La rivoluzione russa dell’ottobre 1917 è uno degli eventi principali di questo secolo. Oggi quell’avvenimento è oggetto di una vera e propria campagna ideologica denigratoria: così, la rivoluzione di Lenin finisce per diventare assolutamente incomprensibile. Ernest Mandel, storico e militante insieme, con questo saggio polemico e critico riesamina i principali nodi della rivoluzione russa e affronta la domanda essenziale: l’Ottobre del 1917 è stato un colpo di stato totalitario o una sollevazione sociale liberatrice? Senza nessuna apologia o mitizzazione, Mandel afferma con vigore la legittimità della rivoluzione russa e prende le difese dell’orientamento complessivo del partito bolscevico. Ma, al tempo stesso, individua errori e contraddizioni che hanno avuto un’incidenza nella burocratizzazione del regime sovietico, soprattutto dopo la vittoria nella guerra civile del 1918-1920. Il saggio di Ernest Mandel è accompagnato da un quadro storico della rivoluzione del 1917, di François Vercammen, e da un glossario completo dei nomi e delle formazioni politiche citate nel testo.
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