Description:“Una coppia di norcini umbri nani accompagnò in sala il maiale, venuto apposta da Città di Castello a dorso di mulo per ottenere un effetto massaggio che ne ammorbidisse le carni. Il maiale trotterellò fino al grande tavolo e fissò Alain. Alain fissò il maiale. Afferrò l’apposito fucile a trombone e gli sparò una salva di bacche di ginepro nel sedere. ‘Non vi preoccupate, l’animale è stato anestetizzato,’ il norcino rassicurò mentre provvedeva ad asportare qualche fetta di carne al ginepro dal maiale contrariato. Alain prese solennemente la carne dal vassoio e la dispose a rosone gotico al centro della corona di fichi, poi cosparse il tutto di grappa e gli diede fuoco. ‘Prosciutto cavernicolo con fichi acrobatici!’ annunciò tra gli applausi. Il tavolo in fiamme venne rapidamente rimosso da una squadra di pompieri.” In un’epoca che ha fatto di molti chef delle vere e proprie star, protagonisti di trasmissioni televisive e autori di bestseller in libreria, sembrava impossibile che il più grande di tutti non avesse ancora raccontato la sua storia, le sue ricette, i suoi progetti. Alain Tonné non ha bisogno di presentazioni, oltre a quelle riportate sopra. Questo libro, per la prima volta, lo racconta nudo e crudo. Da dove viene l’ispirazione per la sua cucina, così contemporanea e allo stesso tempo così tradizionale? Come sono stati i suoi primi passi nella cucina di un ristorante? Come si è guadagnato in così poco tempo le tanto agognate tre stelle Michelin? E cosa cerca, desidera, sogna l’uomo, al di là del suo essere chef? Il nuovo, clamoroso personaggio di Antonio Albanese: una parodia irresistibile, devastante e perfettamente tempestiva.