ROBERT ALTER L’arte della poesia biblica GBIÌi« SAN PAOLO CIRF.GORIAN 6. HIUL.ICIAL PRESS ROBERT ALTER L’arte della poesia biblica Titolo originale dell’opera: The Art of Biblicdl Poetry © 1985 by Robert Alter Traduzione dall’inglese di Federica Campagnola © 2011 GBPress - Gtegorian University and Biblical Institute Press Piazza della Pilotta, 35 - 00187 Roma www.gbpress.net - [email protected] © EDIZIONI SAN PAOLO s.r.l., 2011 Piazza Soncino, 5 - 20092 Cinisello Balsamo (Milano) www.edizionisanpaolo.it Distribuzione׳. Diffusione San Paolo s.r.l. Corso Regina Margherita, 2-10153 Torino ISBN 978-88-215-7133-6 A Carol ’ayyelet \ahàbìm v'yaàlathèn (Pr 5,19) Premessa Come indica il titolo, questo libro è pensato come un volu me parallelo alla mia precedente incursione nella letteratura della Bibbia, The Art of Biblical Narrative, del 1981*. Il paral lelo non può che essere approssimativo, visto che la diversità di argomento ha comportato delle differenze sia nell’organizzazio ne dell’opera sia nella metodologia critica. Anzitutto, mi pro pongo di definire, in tre capitoli iniziali, il funzionamento del sistema formale della poesia biblica, a partire dal verso poetico per passare poi alle strutture più ampie. Si insisterà sulla fon damentale convenzione del parallelismo semantico più che sugli aspetti sintattici e fonetici del sistema, dal momento che questi ultimi due aspetti non sarebbero percettibili in traduzio ne e, in ogni caso, buona parte della fonetica dell’ebraico bibli co rimane incerta. Dopo i tre capitoli dedicati al sistema del verso biblico, cer cherò di ampliare e di affinare le mie considerazioni generali applicandole ad alcuni dei più rilevanti testi poetici e quindi di esaminare in cosa l’utilizzo della poesia nella Bibbia risulti decisivo. Non ho la pretesa di trattare in modo esauriente tutti i sottogeneri della poesia biblica o tutti i vari innesti poetici presenti nei libri narrativi, ma prenderò in esame tutti i prin- 1 Traduzione italiana: L'arte della narrativa biblica (Brescia 1990). 8 L'ARTE DELLA POESIA BIBLICA cipali generi e testi: salmi, poesia profetica, poesia sapienziale dal libro di Giobbe a quello dei Proverbi, poesia d’amore. Dal momento che la comprensione della poesia biblica è spesso inficiata da generalizzazioni che non consentono di distingue re adeguatamente i diversi generi, questo studio vuole essere un primo tentativo di correggere tale tendenza airaccorpamen- to. Nella maggior parte dei casi, procedo tramite una lettura attenta di testi scelti, il modo migliore, secondo me, per risco prire parte della complessa arte dei testi in poesia. Come per il mio libro sulla narrativa, anche qui lo scopo non è di forni re un’esegesi esaustiva dei singoli testi presi in esame, bensì di illustrare i princìpi poetici presenti nella Bibbia. Se ho alme no in parte raggiunto il mio scopo, spero che il lettore riesca a servirsi di questi princìpi per leggere altri testi poetici bibli ci con una maggiore consapevolezza e una più profonda com prensione. Devo confessare che prima di intraprendere questa ricerca ne ho messo in dubbio la fattibilità, a motivo degli sconfor tanti problemi derivanti dal fatto di dover parlare di poesia (cioè le parole migliori nell’ordine migliore) a lettori che, a parte una piccola minoranza, non avrebbero avuto accesso alle parole ebraiche originali nel loro ordine originale. Mi sono però convinto che valeva la pena tentare l’impresa, perché la poesia è un aspetto di vitale importanza della letteratura bibli ca, un aspetto che necessita di essere meglio compreso, anche perché il fiorire di studi letterari della Bibbia si è concentra to sui testi narrativi a scapito di quelli di poesia. Con le tra duzioni che fornisco per tutti i testi presi in esame, compenso parzialmente la mancanza degli originali ebraici (la nume razione dei versetti e dei capitoli si riferisce al testo ebraico; talvolta ci sono discrepanze tra la numerazione dei versi in ebraico e la numerazione dei versetti nelle versioni correnti). Spesso le mie traduzioni non tengono conto delia fluidità PREMESSA 9 della lingua moderna: in questo modo, di alcuni elementi del l’originale (termini ricorrenti, anafore, strutture circolari e vari tipi di schemi sintatticamente significativi) voglio dare una percezione più vicina al testo ebraico di quella fornita dalle traduzioni correnti. Ho anche cercato di far cogliere la sensazione della compattezza ritmica dell’ebraico, rinuncian dovi soltanto quando la fedeltà al significato lo richieda. È fuori di dubbio che, almeno agli occhi di qualche lettore, in alcuni casi il mio unico risultato è stato quello di tradire in un colpo solo sia l’eleganza stilistica della traduzione sia Tori ginale ebraico; penso però che alcuni raffinati tratti presenti nell’originale e non facilmente identificabili nelle traduzioni correnti risulteranno evidenti in alcune delle mie traduzioni, nonostante i loro difetti. Aggiungo che molti dei testi poetici della Bibbia contengo no ardui problemi filologici che non ho la presunzione di risol vere; mi sono pertanto limitato a contrassegnare le maggiori difficoltà con un simbolo tipografico (un asterisco) durante la mia analisi poetica. A tale proposito, voglio solo osservare che alcune presunte incoerenze o anomalie testuali hanno perfetta mente senso alla luce di determinati princìpi generali (e gene ralmente ignorati) della poetica biblica. I lettori che hanno dimestichezza con tali questioni erudite noteranno che in alcu ni punti si dovrebbe tenere in debito conto l’analisi poetica che io propongo prima di trarre la conclusione che è necessario emendare il testo. Accenno brevemente al rapporto che intercorre tra questo studio e le precedenti indagini sulla poesia biblica. Diversamen te dalla narrativa biblica, che è stata «scoperta» a tutti gli effet ti come oggetto di rigorose indagini meno di quarant’anni fa, la poesia biblica è materia di un’ampia letteratura erudita, parte della quale risale a più di due secoli fa. Ma mentre il corpus, relativamente modesto, di opere sulla narrativa comprende al 10 L’ARTE DELLA POESIA BIBLICA cuni studi acuti, mi sembra che la maggior parte di ciò che è stato scritto sulla poesia biblica sia in un certo qual modo erra to e che, per quanto importante sia, il bagaglio intellettuale degli scrittori tende a essere guidato da idee piuttosto confuse sul funzionamento della poesia. Non mi è parso di alcuna uti lità cercare di controbattere nel dettaglio a questa produzione accademica, che per la maggior parte non era pertinente con le tési che intendevo discutere; pertanto, a parte l’eccezione molto limitata di qualche fondamentale chiarificazione nel capitolo iniziale, ho limitato allo stretto necessario sia le note sia i rife rimenti alle fonti secondarie, citando soltanto ciò che ritenevo fosse strettamente rilevante. Naturalmente, non si può essere tanto sciocchi da immagi nare che quello che si ha da dire su un argomento cosi ampia mente discusso sia totalmente nuovo. Alcune anticipazioni delle mie osservazioni sul parallelismo all’interno del verso poe tico sono presenti nei commentari ebraici tradizionali dalla tarda antichità al Rinascimento, anche se questi esegeti parto no da presupposti interpretativi molto diversi, senza la reale percezione che ci sia un formale sistema poetico che definisce le operazioni di unità di significato all’interno del testo. Tra gli studiosi contemporanei di poetica biblica devo a Benjamin Hrushovski l’orientamento generale, di cui cito nel mio primo capitolo i brevi ma fecondi commenti sulla metrica dell’ebrai co antico. Alcune intuizioni sulla natura del parallelismo pro poste nel capitolo introduttivo dello studio The Idea ofBiblical Poetry di James L. Kugel (1981) risultano essere molto vicine alle idee che avevo elaborato nei miei seminari a Berkeley negli ultimi anni ’70 del secolo scorso. E in qualche modo rassicu rante che sguardi critici diversi vedano lo stesso oggetto, sebbe ne io non sia affatto d’accordo con buona parte della concezio ne generale di Kugel sulla poesia biblica, come cerco di chiarire all'inizio. PREMESSA 11 Credo che la critica, come la letteratura, formi una tradizio ne; pertanto, questo studio ha vari debiti, grandi e piccoli, con sapevoli e inconsapevoli, con i suoi molti predecessori. Allo stesso tempo, spero che fornisca un nuovo utile punto di par tenza per altri che cercano di chiarire questo argomento com plesso e affascinante. Come il mio studio sulla narrativa, anche questo libro si rivolge a tutti coloro che sono curiosi della Bib bia, per motivi religiosi, culturali o specificatamente letterari, e voglio pensare che contenga idee istruttive tanto per gli specia listi quanto per i lettori comuni. Dato inoltre che la poesia del- Tantico Israele è־ una delle fonti della letteratura occidentale, questa indagine può essere di qualche interesse per chiunque si occupi di poesia, pur non avendo un interesse specifico per la Bibbia. Mi fa molto piacere esprimere la mia gratitudine airinstitute for Advanced Studies della Hebrew University di Gerusalem me, grazie al cui generoso sostegno ho completato la prima metà di questo libro negli anni 1982-1983. L’Istituto mi ha concesso non soltanto un anno senza obbligo di insegnamento in cui iniziare il mio progetto in un ambiente molto congenia le, ma anche lo stimolo settimanale dei miei colleghi del grup po degli studi biblici. Alcune parti dei primi capitoli sono state sottoposte alla discussione di questo pubblico erudito e sono certo che le mie affermazioni hanno tratto vantaggio dalle loro domande e dai loro suggerimenti. Ho anche avuto la grande fortuna di poter discutere molti di questi testi poetici in occa sione di un seminario post-laurea sulla poesia biblica alla Uni versity of California, di Berkeley, nel semestre primaverile del 1984, e di imparare dalle acute osservazioni dei miei studenti. I costi della battitura e delle ricerche sono stati coperti dal Com- mittee on Research della University of California di Berkeley. La battitura, come sempre di una precisione esemplare, è opera di Florence Myer. Il capitolo 1 e un compendio dei capitoli 2 12 L'ARTE DELLA POESIA BIBLICA e 4 sono comparsi rispettivamente sulle riviste Hebrew Univer sity Studies in Literature and thè Arts, Poetics Today e Commen- tary, voglio ringraziare gli editori di queste riviste per essere stati disponibili alla pubblicazione. Berkeley Agosto 1984* * [I testi biblici sono citati secondo la traduzione offerta da Alter; tutti gli adatta menti bibliografici italiani sono da attribuire alla traduttrice dell’edizione italiana. Per quanto riguarda i termini tecnici piti ricorrenti, si fa presente che l’italiano «verso» corrisponde all’inglese line, «segmento» a verseli «struttura circolare» a envelope strttc- ture. N.d.T.]