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LA NARRATIVA BREVE DI GRAZIA DELEDDA PDF

436 Pages·2014·8.31 MB·Italian
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Editor: Editorial de la Universidad de Granada Autor: Alessandra Sanna D.L.: GR 2340-2014 ISBN: 978-84-9083-384-1 LA NARRATIVA BREVE DI GRAZIA DELEDDA: STUDIO E CONFRONTO INDICE.....................................................................................1 INTRODUZIONE……………………………………………4 CAPITOLO I Grazia Deledda: contesto socio-culturale, biografico e critico.......................................................................................10 1.1. Storia, lingua e letteratura di Sardegna: identità regionale.......10 1.2. La Sardegna tra ’800 e ’900: Nuoro e il banditismo...................30 1.3. Gli anni del femminismo................................................................38 1.4. Grazia Deledda: una donna, una scrittrice..................................44 1.5. Storia della critica sull’opera deleddiana.....................................57 CAPITOLO II Guida allo studio delle novelle............................................63 2.1. Il genere letterario della novella....................................................63 2.1. 1. Storia del genere...........................................................................................63 2.1.2. Questioni teoriche e terminologiche: novella o racconto?.........................67 2.2. Curriculum delle novelle: le raccolte.............................................71 2. 3. La Terza Pagina, l’elzeviro e le novelle del Corriere della Sera: studio delle tematiche ricorrenti..........................................................94 1 2.3.1. Grazia Deledda, la Terza Pagina e il Corriere della Sera...........................94 2.3.2. Le novelle del Corriere..................................................................................103 2.3.3. Il tema del tesoro.........................................................................................119 2.3.4. Tipi e paesaggi sardi: la tematica del viaggio..............................................129 2.4. Scelte linguistiche e formali.........................................................144 CAPITOLO III Analisi testuale: studio di dieci novelle...............................150 3.1. Analisi variantistica: dalla novella al romanzo. La morte e la vita, Ritratto di contadina, Il primo volo e Agosto felice............................152 3. 1. 1. La morte e la vita e Le colpe altrui............................................................165 3. 1. 2. Ritratto di contadina e Annalena Bilsini..................................................181 3. 1. 3. Il primo volo e Cosima...............................................................................195 3. 1. 4. Agosto felice: un caso di censura?...........................................................205 3.2. Le novelle inedite..........................................................................213 3. 2. 1. Il fiore caduto...............................................................................................219 3. 2. 2. L’amico.........................................................................................................228 3.2. 3. L’uomo del nuraghe......................................................................................236 3.2.4. Pane quotidiano.............................................................................................243 3.2.5. Pane casalingo..............................................................................................250 3.2. 6. Il Battesimo D’Adamo: novella lunga o romanzo breve?..........................310 2 CAPITOLO IV Proiezione dell’opera deleddiana nella narrativa presente..................................................................................321 4.1. L’attuale narrativa sarda: l’ascesa del giallo e la continuità con la tradizione deleddiana......................................................................321 4.2. La ripercussione dell’opera di Grazia Deledda nella narrativa sarda contemporanea: le testimonianze di G. Angioni, S. Mannuzzu, M. Fois e G. Todde...............................................................................340 4.2.1. Giulio Angioni: La strana barbarie sarda....................................................341 4.2.2. La rete strappata. A proposito di Grazia Deledda di Salvatore Mannuzzu................................................................................................................352 4.2. 3. Grazia Deledda secondo Marcello Fois…………………………………..361 4.2.4. Giorgio Todde: intervento al convegno Il fantasma di Grazia...................372 4.3. La fortuna di Grazia Deledda in Spagna...................................377 CONCLUSIONI....................................................................394 APPENDICE (Scansioni delle novelle e Ritratto di Grazia Deledda di Alessandro Madesani, nipote della scrittrice)................................................................................398 BIBLIOGRAFIA..................................................................416 RIASSUNTO 3 INTRODUZIONE Questa tesi, così come indica il titolo, ha come oggetto lo studio e l’analisi della narrativa breve della scrittrice italiana Grazia Deledda. Nonostante il fatto che nome di questa scrittrice mi sia sempre stato familiare, dato che entrambe siamo sarde, devo ammettere che la sua vera e propria scoperta da parte mia è avvenuta in tempi relativamente recenti. La maggior parte dei libri di testo facevano solo qualche qualche breve accenno alla sua opera e, probabilmente per questa ragione, nei primi anni della mia formazione scolastica i docenti non si preoccuparono di presentare in modo approfondito l’unica scrittrice italiana che fino ad ora è stata insignita di un premio Nobel. Il mio primo incontro con la figura di questa autrice avviene dunque più tardi, nella facoltà di Filosofia e Lettere dell’Università di Sassari e, da questo momento in poi, ritenendo l’opera deleddiana vittima di un ingiustificato ostracismo, il mio interesse per la sua produzione letteraria è stato sempre maggiore. L’opera di Grazia Deledda abbraccia nel suo complesso un numero importante di testi (trentun romanzi e circa trecento racconti) ragione per la quale, dopo una lunga ma indispensabile fase di lettura, abbiamo deciso di circoscrivere la nostra indagine alla produzione novellistica. Il motivo di questa scelta risiede nel fatto che, nonostante esistano notevoli studi sulla sua produzione narrativa con interessanti visoni critiche, (delle quali ovviamente abbiamo tenuto conto durante l’elaborazione di questa tesi) non sono stati analizzati alcuni importanti aspetti della 4 narrativa breve, che rappresenta, invece, una parte considerevole del corpus deleddiano. Questa ricerca si propone pertanto di portare a termine un compito estremamente suggestivo: approfondire la conoscenza delle novelle deleddiane prendendo come punto di riferimento una serie di testi inediti dei quali si conoscevano solo i titoli e che, secondo noi, dopo essere stati esaminati attentamente, sorpendono per le problematiche che portano con sé. L’assenza di uno studio adeguato che collocasse questa parte dell’opera di Grazia Deledda nel posto che merita, è stato il punto di partenza di questa indagine. Secondo la nostra opinione, l’analisi delle novelle mette in evidenza la situazione per la quale la conoscenza di alcune opere secondarie (o considerati tali) possa essere utile per ottenere una visione più profonda di tutta la produzione letteraria della scrittrice sarda. Inoltre è nostra intenzione configurare l’opera di quest’autrice e situarla in un luogo adeguato dell’evoluzione della narrativa italiana contemporanea. Si è deciso di strutturare i contenuti di questa tesi in quattro capitoli, divisi a loro volta in diversi paragrafi e sottoparagrafi. Il primo capitolo ha un carattere introduttivo ed è dedicato ad aspetti generali. Si suddivide in cinque paragrafi. Nel primo facciamo un indispensabile riferimento alla peculiare storia della lingua e della letteratura della Sardegna e a diverse questioni legate all’idendità regionale. Il contesto storico e sociale di Nuoro nel quale Deledda trascorre parte della sua vita e successivamente il movimento femminista, hanno un’influenza notevole sulla sua produzione letteraria e, per questa ragione, ci è parso opportuno trattarli nel secondo e nel terzo paragrafo di questo capitolo. 5 In seguito abbiamo voluto presentare la figura di Grazia Deledda da una doppia prospettiva, intrecciando la biografia e la parabola professionale. In questo modo si è pensato di mettere in evidenza la stretta relazione che esiste fra Deledda “donna” e Deledda “autrice”. L’ultima parte di questa sezione è dedicata alla storia della critica deleddiana. Il secondo capitolo si apre con una breve descrizone del genere letterario della novella, per poi concentrarsi sull’argomento fondamentale di questa tesi, ossia la narrativa breve di Deledda. La storica collaborazione con il quotidiano milanese Corriere della Sera, nel quale l’autrice pubblicò un gran numero di novelle (che in seguito andarono a formar parte delle diciotto raccolte), le tematiche ricorrenti e i dibattiti critici legati allo stile della scrittrice, completano questa parte. Per affrontare uno studio di tale importanza è stato necessario realizzare una esaustiva ricerca bibliografica che, nel mio caso, è stata effettuata fra le biblioteche italiane e quelle spagnole. Concretamente la mia indagine inizia nelle emeroteche di Granada, in particolar modo in quella della facoltà di Filosofia e Lettere, per arrivare alla Biblioteca Nacional di Madrid, nella quale ho potuto raccogliere gran parte delle informazioni sul rapporto fra Deledda e la Spagna, che riporto nel quarto capitolo di questo lavoro. Per quanto riguarda i miei indispensabili spostamenti in Italia, in particol modo in Sardegna, devo confessare che non mi hanno causato troppi inconvenienti, dato che anche io, come la nostra scrittrice, sono sarda. Fra la biblioteche “Satta” di Nuoro, quelle di Cagliari, ma soprattutto quelle di Sassari, ho avuto l’opportunità di trovare qualsiasi materiale utile per la mia ricerca (visionare manoscritti originali, sfogliare periodici e riviste dei primi anni del Novecento e in generale disporre di un amplio ventaglio di bibliografia critica). 6 In un determinato momento ho presentato un progetto di ricerca alla Regione Autonoma della Sardegna per studiare la narrativa breve di questa scrittrice e la sua ripercussione in Spagna. L’interesse che ha suscitato questa proposta ha fatto sì che mi si concedesse una borsa di studio di dottorato presso l’Università di Granada, ateneo nel quale ho ricevuto una stupenda accoglienza. Grazie al lavoro di raccolta e classificazione di materiale sono arrivati tra le mie mani dei testi che, come ho potuto verificare, non erano stati studiati né inclusi in nessuna antologia, così che, data la loro evidente originalità, ho considerato opportuno farli diventare parte fondamentale di questa ricerca. Essi presentavano però un grande ostacolo: trattandosi di scritti raccolti in riviste dei primi anni del Novecento non ancora digitalizzati, non permettevano una lettura chiara del loro contenuto. Grazie alla disponibilità dei responsabili della Biblioteca Universitaria di Sassari, ho potuto prendere accordi con il personale della Biblioteca Braidense di Milano che, tempestivamente, mi ha fatto avere questi importanti testi in formato digitale e, dunque, perfettamente leggibili. Il terzo capitolo, pertanto, propone la trascrizione e l’analisi di tali testi, che presentiamo divisi in due parti: nella prima sono collocate quelle novelle che apparirono successivamente e con differenze significative come “episodi” di alcuni romanzi della scrittrice; nella seconda si trovano, invece, quelli che abbiamo definito “inediti” in quanto, dopo la pubblicazione sul quotidiano, non sono mai stati inseriti in nessuna raccolta. Per quanto riguarda l’ultimo capitolo, dopo aver tratto da uno studio precedente la conclusione che il giallo sia oggigiorno uno dei generi che riscuote più 7

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Augusto Ricci, chiamato Trucolo, era uno stagnaro ambulante DE GIOVANNI, N. (1987) L'ora di Lilith: su Grazia Deledda e letteratura femminile.
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