ebook img

Notiziario ERSA 2022-1 PDF

2022·21.7 MB·Italian
by  ERSA
Save to my drive
Quick download
Download
Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.

Preview Notiziario ERSA 2022-1

Editoriale Sono sempre più evidenti negli ultimi il Consorzio di bonifica per il Canale Emiliano Romagnolo anni gli impatti sulle diverse attività (CER) che consentirà di mettere in campo alcune importanti umane dei cambiamenti climatici, azioni che si propongono di accrescere la cultura tecnologi- dai cui effetti naturalmente non è ca irrigua in maniera diffusa nella nostra regione. esclusa l’agricoltura, che deve fron- Per due anni, infatti, verranno organizzati in sinergia tra i teggiare costantemente le problema- partner una serie di eventi in cui ci si potrà avvalere dell’espe- tiche ad essi connesse. rienza di CER, che da diversi anni gestisce “Acqua Campus”, La scarsità di precipitazioni nei pri- un polo all’avanguardia dedicato al trasferimento dell’innova- mi mesi di quest’anno ci ha messi zione alle imprese che operano in agricoltura. Sono previsti di fronte una volta di più a quello sia incontri in forma di seminari o convegni, sia percorsi di che uno studio conoscitivo condotto recentemente da ARPA aggiornamento tecnico per il personale della pubblica ammi- in Friuli Venezia Giulia ha evidenziato in termini di previsio- nistrazione, i tecnici e consulenti, sia dei workshop dimostra- ni modellistiche: assistiamo ad un aumento di eventi piovosi tivi in cui si potranno vedere e testare le soluzioni tecniche intensi, con una loro distribuzione irregolare nel tempo. Per il che contribuiscono a migliorare l’efficienza e l’efficacia di nostro territorio si prospettano nel lungo periodo, inoltre, un distribuzione. sensibile calo delle precipitazioni durante l’estate ed un si- Parallelamente si opererà anche in campo sperimentale con gnificativo innalzamento di temperatura; il conseguente stress prove gestite da ERSA e mirate all’utilizzo sostenibile della termico richiederà verosimilmente un incremento del numero risorsa idrica nonché nel valutare assieme ai Consorzi di bo- di giorni in cui le colture necessitano di un intervento irriguo. nifica, attraverso applicazioni modellistiche e sistemi di sup- L’approvvigionamento di acqua per l’agricoltura, tuttavia, po- porto alle decisioni, gli apporti ottimali da fornire alle diverse trebbe andare incontro a difficoltà, anche in considerazione colture in base al bilancio idrico del sistema pianta-suolo nelle delle richieste idriche degli altri comparti (potabile, idroelettri- varie fasi di sviluppo e nei diversi territori della regione, in co) e della necessità di garantire il minimo deflusso ecologico modo da poter arrivare in futuro ad una più mirata gestione nei corsi d’acqua interessati dai prelievi. delle forniture irrigue sulla base delle necessità colturali. Diventa quindi fondamentale per la Pubblica Amministrazione Per vincere le sfide che ci attendono sarà necessaria una forte attivarsi di fronte a questi scenari, individuando percorsi che sinergia nell’agire da parte di tutti gli attori coinvolti, partendo aiutino il comparto agricolo ad indirizzarsi verso un utilizzo dal livello più generale della pianificazione della gestione sempre più sostenibile dell’acqua. Gli strumenti che potremo della risorsa idrica e della sua distribuzione, passando per il utilizzare spaziano da sistemi di supporto alle decisioni e lavoro dei tecnici e dei consulenti che affiancano le imprese modelli di simulazione, utili per comprendere in “tempo reale” fino ad arrivare alle scelte operative degli agricoltori che uti- il bilancio idrico ed i corretti quantitativi di acqua necessari lizzano l’acqua per le loro produzioni. utilizzando anche la sensoristica a terra o le immagini ottenu- te da satellite o con droni, a soluzioni tecnologiche avanzate – erogatori, ali gocciolanti, apparecchiature per il pompag- gio, il filtraggio e la fertirrigazione – applicabili in campo per le diverse colture, in modo da garantire l’efficienza irrigua senza compromettere la qualità dei prodotti. Si inserisce strategicamente in questo contesto la collabora- zione tecnico-scientifica appena instaurata tra l’ERSA, l’Asso- Stefano Zannier ciazione dei Consorzi di Bonifica del Friuli Venezia Giulia e Assessore alle risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna 2 2022NOTIZIARIO o N a z i o nale n g e v n o C I O r t i c o l t u r a e F l o r ci o a r u t l I Convegno Nazionale Orticoltura e Floricoltura I Convegno Nazionale Orticoltura e Floricoltura 14-16 Giugno 2022 14-16 Giugno 2022 L’Orticoltura e la Floricoltura fanno parte di sistemi colturali ad alta innovazione e sono state le discipline Lfo’nOdratnictio dlteulrlaa Seo claie tFàl odir iOcortlotuflroar offaruntntioc opltaurrtae Idtail isainsate. mSoin coo dltisucriapllii naed s ua lctau i isnin coovnaczeinotnrae lae fsoormnoa zsiotantee el ela Ldrii’csOecrircptailc idnoeeltl lufeor anis dteiat unlaztii oFdnleiol lsraiiac S opolutcubirbealti àcf hadeni nOcohr etp opafrlriotvera otdefr i cusotitnsitctreoibmlutuie rncado oIltt auinlri aamlnio ada.doS osainlgtona i dfiiincsanctoiipvvolai nzaielol ’sneuec ocenu ois mosini aco od nsetlca entneo tsrltearo dlpaia secfsioepr.l miCnaoezn if ooilnn Ied Caneo tnilv dae eglrnliaoc eSNrocacazii eodtnàea lldleei OOirrsttitocitofullozturioroanf rieu tFstliioacr oilcptouulbrtaub rlIait cavhloiear rnecamh.meSoopn froai vrdeai tsielc ippculoninntoetr sisbuuul cepunaids ssoai tcoio ncn hcmee nocitd rhoaa lspaiog rnftaoiftroimc aaadtzi voioogng aei l el’ ese ucllo afnu otrumircoiea rc chdaee lc din eaoltlsteetrnodi septriaàte.uszeio. nCio nsiail Ip Cubobnlvicehgen oc Nheazipornivaalete Ocrtoincotrlitbuurae ned Fo loirni comltoudroa svIilog crnroeiifnmivcmoaltgoivi mfoa eranelt loi’le dpceoulnnl’otaomlt asi uaflo drpmealsa snzaiootsont erco he per aicceies rheca.a Cpeo odrnit atiutlotIt i a Cadgo olnig vogepig eenr aostu oNlr ifa duziti uofirnloiae lcreah eOp ecrrtimi caeotttltetenuràdra ed reià d.F elfionriirceo nltuuorvae vIslto rcraorteeingmviemo clogh iefm airle esn eittlot op drueen ldlt’oeal lsl’tuoalr ftpooaflrsmosraaictzooio lctnuherea e cd rioi vhcreaàr pcaaoff rerto adntiot at uraedt tn io eaglg gfluii toeu prsoeu.rla ftuotrui rdoi fcihliee rcai paettremndetetreàr.à di definire Inlu coovien vsotrlagtiemgieen tcoh edeilll s’aeltttao rfeo rdmelalz’oiortnoef leo rriicceorlctuar ea ddio tvurtàti aafgflrio onptaerrea tnoerli dfui tfuilrioe.ra permetteràdi definire nI uCoovnev setnraertesgie cheil settore dell’ortofloricolturadovràaffrontare nel futuro. Costantino Cattivello, Antonio Ferrante, Luca Incrocci, Daniele Massa. I Conveners I Conveners Costantino Cattivello, Antonio Ferrante, Luca Incrocci, Daniele Massa. Costantino Cattivello, Antonio Ferrante, Luca Incrocci, Daniele Massa. Con il patrocinio di Con il patrocinio di Con il patrocinio di 0 0 3 2022NOTIZIARIO 3 Indice 4 Quando la biodiversità diventa il motore economico delle aree marginali L’esempio della Basilicata 7 Giorgio 8 Alla ricerca della resilienza perduta 10 Conferme importanti per la produttività del sorgo nell’annata 2021 14 Progetto sperimentale ERSA – MIPAAF per la redazione di linee guida finalizzate ad un utilizzo sostenibile della risorsa Chamelea gallina nell’alto Adriatico Risultati dell’attività sperimentale 19 Bilancio fitosanitario di vite, melo, nocciolo ed actinidia nel 2021 in Friuli Venezia Giulia Bausinve 2021 41 Studio di caratterizzazione del formaggio a pasta semidura “tipo latteria”, a latte crudo e a breve stagionatura 44 L’agricoltura regionale punta su vite e soia, segno positivo anche per gli scambi commerciali con l’estero 46 L’olivicoltura in Friuli Venezia Giulia: storico 2015-2021 3 4 2022NOTIZIARIO Oltre la siepe... il mondo Quando la biodiversità diventa il motore economico delle aree marginali L’esempio della Basilicata Costantino Cattivello Servizio fitosanitario e chimico, ricerca, sperimentazione e assistenza tecnica Il recupero, la conservazione e la valorizzazione della biodiversità negli ultimi anni sono divenuti una sorta di mantra. Questa azione di tutela ha visto l’Italia, paese che vanta una ricchezza vegetale e animale unica a livello internazionale, muoversi con molto ritardo. Le azioni messe in campo, vuoi per lo scarso coordi- namento degli interventi intrapresi, vuoi per la scarsità dei mezzi e non ultima la volontà di portarle avanti, hanno spesso sortito scarsi risultati. Diverse azioni, lodevoli nello spirito, non hanno avuto il successo spe- rato perché non hanno tenuto in debito conto che la biodiversità non si preserva se non si mette al centro dell’agire l’agricoltore. In questo contesto l’esempio della Basilicata è illuminante ed è per questo che ne parliamo con il dott. Domenico Cerbino, dell’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura (ALSIA) che più si è speso ed ha operato in tal senso in questi anni. Dott. Cerbino ci faccia alcuni esempi dell’agro- sud della Basilicata si caratterizza per la sua biodiversità lucana orografica e il suo clima molto variabile. Nono- stante la nostra regione si collochi nel mezzo del Un esempio da segnalare è, sicuramente, l’espe- Mediterraneo, tutti i versanti a ovest, le vallate rienza maturata da circa 15 anni nell’area sud e gole, sono influenzati dal versante oceanico della Basilicata sulla valorizzazione dell’agrobio- e continentale del clima mediterraneo che ha diversità. Si tratta di un percorso condiviso, fin contribuito a creare condizioni particolari per dal primo momento, con gli agricoltori custodi e tutti gli imprenditori agricoli interessati presenti la diffusione di numerose specie. Lo stesso vale sul territorio relativamente al recupero, la tutela per i versanti esposti a sud, sud-est del territorio e la valorizzazione della biodiversità agricola e del Parco del Pollino (Senisese, Sinni, Sarmen- di interesse alimentare. Un esempio di come l’a- to) che hanno garantito lo sviluppo di ulteriori grobiodiversità diventa una grande opportunità, specie frutticole, orticole e cerealicole. Sicura- con le sue risorse genetiche, per lo sviluppo del mente, il mancato o limitato sviluppo agricolo in territorio. molte aree del territorio e il ruolo svolto in questi anni dagli agricoltori custodi hanno contribuito Quali sono i motivi alla base di questa ricchezza al mantenimento e al trasferimento di numerose e del fatto che sia giunta in larga parte fino a risorse genetiche fino ai giorni. noi? Quali strategie ha adottato l’Alsia per valoriz- Si tratta di un territorio ricco di biodiversità agri- zare questa biodiversità? cola, come segnalato dalla ricognizione dall’Al- sia, relativamente ai settori orticolo, frutticolo e Il primo obiettivo dell’Alsia in questi anni è sta- cerealicolo, realizzata negli anni scorsi con il to quello di mettere in sicurezza tutte le risor- censimento di numerose specie e varietà loca- se genetiche censite attraverso la realizzazio- li. Il contesto territoriale ed ecologico dell’area ne, per il settore frutticolo, di numerosi siti di 3 2022NOTIZIARIO 5 conservazione sia presso il nostro centro che luoghi dove si conserva la biodiversità agricola presso le aziende degli agricoltori custodi del ma anche dove si produce, si trasforma e si pos- territorio. Per il settore orticolo e cerealicolo è sono consumare i prodotti agroalimentari tipici e stata creata, presso il centro sperimentale Alsia tradizionali (DOP, IGP, PAT, ect). di Rotonda (A.A.S.D.”Pollino”), una banca del Si tratta della sintesi del censimento avviato germoplasma per la conservazione a lungo nell’area sud della Basilicata nel settore della termine del materiale di propagazione. Con- biodiversità agricola ed alimentare oltre a tutto il testualmente, è stato intrapreso uno studio spe- lavoro di caratterizzazione, conservazione, tute- cifico sulla caratterizzazione bio-agronomica la e valorizzazione nello stesso settore. (morfologica-fenologica e genetica) di tutte le Si sta cercando di far diventare questo patrimo- risorse genetiche. Per gran parte delle specie e nio di risorse genetiche e alimentari una grande varietà monitorate si è provveduto all’iscrizione opportunità per lo sviluppo del territorio, ricono- nell’anagrafe regionale e nazionale della Biodi- scendo a queste figure il ruolo e il lavoro svolto versità agricola come varietà da conservazione in questi anni, vale a dire la funzione di custodi per garantire la tutela. Per alcune specie sono della biodiversità agricola ed alimentare. state avviate anche azioni di riproduzione del materiale di propagazione per la distribuzione Attraverso quali eventi e manifestazioni avete del materiale agli agricoltori custodi e per favo- promosso l’offerta agroalimentare del territorio? rire lo sviluppo di microfiliere. Sono stati speri- Il progetto portato avanti dall’Alsia ha una pecu- mentati dei percorsi di valorizzazione della bio- liarità, vede il coinvolgimento di tanti altri sog- diversità agricola con la creazione della prima getti del territorio come i GAL (Gruppo di azione Comunità del Cibo in Italia (art. 13 legge N° locale), il Parco Nazionale del Pollino, la Comu- 194/15) e di due itinerari della biodiversità di nità del Cibo Pollino-Lagonegrese, la Regione, interesse agricolo e alimentare (art. 12 legge le Pro Loco, ect., che contribuiscono, ognuno N° 194/15), per promuovere e valorizzare l’a- con le proprie competenze, risorse e attività, a grobiodiversità. promuovere e valorizzare la ricca offerta agro- alimentare. Ultimamente, si sta lavorando per Ci parli degli agricoltori e cuochi custodi e della creare una rete di eventi con l’obiettivo di fornire Comunità del cibo all’utenza turistica ulteriori motivazioni per venire Dei due itinerari presentati recentemente, il primo sul nostro territorio e si sta lavorando per una col- interessa quello degli agricoltori custodi mentre laborazione con l’APT (Agenzia di Promozione il secondo va ad integrare la figura dell’agricol- Territoriale della Basilicata) per la promozione a tore custode con nuove figure come quella del livello nazionale, attraverso la partecipazione a produttore, trasformatore e cuoco custode: que- fiere ed eventi, dell’agrobiodiversità e del territo- ste hanno lo scopo di far conoscere non solo i rio del Parco Nazionale del Pollino. 3 6 2022NOTIZIARIO L’area del parco del Pollino è diventato un am- dell’animazione territoriale, dell’agroalimentare, bito produttivo importante per la produzione e dell’agrobiodiversità e delle piante officinali. In prima trasformazione di diverse officinali, ce ne questi anni, il centro ha infatti attuato diversi pro- può parlare? getti sull’agrobiodiversità, sulle produzioni agro- alimentari tipiche e tradizionali e sulle piante offi- L’esperienza avviata nel Parco Nazionale del cinali. Il centro ospita anche la Banca Regionale Pollino nel settore delle piante officinali ormai è dei semi antichi “Franco Sassone”, che raccoglie diventata una buona pratica che viene osserva- materiale di propagazione nel settore orticolo, ta con grande interesse a livello regionale e na- cerealicolo e nel settore officinale. Sono presenti zionale. Il tutto nasce dalla sollecitazione di un diversi siti di conservazione di antichi vitigni, di imprenditore lucano che con il suo investimento pero, melo, melograno, nocciolo, ect. Inoltre nel in Basilicata ed in particolare nell’area sud della settore officinale è presente un campo di pian- nostra Regione, per la produzione di integratori te madri (salvia, iperico, verbena, ect) e diversi locali, ha voluto coinvolgere l’Alsia per la crea- campi dimostrativi. Anche per il settore officinale zione di una filiera tutta lucana per la produzione è stato avviato per diverse specie un processo di di erbe officinali. L’Agenzia in poco tempo ha predisposto e svi- selezione, caratterizzazione e riproduzione del luppato un progetto sperimentale-divulgativo per materiale di propagazione per caratterizzare le coinvolgere giovani produttori, prima dell’area filiere officinali regionali. sud della Basilicata e successivamente in tutta la Regione. È stata fornita alla filiera un’adeguata Quali altri progetti avere in cantiere? assistenza tecnica e un continuo aggiornamento I progetti in cantiere sono tanti, sicuramente quel- con attività formative/informative per il supera- lo dell’agrobiodiversità insieme a quello del set- mento di tutte le criticità. Oggi la superficie nel tore officinale sono al centro di diverse progetta- settore delle piante officinali presente nell’area zioni a livello regionale, nazionale ed europeo. del Parco Nazionale è aumentata in maniera Le attività maggiormente attenzionate sono il cen- consistente insieme a quella regionale. simento e la conservazione delle risorse geneti- che regionali, con il potenziamento della Banca Ci può illustrare l’attività dell’Azienda Agricola del Germoplasma. Il completamento dei siti di Sperimentale Dimostrativa “Pollino” di Rotonda? conservazione presso il nostro ente e tra gli agri- Il nostro centro sperimentale Alsia Pollino di Ro- coltori custodi. Sempre per il settore dell’agrobio- tonda nasce nel 2007, da un protocollo d’intesa diversità si punterà a progetti di valorizzazione con il Parco Nazionale del Pollino, l’Alsia e il in collaborazione con associazioni e Comunità Comune di Rotonda, allo scopo di creare sul ter- del Cibo. Per il settore officinale sarà potenziato ritorio del Parco Nazionale e di tutta l’area sud il progetto della domesticazione e coltivazione della Basilicata un presidio di tecnici e divulgato- delle erbe spontanee, oltre al potenziamento e ri per fornire assistenza e consulenza alle impre- diversificazione commerciale di altri settori della se agricole, oltre che avere compiti nell’ambito filiera (cosmetico, liquori, ect.). Profilo dell’intervistato Domenico Cerbino è nato a Bitche (Francia) il 17/08/1860. Dopo il conseguimento del diploma di Perito Agra- rio presso l’Istituto Tecnico di Agrario di Villa D’Agri (PZ), ha conseguito la specializzazione come tecnico agrario dei sistemi produttivi delle aree interne. Nel 1998 ha conseguito la qualifica di Divulgatore agricolo polivalente presso il CIFDA di Metaponto (MT) e nel 2013 ha conseguito la Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie presso l’Università degli Studi Guglielmo Marconi a Roma. Ha lavorato nel mondo della Cooperazione. Referente regio- nale dell’Alsia nel settore dell’Agrobiodiversità e delle piante officinali. Responsabile del Centro Sperimentale Di- mostrativo “Pollino” e della Banca del Germoplasma dei semi antichi della Basilicata “Franco Sassone”, referente di numerose attività sperimentali nel settore orticolo in collaborazione con alcuni centri sperimentali del CREA a livello nazionale. Responsabile di progetti regionali e nazionali sull’agrobiodiversità e nel settore officinale. 3 2022NOTIZIARIO 7 Nelle scorse settimane ci ha lasciato prematuramente Giorgio Barbiani che molti lettori del Notiziario ERSA e di diverse riviste tecniche hanno potuto apprezzare nel corso del suo lungo percorso lavorativo. Persona generosa, discreta, di grande spessore, mai banale, né animato da voglie di protagonismo, disponibile, pronto ad essere di aiuto a quanti vi si rivolgevano sia per un consiglio tecnico sia per cercare conforto nei momenti difficili. Come figura tecnica mi ha sempre colpito la meticolosa, instancabile e appassionata dedizione al proprio lavoro che lo ha tenuto lontano dai riflettori e dai clamori, spesso passeggeri, della cronaca locale. Era infatti ben cosciente del fatto che la sperimentazione agraria, così come ogni attività umana, per dare i migliori risultati richieda un lungo e silenzioso lavoro fatto di passione, intelligenza ed inventiva ma anche di tanto sudore, fango e polvere patiti negli innumerevoli campi sperimentali. Il suo contributo tecnico è stato molto vasto tanto che è impossibile parlarne in maniera approfondita ma vorrei soffermarmi almeno su alcuni aspetti. È grazie al suo lavoro sui mais locali che abbiamo potuto prima preservare e poi diffondere una biodiversità altrimenti destinata ad essere persa, quando parlare di biodiversità non era di moda. È anche grazie al suo impegno che sono state portate a termine le prime prove di concimazione con formulati innovativi che rendevano possibile un taglio significativo degli apporti senza influire significativamente sulla produttività. È grazie al lavoro pluridecennale del gruppo di sperimentazione cerealicola, di cui è stato una colonna portante, che è stato dato un aiuto concreto e soprattutto super partes agli imprenditori agricoli regionali, e non solo, nel guidare la scelta varietale delle principali specie estensive e nell’aggiornamento delle relative pratiche agronomiche. Chi della sperimentazione agraria ha fatto un punto caratterizzante della sua vita non solo lavorativa oggi si sente impoverito dalla sua perdita ma al tempo stesso arricchito dal suo esempio. Un esempio per i tecnici di oggi e per quelli di domani. Grazie Giorgio. 3 8 2019NOTIZIARIO Alla ricerca della resilienza perduta Costantino Cattivello Servizio fitosanitario e chimico, ricerca, sperimentazione e assistenza tecnica Nei primi mesi dello scorso anno è stato dato alle stampe, per i tipi della Forum editrice uni- versitaria udinese, un testo di circa 180 pagine dal titolo Le piante immunizzate. La visione di un patologo vegetale, a modo suo a cura del prof. Ruggero Osler. Il testo condensa le esperienze maturate dal prof. Osler nel corso della sua lunga carriera, iniziata nel 1975 come visiting professor presso l’University of California (Berkeley), proseguita come ricercatore del CNR presso l’Istituto di Patologia Vegetale dell’Università di Milano e successivamente come titolare della cattedra di Patologia Vegetale all’Università di Udine. L’autore, con sapiente abilità e stile semplice ma rigoroso, conduce il lettore all’interno delle grandi tematiche che segnano, e segneranno nei prossimi anni, il settore agroambientale, con particolare riguardo ai riflessi di molte pratiche agricole sulla resilienza delle piante agrarie. Il linguaggio impiegato è pensato per essere com- prensibile dalla più ampia schiera di tecnici, operatori del settore, studenti e cultori dell’agro- ambiente. Il tema guida del testo è la progressiva riduzio- ne della resilienza delle piante coltivate, che stanno diventando via via più deboli e difficili da difendere. Constatazione che chi vi scrive, e soprattutto chi opera quotidianamente nei campi può confermare. L’autore, con una visione equilibrata ed obietti- va, portando molti esempi concreti, ci spiega quali siano le molteplici cause alla base di que- sta situazione. In primis gli effetti sulla riduzione della biodiversità e resilienza causata dal miglio- ramento genetico; le troppe promesse e aspet- 3 2019NOTIZIARIO 9 tative legate all’uso delle piante geneticamente bientali, etc) che provocano reazioni in grado modificate; la selezione clonale esasperata; le di scatenare una sorta di immunizzazione che si luci ed ombre legate alla micropropagazione, può conservare nel tempo e può essere anche la lotta chimica diretta al parassita piuttosto che trasmessa alla discendenza, senza alcun cam- alla malattia, ma anche un uso piuttosto “disin- biamento a livello genetico. volto” della termoterapia. Vengono pure esami- Last but not least, l’induzione della resistenza, nati gli effetti negativi derivanti dalla coltivazio- compresa quella epigenetica, è un processo ne di piante madri in regime di confinamento veloce, che si può manifestare con maggiore spaziale, che se da un lato evita il contatto fra probabilità e frequenza rispetto alle mutazioni parassita e ospite, dall’altro azzera lo sviluppo genetiche, ed è poco specifica. Ciò significa di meccanismi di resistenza indotta e successi- che una immunizzazione indotta da un fungo va selezione naturale. Infine, viene sottolineato potrebbe essere efficace anche contro un virus come ad aggravare la situazione contribuisca o batterio oppure nei confronti di cause avverse l’impiego sempre più generalizzato di materiale di origine ambientale (siccità, massimi o minimi di propagazione alloctono, che non ha avuto termici, eccessi salini). modo di adattarsi alle nuove condizioni ambien- Partendo dalla constatazione che la perdita del- tali e colturali, ed il sempre minor uso di materia- la biodiversità coltivata unita ad una elusione le ottenuto da processi gamici (da seme). dei meccanismi di selezione naturale siano le L’autore ci mostra come sia necessario fare mar- cause alla base dell’indebolimento delle pian- cia indietro prendendo vie nuove che contem- te coltivate, nelle parti finali del testo l’autore plino un uso più ragionato delle tecniche fin qui indica le linee guida dell’agire, sollecitando adottate, ad esempio favorendo le capacità di un cambio di peso fra interventi diretti contro il autodifesa della pianta attraverso meccanismi di patogeno (da non abbandonare ma ridimensio- resistenza indotta. nare) a favore di un rafforzamento delle piante A proposito di resistenza indotta l’autore ricorda coltivate indotte, immunizzate e selezionate. che una pianta si può difendere da una fitopatia Un libro da leggere e su cui meditare che non attraverso due strade: grazie ad una resistenza può mancare fra quanti, a vario titolo, operano genetica propria o dopo aver interagito con in ambito agricolo ed hanno a cuore il nostro “fattori esterni” (microorganismi vari, stress am- futuro. 3 10 2022NOTIZIARIO Cappello Conferme importanti per la produttività del sorgo nell’annata 2021 Marco Signor, Thomas Lazzarin Servizio fitosanitario e chimico, ricerca, sperimentazione e assistenza tecnica Rispetto a ciò che l’andamento climatico aveva linea con la buona annata precedente. fatto supporre, l’annata 2021 ha riservato dati La raccolta è avvenuta il 27 ottobre 2021 e positivi per la coltivazione del sorgo in Friuli Ve- non sono stati riscontrati problemi legati alle mi- nezia Giulia. cotossine. Come si può notare dai Grafici 1 e 2, che ri- La produzione stabile in un anno difficile, asso- portano l’andamento pluviometrico e quello ter- ciata alle caratteristiche peculiari della coltura, mometrico della stazione di Talmassons (UD) da che necessita sicuramente di una minore quanti- marzo a ottobre 2021, il periodo primaverile è tà di input produttivi (resistente a periodi di sicci- stato caratterizzato da temperature mediamente tà, ampia competizione verso le infestanti) rende Grafico 1 e 2 più basse rispetto alla media dei 10 anni pre- cedenti. Inoltre, dalla seconda decade di aprile e per tutto maggio, le precipitazioni sono state intense e di molto superiori alla media. Di con- seguenza i terreni sono risultati mediamente più freddi e imbibiti di acqua, specialmente quelli pesanti e caratterizzati da un’abbondante fra- zione argillosa. L’appezzamento dove ERSA aveva previsto di eseguire la prova, nel comune di Castions di Strada (UD), presentava proprio queste dinamiche idriche nel terreno; alla luce di ciò la semina del sorgo è stata posticipata al 14 giugno, circa un mese in ritardo rispetto all’an- nata precedente. La riserva idrica del terreno ha comunque permesso alla coltura di emergere e svilupparsi (Foto 1), anche se le condizioni cli- matiche sono mutate sensibilmente ed in modo repentino. Infatti, dal momento della semina e per i 20 giorni seguenti, non ci sono state precipitazioni e le temperature hanno raggiunto picchi medi più elevati rispetto al periodo. L’e- state è stata caratterizzata da precipitazioni non abbondanti, ma ben distribuite e da temperature nella norma. Un periodo di scarsa piovosità si è riproposto nel mese di settembre, ma la coltura era in una fase fenologica che non ha comporta- to sofferenze per la mancanza idrica. In conclu- sione, rispetto alla situazione iniziale, che non prometteva bene, il risultato produttivo è stato in 3

See more

The list of books you might like

Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.