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Mi ami o mi vuoi bene? L'intelligenza affettiva PDF

165 Pages·2009·4.441 MB·Italian
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Magda Maddalena Marconi Mi aMi o Mi VUoi BeNe? L’intelligenza affettiva ARMANDO EDITORE MARCONI, Magda Maddalena Mi ami o mi vuoi bene? l’intelligenza affettiva ; roma : armando, © 2009 176 p. ; 22 cm. (scaffale aperto - psicologia) isBN: 978-88-6081-530-9 1. il percorso mentale dell’amore 2. la coppia 3. psicoterapia in coppia cDD 150 © 2009 armando armando s.r.l. Viale trastevere, 236 - 00153 roma Direzione - Uficio Stampa 06/5894525 Direzione editoriale e Redazione 06/5817245 Amministrazione - Uficio Abbonamenti 06/5806420 Fax 06/5818564 Internet: http://www.armando.it e-Mail: [email protected] ; [email protected] 21-09-069 i diritti di traduzione, di riproduzione e di adattamento, totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microilm e le copie fotostatiche), in lingua italiana, sono riservati per tutti i paesi. fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, comma 4, della legge 22 aprile 1941 n. 633 ovvero dall’accordo stipulato tra siae, sNs e cNa, coNfartigiaNato, casa, claai, coNfcoM- Mercio, coNfeserceNti il 18 dicembre 2000. le riproduzioni a uso differente da quello personale potranno avvenire, per un numero di pagine non superiore al 15% del presente volume/fascicolo, solo a seguito di speci- ica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Via delle Erbe, n. 2, 20121 Milano, telefax 02 809506, e-mail [email protected] Sommario Introduzione 9 Ic ontetnidu el/ibro Il Prologo 15 Capitporliom oI:l p rocesmseon taldee ll'amore 17 Individpuearra smair eL.' innamoramento.l i'nDnoapmoo ra­ mento Capitsoelcoo ndSoi:a moi ng raddoi a mare? 23 L'intelliegmeontziav o-affeItltn iuvoav.o periinoc duoiv ivia- mo:i d isvalCoorsia. signviofliebcrea n ee cosas ignifica amare. Comep osscoa pisreel a'mo.L ed omandceh ec ia iutaAn.oS: i a- mo ing raddoi a marel?a. D uranitled ialorgioe sacdoa scoltare È soltoe ?L 'ascoèlp teort e? rivolatt oe 2?a .L ec osceh es celgo, led ecidaos sieam tee ?3 a.S op ormnie lt umoo dod ir agionare, purr ispettialmn idoo? 4 a.M i piacrei spetlteat rueie d ee5?a .Ti stimo6?a .T id ifend7oa?.P ercepicshcetuo falia s tescsoas nae i miecio nfrontBi.I? l n ostrraop poritnco o ppièav eraom ore? Capittoelroz Loe:d iverstirtaiàp artner 43 La fasdei a dattameanltloca o nvivenIz cao.m portamepnetrii ­ colonseil lfaa sdee l'aldattameanltldoai verslit.Làa :n egazione delldai vers2i.tL àa.c ritiscvaa luta3n.tI elc. o ntro4l.lL o'.i m­ medesimazione-sott5o.mL ios ssicoonrea.g giaLmaep natuor.a delldai versPeirtcàhd.éu ep ersocnhee s ia manop rovocarneoa ­ zionnie gative? Capiqtuoalrot o: L'equilibirnic oo ppia 57 Comes onoi on ellcao ppiLaa?t ridimensiionnca olpiptiCàao .m e starbee nei nsiemle.I.o n,e llcao ppipae,r cepiislmc ioo c orpo? 2.S onop resenmteen talme3n.It lme i?o m odod 'essèe aruet en- p ticnoe llcao pia? Capiqtuoilnot o: Im odid ie sserei nc oppia 69 Lac oppidai verge"nVtaepi:e rl at uas tradiaov, a dop erl am ia". Lac oppipaa rall"eClaam:m iniaimnos iesmeen ztao ccarLcai ". coppicao ntrollQaunatned.io l p robledmealc ontromlalsoc hera qualcods'aa ltLrao c.o ppiianc ompetiziLoanc eo.p pisab ilan­ ciatLaa.c oppi"at cia mbierLòa"c .o ppi"au omom olestaLtao ". coppi"ad onnmao lestaLtaa" c.o ppi"an onc ercadrier agigun­ germiL"a.c oppi"af acciatmuot itnos iemLea"c .o ppi"al ulie,ei l'alpterras ona" CapisteoslItol oi t:i gi 119 Quandnoo ns il itiRgaap.p ordtioa micizoi raa ppordtico o ppia? L'adulteIrp iroe.c oncseutltli' adulLt'aedruilot.e mraisoc herato: "Hos posaltaos uaf amigli"aH"os. p eracthoem orissLee"r .e a­ zionpis icofisidcehlel 'adulterio Capisteotltoi mo: Ilc ambiamento 141 Cos'lèap sicoteriancp oipap icae ntrsautSla e nsoS.u peraicr oen ­ flitstein zvai ncitnoérv ii ntLi'a.m orec omes fidPae.r chcéis i lasciRai?fl essipoenrli ed onneR.i flessipoenrgi l uio mini Notdeia pprofondimento 161 Bibliografia 173 Introduzione «Dottoressa… come faccio a capire se l’amo?», «non capisco se mi ama o se mi vuole bene…»: queste sono le domande – sempre più frequenti – che mi hanno motivato a scrivere questo libro, oltre al desiderio di proporre al lettore una ulteriore prospettiva di riles- sione di fronte ai dubbi sui propri ed altrui sentimenti. Uno degli atteggiamenti più usuali che riscontro nelle coppie che vivono disagi relazionali, è la deresponsabilizzazione del singolo in- dividuo, nella misura in cui si parla di coppia e non di persona nella coppia. La deresponsabilizzazione non dovrebbe essere intesa come un comportamento disimpegnato ma unicamente come segnale di un disagio che, proprio perché tale, necessiterebbe della possibilità di godere del diritto di trasformarsi in responsabilizzazione nei con- fronti della persona che si ama, non nell’obbligo di dovere esserlo: in questa consapevolezza non si creerebbe il senso di colpa e la fuga, ma il senso di appartenenza e di libertà responsabile come irrinun- ciabili prerogative dei diritti dell’essere umano. Notare e sidare l’abitudine di generalizzare certi luoghi comuni espressi dalle persone, mi dà la possibilità di stimolare delle alter- native di senso che possono nascere dalle persone stesse e che, nella misura in cui vengono prese in considerazione e valorizzate, modii- cano l’atteggiamento e il modo disfunzionale di pensare in coppia. Durante il percorso psicoterapeutico, mi avvalgo di una modalità integrata, ad orientamento umanistico-esistenziale (Note di appro- foNdimeNto 1), che può essere di tipo sistemico (a favore del riequi- librio del sistema-coppia e del sistema-famiglia), come pure di tipo individuale (a favore della serenità dei due partner) sempre come una psicoterapia in coppia (non di coppia). Nella psicoterapia integrata, nessun concetto esposto che celi un problema, viene ignorato ma viene notato ed accolto assieme alla persona che lo esprime per risvegliare in lei il valore della libertà 9 responsabile che abbia un senso pieno ed appagante. È una sorta di auto trasformazione grazie all’ascolto del proprio corpo, delle pro- prie risorse interiori e della capacità di realizzarle. Dato che ogni persona possiede i propri valori, i propri signiicati e i propri scopi, nessuno può, né dovrebbe, convincerla a cambiarli: per ogni persona essi rappresentano la più autentica centratura tri- dimensionale. L’antropologia umanistico-esistenziale, in cui si inserisce questo tipo di intervento, rispetta ogni singolo essere umano e non può esse- re, in nessun caso, falsiicata perché si fonda sull’unicità e sulla ori- ginalità della singola persona cioè della sua tridimensionalità (Note di approfoNdimeNto 2). Non esiste una responsabilità di coppia o della famiglia ma sol- tanto del singolo nella coppia, del singolo nella famiglia, del singolo nella società. In questo “viaggio all’interno di sé” non viene mai proposta un’idea che sia del professionista o di una corrente di pensiero – quindi diversa dal modo di ragionare delle due persone, ma un’idea che sia già presente in loro – come possibilità di realizzarsi –, anche se nascosta da anni. L’interesse vivo per ciò che viene detto o fatto dai partner, mi sprona a rivisitare molti concetti che assumono nuovi signiicati: non si tratta di propugnare la verità assoluta ma di scoprire una ve- rità relativa alla singolarità ed unicità della coppia calata – questo è importante – nella sua realtà oggettiva. Come a dire che, se un atteg- giamento considerato disfunzionale per la maggior parte delle per- sone, risulta funzionale ad una coppia, è utile che rimanga tale nella misura in cui non danneggia alcuna persona. In questo modo devono essere rivisitati tutti i rigorismi teorici, comportamentali e moralisti- ci a vantaggio di una coppia che deve però trovare in sé le ragioni d’essere rispettando le due singole persone, i valori di entrambe e dando loro la possibilità di sentirsi le uniche responsabili – non col- pevoli – della propria storia in coppia. Se esiste una colpa reale, sarà il singolo individuo a trasformarla durante la psicoterapia. Credere che l’amore sia un moto spontaneo del genere umano, prelude al comportamento ingannevole del: “lasciare che tutto vada da sé”, senza cure, senza fatica e senza progetti! L’intelligenza affettiva – fondamentale per la cura dell’amore – si basa sulla consapevolezza di voler bene ad una persona e di volersi adoperare per lei. 10 I contenuti del libro Nel Prologo espongo un breve e sintetico percorso storico-cultu- rale che parte dal “sessantotto” e giunge ai nostri giorni ma solo per focalizzare l’attenzione sulle reazioni dell’uomo e della donna nei confronti della rivoluzione sessuale e per capire – anche se breve- mente – le conseguenze di una impreparazione ad un cambiamento storico e psicologico che avrebbe avuto bisogno di grandi rilessioni. Come sempre succede, ed è naturale che sia così, l’uomo non solo non è preparato ai grandi eventi storici, ma non considera mai a quali sconvolgimenti valoriali va incontro e a quali esiti non è mai pronto a far fronte! Nel primo capitolo in cui propongo “Il processo mentale dell’amo- re”, espongo il percorso di evoluzione della “capacità di amare” che parte dal processo dell’Individuazione e che procede grazie alla pos- sibilità che l’essere umano possiede di innamorarsi di una persona. Compio un breve escursus per spiegare i fallimenti dell’esperienza della cosiddetta “coppia aperta” a causa di un eccesso di libertà priva di responsabilità. Si è constatato, nel corso del tempo, che la “coppia aperta” non solo non ha risolto assolutamente il problema dello stare male in cop- pia ma ha minato profondamente i valori dello stare bene in coppia. Nel paragrafo “Dopo l’innamoramento” evidenzio alcune rea- zioni psicologiche di disillusione che possono sfociare in vari esiti comportamentali, tra i quali – molto comuni –, voler cambiare l’altro che non corrisponde più alla persona idealizzata precedentemente quindi, non rispettando la sua unicità, non le si permette di rimanere in coppia in modo autentico, spontaneo e libero. Nel secondo capitolo “Siamo in grado di amare?” metto il lettore nella condizione di porsi questa domanda facendo delle rilessioni per capire non solo la sua capacità attuale ma la sua potenzialità futura di coltivare il sentimento dell’amore. 11 Distinguo e spiego il signiicato dell’intelligenza affettiva cioè la capacità di affezionarsi, di curare la tenerezza per aumentare la ca- pacità di interagire con la persona della propria vita e di sviluppare, nel tempo, la consapevolezza di essere affettuosamente legati ad una persona e responsabilmente preoccupati per lei. Subito dopo, approfondisco il signiicato del “voler bene” e dell’“amare” per distinguere due sentimenti molto importanti, di- versi tra loro ma non distanti l’uno dall’altro. Una serie di domande che possiamo porci ci aiutano a capire se siamo capaci di amare e di farci amare. “Le diversità tra i partner” è il contenuto del terzo capitolo e mira a mettere in evidenza l’importanza di permettere al partner di rima- nere se stesso, di coltivare i propri interessi e di accogliere il fatto che ciò continui a veriicarsi nel corso del tempo: questo dovrebbe veriicarsi reciprocamente ma mai trascurando la vita nella coppia! mai disimpegnandosi! Anche la “Fase di adattamento alla conviven- za” è un periodo della storia in coppia molto signiicativo che pre- vede alcune capacità psicologiche rispettose del modo d’essere di entrambi i partner. Esistono delle reazioni che deinisco “I comportamenti pericolosi nella fase di adattamento alla diversità” che minano questo proces- so basilare che deve tendere verso il rispetto delle originalità delle due persone. Un altro argomento importante nella vita in coppia è la “Paura della diversità e il disagio che due persone che si amano provocano negli altri!” Il quarto capitolo contiene il tema dell’“Equilibrio in coppia” ed elabora una serie di domande che ogni persona può porsi come, ad esempio, “come sono io nella coppia? Qui, cerco di soffermarmi su questo quesito per valorizzare il senso di libertà e di responsabilità piuttosto che rimanere ostinatamente bloccati nella colpevolizzazio- ne dell’altra persona. L’importanza della “Tridimensionalità in coppia” sottolinea un valore molto importante che è il rispetto del corpo, della mente e del modo d’essere dell’altra persona oltreché del proprio. A questo tema segue quello che suggerisce “Come stare bene insieme” e su- bito dopo, il capitolo quinto in cui espongo una serie di “Modi d’es- sere in coppia” estrapolati dalla mia lunga esperienza professionale; sono esempi non omologabili ma rappresentativi di situazioni reali che possono aiutare il lettore a riconoscersi per rilettere, elaborare e crescere. 12 In questi esempi di modi di essere in coppia, spiego le dinamiche ed elaboro una breve analisi di ciò che accade in coppia, espongo brevi considerazioni psicoterapeutiche unite ad alcuni pregressi cul- turali. Il tema de “I litigi” rappresenta il contenuto del capitolo sesto: la loro importanza, il loro signiicato (quando si palesano come com- portamenti aggressivi) nei confronti del partner – anche quando non si litiga – e quelli nei confronti di se stessi; il tutto calato nella cul- tura antropologica da cui derivano e il modo per elaborarli al ine di renderli utili. Segue una breve elaborazione per spiegare la “differenza che esi- ste tra il rapporto di amicizia e il rapporto di coppia”. L’“adulterio”, che incute timori e perplessità ma anche angosce ed ansie, viene spiegato sulla base di esperienze dirette e protette – nello studio privato – dove si può parlare liberamente! Nel paragrafo “I preconcetti sull’adulterio”, cerco di proporre delle rilessioni par- tendo da alcuni esempi di adulterio mascherato che rappresentano simbolicamente una fuga dal partner. Anche le “reazioni psicoisiche dell’adulterio”, sono risposte interiori che si manifestano nel corpo a causa di qualcosa che l’essere umano raramente accetta comple- tamente. Nel capitolo settimo espongo il tema de “Il cambiamento” parlan- do della “Psicoterapia in coppia centrata sul Senso” al ine di capire il Senso di sé, il Senso dell’altro e il “Senso di stare in coppia” pro- muovendo nelle due persone la consapevolezza di poter “superare i conlitti senza vincitori né vinti”. Rivolgo poi, alla ine, un invito alle donne e agli uomini a rilet- tere più che sulle risposte, sulle domande che ci si può fare relativa- mente ai dubbi, alle paure e alle incertezze che riguardano il nostro mondo affettivo. A questi messaggi faccio seguire delle “Note di approfondimen- to” che permettono a me di essere più chiara ed esauriente e al let- tore di approfondire alcuni aspetti dei contenuti del libro anche se non possono essere esaustivi in quanto… naturalmente suscettibili di cambiamento. 13

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