Regione Campania – Assessorato alla Sanità Settore Prevenzione, Assistenza Sanitaria, Igiene Sanitaria Osservatorio Epidemiologico Regionale LA MORTALITÀ IN CAMPANIA NEGLI ANNI 1982-2001 Regione Campania – Assessorato alla Sanità Settore Prevenzione, Assistenza Sanitaria, Igiene Sanitaria Osservatorio Epidemiologico Regionale Autori del volume: R. Pizzuti (1), M.R. D’Amico(2), E. Lorenzo(1), L. Martina(3), M. Santoro(3) (1) Osservatorio Epidemiologico della Regione Campania (2) ASL Napoli 1 – Servizio controllo qualità (3) Osservatorio Epidemiologico della Regione Campania – collaboratori esterni Questa pubblicazione è stata progettata e realizzata anche grazie al contributo del Ministero dell’Economia e delle Finanze nell’ambito del PON “Assistenza Tecnica e Azioni di Sistema” 2000-2006 - Progetto Operativo Ministero della Salute - riguardante “La standardizzazione delle funzioni di osservazione epidemiologica delle Regioni obiettivo 1 di accompagnamento ai programmi di sviluppo regionali in un’ottica ambientale e della loro messa in rete”. Si ringrazia l’Associazione Temporanea E.S.A. “Epidemiologia per lo Sviluppo e l’Ambiente” per l’assistenza all’elaborazione informatica e analisi statistica dei dati. INDICE PRESENTAZIONE Pag 9 STRUTTURA DELL’ATLANTE: GUIDA ALLA LETTURA Pag 11 INTRODUZIONE Pag 13 MATERIALI E METODI Pag 14 RISULTATI Pag 16 Speranza di vita Pag 16 Mortalità generale Pag 16 Mortalità per causa Pag 17 Mortalità evitabile Pag 22 Principali peculiarità della mortalità in Campania Pag 24 DISCUSSIONE Pag 25 BIBLIOGRAFIA Pag 27 APPENDICI Appendice 1. Gli Indicatori Pag 31 Appendice 2. Cause di morte e relativi codici ICD IX Pag 34 Appendice 3. Cause di mortalità evitabile con relativi codici ICD IX Pag 35 Appendice 4. Aziende Sanitarie Locali e Distretti della Regione Campania Pag 36 FIGURE Figura 1. Mortalità in Campania negli anni 1982-2001 per periodo ed alcune cause di morte Pag 41 Figura 2a. Distribuzione degli SMR in Campania negli anni 1998-2001 per alcune cause Pag 43 di morte secondo il distretto di residenza. Uomini Figura 2b. Distribuzione degli SMR in Campania negli anni 1998-2001 per alcune cause Pag 48 di morte secondo il distretto di residenza. Donne TABELLE Tabella 1a. Speranza di vita a 0, 35 e 65 anni in Campania negli anni 1992-2001 Pag 54 per ASL e distretto di residenza. Uomini Tabella 1b. Speranza di vita a 0, 35 e 65 anni in Campania negli anni 1992-2001 Pag 56 per ASL e distretto di residenza. Donne Tabella 2a. Grandi gruppi di cause di morte in Campania nel periodo 1998-2001 Pag 60 in ordine decrescente del valore degli indicatori di mortalità. Uomini Tabella 2b. Grandi gruppi di cause di morte in Campania nel periodo 1998-2001 Pag 61 in ordine decrescente del valore degli indicatori di mortalità. Donne Tabella 3a. Indicatori di mortalità negli anni 1998-2001 con andamento temporale Pag 64 dei tassi standardizzati 1982-2001 in Campania per cause di morte. Uomini Tabella 3b. Indicatori di mortalità negli anni 1998-2001 con andamento temporale Pag 66 dei tassi standardizzati 1982-2001 in Campania per cause di morte. Donne 3 Tabella 4. Indicatori di mortalità negli anni 1998-2001 con andamento temporale dei tassi standardizzati 1982-2001. ASL, Distretti sanitari e Province della Campania. Uomini Tutte le cause Pag 70 Malattie infettive Pag 72 Tumori Pag 74 Tumori maligni Pag 76 Tumori maligni labbra, cavo orale e faringe Pag 80 Tumori maligni esofago Pag 51 Tumori maligni stomaco Pag 82 Tumori maligni colon Pag 84 Tumori maligni retto, giunzione rettosigmoidea e ano Pag 86 Tumori maligni canale intestinale parte non specificata Pag 88 Tumori maligni fegato Pag 90 Tumori maligni pancreas Pag 92 Tumori maligni laringe Pag 94 Tumori maligni trachea, bronchi, polmoni Pag 96 Tumori maligni pleura Pag 98 Tumori maligni ossa e connettivo Pag 100 Melanoma Pag 102 Tumori maligni prostata Pag 104 Tumori maligni vescica Pag 106 Tumori maligni rene Pag 108 Tumori maligni encefalo Pag 110 Tumori maligni tiroide Pag 112 Linfomi non Hodgkin Pag 114 Mieloma Pag 116 Leucemie Pag 118 Malattie delle ghiandole endocrine, della nutrizione, metaboliche e disturbi immunitari Pag 120 Diabete mellito Pag 122 AIDS Pag 124 Malattie del sangue e degli organi emopoietici Pag 126 Disturbi psichici Pag 128 Malattie del sistema nervoso ed organi di senso Pag 130 Malattie del sistema circolatorio Pag 132 Malattia ipertensiva Pag 134 Malattie ischemiche del cuore Pag 136 Infarto miocardio acuto Pag 138 Disturbi circolatori dell'encefalo Pag 140 Disturbi del circolo cerebrale maldefiniti Pag 142 Malattie dell’apparato respiratorio Pag 144 4 Bronchite, enfisema, asma Pag 146 Pneumoconiosi e altre malattie del polmone da agenti esterni Pag 148 Malattie dell’apparato digerente Pag 150 Cirrosi epatica Pag 152 Malattie dell’apparato genito-urinario Pag 154 Insufficienza renale cronica o non specificata Pag 156 Malattie della pelle e del sottocutaneo Pag 158 Malattie osteomuscolari e del connettivo Pag 160 Malformazioni congenite Pag 162 Alcune condizioni morbose di origine perinatale Pag 164 Sintomi, segni e stati morbosi mal definiti Pag 166 Traumatismi ed avvelenamenti Pag 168 Incidenti stradali Pag 170 Avvelenamenti accidentali Pag 172 Cadute ed altri infortuni Pag 174 Suicidi Pag 176 Omicidi Pag 178 Tabella 4. Indicatori di mortalità negli anni 1998-2001 con andamento temporale dei tassi standardizzati 1982-2001. ASL, Distretti sanitari e Province della Campania. Donne Tutte le cause Pag 182 Malattie infettive Pag 184 Tumori Pag 186 Tumori maligni Pag 188 Tumori maligni labbra, cavo orale e faringe Pag 190 Tumori maligni esofago Pag 192 Tumori maligni stomaco Pag 194 Tumori maligni colon Pag 196 Tumori maligni retto, giunzione rettosigmoidea e ano Pag 198 Tumori maligni canale intestinale parte non specificata Pag 200 Tumori maligni fegato Pag 202 Tumori maligni pancreas Pag 204 Tumori maligni laringe Pag 206 Tumori maligni trachea, bronchi, polmoni Pag 208 Tumori maligni pleura Pag 210 Tumori maligni ossa e connettivo Pag 212 Melanoma Pag 214 Tumori maligni mammella della donna Pag 216 Tumori maligni dell'utero Pag 218 Tumori maligni ovaio Pag 220 5 Tumori maligni della vescica Pag 222 Tumori maligni del rene Pag 224 Tumori maligni encefalo Pag 226 Tumori maligni tiroide Pag 228 Linfomi non Hodgkin Pag 230 Mieloma Pag 232 Leucemie Pag 234 Malattie delle ghiandole endocrine, della nutrizione, metaboliche e disturbi immunitari Pag 236 Diabete mellito Pag 238 AIDS Pag 240 Malattie del sangue e degli organi emopoietici Pag 242 Disturbi psichici Pag 244 Malattie del sistema nervoso ed organi di senso Pag 246 Malattie del sistema circolatorio Pag 248 Malattia ipertensiva Pag 250 Malattie ischemiche del cuore Pag 252 Infarto miocardio acuto Pag 254 Disturbi circolatori dell'encefalo Pag 256 Disturbi del circolo cerebrale maldefiniti Pag 258 Malattie dell’apparato respiratorio Pag 260 Bronchite, enfisema, asma Pag 262 Malattie dell’apparato digerente Pag 264 Cirrosi epatica Pag 266 Malattie dell’apparato genito-urinario Pag 268 Insufficienza renale cronica o non specificata Pag 270 Complicanze della gravidanza, del parto e del puerperio Pag 272 Malattie della pelle e del sottocutaneo Pag 274 Malattie osteomuscolari e del connettivo Pag 276 Malformazioni congenite Pag 278 Alcune condizioni morbose di origine perinatale Pag 280 Sintomi, segni e stati morbosi mal definiti Pag 282 Traumatismi ed avvelenamenti Pag 284 Incidenti stradali Pag 286 Avvelenamenti accidentali Pag 288 Cadute ed altri infortuni Pag 290 Suicidi Pag 292 Omicidi Pag 294 6 Tabella 5 - Indicatori di mortalità negli anni 1998-2001 con andamento temporale dei tassi standardizzati 1982-2001. ASL, Distretti sanitari e Province della Campania. Mortalità evitabile attraverso stabili modifiche degli stili di vita e la riduzione Pag 298 dei fattori di rischio. Uomini Mortalità evitabile attraverso l'utilizzo di screening di provata efficacia e terapie precoci. Pag 300 Uomini. Mortalità evitabile attraverso l'utilizzo di procedure e tecniche mediche di buona pratica. Pag 302 Uomini. Mortalità evitabile attraverso stabili modifiche degli stili di vita e la riduzione Pag 304 dei fattori di rischio. Donne Mortalità evitabile attraverso l'utilizzo di screening di provata efficacia Pag 306 e terapie precoci. Donne. Mortalità evitabile attraverso l'utilizzo di procedure e tecniche mediche Pag 308 di buona pratica. Donne. Tabella 6. Morti osservate negli anni 1998-2001 per altre cause Pag 310 di mortalità evitabile. ASL, Distretti sanitari e Province della Campania. ALLEGATI Confronto con l’Italia Pag 315 7 PRESENTAZIONE Da alcuni anni l’Assessorato alla Sanità della Regione Campania ha intrapreso un percorso di valorizzazione delle informazioni epidemiologiche finalizzate alla descrizione dello stato di salute. Già nel campo delle malattie infettive, dei ricoveri ospedalieri, dei fenomeni legati alla salute della madre e del bambino, delle vaccinazioni, delle attività di registro (tumori, mesoteliomi, malformazioni congenite) si sono sviluppati capacità di raccolta, elaborazione e utilizzo delle informazioni da parte dei soggetti operanti nella sanità pubblica, che hanno validamente supportato le scelte delle politiche per la salute di questo Assessorato. Alla luce dei Piani Sanitari Nazionale e Regionale e del nuovo assetto dello stato in seguito alla modifica del titolo V della Costituzione, riteniamo che una Regione moderna deve poter sviluppare capacità autonome di programmazione che possano portarla a migliorare il livello di salute complessiva della sua popolazione. Per raggiungere tale obiettivo ha bisogno di strumenti facilmente utilizzabili da tutti: cittadini, amministrazioni, operatori del SSR e mezzi di informazione. L’Osservatorio Epidemiologico Regionale dell’AGC Assistenza Sanitaria ha elaborato, per la prima volta nella nostra Regione, un atlante di mortalità che, per le sue caratteristiche di facile lettura per diversi livelli di disaggregazione spaziale e temporale, ha l’intenzione di divenire uno strumento quotidiano di lavoro per l’Assessorato stesso, ma anche e soprattutto per le Aziende Sanitarie Locali, che si potranno riconoscere in esso con analisi dettagliate riguardanti ambiti distrettuali dei propri territori di competenza. Riteniamo che la via cominciata sia quella più utile ad affrontare correttamente i problemi dei cittadini, anche se sicuramente è una via difficile e impegnativa. L’Assessore alla Sanità Rosalba Tufano 9
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