Pietro Perziani LA RETRIBUZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI DIECI ANNI DI CONTRATTAZIONE PIETRO PERZIANI LA RETRIBUZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI - DIECI ANNI DI CONTRATTAZIONE Prima edizione: Gennaio 2011 Copyright © Dioniso Editore s.r.l. - Roma Tutti i diritti riservati I I INDICE INTRODUZIONE V PARTE PRIMA LA STRUTTURA DELLA RETRIBUZIONE PREMESSA 4 CAPITOLO I - LA RETRIBUZIONE FISSA 11 CAPITOLO II - I FONDI REGIONALI 32 CAPITOLO III - LA RETRIBUZIONE VARIABILE 47 PARTE SECONDA DIECI ANNI DI CONTRATTAZIONE PREMESSA 64 CAPITOLO IV - UNO SGUARDO D’INSIEME 65 CAPITOLO V - PROBLEMI DI SPEREQUAZIONE 91 CAPITOLO VI - DA BRUNETTA A TREMONTI 106 III I V INTRODUZIONE Questo lavoro intende ripercorrere dieci anni di contrattazione dell’Area V, prendendo in esame solo gli aspetti economici; l’intenzione è quella di analizzare l’evoluzione della retribuzione dei dirigenti scolastici, a partire dal primo contratto dell’Area V fino al terzo da poco stipulato. Più esattamente, si vuole ripercorrere questo tragitto dall’interno, dato che chi scrive lo ha vissuto in prima persona, come dirigente scolastico interessato agli esiti della contrattazione e come sindacalista che ha partecipato in prima persona alle vicende contrattuali descritte, almeno per i primi due contratti. In Antropologia Culturale esiste una tecnica di analisi sul campo chiamata “Osservazione Partecipante”, dove l’antropologo partecipa ai fatti che vuole descrivere e studiare, entra a far parte del gruppo sociale che intende analizzare, diventando così soggetto ed oggetto di studio, stravolgendo un po’ i canoni dell’osservazione scientifica. E’ chiaro che questa tecnica ha pregi e difetti: permette di comprendere in profondità l’oggetto di studio, ma nel contempo rischia di inficiare più o meno profondamente l’oggettività che dovrebbe essere alla base di ogni lavoro scientifico. Nel nostro caso, la scelta era obbligata, dato che la partecipazione ai fatti da parte di chi oggi li intende analizzare è un dato di fatto da cui non si può prescindere; meglio allora esplicitarlo, prenderne coscienza e tentare di essere il più oggettivo possibile, lasciando naturalmente a chi legge il giudizio sugli esiti di questo tentativo. Il lavoro è diviso in due parti: la prima è più tecnica, analizza l’evoluzione delle diverse voci della retribuzione nell’arco dei tre contratti la seconda è più politica, tenta di dare una valutazione di questo dieci anni e si pone il problema delle prospettive. E’ chiaro che la seconda parte presuppone la prima, ma può essere letta anche da sola, soprattutto se si è interessati più ad una visione d’insieme che ai tecnicismi salariali e contrattuali. V PARTE PRIMA LA STRUTTURA DELLA RETRIBUZIONE 2 3 PREMESSA La struttura della retribuzione dei dirigenti delle istituzioni scolastiche è stata definita dal primo CCNL dell’Area V; in occasione della stipula di tale contratto sono state fatte alcune scelte strategiche in materia di retribuzione, mantenute nei successivi contratti. Per prima cosa, sono stati pienamente recepiti i principi che il D.Lgs. 165/2001 stabilisce in tema di trattamento economico dei dirigenti pubblici1, quali: - l’abrogazione della progressione economica per anzianità - la correlazione tra trattamento economico accessorio, le funzioni attribuite e le connesse responsabilità - il principio dell’onnicomprensività, per cui la retribuzione contrattualmente stabilita remunera tutte le funzioni, i compiti e gli incarichi del dirigente. Di conseguenza, è stata adottata una struttura della retribuzione pienamente dirigenziale, in linea con i contratti delle altre aree contrattuali. In particolare, è stata ripresa la struttura retributiva già in vigore nell’Area I della dirigenza statale, la dirigenza che appare più affine a quella delle istituzioni scolastiche2; si è voluto così affermare il principio dell’ equiparazione tra la dirigenza delle istituzioni scolastiche e il resto della dirigenza pubblica. Prima di entrare nel merito, è bene chiarire alcune questioni preliminari attinenti ai meccanismi che regolano la sottoscrizione dei contratti, nonché illustrare le nostre scelte metodologiche nell’analisi della struttura della retribuzione. 1-I MECCANISMI CONTRATTUALI La stipula dei contratti che riguardano le categorie della Pubblica Amministrazione avviene secondo le norme stabilite dal D.Lgs 165/2001; si è però creata nel tempo anche una specie di “costituzione materiale”, che è necessario esplicitare se si vuol capire la “logica” che ha portato alla stipula dei contratti dal 1995 ad oggi. 1 Art.24, comma 3 2 Art. 33, comma1, del CCNL 09/01/1997 dell’Area I; è stata usata addirittura l’identica formulazione 4
Description: