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Le Catechesi Battesimali. Le Catechesi ai Misteri PDF

291 Pages·2005·5.091 MB·Italian
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Giovanni Crisostomo LE CATECHESI BATTESIMALI Traduzione e note di Aldo Ceresa -Gastaldo Cirillo e Giovanni di Gerusalemme LE CATECHESI AI MISTERI Traduzione e note di Antonio Quacquarel/i Supplemento al numero di di questa settimana P.I. SPA -S.A.P. -D.L. 353/2003 L. 27/02/04 N. 46 -a. 1 c. 1 DCB/CN Direttore responsabile: Antonio Sciortino SAN PAOLO Edizione in collaborazione Città Nuova Editrice© 1977-1981 -Roma e Periodici San Paolo © 2005 -Milano Le immagini della Bibbia della Luce sono proprietà della Fototeca della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. !.:immagine in copertina è di TIPS Finito di stampare nel mese di maggio 2005 presso Nuovo Istituto d'Arti Grafiche S.p.A. Via Zanica, 92, 24126 Bergamo -Italia Prefazione L'EREDITÀ DELLA CATECHESI ANTICA È bene dire subito che la proposta delle Ca techesi battesimali di Giovanni Crisostomo (349?- 407), patriarca di Costantinopoli, e delle Catechesi ai misteri di Cirillo (313?-387) e Giovanni II ( +417), suo successore come vescovo di Gerusalemme, può risultare impegnativa per i lettori d'oggi che non ab biano dimestichezza con questioni di storia della ca techesi e della liturgia. Ma questi testi meritano uno sforzo supplementare di lettura, comprensione e ap profondimento, nel momento in cui si vuole trarre frutto dalle antiche testimonianze sui fondamenti dottrinali, l'itinerario di fede e la prassi pastorale-li turgica della Chiesa: in questo caso in riferimento al battesimo, il primo dei sacramenti, non soltanto per ché cronologicamente viene per primo, ma perché segna l'inizio della conformazione e della vita nuo va in Cristo. Quello che è interessante soprattutto evidenziare in queste Catechesi - al di là dei contenuti teologici specifici, dell'impronta morale (forte, ad esempio in Giovanni Crisostomo), dello stesso stile letterario, più o meno attraente ed efficace, di ciascun autore - è la linea comune perseguita per suscitare e nutri re la fede, comunicando con fedeltà il mistero della 5 salvezza. Prima, infatti, viene la Parola di Dio, che il credente deve conoscere e fare propria; poi viene il battesimo come completamento e sigillo di ciò che la Parola di Dio ha saputo far lievitare nella sua ani ma come cammino di conversione e volontà effetti va di seguire Cristo. L'iniziazione alla fede e ai sa cramenti è finalizzata a questo obiettivo. Anticamente, la fase preparatoria di incorporazio ne alla Chiesa mediante il battesimo era costituita dal catecumenato: un'istituzione pastorale e liturgi ca sorta all'interno delle comunità cristiane già sul fi nire del II sec., con lo scopo di accompagnare - at traverso l'istruzione catechistica, la pratica religiosa, l'esercizio delle virtù cristiane - il cammino delle persone adulte convertitesi al cristianesimo. Nei contesti delle chiese locali, l'organizzazione di questo periodo di istruzione dottrinale, formazio ne morale e preparazione rituale al battesimo assu meva forme diverse, pur avendo molti elementi co muni. Nel N sec. - epoca a cui si riferiscono le no stre catechesi - i catecumeni erano suddivisi in due gruppi distinti: da una parte gli "uditori", che ave vano ricevuto la prima iniziazione cristiana; dall'al tra, quelli che avevano già superato questa fase (gli "eletti") e si erano iscritti al battesimo. Costoro era no chiamati anche - come qui - "illuminati" oppure "competenti". Dal giorno dell'Epifania - nel quale si annunciava la data della Pasqua - fino al termine della Quaresima, il vescovo provvedeva direttamen te a fornire gli elementi essenziali della fede e, nel la settimana pasquale o in quella successiva, ad ini ziare ai misteri, ovvero a spiegare il significato dei sacramenti (la cosiddetta "catechesi mistagogica"). Era un compito importante per il vescovo, trattando si di introdurre gli aspiranti al battesimo non solo 6 nella specificità del sacramento che stavano per ri cevere, ma alla consapevolezza della scelta totale di vita che si accingevano a compiere, impegnandoli a vivere in modo nuovo, nella fedeltà a Cristo e in co munione con la Chiesa. Era naturalmente un mo mento impegnativo per i catecumeni, che dovevano partecipare regolarmente alle funzioni liturgiche e tenere un comportamento degno per sobrietà e con tinenza, che manifestasse cioè realmente il desiderio di cambiare vita e, di riflesso, lo sforzo di dominare le passioni ed esercitarsi allo spirito di penitenza. Centrale nella catechesi prebattesimale era il mo mento legato al "Simbolo degli apostoli": la spiega zione del nome e dell'origine del Simbolo, il segno di croce, le formule del Simbolo, il commento del vescovo - successore degli apostoli e perciò chia mato a tramandare la tradizione apostolica - ad ognuno dei dodici articoli componenti il Simbolo. Da ultimo, alcune cenni ricapitolativi ogni quattro articoli e l'invito agli "illuminati" ad imparare a me moria il Simbolo, essendo fatto divieto di scriverlo e di rivelarlo ai non iniziati. Questa era la preparazione generalmente seguita prima del battesimo, amministrato al termine delle solenni vigilie pasquali. Nel IV sec. il rito del batte simo iniziava - ad evocazione del gesto compiuto da Gesù nella guarigione del sordomuto - con il ve scovo che toccava le orecchie e le narici del battez zando (non però la bocca), pronunciando le parole ·Effatà, cioè apriti· (Mc 7,34): a significare che l'in contro con Gesù nel battesimo operava nell'uomo il prodigio di renderlo capace di udire i misteri e di sentire il profumo di Cristo. Nel battistero, poi, si procedeva all'unzione del battezzando per disporre il nuovo atleta in Cristo alle dure lotte che avrebbe 7 comportato il vivere secondo la fede ricevuta. Seguivano le due rinunce (a Satana e alle sue ope re, al mondo e alle sue seduzioni), con il battezzan do rivolto prima ad Occidente, sede del demonio, poi ad Oriente, sede di Cristo. Infine, la benedizio ne del fonte battesimale intesa come gesto di libera zione dallo spirito del male e preghiera di invoca zione della grazia fortificante di Cristo. Il battezzan do, calato nel fonte battesimale, faceva la professio ne di fede, rispondendo "credo" alle tre domande del vescovo ( .. Credi in Dio Padre onnipotente? Credi nel Signore nostro Gesù Cristo e nella sua croce? Credi nello Spirito Santo?») e venendo immerso nel la vasca per tre volte. Uscito dal fonte, il neofito ri ceveva l'unzione crismale come segno della rinasci ta dall'acqua e dallo Spirito Santo, della liberazione dal peccato, della partecipazione al corpo di Cristo per la vita eterna. In alcune chiese locali, era previ sta a questo punto anche la lavanda dei piedi, per impetrare la grazia di esser preservati da ogni pas sione e concupiscenza. Subito dopo il battesimo, ai neofiti veniva consegnata una veste bianca, simbolo della remissione dei peccati e della riconquistata in nocenza da portare sempre senza macchia nella vi ta d'ogni giorno. Con il battesimo si amministrava anche la cresima; i neofiti rientravano quindi pro cessionalmente in chiesa dirigendosi verso l'altare, dove per la prima volta potevano partecipare alla celebrazione della messa e accostarsi alla mensa eu caristica. Così spiega Giovanni Crisostomo - con la sua ti pica caleidoscopia di immagini - gli effetti sul nuo vo "illuminato" dal bagno di rigenerazione del bat tesimo: .. ora come uno, dopo aver presa e messa in fonderia una statua d'oro macchiata per il tempo, 8 fumo, polvere e ruggine, ce la restituisce pulitissima e splendente, così Dio, presa la nostra natura rovi nata per la ruggine del peccato, piena del molto fu mo derivante dagli errori e senza la bellezza che ot tenne da lui all'inizio, la rifuse di nuovo, e immet tendo le acque come in una fonderia e facendo spi rare la grazia dello Spirito anziché il fuoco, ci ricon duce, rifatti e rinnovati con grande splendore, a mi rare d'ora innanzi i raggi del sole, avendo abbattuto l'uomo vecchio e preparato il nuovo, più fulgido del primo• (Seconda catechesi). Se le Catechesi ci insegnano a cogliere il signifi cato e l'efficacia del battesimo, prima di farci tocca re il traguardo ci indicano anche il percorso attraver so il quale arrivare. Questi documenti della Chiesa antica sono quindi preziose testimonianze anche per l'intelligenza della fede e il rinnovamento della vita. GIULIANO VIGINI 9

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