Teatro e Scienza Festival 2017 “Il sole e l’altre stelle” Le Signore del Cielo “ ” Astronome dal 2300 a.C. al 2000 d.C. Nell’interpretazione figurativa di sei Artisti contemporanei Ni k oli A nk N a N N I E K P OL a O n a V ci A u L Gianfranco CANTU’ Martino BISSACCO A L A L n E g C el R I a B U E T A T o L A C A t t ili asal e Nella decima edizione del Festival “TEATRO e SCIENZA” “IL SOLE E L’ALTRE STELLE” Mostra di sculture e dipinti “Le Signore del Cielo” Per ricordare storicamente gli apporti femminili al progresso dell’Astronomia Opere di: Angela BETTA Casale - Martino BISSACCO Gianfranco CANTU’ - Attilio LAURICELLA Nikolinka NIKOLOVA - Luciana PENNA Sala Mostre PALAZZO della REGIONE Piazza Castello, 165 - Torino Dal 20 Settembre al 1° Ottobre 2017 - Ore 10 - 18 da Lunedì a Domenica Inaugurazione Martedì 19 Settembre ore 17,30 20,00 22 Settembre ore 17,30 Presentazione del libro “LE STELLE AD UNA AD UNA” di Maria Rosa Menzio, con elzeviri di Attilio Ferrari, presenta Piero Galeotti. - Edizioni .C1V. 26 Settembre ore 18.00 Spettacolo “L’altra metà della relatività” di e con Sara Urban con Tazio Forte (fisarmonica) Regia di Alessia Gennari - ore 19,15 Seminario con Emma Angelini. 29 Settembre “La notte europea dei ricercatori” dalle 17 alle 24. Direzione Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale Settore Relazioni Esterne e Comunicazione Settore Stampa e Nuovi Media ……………………………………………………………………...... Grafica Luciana Penna ……………………………………………………………… Istituto Ottico Thomke PARTNER dei MIGLIORI …………………………………………………………………. Ristampa Luglio 2018 a cura degli Artisti con “Teatro e Scienza” 2 Con la mostra di sculture e dipinti “Le Signore del Cielo”, che volentieri la Regione ospita nella Sala Mostre del Palazzo di piazza Castello, si cele- celebrano 28 grandi astronome dall’antichità ad oggi. Si va infatti dai tempi dell’antica Babilonia ai giorni nostri, in un arco temporale di ben 4350 anni. Grandi astronome che vengono interpretate da sei tra pittori e scultori contemporanei. Signore, tra cui le italiane Cate- rina Scarpellini (1808-1873) e Margherita Hack (1922-2013), che hanno contribuito ad avvicinare tante persone alla scoperta dell’Universo. Valore aggiunto di questa iniziativa è di porre l’accento sull’importante contributo femminile alla cultura scientifica. La mostra apre l’ampio programma della decima edizione del Festi- val “Teatro e Scienza”, che si svilupperà sino a novembre con 32 eventi, tra seminari e spettacoli, a Torino ed in vari centri della Città Metropolitana, gettando un “ponte” tra la cultura scientifica e quella umanistica. Il Presidente Sergio Chiamparino 3 P r e s e n t a z i o n e M o s t r a “Le Signore del Cielo” . Il 2017 è il decimo anniversario sia per il Festival “Teatro e Scienza” sia per il Planetario INFINI*TO. Per questo abbiamo deciso di parlare di Astronomia, co-progettando con il Planetario di Torino un Festi- val sulla più affascinante delle Scienze: l’Astronomia. L’Associazione “Teatro e Scienza” divulga quest’anno la conoscenza astronomica sia nei linguaggi dello spettacolo sia dell’Arte figurativa. La Curatrice ideale per la mostra è stata Luciana Penna, si è occupata della ricerca delle Astronome - biografie e scoperte - ha indivi- duato e coordinato gli Artisti che potevano offrire una loro visione poetico/ scientifica sul tema. Si è spesa in aiuto anche per effettuare fotografie per alcuni colleghi, ha compiuto l’ideazione grafica ed elettronica del catalogo, spinta dallo scopo di far conoscere l’opera intellettuale delle donne. Si parte dalla sacerdotessa della luna En-Hedu-Anna, su- mera, si passa da Hildegarda di Bingen, medica, musicista, astronoma santa, per rivolgerci a Sophie Brahe, sorella del più famoso Tycho, a Wanh Zhenyi, cinese del diciottesimo secolo, alle italiane Maria Scarpellini e Margherita Hack, a Margaret E. Burbidge, unica vivente, e molte altre: ventotto astronome. E’ una catena inconsapevole di donne che si tengo- no per mano, firmando, dall’alto degli spazi, la storia dell’Astronomia. La mostra testimonia quanta sapienza ci abbiano dato, at- traverso i secoli, le scienziate che hanno studiato il cielo. Sono donne che hanno scrutato le stelle, le galassie, le comete. Sorelle di studi e di cam- mini impervi, donne che solo ai nostri giorni stanno frantumando il “tetto di cristallo”. In una parola, le Astronome. L’importanza femminile nella cultura scientifica è sempre stata sottovalutata, e con i “quadri di quest’esposizione” cercheremo di sottolinearla. I Pittori - come le Astro- nome - vivono una doppia realtà: il visibile e l’invisibile. Luciana Penna, pittrice straordinaria, mostra nelle sue ope- re sia la modernità dei tratti sia un “collage” di notizie biografiche sulle scienziate, degne di un Artista del Rinascimento. Ogni suo quadro è la sto- ria dipinta dell’Astronoma, densa di particolari biografici rivisitati dal suo talento visionario: vi troviamo le eclissi e la Roma di Caterina Scarpellini, la grande capacità di divulgazione scientifica di Margherita Hack, l’Egitto di Aganice, quello di Ipazia di Alessandria, la materia oscura di Vera Rubin e.. Martino Bissacco, informale, omaggia le astronome delle sue macchie di colore ma anche di universi strani, curiosi, extra-galattici, o di sculture che ci portano nell’immaginario paese celeste della scienziata considerata, e tesse stupefacenti geometrie di cieli ancora sconosciuti. 4 Nikolinka Nikolova erompe dalle tele con la sua vivace e personalissima visione del cosmo, quasi – per un profano – un universo a stringhe, coloratissimo, denso di luce, in cui le Astronome viaggiano con la mente rivolte ad altri mondi. Sono visi, occhi ammiccanti ma a ben vedere scrutanti le stelle, sono strisce e porzioni ultraterrene degli astri. Attilio Lauricella ci trascina in universi densi di vigore, quei luoghi ove la materia è veramente energia e l’energia materia, ove lo spazio-tempo è curvo, pieno di picchi di energia, oppure risente del calendario Maya. Sono tele e bassorilievi realizzati con materiali al- ternativi, caratterizzati da una vivida alchimia cromatica. Angela Betta s’impone per la forza dei suoi ritratti di a- stronome. Sono visi di donne decise, curiose, piene di meraviglia e de- terminazione: si vedano quelli di Antonia P. Maury, che sembra lacerare con violenza un pezzo di cielo per strappargli il suo segreto, o quello di Helena Gaposchkin, dal volto decorato di perle, e ogni perla è una co- stellazione o un particolare corpo celeste. Gianfranco Cantù espone una sola opera, ma che opera! Un paravento di 3,14 metri per 1,60, che rappresenta una cometa, co- me omaggio a tutte le astronome che ne scoprirono alcune. L’opera è divisa in quattro parti, una per ogni stagione, composte di fiori, foglie, frutti, animaletti del bosco. Certo, a muovere i pittori delle Astronome è il desiderio di comprendere: solo questa curiosità può trasmettere mistero, passione, emozione, arrivando a quella componente di VERITA’ indispensabile senza la quale non si fa né arte né teatro scientifico. Naso per aria, in- daghiamo il cielo. Icaro continua a vivere in tutti noi e a cercare di rag- giungere il sole senza bruciarsi Noi esploriamo il cielo attraverso le Astronome, tenendo pre- sente le parole di Brecht, che in “Vita di Galileo” fa dire al protagonista: “l’intero smisurato universo con le sue stelle non gira affatto attorno al- la nostra minuscola Terra - oggi, 10 gennaio 1610, abolito il cielo!” Anche in Astronomia, come affermava Prigogine, “la nostra visione del mondo sta cambiando. Vediamo emergere in natura degli elementi narrativi. In ogni rivoluzione del cielo ci viene in mente Shahrazad, che interrompe la sua storia per iniziarne un’altra”. E la successiva, ovviamente, è ancora più straordinaria. MARIA ROSA MENZIO Direttrice Artistica Progetto “Teatro e Scienza” 5 INDICE delle Astronome in ordine di tempo . En-Hedu-Anna 2350 a.C. figlia del re Sargon I - Mesopotamia ….. pag. 30 Aganice 1850 a.C. alla corte di re Sesostri I— Egitto ..…... pag. 36 . Aglaonice II sec.a.C.— Tessaglia ….….... pag. 8 . Ipazia 370-415d.C.— Alessandria d’Egitto, …......…... pag. 37 . . Fatima di Madrid - fine X secolo — Spagna .….………...….…...…. pag. 9 . Hildegarda di Bingen 1098-1179 — Germania ……….... pag. 31 . Sophie BRAHE 1556-1643 — Danimarca ….. pag. 32 Maria CUNITZ 1609-1664 — Polonia …………......…. pag. 33 . . Maria Winckelmann KIRCH 1670-1720 — Germania ………...…. pag. 34 . Maria Clara EIMMART 1676-1707 Germania (tavole pag. 13,19,23,29,35) .. . pag. 24 . Nicole-Reine De La Briere LEPAUTE 1723-1788—Francia … pag. 14 . Caroline Lucretia HERSCHEL 1750-1848 - Germania/Inghilterra…….... pag. 38 WANG ZHENYI 1768-1797 — Cina ………….…...….. pag. 15 . . Marie-Jeanne Amélie HARLAY 1768-1832—Francia ……….…......... pag. 16 6 Mary SOMERVILLE 1780-1872 — Scozia .….…………………….……. pag. 39 . .. Caterina SCARPELLINI 1808-1873 — Italia ……....…….. pag. 40 . M a r i a M I T C H E L L 1818-1889 — Stati Uniti ……pag. 28 Willelmina Paton Stevens FLEMING 1857-1911 — Scozia ..pag. 10 . Annie Jump CANNON 1863 -1941 — Stati Uniti …………….……... pag. 25 . Antonia Pereira MAURY 1866–1952 — Stati Uniti …… pag. 11 . Henrietta Swan LEAVITT 1868-1921 —Stati Uniti . 41 Cecilia Payne GAPOSCHKIN 1900-1979 — Gran Bretagna /Stati Uniti .. pag. 12 . . Dorrit HOFFLEIT 1907-2007 — Stati Uniti …….......... pag. 27 . Paris PISMIS 1911-1999 — nata in Turchia, operò in Messico …….….. pag. 26 Margaret Peachey BURBIDGE 1919 — G.B. / U.S.A. ..... pag. 17 . M a r g h e r i t a H A C K 1 9 2 2 - 2 0 1 3 — Italia ...... pag. 42 .. Vera Cooper RUBIN 1928–2016 — Stati Uniti ...…….. pag. 43 . Beatrice TINSLEY 1941-1981 — Gran Bretagna / Nuova Zelanda ……..... pag. 18 . In onore delle Astronome che scoprirono comete: Sophie Brahe, . Maria Winckelmann Kirch, Nicole-Reine Étable de la Brière, . Caroline Herschel, Caterina Scarpellini, Maria Mitchell …. pag. 20, 21 . Angela BETTA CASALE AGLAONICE per Acrilico su tela cm.100x60 Aglaonice (Aglaonike) IV - II secolo a.C. in Tessaglia. Figlia di Egetore o Egemone. Forse la prima Astronoma greca di cui abbiamo notizia. Divenne famosa soprattutto per la corretta previsione di eclissi di Sole e di Luna. Le sue eccezionali capacità di predizione furono attribuite all‟arte magica, piuttosto che a com- petenze scientifiche. Il fatto di essere donna rendeva tutto ancora più straordinario, per- tanto il popolo la considerava come una strega che poteva esercitare un potere sugli altri attraverso il timore suscitato dall‟apparente controllo dei fenomeni naturali. E‟ menzio- nata negli scritti di Plutarco e di Apollonio di Perga. 8
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