione, anche mettendo a disposizione dell’AdC tutti i documenti e le registrazioni pertinenti (compresi, su richiesta, i documenti di trasporto e di vendita). 10. Modalità di presentazione della richiesta di riconoscimento La richiesta di riconoscimento per l’accesso al Piano di Controllo, redatta e sottoscritta direttamente dal soggetto richiedente, deve essere recapitata presso l’AdC. In considerazione dei tempi di istruttoria e di verifica dei requisiti il primo inserimento nel sistema dei controlli avverrà per le macellazioni del periodo natalizio (mesi di novembre e dicembre). Pertanto, la domanda di adesione al sistema dei controlli, deve pervenire all’AdC entro il 31 luglio dell’anno. Le domande pervenute oltre tale data, qualora non fosse possibile considerarle nell’anno in corso, saranno considerate per l’adesione alle macellazioni del periodo natalizio dell’anno successivo. In presenza del Consorzio di Tutela autorizzato, questi potrà consegnare la richiesta di riconoscimento in nome e per conto sia dei propri associati che per altri soggetti in forza di specifica delega. La delega, deve contenere la previsione che le responsabilità derivanti da eventuali inadempienze sono comunque a carico del singolo soggetto richiedente. Nel caso in cui la delega riguardi anche i rapporti economici, la fatturazione potrà essere indirizzata al Consorzio di Tutela dettagliando e/o evidenziando le voci di spesa riferite alle prestazioni erogate nei confronti di ciascun soggetto sulla base del sistema tariffario in vigore. 10.1. Richiesta di riconoscimento presentata da un soggetto singolo L’allevatore, il macellatore o il porzionatore/condizionatore che intende operare nell'ambito delle procedure previste dal Piano di Controllo, deve presentare la Richiesta di riconoscimento (allegato n. 1) corredata di: a. certificato di iscrizione alla Camera di Commercio e/o estremi REA; b. fotocopia di un documento d'identità in corso di validità del rappresentante legale; c. contratto di certificazione (allegato n. 2). Nel caso di richiesta di riconoscimento per la categoria Allevatori la dichiarazione deve includere: a. la consistenza del bestiame, suddiviso per fattrici e arieti, di ogni razza ovina allevata; b. l’elenco dei terreni utilizzati per l’allevamento, corredato dei dati relativi agli estremi catastali e alle superfici, anche tramite copia di documenti tratti da banche dati ufficiali; c. il codice di identificazione assegnato dall’autorità sanitaria all’Operatore; Nel caso di richiesta di riconoscimento per la categoria Macellatori oppure Porzionatori/Condizionatori la dichiarazione deve includere: a. descrizione degli impianti e locali di lavorazione corredata di planimetrie e disposizione degli stessi; b. autorizzazioni sanitarie. PC Agnello di Sardegna IGP Rev. 1.1 del 01.12.2015 Pagina 9 di 28 Piano di Controllo Agnello di Sardegna IGP 10.2. La richiesta di riconoscimento ed i suoi effetti La richiesta di riconoscimento, formalizzata utilizzando gli appositi moduli e i corrispondenti schemi, deve essere compilata in ogni sua parte ed integrata da tutta la documentazione prescritta per il singolo soggetto da riconoscere nell’ambito del Piano di Controllo. La richiesta di riconoscimento attesta che il richiedente dichiara: 1) di essere a conoscenza, di accettare ed osservare senza eccezione alcuna tutte le prescrizioni disposte dal Piano di Controllo della IGP Agnello di Sardegna approvato dal Mi.P.A.A.F.; 2) di essere a conoscenza, di accettare ed osservare il sistema tariffario approvato dal Mi.P.A.A.F. e di corrispondere all’AdC tutte le somme che gli saranno singolarmente addebitate in applicazione del medesimo; 3) di essere in possesso di tutte le autorizzazioni previste dalla vigente legislazione; 4) di impegnarsi: a) ad operare in conformità alle prescrizioni previste dal Disciplinare di produzione della IGP Agnello di Sardegna; b) a dare esecuzione a tutte indistintamente le prescrizioni impartite dall’AdC in dipendenza del Piano di Controllo che il medesimo è stato autorizzato a sviluppare nonché delle corrispondenti istruzioni e/o procedure operative; c) ad accettare le misure di trattamento delle eventuali non conformità che l’AdC accerterà in applicazione del Piano di Controllo; il soggetto interessato può promuovere ricorso entro 30 giorni dal ricevimento della notifica della non conformità nei confronti di tutte le decisioni assunte dall’Organismo stesso, presentandolo all’organo di revisione previsto, che lo giudicherà entro i 30 giorni successivi alla ricezione; nessun altro ricorso può essere presentato all’AdC e le spese di appello sono a carico del soccombente; d) ad autorizzare l’AdC all’utilizzo dei dati acquisiti e forniti dal singolo soggetto riconosciuto per gli scopi connessi con l’esercizio del Piano di Controllo della IGP Agnello di Sardegna; e) a comunicare in forma scritta all’AdC, entro 15 giorni lavorativi, tutte le variazioni ai dati ed alle informazioni rilevanti riportati nella richiesta di riconoscimento; 5) di essere a conoscenza che, in assenza di formale notifica di recesso dal sistema di controllo, l’adesione degli operatori si considera valida anche per le successive campagne produttive. 10.3 La richiesta presentata dal Consorzio di Tutela L’allevatore, il macellatore o il porzionatore/condizionatore, che intende operare nell'ambito delle procedure previste dal Piano di Controllo, può presentare domanda tramite il Consorzio di Tutela riconosciuto dal Mi.P.A.A.F. Nel caso di richiesta di riconoscimento consegnata tramite il Consorzio di Tutela in forza di specifica delega, la stessa dovrà essere formalizzata utilizzando la medesima modulistica di cui all’Allegato n. 1, dovrà essere compilata in ogni sua parte e contenere tutta la documentazione prescritta dal modello per il singolo soggetto da riconoscere nell’ambito del Piano di Controllo. Alla richiesta di riconoscimento, deve essere allegata anche la specifica delega (inserita nella Richiesta di Riconoscimento) al Consorzio di Tutela, dal soggetto che intende assoggettarsi ai controlli dell’AdC secondo le modalità indicate al precedente punto 10.2. 10.4 Procedura di riconoscimento e di registrazione PC Agnello di Sardegna IGP Rev. 1.1 del 01.12.2015 Pagina 10 di 28
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