L’economia dell’allevamento ovino in Sardegna negli anni Trenta Attualitàdell’analisi dell’economista GavinoAlivia(1886-1959) Daniele Porcheddu Indice Prefazione,di LucaSaba pag. 2 1. Introduzione » 5 2. Un manoscritto inedito sull’allevamento ovino inSardegnanegli anni Trenta » 9 3. Inquadramento del manoscritto all’interno del pensieroedell’operadi GavinoAlivia » 13 4. Trascrizione del manoscritto L’allevamento ovino in Sardegna in rapporto all’economia della regione e ai mercati del latte, dellacarne edellalana » 33 4.1 Introduzione » 33 4.2 Produzione di latte » 38 4.3 Produzione di carne » 45 4.4 Produzione della lana » 47 5. Notizie biografiche su Gavino Alivia (1886– 1959) » 61 1 Prefazione È sorprendente, come la storia economica dell’allevamento ovino in Sardegna tenda a ripetersi anche a distanza di tempo, nonostante il mutare delle condizioni economico e sociali della nostra Isola e del contesto geo-politico più generale. Eppure, molti autorevoli economisti agrari sostengono che in economia è quasi impossibile centrare determinati obiettivi mediante programmi a medio e lungo termine, causa il verificarsi, molto spessodi situazioni contingenti che condizionanopesantemente il successool’insuccesso di quellainiziativa. Il fatto poi, che ancor oggi si ripresentino le stesse difficol- tà registratesi anni addietro, sta a significare l’incapacità o me- glio la difficoltà dell’homo oeconomicus di prevedere con suffi- ciente anticipo l’evolversi di alcuni eventi e nel saper governa- reapropriovantaggio,l’andamentodei processi economici. Nell’intento di offrire ai nostri Quadri Dirigenti uno stru- mento di riflessione e di conoscenza dell’economia e della sto- ria dell’allevamento ovino in Sardegna ci è parsa cosa utile ri- stampare, in forma aggiornata e ampliata, una pubblicazione del Dott. Daniele Porcheddu1, apparsa qualche tempo fa su Ri- vista di Storia dell’Agricoltura2, contenente un interessante manoscritto dell’economista Gavino Alivia3, risalente presumi- bilmenteal 1936. 1 Daniele Porcheddu è ricercatore confermato e docente di Economia e ge- stionedelleimpresepressolaFacoltàdiEconomiadell’UniversitàdiSassa- ri. 2 Cfr. D.PORCHEDDU, Economia e storia dell’allevamento in Sardegna at- traversounmanoscrittoineditodell’economistaGavinoAlivia(1886-1959), in«RivistadiStoriadell’Agricoltura»,XLVI,1,2006,pp.117-154. 3 Gavino Alivia (1886-1959), come si avrà modo di leggere nel paragrafo conclusivodiquestapubblicazione,puòritenersiilpiùrappresentativoeco- nomistasardodellaprimametàdelXXsecolo.Fu,tral’altro,permoltianni Segretario generale della Camera di Commercio di Sassari (1919-1931) e Segretariodell’UnioneindustrialidiSassari(1922-1946). 2 Il manoscritto fornisce un interessante spaccato della intera filiera del comparto ovino e dell’attività di sperimentazione av- viata in quegli anni finalizzata alla massimizzazione del profit- to. Attività proseguita nel corso degli anni dagli istituti di spe- rimentazione e di ricerca: Istituto Zootecnico e Caseario di Bo- nassai, dall’Università, dalle APA e dagli stessi allevatori i quali, anche attraverso alcuni insuccessi iniziali (tentativi di in- croci con altre razze), hanno saputo valorizzare e conservare le caratteristiche specifiche della pecora sarda (rusticità, attitudine al pascolamento, produzione lattiera ecc.) frutto dell’attività di selezione e dalla interazione dei fattori ambientali esistenti pre- senti nellanostra Isola. Nella speranza che l’arricchimento delle conoscenze stori- che su uno dei comparti portanti dell’economia della nostra re- gione possa arrecare nuovo slancio e rinnovato interesse sulla filiera ovina, siamo lieti di portare questo nuovo contributo a tutti i Dirigenti dellanostra Isola. Il Direttore Dott. LucaSaba 3 4 1 Introduzione Le vicende della filiera lattiero casearia della Sardegna a- nimano costantemente le cronache giornalistiche regionali. Perché? In parte, tale attenzione, può spiegarsi alla luce dell’importanza, per l’economia dell’Isola, di quella che è stata definita la più importante filiera produttiva regionale, basata su ruminanti di piccola taglia, a livello mondiale. Indubbiamente, però, un ruolo rilevante nella spiegazione del fenomeno assu- mono i numerosi e drammatici problemi che affliggono questi rilevanti comparti produttivi. Se la cronaca giornalistica, come già accennato, è chiamata ad occuparsi spesso delle vicende della filiera in questione, sul piano della vivacità degli studi di taglio economico sociale, in- vece, sembra essersi esaurita la felice stagione dei decenni Set- tanta, Ottanta e prima parte dei Novanta, legata soprattutto all’attività dell’Istituto di Economia e Politica Agraria dell’Universitàdi Sassari. Per il vero, nel complesso, gli studi economici sulla filiera lattiero casearia ovina della Sardegna sono relativamente poco numerosi, se confrontati con quelli di tipo zootecnico e antro- pologico. Non di meno, per un economista, l’analisi del com- parto zootecnico e di quello trasformativo caseario è indubbia- mente affascinante (a riprova di questa affermazione si pensi che – indirettamente – le problematiche del settore caseario sardo destarono l’attenzione di uno studioso di scienza econo- micadel calibrodi Piero Sraffa!4). 4 Alla fine degli anni Sessanta, una giovane laureata in Agraria a Sassari, Antonietta Campus(che diventerà professore diEconomia a Modena), ave- vapresentatodomandaperunaborsadistudiodellaBancad’Italia,allegan- do la propria tesi di laurea sull’industria di trasformazione del latte in Sar- degna.Latesiaffascinòilprof.PieroSraffa(1898-1983),ilqualegiàdaol- 5 Il presente lavoro si pone essenzialmente come nota a mar- gine di una lucida, e inedita, analisi delle caratteristiche e delle prospettive del comparto dell’allevamento ovino in Sardegna negli anni Trenta5. Lo studio, realizzato da quello che probabilmente può esse- re definito il più importante economista sardo della prima metà del XX secolo, il sassarese Gavino Alivia (1886-1959), presen- ta a nostro parere, pur essendo stato scritto oltre 70 anni fa, numerosi elementi di interesse. Certamente, quanto scrive Alivia, va necessariamente in- quadrato entro la cornice economica nazionale – si era in piena politica autarchica fascista – ma, nondimeno, alcuni passi del manoscritto, lungi dall’essere anacronistici, possono essere fa- cilmenteconfusi conbrani di cronacadei giorni nostri. Tutto quanto detto sopra, se, da una parte, ci porta a sotto- lineare l’attualità del pensiero di questo economista (non acca- tre trent’anni insegnava all’Università di Cambridge e che, per l’occasione, era membro della Commissione per l’assegnazione della Borsa Stringher dellaBancad’Italia.Sraffascrisseall’amico Sergio Stevediaverapprezza- tolatesidellagiovanestudiosasardaperché:«[…]sitrattavadiunaricerca limitata, ma di prima mano, e mi sembra un genere di tesi da incoraggiare, al contrario dei tanti che rifanno la filosofia dell’universo» (cfr. F. VIANELLO,LaFacoltàdiEconomiaeCommerciodiModena,inG.Garofa- lo, A. Graziani, a cura di, La formazione degli economisti in Italia (1950- 1975),Bologna,2004,pp.481-534:484).Perinciso,latesidiCampus,rap- presenteràilnucleooriginariodidueimportantiarticolisulcompartocasea- rio sardo scritti con il compianto economista Sebastiano Brusco (cfr. S. BRUSCOeA.CAMPUS, Le strutture produttive e commerciali dell’industria casearia sarda, in «Note economiche. Rassegna economica del Monte dei PaschidiSiena»,IV,1/2,1971,pp.30-84). 5Ilpresentestudiocostituiscel’ampliamentoedaggiornamentodiunartico- lo pubblicato di recente, cfr. D. PORCHEDDU, Economia e storia dell’allevamento in Sardegna attraverso un manoscritto inedito dell’economista Gavino Alivia (1886-1959), in «Rivista di Storia dell’Agricoltura»,XLVI,1,2006,pp.117-154. 6 demico, ma accreditato come acuto studioso di scienze econo- miche e demografiche presso i consessi scientifici nazionali ed internazionali), dall’altra, ci costringe a riflettere sulla natura non certamente contingente di molti dei problemi della filiera lattierocaseariadellanostraregione. L’autore, assumendosi ogni responsabilità per quanto scrit- to, è grato al prof. Luca Ferrucci, dell’Università di Perugia, ai proff. Antonello Mattone, Francesco Nuvoli, Eugenia Tognotti, dell’Università di Sassari, e al prof. Giulio Sapelli, dell’Università statale di Milano, per l’incoraggiamento e i consigli relativi aprecedenti versioni del lavoro. Un ringraziamento anche ai responsabili della Federazione Regionale Coldiretti Sardegna e, in particolare, al presidente, dott. Marco Scalas, e al direttore, dott. Luca Saba, per aver in- serito il presente lavoro nella collana editoriale della Federa- zione. D.P. Sassari,Universitàdegli Studi,maggio2008 7 8
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