Londra, anno 1021 di Nostro Signore. Rob J. Cole ha nove anni quando, stringendo le mani della madre morente, si accorge di possedere un dono straordinario: sente l'istante in cui la vita abbandona il corpo. È l'inizio e la scoperta di un'ardente vocazione: diventare medico, apprendere ogni mezzo, ogni arte per trattenere la vita e contrastare la morte. Dopo aver percorso l'Inghilterra con un carrozzone a fianco di un ciarlatano, fermandosi nelle piazze per aggiustare ossa rotte e preparare pozioni, si unisce a una carovana diretta in Oriente. Dopo infinite peripezie giunge in Persia, all'università di Avicenna, dove diviene l'allievo prediletto, l'assistente prezioso, il braccio destro insostituibile di Ibn Sina, il principe dei medici. La parabola di Rob j. Cole è ormai compiuta: la sua abilità nell'arte medica non ha rivali e con indomabile tenacia egli persegue la lotta contro la sofferenza e la morte, per la vita e per un mondo migliore. «Il libro è un viaggio in un triplice mondo: il mondo storico dell'Alto Medioevo, il mondo della conoscenza e delle pratiche mediche, il mondo etico dei valori umani.» Giorgio Cosmacini, Corriere della Sera Titolo originale: The Physician Traduzione dall'americano di Paola Tornaghi Edizione su licenza di RCS Libri S.p.A. Superpocket 2003 R.L. Libri s.r.l., Milano Pagine 670