Description:Con una risata soffocata, Andrew le afferrò le spalle tenendola a distanza… finché non si rese conto che non stava cercando di graffiargli il viso, ma piuttosto di mettergli le mani intorno al collo. Sbigottito, sciolse la presa, e lei immediatamente lo afferrò alla nuca. Lui le resistette senza sforzo, guardando il suo volto minuto con un sorriso perplesso. Andrew era molto più possente di lei, tanto che ogni tentativo di fare forza su di lui era ridicolo. «Caroline,» disse con voce tremante per il divertimento ma anche per il desiderio «state per caso provando a baciarmi?» Lei continuò a strattonarlo furiosa, piena di rabbia e determinazione. Diceva qualcosa sottovoce, soffiando come una gattina arrabbiata. «…Ve lo dimostrerò… vi farò pentire… non sono fatta di ghiaccio, arrogante e insolente depravato…» Andrew non ce la fece più. Guardando quella minuscola donna indignata nelle sue braccia, perse la ragione. Tutto quello a cui riusciva a pensare era quanto la desiderasse e, in fondo, qualche momento rubato nel giardino delle rose sarebbe stato insignificante di fronte all'imponente schema dell'universo.