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libro parma negli anni 4 PDF

164 Pages·2008·7.18 MB·Italian
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Amici del Cinquenovembre PARMA NEGLI ANNI QUADERNO N.4/1999 Echi dalla Cina e attese del secolo nuovo a Parma nel 1899 Fondazione Cassa di Risparmio di Parma e Monte di Credito su Pegno di Busseto - 2000 - Amici del Cinquenovembre: Pietro Bonardi Luisella Brunazzi Menoni Giorgio Campanini Ubaldo Delsante Leonardo Farinelli Ermanno Ferro Enore Guerra Luigi Lanzi Andrea Maggiali Giulio Ranieri Miriam Sartorelli Paolo Trionfini Contenuto Al lettore p. 5 STUDI 1. Biblioteca Palatina. Lunedì 8 novembre 1999. Saluto del direttore, Leonardo Farinelli. p. 11 2. Ad un anno dalla morte del vescovo missionario parmigiano monsignor Gianni Gazza, Bruno Rossi. p. 14 3. Inquietudini di fine secolo a Parma nel 1899, Luisella Brunazzi Menoni. p. 18 4. Due parmigiani reporters in Cina tra ’800 e ’900, Luigi Lanzi. p. 84 5. La beneficenza della Cassa di Risparmio di Parma negli ultimi anni dell’Ottocento, Ubaldo Delsante. p. 95 CRONACA e DOCUMENTAZIONE Da un anno all’altro nella memoria di Guido Maria Conforti 5 novembre 1998 - 4 novembre 1999, Ermanno Ferro sx. p. 117 INDICE ONOMASTICO - BIBLIOGRAFICO p. 149 Al lettore Fedeli all’impegno assunto per cogliere dal passato i riflessi sulla vita di oggi generati dagli ideali che hanno animato il vescovo di Parma e fondatore dei missionari saveriani Guido Maria Conforti, gli Amici del Cinquenovembre hanno organizzato, lo scorso anno per lunedì 8 novembre 1999, il terzo pome- riggio culturale storico-commemorativo sull’epoca confortiana: ossia su Parma cento anni fa. La manifestazione, dal tema Echi dalla Cina e attese del secolo nuovo a Parma nel 1899, è avvenuto presso la ospitale Biblioteca Palatina cit- tadina, ed ha attirato un pubblico discreto, ma assai interessato. Accanto alla rivisitazione storica sui tempi confortiani passati - finalità prioritaria perseguita dagli Amici del Cinquenovembre- l’incontro si è caratte- rizzato per una connotazione commemorativa strettamente connessa con l’ambi- to territoriale della città: si è voluto infatti ricordare monsignor Gianni Gazza, figura parmigiana di vescovo e missionario saveriano del tutto singolare ed eleva- ta, morto il 6 dicembre 1998. Dando inoltre continuità al desiderio di veder pubblicati i testi delle re- lazioni per ogni tornata culturale confortiana, gli Amici del Cinquenovembre hanno affidato ancora al sottoscritto la preparazione del quaderno Parma negli anni n. 4, contenente appunto gli atti di quel lunedì 8 novembre: vediamone perciò i contenuti. Il quaderno si apre con il saluto del dottor Leonardo Farinelli,diretto- re della Palatina ed ospitale anfitrione del convegno. Il giornalista Bruno Rossi,già direttore della Gazzetta di Parmaquale amico e compagno di scuola del defunto monsignor Gianni Gazza, ne delinea, in maniera misurata ma piacevole, pennellate di ricordi biografici lontani e recenti. Questi ultimi appaiono ancora più vivi, perché corroborati da echi intensi di un affascinante soggiorno in terra amazzonica brasiliana: la stessa terra ove il vesco- vo saveriano aveva iniziato il suo servizio ecclesiale, quale guida spirituale e mo- rale di una collettività umana in esplosione e padre di una Chiesa locale in me- ravigliosa crescita. Luisella Brunazzi Menoni, professoressa brillante e vivace ricercatrice di storia locale, con la sua abilità di Segretaria del Comitato Parmense dell’Isti- tuto per la Storia del Risorgimento Italiano, ci conduce nel cuore del pomeriggio 5 culturale. La sua relazione coglie, ad una ad una, le tessere del mosaico sociale economico culturale e politico parmigiano di fine secolo XIX, per ricomporle poi attorno al denominatore della inquietudine di fine epoca, carico tuttavia di “concrete realizzazioni di cambiamento e nuovi slanci propositivi”. Capta co- sì nello scenario di vita parmense attorno al 1899 i fermenti di novità e le attese tipiche di una società agli albori di un secolo nuovo. La sua lettura, basata in buona parte sulla stampa d’epoca ed in prevalenza sulla Gazzetta di Parma, è particolareggiata, perciò briosa e curiosa, tanto da divertire facilmente il lettore di questo quaderno. Contemporaneamente, la Parma di cento anni fa, o per lo meno una buona parte della società più attenta di allora, cullava apprensioni e sentimenti di vicinanza con i primi due figli missionari del Conforti, partiti per la Cina agli inizi di quell’anno, integranti la celebre spedizione apostolica capeggiata dal noto parmigiano di adozione, e oggi santo, monsignor Francesco Fogolla. Luigi Lanzi, appassionato sinologo e attento studioso della biografia fogolliana, oltre che pronipote del grande missionario martire, completa l’analisi sulla collettività parmense di allora, ponendosi in un sobrio ma suggestivo ascolto di quanto scri- vono lungo il viaggio e nell’arrivo in Cina i Saveriani Caio Rastelli ed Odoardo Manini. La lettura della prima parte del loro epistolario - Luigi si è già impe- gnato a dare continuità a quell’ascolto nella serata di quest’anno 3 novembre - svela le ansie ed i timori apostolici dei due principianti missionari figli del Conforti. Il lettore coglierà con facilità, nella relazione di Luisella Menoni Bru- nazzi, la presenza di incentivi all’associazionismo sul territorio parmense, quale elemento migliorativo, in città come nell’intera provincia, di un tessuto sociale carente e perciò estremamente bisognoso di aiuti, di stimoli formativi e di forza aggregativa. E’ quanto approfondisce Ubaldo Delsante, fecondo autore in mono- grafie di storia locale oltre che solerte custode di beni artistici e storici, nel saggio su “La beneficenza della Cassa di Risparmio di Parma negli ultimi anni del- l’Ottocento”. Il suo studio, non comunicato al pubblico nella serata dell’8 no- vembre, merita qui pubblicazione per due chiari motivi: fa riecheggiare elemen- ti integrativi, ma ben illuminanti su quello stesso scenario parmense di fine seco- lo; costituisce un segno di riconoscenza, da parte degli Amici del Cinquenovem- bresoprattutto, verso la Fondazione Cassa di Risparmio di Parma con il cui pa- trocinio è resa possibile la stampa dei quaderni Parma negli anni. La seconda sezione di questo quaderno ospita Cronaca e documenta- zione. In questa parte si è tentato di ricostruire la cronistoria su quanto l’ispira- zione e gli ideali del Conforti continuano, oggi, a generare nella città in cui la sua personalità interagì e, soprattutto, in quanti frequentano il Santuarioche ne custodisce le spoglie, le Memorie Confortiane Saverianeche ne descrivono la vi- cenda umana, il Centro Studi che tutela i suoi autografi ed il materiale coevo nell’approfondimento del suo pensiero e della sua azione, e le Comunità saveria- 6 neterritoriali ed internazionali, ove operano i suoi figli missionari. Il lettore può trovarvi elementi singolari, e perciò interessanti, non solo a livello documentari- stico, bensì quale stimolo per una vita odierna più in sintonia con gli intenti pro- posti dal Conforti nel suo rinomato motto: “Fare del mondo un’unica fami- glia”. E’ d’altronde questo l’orientamento che gli Amici del Cinquenovem- bre vorrebbero irrobustire sempre più nella stesura di questi quaderni. La crona- ca, infatti, se può sembrare a prima vista nudo dato archivistico, costituisce, in termini di logica cristiana evangelico-apostolica, un annuncio odierno di quanto Dio realizza, nell’intimo dei cuori come nelle diverse aggregazioni etniche, in termini di crescita umana e spirituale, di rispetto e convivenza giusta e pacifica, di fraternità aperta alla mondialità: appunto le idealità che ispirarono e mossero Guido Maria Conforti. Tutte le relazioni, come pure la parte cronologica, sono alleggerite da ta- vole fotografiche: esse sono state perseguite non tanto per dare vivacità e briosità ai testi, quanto per un atto di valorizzazione di un materiale documentaristico straordinario. Molte persone, infatti, della città di Parma in particolare, a con- tatto con il singolare spessore artistico presente nelle lastre e foto lasciateci dai pri- mi saveriani - fotografi accorti in Cina come in Italia, sull’onda dello stimolo a loro dato dal Conforti, che li voleva capaci di utilizzare al meglio ogni qualità personale umano-artistica avuta in dote dalla natura, a vantaggio dell’annuncio evangelico, insistono perché tale attraente produzione venga fatta conoscere sem- pre più. Ci è infine spontaneo manifestare un senso di gratitudine, cordiale e in- tenso: ai relatori, i quali, oltre alle brillanti loro comunicazioni, si sono sobbar- cati anche l’ardua fatica della stesura dei testi per la stampa; ai diversi Enti che hanno interagito con l’operato generoso degli Amici del Cinquenovembre, in particolare la Biblioteca Palatinaed il Circolo culturale“Il Borgo”,che affian- cano e sostengono con dedizione le manifestazioni cittadine confortiane, divenu- te ormai un felice appuntamento annuo; a Pietro Bonardi ed Enore Guerra, che spalleggiano il sottoscritto nella realizzazione dei pomeriggi culturali come nella redazione di queste pagine. Per gli Amici del Cinquenovembre Ermanno Ferro sx coordinatore del Centro Studi Confortiani Saveriani Tutte le foto e le cartoline d’epoca, quando non indicato diversamente, provengono dall’Archivio Fotograficodel Centro Studi Confortiani Saveriani presso l’Istituto Saveriano Missioni Esterein Parma. 7

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In tale direzione si colloca lo studio di R. Romanelli, L'Italia liberale, cit., in particola- re le pp. Giovanni Gazza di San Lazzaro. Parmense, p.
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