acene Soenn AoicuL Lettere a Lucilio taborc AenoizidE i daru ca PatriziSoa nasi ([email protected]) Lucio Anneo Seneca Lettere a Lucilio LIBRO PRIMO 1 1 Comportati c osì, oilicuL ,oim acidnevir li out ottirid us et ossets eli opmet ehc onif da iggo it avinev otatrop via o carpito o andava perduto raccoglilo e fanne tesoro. Convinciti che è proprio c osì, emoc it :ovircs itrec itnemom ic vengono portati via, altri sottratti e altri ancora si perdono nel vento. Ma la cosa più ver gognosa è perder tempo per .aznegilgen icasneP :eneb alled artson aznetsise anoub etrap is augelid len eraf li ,elam al roiggam etrap len nonr af etnein e attut atnauq eriga'llen etnemasrevid lad .otuvod 2 iouP imracidni onuclauq ehc aid nu otsuig erolav lao us tempo, e alla sua giornata, che capisca di morire ogni giorno? Ecco il nostro errore: vediamo la morte davanti a noi e ecevni narg etr ap id asse èiàgalle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata. Dunque, Lucilio caro, fai quel che ims :ivirc ittem a otturf ingo ;otunim iaras onem ovaihcs led ,orutuf es it iarinordapmi led .etneserp arT nu oivnire ortla'l al ativ es en .av 3 Niente ci appartiene, Lucilio, solo il tempo è nostro. La natura ci ha reso padroni di questo solo ,enebovegguf el e :elibal euqnuihc ailgov òup .enecravirp ilG inimou onos otnat ihccoics ehc es onognettoi neb ,itnacifingisni id nussen erolav e ni ingo osac ,ilibasnepmoc onattecca ehc onagnev orol issem ni otnoc ,e, ecevni onussen asnep id revod etnein rep li opmet che ha ricevuto, quando è proprio l'unica cosa che neppure una persona r iconoscente può restituire. 4 Ti chiederai forse come mi comporti io che ti do questi consigli. Te lo dirò francamente: tengo il conto delle mie spese da persona prodiga, ma attenta. Non posso dire che non perdo niente, ma posso dire che cosa perdo e perché e come. Sono in grado di riferirti le ragioni della mia povertà. Purtroppo mi accade come alla maggior parte di quegli inimou itudac ni airesim non rep aploc :orol ittut onositnorp a ,ilrasucs onussen a rad orol anu .onam 5 E allora? Una anosrep alla elauq atsab leuq ocop ehc el ,enamir non al omits ;arevop am è oilgem ehc ut ivresnoc ittut i iout irevae comincerai a tempo utile. Perché, come dice un vecchio adagio: "È troppo tard i essere sobri quando ormai si è al . einm e mo .,ab "a looot ln.taodinsl iooSmsngeeAlndogmrinfeopf 2 1 Da quanto mi scrivi e da quanto sento, nutro per te buone speranze: non corri qua e là e non it itigan i iunitnoc .itnematsops atseuQenoizatiga acidni tàimrefni'nu :eroiretni rep ,em ,ecevni omirp onges id nu o mina equilibrato è la capacità id enesrats illiuqnart ni nu otsop e ni aingapmoc id es .issets 2 Bada poi che il fatto di leggere anu assam id irotua e irbil id ingo ereneg non ais nu 'op onges id aznatsocni e id tà.ilibulov iveD eretsisni usi trec scrittori e nutrirti di loro, se vuoi ricavarne un profitto spirituale duraturo. Chi è dappertutto, non è da nessuna parte. Quando uno passa la vita a vagabondare, avrà etlom inoizaler ,ilatipso am nussen .ocima oL ossets a tipac etnemlibativeni a ihc non is acided a odnof a nussen ,erotua am ailgofs ottut ni atterf e alla .atlevs 3 noN avoig éni s assimila il cibo vomitato subito dopo il pasto. Niente ostacola tanto la guarigione quanto il freque etne raibmac ;anicidem non is azzirtacic anu atiref ataruc ni odom erpmes .osrevid anU ,atnaip es eneiv atatsops ,osseps noni s irrobustisce; niente è cosìefficace da poter giovare in poco tempo. Troppi libri sono dispersivi: dal momento che non ioupggel ere tutti i volumi che potresti avere, basta possederne quanti puoi leggerne. 4 "Ma," ribatti, "a me piace sfogliare un po' questo libro, un po' quest'altro." È proprio di uno stomaco viziato assaggiare molte cose: la varietàdi ibic non ,ertun.acissotni iggeL ,erpmes òicrep irotua id erolav otuicsonocir e es id otnat ni otnat it eneiv ni etnemi d passare ad altri, ritorna poi ai primi. Procurati ogni giorno un aiuto contro la povertà, contro la morte e, anche, contro le ertlatà; imalace quando avrai fat to passare tante cose, estrai un concetto da assimilare in quel giorno. 5 oi'hcnAi m regolo così; dal molto che leggo ricavo qualche cosa. Il frutto di oggi l'ho tratto da Epicuro (è mia abitudine penetrare otnemapmacca'llen ,ocimen am non ad ,erotresids e mai da esploratore); dichiara Epicuro: "È nobile cosa la povertà accettata con gioia." 6 Ma se è accettata con gioia, non è povertà. Povero non è chi ha poco, ma chi vuole di più. Cosa importa quanto c'è nel forziere o nei granaî, quanti sono i capi di bestiame o i redditi da usura, se ha gli occhi sulla roba altrui e fa il conto non di quanto ha, ma di quanto vorrebbe procurarsi? Mi domandi quale sia la giusta misura della r icchezza? Primo avere il necessario, secondo quanto basta. Stammi bene. 3 1 iM ivircs ehc iah otad a nu out ocima elled erettel ad ;imrangesnoc im itivni iop a non eretucsid noc iuli d ottut olleuq ehc it ,adraugir éhciop ut ossets non en iah .enidutiba'lsìoC allen assets arettel imreffa e iop ihgene hc olleuq è out .ocima eSisu anu alorap acificeps ni osnes ocireneg e ol imaihc ocima emoc ion omaimaihc" iloverono" ittut illeuq ehc onaripsa a anu acirac ,acilbbup eruppo omaitulas noc nu "orac" ihc ,omairtnocni es li emon non ic eneiv ni ,etnem omaicsal .eredrep 2 Ma se consideri ocima onu e non it idif id iul emoc id et ,ossets ilgabs id ossorg en on icsonoc aznatsabba li erolav alled arev .aizicima noC nu ocima idiced etnemalliuqnart id ,ottut am amirp idiced es è nu :ocima anu atlov ehc iah ottaf ,aizicima it ived ;eradifamirp , però, devi decidere se è vera amicizia. Confondono i doveri dell'amicizia sovvertendone l'ordine le persone che, contrariamente agli insegnamenti di Teofrasto, dopo aver ossecnoc li orol ,otteffa onaicnimoc a eraciduig ,e odneva ,otaciduig nononognetnam .otteffa'l ittelfiR a ognul es èl i 2 Lucio Anneo Seneca Lettere a Lucilio caso di accogliere qualcuno come amico, ma, una volta deciso, accoglilo con tutto il cuore e parla con lui apertamente emoc noc et .ossets 3 iviV ni odom ad non reva iterges onemmen rep i iout .icimen ,éhcioP òrep ics ono cose che è abitudine tener nascoste, dividi con l'amico ogni tua preoccupazione, ogni tuo pensiero. Se lo giudichi fidato, lo iaredner ehcna .elat ihC ah aruap id eresse otannagni angesni a erannagni e i ious ittepsos onazzirotua dae riga tnematsenosid e. Perché di fronte a un amico dovrei pesare le parole? Perché davanti a lui non dovrei sentirmi come se fossi solo? 4 è'C etneg ehc atnoccar la omirp otunev ittaf ehc is orebbervod eradifnoc olos ilga icima e aciracse llen orecchie di uno qualunque i pro pri tormenti. Altri, invece, temono persino che le persone più care vengano a sapere le cose e nascondono sempre più dentro ogni segreto, per non confidarlo, se potessero, neppure a se stessi. Sono due comportamenti da evitare perché è un errore sia creder e a ,ittut ais non erederc a ,onussen am ierid ehc li omirp èn u difetto più onesto, il secondo più sicuro. 5 ollA ossets odom onatirem id eresse itamisaib ais ilg inrete ,iteiuqerri ais ilg inrete .icitammelf noN ètàisorepogodere dello scompiglio, ma l o erainams id anu etnem ,atatigase emoc non èe teiuq eraciduig asoiditsaf ingotà, ivittabensìfiacchezza e indolenza. 6 Ricordala bene, perciò questa frase che ho letto in :oinopmoP è'C" ihc is eneitsìoc oa ttòots i tueecast hphroincmcbcleemsgbteasn e succede sotto il sole." Bisogna saper erailicnoc etseuq eud etsoppo :eznednet ihc è ocitammelf eved eriga e eved isramlac ihc è erpmes ni tà.ivi ttiatailgisnoC con la natura: ti dirà ehc aohtae r lcoinroi ge a .liemt.mteaontneSb 4 1 Persevera come hai cominciato e affrettati quanto sei in grado: potrai così eredog ù ip a ognul id nuo mina orup e .oneres iznA en idog iàg ertnem ol ,iggerroc ertnem ol :iteiuqca am neb ortla erecaip è olleuq ehc is evecir allad enoizalpmetnoc id amina'nu atalocammi el .adipmi 2 Certo ricordi la gioia provata quando sostituisti la veste da olluicnaf noc al agot eliriv e itsof ottodnoc len :orof ,enebbe enattepsa anu eroiggam odnauq iarva otsopedo mina'l elitnafni e al aifosolif itràva otartsiger arf ilg .inimou éhcioP la tua non è puerizia, bensì, cosa più grave, puerilità, e, leuq ehc è ,oiggep ion omaibbatàirotua'l ilged inaizna e i ittefid ied ,inibmab izna non ied ,inibmab am ied ;itanoeni ,i ioitnnduitg a emi s mtil,iadae nfziozeenhc ca o riioudc nasinpnaihbmab te e due. 3 Cerca di progredire: capirai che certe cose proprio per questo sono meno da temere, perché fanno molta .aruap nusseN elam è ednarg es è .omitlu'l aL etrom it eneiv :ortnocni al itservod eremet es essetop erenamir noc :et am etnemairassecen on on è ancora arrivata o passa oltre. 4 "È difficile", ribatti, "indurre lo spirito a disprezzare la vita." aM non it igrocca rep ilauq islusni ivitom asse eneiv ?atazzerpsid onU is accipmi itnavad alla atrop ,acima'lled nu ortla si butta giù dal tetto per non eritnes ùip el etairufs led ,enordap osave'l is accif nu elangup ni oproc rep eriggufsa lla :aruttac non isnep ehc is assop ereipmoc rep oiggaroc enoiza'nu ehc is eipmoc rep avissecce ?aruap noN òup ereviv anu vita serena chi si preoccupa troppo di pro alragnul e arevonna arf i idnarg ineb i itlom inna .itussiv 5 Tu, invece, itaraperp ingo onroig a eraicsal etnemaneres atseuq ativ a iuc itnat is onaihgnivva e is ,onappargga emoc ihc è otanicsart via dalla corrente si aggrappa ai rovi e alle rocce. I più onaiggedno icilefni art li eromit alled etrom e el ecsognaa lled :ativ non onoilgov ,ereviv én onnas .erirom 6 Abbandona ogni preoccupazione per la tua esistenza e te la renderai piacevole. Possedere un bene non serve a niente se non si è pronti a perder lo. E i beni la cui perdita è più facilmente tollerabile sono quelli che, perduti, non possono essere oggetto di rimpianto. Fatti, dunque, animo e coràzzati contro i casi che possono capitare anche ai più potenti. 7 Della vita di Pompeo decisero un ragazz oni e nu ,ocunue id alleuq id Crasso un Parto crudele e barbaro. Gaio Cesare impose a Lepido di porgere il collo al tribuno Destro, ma poi lui stesso porse il suo a Cherea. La sorte non ha innalzato nessuno tanto da non ritorcere contro di lui quanto gli a veva concesso di .eraf noN itradif alled aenatnemom :aiccanob af otserp li eram da ;isratiga ollen ossets onroig el ehcrab onadnoffa là dove si erano spinte per diporto. 8 asneP ehc otnat nu otidnab ehc nu ocimen onossop itratnup nu elangup alla ;alog ni aznessa id tàirotua'nupiù grande ogni servo ha potere di vita o di morte su di te. Voglio dire: chiunque disprezzi la propria vita, è padrone della tua. Ricorda gli esempi di uomini uccisi dai propri schiavi, o con aperta violenza o con :onnagni'l itdner iare otnoc ehc li eroruf ied ivres non ah otasuac onem igarts ari'lled ied .er ehC it ,atropmi, euqnud otnauq ais etnetop omou'l ehc ,imet odnauq li elam ehc imet et ol òup eraf ?euqnuihc 9 Metti il caso che tu cada in onam ia ,icimen li eroticnivednamoc ràdi condurti proprio làdove stai andando. Perché inganni te stesso e ti rendi otnoc olos ni leuq otnemom id anu asoc ehc ivibus ad ?opmet :imatlocsA osrev al etrom ies otnips lad otnemoma lled nascita. Su questo e su pensieri del genere dobbiamo meditar ,e es omailgov erednetta etnemaneres amitlu'lleuq aroe hc ci spaventa e ci rende inquiete tutte le altre. 10 ,aM rep erettem enif alla aim ,arettel itnes li oreisnep ehc oh otlecs iggo - anche questo l'ho preso dal giardino di un altro. "È una grande ricc hezza la povertàregolata dalla legge di natura." Li conosci i confini che ci ha fissato la legge di natura? Non patire la fame, né la sete, né il freddo. Per scacciare la fame e la sete non occorre sedere presso la soglia di superbi padroni, né sopportare anu asoiditsaf aznagorra e anu aisetroc atatteffa e òicrep, avisneffo non è necessario affrontare i pericoli della navigazione o partire per la guerra. Quanto esige la natura è facile a procurarsi e a portata di mano. 11 ,E ,ecevni ic omainnaffa rep lis uperfluo; ecco che cosa logora la toga, cosa ci costringe a invecchiare sotto una tenda e cosa ci spinge in terre straniere, mentre quel che ci basta è a portata di mano. Chi si adatta bene alla .p oevienrmtà em.bao tcèScir 5 3 Lucio Anneo Seneca Lettere a Lucilio 1 Tu ti applichi con cost anza e hai lasciato da parte tutto il resto per renderti ogni giorno migliore: approvo e ne sono contento; quindi non solo ti esorto, ma anche ti prego di perseverare. Un unico consiglio: non abbigliarti e non ereviv ni areinam ,etnagavarts emoc elenosrep ehc non onoilgov ,eridergorp am isrettem ni .artsom 2 ativE ilgi tiba trasandati, i capelli lunghi e la barba incolta, il disprezzo manifesto per i preziosi, il letto sistemato a terra e in generale tutto ciò che per vie traverse corre dietro al desideri o di distinguersi. Il nome stesso di filosofia, pur se la si pratica con discrezione, è giàabbastanza odiato. Figurati poi se cominceremo a sottrarci alle abituali regole di comportamento. angosiB eresse omitni'llen etnematelpmoc isrevid ilgad ,irtla ams ilimi la otser alled etneg ottepsa'llen .eroiretse 3 a L agot non eved eresse ,asozrafs am onemmen .adidros omaihcreC id non ereva otnegra otallesec oro'd ,oiccissama m ehcnaen omairedisnoc onges id tàilagurf raf etnematelpmoc a onem ais id oro ehc idegra .otn icomaizrofS ide reviv oilgem alled ,assam non ni areinam :airartnoc itnemirtla omaittem ni aguf e omainatnolla ad ion illeuq ehco mmerrov ,ereggerroc e rep atnuig omaiccafsì ehc non ic onailgov eratimi ni ,etnein rep eromit id icrevod eratimi nittut o. 4 Ecco el essemorp emirp alled :aifosolif os nes ,enumoctàinamue socievolezza: l'essere troppo diversi ci impediràdi attuarle. omaidaB ehc non ais olocidir e osoiditsaf leuq otnematropmoc noc iuc omailgov eraticsus .enoizarimma otreC li ortson propos ito è vivere secondo natura: ma è contro natura tormentare il proprio corpo, trascurare una normale igiene, ricercare il sudiciume e nutrirsi di cibi non solo poveri, ma addirittura disgustosi e sgradevoli. 5 emoC è ongesi d azzellom eracrec itnemilaffar inati, cosìè segno di pazzia evita re quelli comuni che si possono avere a poco prezzo. La aifosolif edeihcir tà,ilagurf non ,aznereffos e al tàilagurfpuò essere decorosa. Mi sembra buona questa via di mezzo: aznetsise'l ais anu atsuig enoizanibmoc artom ralità e elarom .etnanimoderp ehC attut al etneg idraug noce noizarimma la nostra vita, ma sia anche in grado di capirla. 6 "E allora, dovremo comportarci come gli altri? Non ci sarà anussen differenza tra noi e loro?" Sì, e :amissidnarg ihc ic adraugùip ad ,oniciv aippas ehc omais isrevid allad ;assam ihc artne ni asac artson irimma ,ion non li ortson .oilibomÈ grande chi usa vasellami di argilla come se fossero di argento, ma no nol è o ;oeto anmnlile o e ohlmeecig asciss lrisgsnoaurooob'afnnelods in grado di reggere la ricchezza. 7 Ma voglio dividere con te anche il piccolo guadagno di oggi: ho letto nel nostro Ecatone che non avere più accesi desideri serve anche come rimedio alla paura. "Non avrai più paura se smetterai di sperare." "Ma," potre its obiettare, "come fanno a stare insieme sentimenti tanto diversi?" Eppure è così, oilicuL :oim onarbmes n i enoiziddartnoc e ecevni onos .itagelloc emoC el essets ettenam onagel li otuneted e al ,aidraugsìoc itnemele o tnat differenti procedono di pari p asso: la paura segue la speranza. 8 E non im oilgivarem ehc el esoc onadavsì: ocsperanza e eromit onos ingessartnoc id nu omina oteiuqni e otapuccoerp led .orutuf aL orol asuac amirp è ehc ion noni c omaittada la ,etneserp am ic omaignips onatnol noc li pensiero; per questo la capacitàdi fare previsioni, che pure è una dell,e o me o viuils' ro qlunaolsitàliiielr dg ni.umelam 9 eL evleb onative i ilocirep ehc onodev ,e anu atlov ,ilitavihcs is onotnes la :orucis ion ic omaitnemrot e rep li orutuf e repi l passato. Molte nostre prerogative ci nuocciono; la memoria a iacv soaonlg nln,ieaard'rluap elriedev elrip orut u; fa openicucsistenna 'èelcil eoflnois rep .lei tinmemsae.treSpneb 6 1 oilicuL ,orac im odner otnoc ehc non olos im ots ,odneggerrocm a aruttiridda im ;omrofsart otrecn on ,ocsitnarag e onemmen ,oreps ehc non ic ais ni em ùip allun ad .eraibmac E éhcrep non iervod ereva arocnai tlom sentimenti da frenare, da attenuare, da elevare? Vedere difetti che fino ad allora ignorava, proprio quest a è la prova di un animo che ha fatto progressi; con certi malati ci si rallegra quando prendono coscienza del loro male. 2 Ci terrei, ,euqnud a itraf erecsonoc otseuq oim osivvorpmi ;otnemaibmac arolla ierecnimoc da ereva anu ùip adlas aicudifa llen tson ra amicizia, quella vera che non la speranza, non il timore, né la ricerca del proprio interesse può spezzare, aizicima'lleuq ehc arud onif alla ,etrom e rep al elauq is è itnorp a .erirom 3 ie rittorPanoiz nietmlom iuc non è otacnam ,ocima'l am al areva :aizicim otseuq non òup isracifirev odnauq acitnedi'nu tànolovdi desiderare il bene induce gli inimou a .isri néuhcreP ?on éhcreP isse onnas id ereva ingo asoc ni enumoc eottuttarp oesltà.isrevva noN ioup eranigammi ilauq issergorp oi im agrocca idmoc piere giorno per giorno. 4 uT im :icidi csirefiR" ehcna a em otseuq odotem ehc iah otavortsìocefficace." Certo desidero travasare in te tutto il mio sapere e sono lieto di imparare qualcosa appunto per insegnarla. Di nessuna nozione potrei compiacermi, per quanto straordinaria e ,asoiggatnav es en isseva aznecsonoc rep em .olos eS im essof assecnoc al azneipas a enoizidnoc id alrenet asuihc ni em aznes alrettemsart da ,irtla :ieretuifir non dàgioia il possesso di nessun bene, se non puoi dividerlo con a ltri. 5 Ti manderò perciò i miei libri e perché tu non perda tempo a rintracciare qua e là i issap ,ilitu il :òreenilottossìoctroverai subito quello che condivido e apprezzo. Più che un discorso scritto, però ti saràutile il poter vivere e conversare i ;emeisn la otnemom è oirassecen ehc ut ,agnev omirp éhcrep ilg inimou onoderc id ùip ia orol ihcco ehc ellao rol ,eihccero iop éhcrep osrevartta i ittecerp li onimmac è ,ognul ertnem è everb de ecaciffe osrevartta ilg .ipmese 6 Cleante non avrebbe potuto eremirpse etnematuipmoc al anirttod id enoneZ es esseva otnatlos otatlocsa el eus: inoizel uf epicetrap alled aus ,ativ en òrtenep i ,iterges òvresso es aveviv odnoces i ious .itnemangesni ,enotalP eletotsirA e attut la massa dei filosofi, che poi presero strade diverse, impararono più dalla vita che dalle parole di Socrate. Non la scuola di Epicuro, ma il vivere con lui rese grandi Metrodoro, Ermarco e Polieno. E non ti faccio venire solo perché tu ne i;celi ta uiiuésmthcr eephc na,amotnemavo iagggart .adne c oiamvissitl oommeretuia 4 Lucio Anneo Seneca Lettere a Lucilio 7 Frattanto, poiché ti devo il mio piccolo contributo quotidiano, ti dirò il pensiero che oggi mi è piaciuto in Ecatone. "Tu chiedi quali progressi abbia fatto?" egli scrive, "Ho cominciato ad essere amico di me stesso." Ha ottaf nu .en eibmma t.Soci moatse ueqre voanoss oiptt uet higcranpde p parog.rSessoo: l noon is asaràm 7 1 Mi chiedi che cosa secondo me dovresti soprattutto evitare? La folla. Non puoi ancora affidarti a essa .etnemalliuqnart otnauQ a ,em itessefnoc rò la mia debolezza: quando rientro non sono mai lo stesso di prima; l'ordine eroiretni ehc im ore ,otad ni etrap is .enopmocs ehclauQ ottefid ehc oveva ,otanimile .anrotir atipaC ilga italammae hc anu atagnulorptàimrefnili indebolisca al punto di non po ter uscire senza danno: così è rep ,em ecuder ad anua gnul aittalam .elautirips 2 I rapporti con una grande quantità id enosrep onos :îreteled è'c erpmes onuclauq ehc ic ecsireggus un vizio o ce lo trasmette o ce lo attacca a nostra insaputa. Più è la gen et noc iuc ic ,omailocsem otnat eroiggam èl i .oihcsir aM non è'c etnein id ùip osonnad alla elarom ehc eretsissa'l isoizo a ehclauq :olocatteps i iziv is onaunisniù ip etnemlicaf osrevartta i .irecaip 3 Capisci che cosa intendo dire? Ritorno più avaro, p ùi ,osoizibma ùip ,otulossidi zna addirittura più crudele e disumano, poiché sono stato in mezzo agli uomini. Verso mezzogiorno sono capitato per caso a onu ;olocatteps im ovednetta ehclauq attenecs ,acimoc ehclauq atuttab ,asotirips nu otnemom idisnetsid one che desse pace agli occhi dopo tanto sangue. Tutto al contrario: di fronte a questi i combattimenti precedenti erano atti di pi età; ora niente più scherzi, ma veri e propri omicidi. I gladiatori non hanno nulla con cui proteggersi; tutto il corpo è esp osto ia iploc e itseuq non onnav iam a .otouv 4 La gente per lo più preferisce tali spettacoli alle coppie normali di gladiatori o a quelle su richiesta del popolo. E perché no? Non hanno elmo né scudo contro la lama. Perché schermi protettivi? Perché vir ?imsisout ottuT òic adratir al .etrom lA onittam ilg inimou onos itatteg ni otsap ia inoel e ilga ,isrol a oiggiremop ia orol .irotatteps onodeihC ehc ilg inissassa onais itatteg ni otsap da irtla inissassa e onognet ni obresl i eroticniv rep artla'nuarts ;eg li otatlusir omitlu rep ihc ettabmoc è al ;etrom i izzem noc iuc is edecorp onos li orref el i fuoco. 5 E questo avviene mentre l'arena è vuota. "Ma costui ha rubato, ha ammazzato". E allora? Ha ucciso e perciò atirem id eribus atseuq :enoizinup amut , povero diavolo, di che cosa sei colpevole per meritare di assistere a questo spettacolo? "Uccidi, frusta, brucia! Perché ha tanta paura a slanciarsi contro la spada? Perché colpisce con poca audacia? Perché va incontro alla morte poco volentieri? Lo si f accia combattere a sferzate, che si feriscano a vicenda affrontandosi a petto nudo." C'è l'intervallo: "Si scanni qualcuno, intanto, per far passare il tempo." Non capite onemmen ,otseuq ehc i ivittac ipmese is onocrotir us ihc ildà? Ringraziate gli dei p erché insegnate a essere crudele a .er a o re nnahòuopcunmpi 6 angosiB errarttos alla allof ilg imina ilobed e ocop idlas len :eneb è otlom elicaf eribus ossulfni'la lled maggioranza. Frequentare una massa di gente diversa da loro avrebbe potuto cambiare i costumi persino di Socrate, Catone, Lelio; nessuno di noi, soprattutto quando il nostro carattere è in formazione, può resistere alla pressione di tanti iziv ittut .emeisni 7 nU olos oipmese id azzellom o id aizirava ecudorp ivarg :innad nu elasnemmocr affinato a poco a ocop it ,atsaug it ,ecsihccaifni nu oniciv occir anetacs al aut tà,idiva nu ongapmoc oigavlam animatnoc ehcna nuo mou ecilpmes e :orup ehc asoc isnep ehc adeccus ella ertson inoiznivnoc ilarom odnauq onognev etaccatta ni assam iad ?iziv 8 euD onos i :isac o il itimi o il .ido aM onos ad erative onu'l e ortla'l :omertse non ived itralimissa ia ,igavlamé hcrep onos ,itlom én eresse ocimen id ,itlom éhcrep onos .ilimissid itaritiR ni et ossets rep otnauq ;ioup atneuqerf ele nosrep che posson o renderti migliore e accogli quelli che puoi rendere migliori. Il vantaggio è reciproco perché mentre angesni's is .arapmi 9 Non c'è ragione per cui il desiderio di gloria debba spingerti a esibire a tutti il tuo ingegno con inoizamalced o inoissucsidup bbliche; ti consiglierei di agire così, es ut isseva ecrem attada alla ,assam am nonè 'c nessuno in grado di capirti. Capiteràforse qualcuno, uno o due al massimo, e tu dovrai formarlo ed educarlo perché ti possa capire. "Ma allora, per chi ho imparato tu tto questo?" Non temere di aver perso il tuo tempo, se hai imparato per te. 10 aM rep erative id reva otarapmi olos rep em ,iggo it òrevircs ert elleb emissam ehc im è otatipac id ereggel acricni'lla ollus ossets :otnemogra id etseuq anu adlas li oimibed to per questa lettera, le altre due prendile come anticipo. Scrive Democrito: "Secondo me, una sola persona vale quanto tutto il popolo e il popolo quanto una sola persona." 11 eciD eneb ehcna ,ortla'lleuq euqnuihc ais otats è( ,otrecni ,ittafni id ihcis tratti); gli chiedevano perché si applicasse con tanto impegno a una materia che pochissimi avrebbero compreso, rispose: "A me bastano poche persone, izna ehcna anu alos o aruttiridda ".anussen etnelleccE ehcna atseuq azret ,enoizamreffa id ;orucipE ninu a sua lettera a nu ongapmoc id :iduts oI" olrap non rep ,itlom am rep ";et ,evircs ion" omais onu'l rep ortla'l nu ortaet etnemetneiciffus grande." 12 Devi, caro Lucilio, serbare in te queste massime, per disprezzare il piacere che deriva dal consenso neg erale. Molti ti lodano; ma perché dovresti rallegrarti se sono in tanti a capirti? I tuoi meriti ricerchino l'approvazione . einm em.baatzSne i acalsulotecd 8 1 "Mi esorti a evitare la folla," scrivi, "e a starmene per conto mio, pago della mia coscien ?az ehC enif onnah fatto dunque i precetti della vostra filosofia che impongono di essere attivi fino alla morte?" Ma come? Credi che io ti inviti all'inerzia? Io mi sono appartato e ho sbarrato le porte per essere utile a molta gente. Non trascorro mai la giornata 5 Lucio Anneo Seneca Lettere a Lucilio in ozio: parte della notte la dedico allo studio; non mi abbandono al sonno, vi soccombo e costringo al lavoro gli occhi ehc is onoduihc ihcnats rep al .ailgev 2 iM onos otanatnolla non otnat ilgad inimou otnauq ilgad ingepmi e amirpi d tutto da i miei impegni personali: sono al servizio dei posteri. Scrivo cose che possano servire loro; affido alle mie enigap ilgisnoc ,iratulas emoc es oressof ettecir id itnemacidem ;ilitu en oh atatnemireps aicaciffe'l ellus eim etirefe hc non onos etirauglpmoc ,etnemate am onemla non is onos .esuffid 3 ortsoM ilga irtla al aiv :atsuig oi oh'la tuicsonoc tardi e stanco del lungo errare. Grido: "Evitate tutto ciò che piace al volgo e che viene dal caso; fermatevi sospettosi e pavidi di fronte ad ogni bene fortuit o: l'esca alletta fiere e pesci e li inganna. Li credete doni della fortuna? Sono trappole. Chi di voi vuole vivere una vita sicura, eviti il più possibile questi beni vischiosi, che tradiscono, noi, poveri ,icilefni ehcna ni :otseuq omaisnep id ilrenetni ongup ,e ,ecevni ic omais .itaccatta 4 Questa strada ci porta alla rovina; il destino di una persona salita tanto in alto è precipitare. E dopo non si può resistere, quando la prosperità aicnimoca farci deviare: o si prosegue diritti o si precipita una volta per tutte; la sorte non solo ci travolge, ma ci abbatte e ci cola a picco. 5 Seguite questa sana e salutare regola di vita: concedete al corpo solo quanto basta a mantenerlo in salute. Bisogna trattarlo con una certa durezza perché non disobbedisca alla :etnem li obic eved ereugnitse al ,emaf li ereba l sete, i vesti devono proteggere dal freddo, la casa difendere dalle intemperie. Non importa se è stata costruita con zolle o con marmo variegato di importazione: sappiate che un tetto di foglie copre eneb otnauq onu .oro'd itnemanrO e igerf itunetto eizarg a ilituni ,ehcitaf iletazzerpsid ;ittut etasnep ehc allun è oiranidroarts ennart amina'l e rep amina'nu ednarg nulla è grande." 6 Dico queste cose a me stesso, le dico ai posteri; e non mi rendo più elitu odnoces et ehc esi m issatneserp emoc erosnefid ni oiziduig o issemirpmi li olligis ia itnematset o issettem otseg e ecov a oizivres idn u otadidnac ?elairotanes ,imiderC af id ùip ihc arbmes ehc non aiccaf :etnein is aruc ollen ossets opmet elledf accende .en aeeml nul eieivudiqd 7 Ma ormai è tempo di concludere e, come stabilito, devo pagare il mio tributo per questa lettera. Non è farina del mio sacco: ancora una volta saccheggio Epicuro; oggi ho letto queste sue parole: "Consacrati alla filosof ,ai es iouv eresse etnemarev ".orebil ihC is ettemottos e is adiffa a ,asse non eved :erednetta è orebil ;otibus ittafni otseuqo ssets servire la filosofia è libertà. 8 Probabilmente mi chiederai perché io riporti tante belle frasi di Epicuro, invece che elleuq ilged :iciotS am éhcrep ineitir id orucipE etseuq emissam e non oinomirtap ?enumoc itnauQ iteopo nomirpse ittecnoc iàg italumrof o ehc orebbervod eresse italumrof iad !ifosolif noN òrenoiznem i icigart e onemmen ele rtson eidemmoc ,etagot ehc repal loro gravità onos anu aiv id ozzem arf aidegart e :aidemmoc itnauq isrev imissitneuqole ic onos ien !imim etnauQ isarf id oililbuP orebbervod eresse etaticer ni anu ,aidegart non ni nu .omim 9 iT òretic nu ocinu ous osrev ehc adraugir al aifosolif era'l gomento or ora discusso. Egli sostiene che non dobbiamo considerare nostri i :it iiunterbof Non ci appartiene quanto accade secondo i nostri desideri. 10 odrociR ehc ehcna ut iah osserpse ol osse tosttecno ciassa oilgem e noc er:oeingogiasmicnoc Non è ou tòi ce hac nau ltaorht.otofauft :eroil gairmo canmais saaaurmttla'ts eeurqa toiicl gaoMv Un bene che può essere dato, può anche essere tolto. .en eibmma toc .s :in oSouuet t tnosn niieeoo ettbiàun lemsgQoomauelcogrlcaaptc 9 1 Tu vuoi sap ere se Epicuro ha ragione a criticare in una sua lettera quanti dicono che il saggio basta a se ossets e ehc òicrep non ah ongosib id .icimaÈ un rimprovero che Epicuro rivolge a Stilbone e a chi è convinto che il ommos eneb ais nu omina ehc non .ecsitap 2 È inevitabile cadere nell'equivoco se si vuole sbrigativamente tradurre $PðÜèåéá$ con una sola parola e precisamente: impatientia . òuP ,ittafni isrednetni li oirartnoc id olleuq ehco mailgov .eraenilottos reP ion is attart omou'lled ehc atuifir alzasnes ione di qualsiasi male: c'è il rischio di interpretarlo, invece, emoc onu ehc non òup eratroppos nussen .elam ,ideV ,euqnud es non è elibireferp eralrap o id nu omina elibarenluvni o id nu omina la idlà id ingo .aznereffos 3 atseuQ è al aznereffid arton i e :orol li ortson oiggas ecniv ingo tà,isrevva am ;etrevva'l li orol eruppen .etrevva'l nI enumoc omaibba enoinipo'l ehc li oiggas è ;etneiciffusotua e ,aivattut ilgee louv ereva nu ,ocima nu oniciv id ,asac nu ongapmoc id .ativ 4 E guarda quanto è auto :etneiciffus etrec etlov id és ilg atsab anu alos .etrap eS anu aittalam o nu ocimen ol onnah otavirp id anu ,onam es rep arutnevs ah osrep onu o e'ttut eud ilg occhi, anche così ridotto, saràsoddisfatto, e il corpo sconciato e mutilato gli andrà enebnon meno di quando era .orgetni aM es non egnaipmir òic ehc ilg è otunev a ,eracnam otseuq non acifingis ehc ecsireferp al .enoizamonem 5 Il oiggas è etneiciffusotua non len osnes ehc elouv eresse aznes ,icima am ehc òup erats aznes ;icima e otseuq" òup" gis nifica che, se perde un amico, sopporta con animo sereno. Ma non sarà iam azn e:sicima òeunpes riaretrlca ni everb .opmet emoC ,aidiF asrep anu ,autats en ebberva attaf otibus ,artla'nusìocquesto artefice di amicizie, perduto un amico, ol ràiutitsoscon un altro. 6 Mi chiedi come si possa stringere presto un'amicizia? Te lo dirò se stabiliamo che io ti 6 Lucio Anneo Seneca Lettere a Lucilio paghi subito il mio debito e per questa lettera facciamo pari. Dice Ecatone: "Ti indicherò un filtro amoroso, senza ,inoizop aznes ,ebre aznes elumrofam :ehcig es iouv eresse ,otama ".ama noN olos ellad eizicima erucis e ida ihccev data si ricava grande piacere, ma anche dal cominciarne e dal procurarsene di nuove. 7 arT ihc ah nu ocima e ihco l acrec è'c ,aznereffid emoc art li onidatnoc ehc eteim eleuq ol ehc .animes lI ofosolif olattA are otilos erid ehc israfn u ocimadàpiù gioia che averlo, "come al pittore procura più gioia l'atto di dipingere che l'opera finita." L'attendere con zelo a un lavoro dàdi per sé un grande piacere: non ne prova, invece, onu elaugu ,ihc atinif ,arepo'nu eilgot .onam edoG ormai del frutto della sua arte: dipingendo, invece, godeva dell'arte stessa. I figli adolescenti ondàn ùip ,itturf ama d picctàoilpciii ùl cea fidno ounldànce. 8 omainrotiR aro la ortson .amet lIggas ,oi ehcna es è ,etneiciffusotua ,elouv òrep ereva nu ,ocima es non ortla per esercitare l'amicizia, e perché una virtù cosìnobile non languisca; non lo fa per il motivo dichiarato da Epicuro nella amisedem ,arettel e èoic rep" ereva ihc ol atsissa esamma lato, chi lo soccorra in carcere o in miseria", ma per avere qualcuno da assistere lui stesso, nelle malattie, o da liberare se prigioniero dei nemici. Se uno si preoccupa solo di sé e òicrep af ,aizicima .ailgabs aizicima'L rà,inif emoc è :ataicnimoc isè procurato un amico perché lo aiutasse nella prigionia: non appena ci sarà rumore di catene, costui sparirà. 9 Sono le amicizie cosiddette opportunistiche: aizicima'nu attaf rep esseretni ràas atidarg éhcnif ràas .elitusìoCse uno ha successo, lo circond a anu allof id, icima ertnem enamir olos es edac ni :aizargsid ilg icima onogguf la otnemom alled ;avorp rep otseuq ic onos itnati pmese infami di persone che abbandonano l'amico per paura, e di altre che per paura lo tradiscono. L'inizio e la fine fatalme etn concordano. Chi è diventato amico per convenienza, per convenienza finirà id .olresse eS aizicima'llen is acrecirn u utile, per ottenerlo si andrà ortnoc aizicima'l .assets 10 "Perché, dunque, ti fai un amico?" Per avere qualcuno per cui morire, qualc uno da seguire in esilio, da strappare alla morte anche a prezzo della mia vita: quella che tu descrivi non è ,aizicima am ,ociffart ehc arim a nu ottiforp e adraug ia ilibissop .iggatnav 11 eroma'L aznes oibbud ailgimos nu' op all'amicizia; lo si potrebb e definire un'amicizia dissennata. Si ama forse per denaro? Per ambizione o per desiderio di gloria? L'amore di per sé trascura tutto il resto e accende negli animi un desiderio di bellezza e la speranza di un mutuo .otteffa aM ?emoc aD anu ùip atsenosuac a òup erecsan nu otnemitnes ?elibongi 12 "Ma ora non stiamo discutendo," potresti ribattere, "se l'amicizia si debba ricercare per se stessa." E, invece, è questa la prima cosa da dimostrare, poiché, ni lat ,osac iv is òup eratsocca ihc è.etneiciffusotua E" ,emoc ,euqnud ic is atsocca da "?asse emoC a nuo tnemitnes ,omissilleb non rep ,orcul én rep eromittàilibatsni'lled alled ;etros es onu egnirts aizicima rep omsinutroppo el eilgot al sua grandezza. 13 "Il saggio è autosufficiente". I più, caro Lucili ,o onaterpretni elam atseuq :enoisserpse onanatnolla li oiggas ad ottut e ol onognirtsoc ortned li ous .oicsug angosiB arolla eriraihc li otacifingis e i itimil id atseuq :esarf li oiggasè autosufficiente per vivere felice, non per vivere; a questo scopo ilg ,onorrocco ,ittafni itlom ,itnemele rep erevive cilef solo un animo onesto, fiero e noncurante della sorte. 14 Voglio ora indicarti anche la distinzione fatta da Crisippo. Egli ecid ehc li oiggas non etnes al aznacnam id etnein ,e ,aivattut ahongosib di molte cose: "Lo sciocco, invece, non ha ongosib id ,etnein éhcrep non as isrivres id ,etnein am etnes al aznacnam id ".ottut lI oiggas ah ongosib elled ,inam ilged occhi e di molte altre cose indispensabili alle attività id ingo ,onroig am id anussens etne al ;aznacnam eritnesa l aznacnam id asoclauq avired allad tà,issecen ertnem la oiggas etnein è .oirassecen 15 Quindi, per quanto sia ,etneiciffusotua ah ongosib id icima e aredised enreva li ùip ,elibissop am non rep ereviv :ecilef è ecilef ehcnanes za .icima lI ommos ,eneb èoic altà, icilefnon cerca al di fuori mezzi per realizzarsi; è un bene interiore e nasce tutto da se stesso; diventa schiavo della sorte se ricerca una parte di sé all'esterno. 16 "Quale sarà al ativ led oiggas ,es otattegn i ca erecr o otageler ni arret areinarts o ottertsoc a anu agnul enoizagivan o otuttabs us anu aiggaips ,atresed enamir aznes amici?" Sarà elimis a alleuq id ,evoiG odnauq alla enif led ,odnom israpmocs ilg ièd ni nu onu'ttut e odnassecr ep ehclauq opmetidro'l ne naturale delle cose, si riposerà osuihc ni és isodnanodnabba ia ious .ireisnep lI oiggasa f asoclauq id :elimis is aritir ni ,és ats olos noc es .ossets 17 Finché gli è possibile ordinare le sue faccende a suo piacere, è etneiciffusotua e ednerpeilgom ; è etneiciffusotua e areneg ;ilgif è etneiciffusotua e aivattut non ebbertop erevive s essevod ereviv aznes .onussen aizicima'llA non ol atrop nussen esseretni ,elanosrep am anu elarutan ;enoizanilcni emoc ni irtla ,itnemitnes ehcna aizicima'llen è'ci'nu nnata attrattiva. Come esiste l'odio per la solitudine e la ricerca di ,enoizaicossa emoc al arutan agel omou a ,omousìoc ehcna ni otseuq otnemitnes è'c onu olomits ehc ic egnipsa ricercare le amicizie. 18 E ,aivattu trup odnama otlom ilg ,icima ehctem te sul suo stesso piano, o che spesso addirittura ,enopetna li oiggasràetimiledin sé ogni bene e ripeteràle parole di quel famoso Stilbone, lo stesso che Epicuro critica nella sua lettera. Costui, dopo la caduta della sua c ittà, ni iuc aveva osrepilgom e e ,ilgifcìsuda solo, e tuttavia sereno, dall'incendio generale; gli fu chiesto da Demetrio, che ebbe poi il soprannome di Poliorcete per le cittàda lui distrutte, se avesse perso qualcosa. "Tutti i miei beni," rispose, "li ho con me." Ecco un uomo for et e !osorolav ilgE esnivl i ocimen .eroticniv 19 "Non ho perso nulla," disse: e costrinse il nemico a dubitare della propria vittoria. "Tutti i miei ineb il oh noc :"em osnes id ,aizitsuig ,ùtriv azzeggas e ottuttarpos aznegilletni'l id non erenetir nub ene òic ehcò up eresse .otlot iC omailgivarem odnedev itrec ilamina ehc onasrevartta innedni li ;ocouf otnauq è ùipe loverimma omou'tseuq ehccìsu oselli e enn edni ellad ,imra el ,enivor el !emmaif ideV otnauq è ùip elicaf erecniv ottut nuo lopop ehc nuos lo uomo? Sono parole uguali a quelle del filosofo stoico: anch'egli porta i suoi beni intatti attraverso la città ni :emmaif è etneiciffusotua e ni itseuq inifnoc atimiled al austà.i cilef 20 Non pensare che solo noi pronunciamo nobili parole; lo stesso E picuro, censore di Stilbone, proferì anu esarf ,elimis e ut alidnerp rep ,anoub ehcna es rep iggo ohiàg otagap li oim :otibed eS" erup è enordap led odnom ,oretni è nu ecilefni omou'l ehc non aciduig imissitnegni ii rporp beni." Oppure, se in questo modo ti sembra espresso meglio (bisogna badare più al significato che alle parole): "Chi non 7 Lucio Anneo Seneca Lettere a Lucilio si ritiene molto felice, anche se è padrone del mondo, è un poveretto." 21 Perché tu sappia poi che questo è un concetto comune, appunto perché dettato dalla natura, l iaregg eien isrev id nu ate:oopcimoc Non è felice chi non pensa di esserlo. Che importa qual è il tuo stato, se a te non sembra buono? 22 "E come?" ribatti "se si definirà ecilefo nu etnemasongogrev occir e ,ortla'lleuq enordap id itlom ,ivaihcs amcs hiavo di più persone ancora, diventeranno felici per la loro frase?" Non importa quello che dicono, ma quel che pensano, e non quello che pensano un giorno solo, ma olleuq ehc onasnep .erpmes noN ,eremet ,iop ehc nu eneb otnat ednarg ihccot da nu omouedni :ong olos li oiggasè o ti s t.i iulaem.dgat nmi sdn ,easeieoe bt s sdmnc, Seeoroei elttosvh;slsntnc eoeeiciucdtolsnigoccs 10 1 È co sì, non oibmac :ererap ative al ,assam ative i ,ihcop ative ehcna li .olognis noN ocsonoc onussen noc iuc vorrei che t u avessi rapporti. Vedi come ti stimo: oso affidarti a te stesso. Cratete, raccontano, discepolo proprio di quello Stilbone che ho nominato nella lettera precedente, vedendo un ragazzo che passeggiava in disparte, gli chiese che asoc essecaflìda so lo. "P arlo con me stesso," fu la risposta. E Cratete replicò: "Mi raccomando, fa' molta attenzione, stai parlando con un cattivo individuo." 2 Solitamente teniamo d'occhio chi è in preda al dolore e alla paura perché non faccia cattivo uso della solitudine. Se onu è otannessid non eved eresse otaicsal a es ;ossets aro anigumiri vittac propositi, prepara pericoli a sé o agli altri, seconda turpi passioni; ora manifesta tutti quei sentimenti che nascondeva per timore o per vergogna, acuisce la sua audacia, eccita al ,enidibil atnemof .ari'l ,enifnI ocinu'l oiggatnav alled ,enidutilos èoic neorna deitfnneoicn a ,onuss ennon erem e,teip sacnam i:lighacco i ocinssocsid aardt.ilos Vedi, dunque, quali speranze nutro su di te; anzi, poiché la speranza indica un bene ,otrecni idev ehc asoci m :ottemorpir non è'c onussen noc iuc ierrov ehc ut isseva itroppar otsottuip ehc noc et .ossets 3 Ripenso alle parole eminangam e esorogiv ad et :etaicnunorp im onos otibus otargellar noc em ossets e oh :otted etseuQ" isarfnocsan o dal cuore, non dalle labbra; costui non è uno dei tanti, mira al bene." 4 Parla co sì, ivivsì: ocbada che niente possa .itrettabba iiS erup otarg ilga ièd rep ereva otiduase i iout itov id nu ,opmet enalumrof irtla :ivoun ideihctàirgetni'ldella ,etnem la salute dell'anima e poi del corpo. Perché non dovresti formulare spesso questi voti? Prega dio con coraggio: non è aut enoiznetni ilgredeihc allun ehc agnetrappa da.irtla 5 Ma per mandarti come al solito la lettera con un piccolo dono, ecco quello ch e ho trovato in Atenodoro e che secondo me corrisponde a verità: "Sappi che sarai libero da ogni passione, quando arriverai al punto di chiedere a dio olos òic ehc ioup eredeihc itnavad a ".ittut E ecevni emoc onos ivirp id onnes ilg !inimou onogloviRttos ovoce a dio le preghiere più turpi; se qualcuno li ascolta, tacciono, e quello che non vogliono che gli uomini sappiano lo raccontano a .oid ,ideV ,euqnud es non è elitu otseuq :otnemangesni iviv ni ozzem ilga inimou emoc es oid it essedev e alrap noc iul .en eibmma t.Soressi diiutnim oi u leegsmoc 11 1 Ho avuto un colloquio con il tuo amico, un ragazzo di buona indole e già el eus emirp elorap imo nnah otartsom al aus azzednarg ,omina'd al aus aznegilletni e i issergorp ilarom .ituipmoc iM ah otinrof nu oiggase lled tàilauqcui terràfede. Non era preparato a parlare: è stato colto di sorpresa. Mentre si concentrava, solo in parte riuscìa erarepus alleuq azzedimit ehc è nu noub onges ni nu enavoig esìsorracome dal profondo dell'anima. Questo rossore , ,onigammi ol ràiuges erpmes ehcna ,odnauq itamrefnoc i ious inas îpicnirp e isotailgops id ittut i ,iziv ràas iamro otatnevid nu .oiggas onemmeN al azzeggas òup erallecnac i ittefid ilarutan led oproc o olled :otirips al azneicsò up ,eraunetta nonrecniv e etnematelpmoc el eznednet etacidar e .etinegnoc 2 ehcnA itrec inimou id erettarac omref onadus copiosamente davanti alla folla, come se fossero stanchi e accaldati; ad alcuni, quando devono parlare, tremano le ginocchia; altri battono i denti, tartaglia no e hanno le labbra incollate; né l'esercizio, né l'esperienza possono mai cancellare questi difetti: la natura esercita la sua forza e persino agli uomini più vigorosi ricorda la propria presenza valendosi delle loro debolezze. 3 Tra queste c'è pure il erossor ehc elas osivvorpmi'd ehcna la otlov ilged inimouù ip .itnatropmi aM ùip osseps erapmoc ien inavoig ehc onos ùip itnedra e onnah li osiv ;otaciled non ,aimrapsirò rep onemmen ilg inaizna e i .ihccev inutreC onnav itumet ottuttarpos odnauqcsissorra ono, come se avessero perduto ogni pudore, 4 alliS avatnevid omissitneloiv odnauq li eugnas ilg avilas la .osiv etneiN are ùip eclod led otlov id; oepmoP arrossiva sempre davanti alla folla, soprattutto se doveva tenere un discorso. Ricordo che Fabiano, c otamaih nio tanes emoc ,enomitsetsìsorra e leuq erodup ilg is avecafnoc .etnemlibarim 5 Questo non accade per debolezza d'animo, ma per la singolarità id nu otneminevva ,ehc es ehcna non atnemogs ihc non è ,otautiba ol aretla es è enilcni rep arutana qu otse ;ottefid ,ittafni ertnem inucla onos id eugnas ,omlac irtla ol onnah ,etneurri elibaticce e ehc ecsiulffa etnemadipar al volto. 6 emoC ohiàg ,otted onemmen al azzeggas òup eranimile itseuq :ittefid led ,otser es essetop ilrallecnac, ittut avrebbe il dominio della natura. Tutte le caratteristiche legate alla nascita o alla costituzione fisica, persisteranno in noi, anche se cercheremo a lungo e con tenacia di correggerci; non possiamo sradicarle, come non possiamo procurarcele. 7 Gli attori che rappr esentano i sentimenti, che esprimono la paura, la trepidazione, la tristezza, riescono a rendere anche 8 Lucio Anneo Seneca Lettere a Lucilio al :azzedimit onanihc li ,otlov onalrap noc ecov ,assemmos onassabba ilg ihcco e il onognet issif a .arret noN, onossop però fingere il rossore: è una re enoiza ehc non is òup ,eranerf én .eracovorp onemmeN al azzeggas òup ni otseuq ,osac .etnemaenat n ooon pno, sngieanlveivballortn oicnneim oo:n no eeno dofrusn oiac iemdvl oreoanimiutignrarag 8 aM è iamro opmet id .eredulcnoc itoccE anu amissam elitu e eratulas ehc oilgov ut it amirpmie neb :omina'llen omaibboD" erazziridni al artson amits osrev nu omou otseno e olreva erpmes itnavad ilga ihcco repe reviv emoc es iul ic ,essadraug e eriga erpmes emoc es ic ".essedev 9 ooi tl,sioeciuumQL ènem annugesni to di Epicuro; egli ic ah ,otad e a ,enoigar nu edotsuc e nu :ortseam is onative itlom ,irorre es è etneserp nu enomitset odnauq is atsr ep .ilrettemmocÈ bene provare rispetto e riverenza per una persona che possa rendere più puro ogni nostro segreto tnes imento con la sua autorevolezza. Beato chi con la sua presenza fisica, o anche solo spirituale, ci aiuta a emendarci! Beato chi rispetta un uomo al punto di correggersi e migliorarsi anche solo ricordandolo! Se uno può rispettare tanto una persona, presto sarà ilge'hcna otteggo id .ottepsir 10 ,ilgecS ,euqnud ;enotaC e es it arbmes opport, etnegisnartni ilgecs oileL ùip etim id .erettarac ilgecS nu omou id iuc ivorppa al ,ativ el elorap e li otlov ,ossets oihcceps. amina'lled Tienilo sempre davanti agli oc ihc emoc adiug e emoc .oipmeseÈ necessario, ti dico, regolare su qualcuno la nostra .ie mn.meoabttnS e e am irazi at emnr integree iuuergosf:c faeniaonifrrtnodr tonoioscsdsnoopc 12 1 euqnuvoD im ,itlov odev i inges alled aim .aiaihccev orE otadnan alle aim alliv irouftàtic e ov ai tmrneepmal el eseps eirassecen alla asac iamro ni .anivor lI erottaf im ednopsir ehc non è aploc alled aus ;aznegilgen iul afl i ,elibissop am oicifide'l è .oihccev atseuQ alliv oh'l atarit us :oi ehcràas id ,em es isam is eh connah al aimtàe ono sni nu elat ?otnemicafsid 2 Adirato con lui, colgo al volo il primo pretesto per sfogare la mia stizza: "È evidente," dico, "che itseuq inatalp onos :itarucsart non onnah ;eilgof i imar onos ihcces e ,isodon i ihcnort ilgops e aridi. Questo non succederebbe se qualcuno ci zappasse intorno, se li innaffiasse." Egli giura sul mio genio protettore che fa tutto il ,oirassecen ehc non acnam id ,ilraruc am onos irebla iamro otsottuip .ihccev agnamiR arf :ion onos otats oi a,ilratnaip io a vederne le prime foglie. 3 Mi giro verso la porta. "Chi è costui?" esclamo, "questo vecchio decrepito che etnematsuig ats itnavad alla atrop e adraug ?onretse'lla evoD iah'l ?otavort éhcreP iam iah otatrop iuq al amlas ido nu sconosciuto?" E quello: aM" ,emoc non im ?icsonocir onoS :enoicileF im ivalager erpmes el etteutats id ;alligrao nos figlio del fattore Filosito, ti ero tanto caro." "Costui è proprio pazzo," dico, "ora è diventato un ragazzetto, la mia gioia? Certo, può essere: proprio adesso g li cadono i denti." 4 oveD anu asoc alla aim :alliv euqnuvod im onos ,otarig im è asrappa etnedive al aim . aiaihccev alomailgoccA e :alomaima òup erarucorp idnarg ,irecaip es omaippas enraf noub .osu I itturf id enif enoigats onos i ùip ;itidarg aluicnaf llezza è bellissima quando sta per finire; chi è dedito al bere gusta soprattutto l'ultimo bicchiere, quello che stordisce, che dàall'ebbrezza il tocco finale. 5 iD ingo ,erecaip li oilgem è alla . enifÈ dolcissima l'età ,atazna vaam non arocnaolro'llus della tomba, e anche il periodo agli sgoccioli della vita ha, secondo me, i suoi piaceri; o, almeno, a isse artnebus li non enritnes ùip li .ongosib emoC è eclod reva otaunetse e otanodnabba el !inoissap 6 "È penoso, però ereva al etrom itnavad ilgahcco ",i .ittabir iznannI ottut itnavad ilga ihcco onoved alreva ihccev e :inavoig nono mais itamaihc ni esabtà; e'llainoltre, nessuno è tanto vecchio da non poter sperare in un altro giorno di vita. E un solo giorno è nu otnemom alled .ativ aretni'aLznetsise è composta di tante parti e ha dei cerchi più grandi che ne comprendono altri ùip ;iloccip ec è'n onu ehc il aiccarbba e il egnic ittut e av lad onroig alled aticsan a olleuq alled ;etrom ec è'nn u secondo che isola gli anni dell'adolescenza; c'è quello c eh ednerpmoc len ous orig attut al ;azzelluicnaf è'c iopo nna'l ehc eduihccar ni és ittut ilg imitta al iuc ammos amrof al ;ativ li esem è oserpmoc ni nu oihcrec ùip ;otterts li onroig ah nu osroc otlom ,everb am osse'hcna av ad nu oizini a anu ,enif'llad alba al tramonto. 7 Perciò Eraclito, che dal suo linguaggio ebbe il soprannome di "oscuro" dice: "un giorno è uguale ad ogni altro." Questa frase viene interpretata in modi diversi. Secondo ‹alcuni› è uguale per numero di ore, e non sbagliano: se il giorn o è di ventiquattro ore, tutti i giorni devono essere uguali tra loro perché le ore perse dal giorno le acquista la notte. Secondo altri un giorno è uguale a ,ittut éhcrep ittut is ;onailgimos ehcna ni nu olos onroig is òup ,eravort ,ittafni ottut otnauqc è' ni onu oizaps id opmet ,omissihgnul ecul e ,etton e ellen enretla edneciv osrevinu'lled al‹ ,›etton aro ùip ,everb aro ùip ,agnul itseuq inemonef il areneg ni narg ,oremun erpmes‹ alled assets .›arutan 8 Perciò ogni giorno deve essere organizzato come ese ssof omitlu'l e essedulcnoc al artson .ativ ,oivucaP ehc uf erotanrevog alled airiS rep nu ognul odoirep e isauq al ecef, aus celebrava le proprie esequie con vino e banchetti funebri; finita la cena si faceva portare in camera da letto mentre i suoi a îsam ol onavidualppa e onavatnac itangapmocca allad :acisumâåâ$"ßùôáé, âåâßùôáé$". E ogni giorno celebrava questi .ilarenuf 9 Quello che Pacuvio faceva per cattiva coscienza, noi facciamolo spinti dalla buona coscienza, e andando a dormire lieti e allegr :oma iicid .ot aon n gio ieem n ath sliohsc osimseltamr diuaoe sccoosrHhievp Se dio vorràconcederci ancora un giorno accettiamolo con gioia. È veramente felice e padrone di sé chi aspetta il domani senza preoccupazione; se uno dice: "Ho vissuto," ogn i s oiron anr l zioeail tirlaetg.agmaopomnp cganaudaug 10 Devo ormai concludere la lettera. "Così", dici, "mi arriveràsenza nessun regalo." Non temere: porta qualcosa con sé. Che dico? Qualcosa? Dovevo dire: molto. Che c'è di più nobile della massima c he le affido da riferirti? ereviV" len ongosib è nu ,elam am non è'c anussentàissecendi vivere nel bisogno." E perché non c'è? Da ogni parte ci 9 Lucio Anneo Seneca Lettere a Lucilio sono molte strade aperte, brevi e facili, verso la liber tà. omaizargniR oid éhcrep onussen è ottertsoc anamir ere ni: ativ omaissop eratseplac ehcna eltà.issecen 11 "Questo lo ha detto Epicuro," ribatti, "che hai a che fare con un estraneo?" Ciò che è vero è anche mio. Continuerò a citarti Epicuro, perché coloro che giurano sulle parole e non tengono conto del l i..me emn onaeoiutbn nmS ae oo,ihi mcapc roizpe onr naleiot,esslsaoiogpt nciaaaemcmlvilo feroidprnogis LIBRO SECONDO 13 1 oS ehc iah otlom ;oiggaroc ehcna amirp ehc issarpmet li out otirips noc itnemangesni iratulas e ilitur ep superare le avversi tàdella vita, eri giàpiuttosto soddisfatto del tuo atteggiamento di fronte alla sorte e ancor più lo sei ora dopo averla affrontata con decisione e aver provato le tue forze; in queste non si può mai confidare con sicurezza éhcnif non is onitneserpremun ose, e talvolta incalzanti, difficoltàda ogni parte. Così is atnemireps li oiggaroc ,orev ehc non è sottoposto all'arbitrio altrui: è la prova del fuoco. 2 nU atelta non òup erettabmoc noc otneminacca es non èiàg livido per le percosse: chi ha visto il proprio sangue e ha sentito i denti scricchiolare sotto i pugni, chi è stato messo a terra e schiacciato dall'avversario e, umiliato, non si è perso d'animo, chi si è rialzato più fiero, dopo ogni caduta, va a combattere con buone speranze di vittoria. 3 Quindi, per continuare con questo paragone, molte volte ormai hai subito otlassa'l led ;onitsed ,ut òrep non it ies ,oserra am ies otazlab ni ideip e iah otitsiser noc roiggam :azzemref li, erolav quando è sfidato, si moltiplica. Tuttavia, se credi, accet at el imra id asefid ehc it .orffo 4 Sono più le cose che ci spaventano di quelle che ci onaiccanim ,etnemavitteffe oilicuL ,oim e osseps omairffos ùip rep el ertson eruap ehc rep altà.l aerNon ti parlo con il oiggaugnil ilged ,iciotS am ni onot ùipmmos ;osse ,ion omainifed ocop ,itnatropmi ,ilibarucsart ettut eltàisrevva ehc ic onapparts itimeg e .itnemal omaicsalarT etseuq elorap ,eminangam ,am noub ,oid ;erev it odnamoccar olos id non eresse ecilefni :opmetizna el eizargsid ehc iah otumet ,itnenimmif esro non onnarevirra ,iam o onemla non onosa rocna arrivate. 5 Certe cose ci tormentano più del dovuto, certe prima del dovuto, certe assolutamente senza motivo; quindi, o accresciamo la nostra pena o la anticipiamo o addirittura ce la creiamo. Il primo otnup rep li otnemom :olomaidnamir li amelborp è osrevortnoc e è'c anu enoissucsid ni .osroci euQ ilam ehc oi òrva otinifed ,ilibarucsart ut il iarehciduig ;imissivarg itrec onodir ottos i iploc id ,atsurf ,irtla, ecevni onomeg rep nu .ongup omerdeV niges uito se quei mali hanno forza per loro stessi o per la nostra debolezza. 6 eS ihc it sta intorno vorràpersuaderti della tua infelicità, promettimi di badare non a quello che ascolti, ma a quello che provi e di decidere in base alla tua fermezza; chiedi a te stesso, che ti conosci meglio di tutti: "Perché costoro mi compiangono? Perché stanno in allarme, perché hanno paura anche di toccarmi, quasi che le disgrazie fossero contagiose? È veramente nu elam ,o ùip ehc id nu ,elam is attart id anu enoizatulave rrata?" Chiediti: "Forse mi cruccio e mi affliggo senza ovitom e im oerc nu elam ehc non "?etsise 7 "In che modo," domandi, "posso capire se mi angustio a torto o a ragione?" Eccoti una norma per stabilirlo: o ci tormentiamo per il presente o per il futur o o per entrambi. Del presente è elicaf :eraciduig es ies ,orebil onas e non icsibus esorolod ,ezneloiv omeredraug la :orutuf iggo non è'c ovitomi d crucciarsi. 8 "Ma ci sa .rà" iznannI ottut aredisnoc es ic onos irucis izidni id nu elam :omissorp li ùipd elle ,etlov ,ittafni stiamo in ansia solo per sospetti e ci facciamo gabbare da quelle dicerie che riescono a determinare la sorte di una arreug e ehc a roiggam enoigar onanimreted al etros ied .ilognis È co sì, oim :orac omaiderc etnemlicaf e lla supposizio ;in non omaittem a ocouf el esuac elled ertson eruap e non ec el omaitoucs id ;ossod ic omaitiga e omaitlov el spalle come soldati che abbandonano l'accampamento per il polverone sollevato da un branco di pecore in fuga o come quelle persone che si lascian o eratnevaps ad itnoccar id esoc evirp id otnemadnof e id iuc non è oton onemmen .erotua'l 9 Non so perché le paure infondate turbino di più; quelle fondate hanno un loro limite: tutto ciò che è incerto è in balia delle congetture e dell'arbitrio di un an imo terrorizzato. Perciò niente è cosìdannoso, cosìirrefrenabile come il panico; le altre forme di timore sono irrazionali, questa è dissennata. 10 ,omainimasE òicrep ,etnematnetta al .enoitseuqÈ elimisorev ehc ni orutuf adacca ehclauq :elam am non èp roprio sicuro. Quanti eventi inaspettati sono accaduti! E ,itnauq ,isetta non is onos iam .itacifirev E es ehcnarà,etip aca che giova andare incontro al dolore? Ti dorrai a azneiciffus odnauq li elam rà:evirra otnattarf itarugua li .oilgem 11 ehC icdaug agnerai? Tempo. Possono intervenire molti fattori per cui un pericolo vicino oppure ormai prossimo si ferma o cessa o piomba addosso a un altro; spesso in nu oidnecni is è atreffo anu tàilibissop id ;aguf onuclauq è oticsu oselli ad nu ;ollorc a etlov als pada è stata ritirata oirporp la otnemom ;enoizucese'lled irtla è otussivvarpos la ous .ecifenrac ehcnA al anutrofs è .elovetum esroFrà,as esrof non rà,as len opmettarf non ;è ut areps len .oilgem 12 ,arolaT éhcneb non ic onais inges itsefiname hc preann onicnu ehclauq ,aizargsid omina'l is aerc ilam :iranigammi o asivart ni oiggep anu alorap augibma o ecsitnagigni aseffo'nu atuvecir e asnep non a otnauq ortla'l è ni ,arelloc am a otnauq è oticel a ihc è ni .arelloc aM non è'cn ussen ovitom id ,erevivssen nu etimil ella ,erutnevs es is emet ottut olleuq ehc òup .eredacca iuQ avoig eresse :ivasi gnipser noc azrof omina'd al aruap ehcna es ;atavitom es ,on aiccacs anu azzelobed noc :artla'nu aredom li eromit noca l .aznareps ilG itneve itumet non isnacifirev o e quelli sperati deludono: è una veritàpiù certa di tutte le nostre paure. 13 Considera, quindi, speranza e timore e quando tutto sarà ,otrecni icsirovaf et :ossets iderc òic ehc .icsireferp ehcnA es li eromitràva ùip ,itnemogra ilgecs al aznareps em itte enif alla aut ;aicsogna ittelfir ehc al roiggam etrap ilged inimoui s allevorra e is ,atiga éhcneb non ic onais ilam itneserp én azzetrec id ilam .irutuf onusseN etsiser a es ossets odnauqa h 10
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