CRUL CRUPR Con il patrocinio di Comitato Regionale Conferenza dei Rettori di Coordinamento delle delle Università Università del Lazio Pontificie Romane Assessorato al Lavoro e Formazione Assessorato all’Istruzione e alle Politiche Giovanili a e r u a l a i m a L La mia laurea Orientamento alla scelta universitaria Anno 2012 - 2013 CRUL CRUPR Comitato Regionale Conferenza dei Rettori di Coordinamento delle delle Università Università del Lazio Pontificie Romane La mia laurea Orientamento alla scelta universitaria Anno 2012 - 2013 Pubblicazione a cura dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Tutte le informazioni e i dati relativi alle singole Università sono stati forniti dai rispettivi Atenei Grafica Valentina Lucentini Stampa tipografia CLV - Roma Italy Finito di stampare Marzo 2012 Indice Introduzione Direttore Generale dell’USR per il Lazio p. 5 Presidente del CRUL p. 7 Corsi Anno Accademico 2012 - 2013 p. 9 Area SANITARIA p. 9 Area SCIENTIFICA p. 10 Area SOCIALE p. 12 Area UMANISTICA p. 13 Quadri sinottici delle classi di laurea p. 14 Le Università del Lazio p. 21 Focus sui laureati nel Lazio p. 111 Glossario p. 118 Riferimenti normativi p. 120 5 Introduzione I l fondatore della Apple, Steve Jobs, nel famoso discorso tenuto agli studenti della Stanford University nel 2005, ebbe a dire: “Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare, non fermatevi; come capita per le faccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l’avrete davanti. E, come le grandi storie d’amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi, continuate a cercare finché non lo trovate. Non accontentatevi … Siate affamati. Siate folli”. Nell’immediatezza di queste parole, perdura uno dei più coraggiosi inviti rivolti ai giovani a essere “affamati” di esperienze, a ricercare saperi, ad arricchire le forme di conoscenza, a seguire con perseveranza il talento e con amore gli ideali, senza cedere di fronte alle difficoltà che possono presentarsi quando, nei momenti più importanti dell’esistenza, è richiesto il coraggio della determinazione per imboccare vie inesplorate e raggiungere obiettivi che i più considerano impossibili. In una società molto più complessa di quanto non lo fosse in passato, con opportunità che si restringono o si ampliano in funzione delle tendenze dell’economia e del mercato, oggi non è sempre agevole, per un diplomato, scegliere un percorso universitario. Le singole scuole e l’Ufficio Scolastico Regionale, dal canto loro, hanno un compito fondamentale nell’indirizzare le poliedriche inclinazioni dei ragazzi verso l’ampio spettro di opportunità che gli studi universitari possono offrire, specialmente in relazione al nostro tempo, in cui la laurea rappresenta ancora un traguardo significativo, sia in termini culturali che di spendibilità occupazionale. Animati da tale spirito, dallo scorso anno scolastico, abbiamo avviato, in collaborazione con il Consorzio interuniversitario AlmaLaurea, due percorsi - “AlmaOrièntati” e “AlmaDiploma” - pensati per rispondere alle richieste degli studenti e delle loro famiglie. I servizi messi a disposizione degli oltre cento istituti superiori di secondo grado del Lazio inseriti nel progetto - ma che contiamo di estendere a tutti gli analoghi istituti della regione - offrono un vasto patrimonio di informazioni sui corsi di laurea e sugli sbocchi occupazionali, oltre a un curriculum vitae dello studente (finalizzato all’eventuale inserimento nel mondo del lavoro) e a un “profilo orientativo di classe e di istituto” in grado di fornire alle scuole utili strumenti di autovalutazione. In aggiunta a ciò, nella nostra azione quotidiana di orientamento degli studenti, siamo 6 fortemente sostenuti dalla preziosa e qualificata collaborazione del Comitato Regionale di Coordinamento delle Università del Lazio (CRUL) e da quella della Conferenza dei Rettori delle Università Pontificie Romane (CRUPR), che ci affiancano, anche attraverso la presente pubblicazione, nell’indirizzare i diplomandi verso scelte oculate e durevoli. Questa prima “guida” universitaria, quindi, si presenta non solo come il prodotto di una concreta azione di sistema, condivisa dalle scuole e dalle istituzioni accademiche, ma anche e soprattutto come uno strumento utile agli studenti per interrogarsi sui possibili itinerari universitari da seguire. L’incessante tensione alla ricerca, peraltro, è una nota fondamentale dell’essere umano. Per vivere questo stato d’animo senza pesantezza, però, dobbiamo sforzarci, con lo studio, di rintracciare le domande e le risposte di chi ha attraversato l’avventura della vita prima di noi. Bisognerà, così, imparare a cogliere il senso profondo di quel tratto dello studio che potremmo definire “inquietudine”, non associandolo a qualcosa di negativo (l’inquieto è colui che non riesce a trovare pace, “quiete” appunto, nelle cose che deve portare a termine), ma legandolo all’aspetto costruttivo della scoperta, dell’individuazione di un problema, di una domanda, a qualcosa che inizia a metterci “in movimento”, che ci sradica dalla nostra “quiete”. La stessa circolarità è, peraltro, insita nel significato della parola “passione”. Nessuno diverrebbe un campione o uno scienziato se non fosse afferrato dal desiderio, che gli viene dall’esterno, di provare a cimentarsi in quello sport o di misurarsi con la ricerca e, al medesimo tempo, se non scegliesse di vivere fino in fondo quella stessa passione che sente crescere dentro. Studiare, quindi, vuol dire «metterci passione», con metodo, valorizzando tutte le potenzialità interiori e seguendo con costanza la ricerca e la conoscenza. Mettere ordine nelle proprie scelte oggi non è semplice, poiché la gamma degli interessi è molto ampia. Bisogna allora vivere lo studio come la migliore opportunità di estendere gli orizzonti dell’intelligenza, di affinare gli strumenti per interrogare la realtà con passione, tranquillità e determinazione, nella coscienza che studiare ci riserva un’altra grande ricchezza: avere dei maestri. I maestri ci insegnano non solo “cosa” pensare, ma “come” interrogare la realtà, come comprendere un libro o interpretare una formula, come leggere una carta geografica o apprezzare un’opera d’arte. Sydney J. Harris, un importante giornalista del secolo scorso, amava dire che: “Lo scopo dell’istruzione è quello di trasformare gli specchi in finestre”. Scegliamo con coraggio e ispiriamoci a questa immagine in ogni decisione che possa accrescere il valore della nostra istruzione e della nostra cultura. Maria Maddalena Novelli Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio 7 P er tanti giovani, che si avviano a concludere gli studi di scuola secondaria, la scelta del percorso universitario è tra i momenti più delicati ed importanti della loro vita. Da questa scelta potrà dipendere buona parte delle possibilità di vedere realizzate le proprie aspirazioni personali e professionali. Quindi, il rilievo di questo momento richiede il massimo impegno di tutti: Scuola, Università, Famiglie, Istituzioni, per fornire ai ragazzi il più pieno ed articolato supporto alle loro scelte. Il nostro paese e l’intera Europa stanno attraversando un momento di grande difficoltà: l’attuale quadro di crisi economica produce incertezza e disorientamento e i giovani manifestano sempre più spesso i segni di una comprensibile preoccupazione per il proprio futuro. Anche per chi deve dare consigli è difficile non manifestare dubbi; restano tuttavia alcuni punti fermi che possono rappresentare buone tracce per le rotte da seguire: il primo è che vale la pena studiare. Vale la pena per sé e per la collettività: per sé, perché a medio e lungo termine chi ha titoli di studio più elevati ha maggiori probabilità di conquistare una occupazione e un reddito migliore e, per la collettività, perché la ricchezza di un paese è sempre più legata alla qualificazione delle proprie risorse umane. Ricchezza che non si esprime solo in termini di crescita e sviluppo economico ma anche in benessere, sicurezza e coesione sociale. Per raggiungere questi importanti obiettivi è necessario che ragazze e ragazzi, sin dai primi anni dell’adolescenza, si orientino alla costruzione di un proprio progetto di vita in modo che scelte fondamentali, quali quelle di un corso universitario, costituiscano l’esito di un processo maturativo e non un evento improvviso. Sono ancora troppi i giovani che arrivano al momento della decisione con una scarsa consapevolezza dei propri interessi e senza un progetto per il futuro; proprio per questa ragione rischiano, più di altri, di perdersi già dal primo anno di università. La Scuola e l’Università sanno bene che se molto è stato fatto in questa direzione, ancora molto resta da fare, a partire da una sempre più stretta ed efficace collaborazione, della quale anche questa guida vuole essere una testimonianza. Proprio in tale delicata fase di passaggio, dalla Scuola superiore all’Università, è necessario un forte impegno congiunto che assicuri alle future matricole un quadro completo e coerente dell’offerta formativa per consentire loro di far aderire le proprie aspirazioni al percorso formativo e professionale più adatto. Per tale ragione tutti gli Atenei aderenti al CRUL (Comitato Regionale di Coordinamento delle Università del Lazio) e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio hanno deciso di lavorare insieme per mettere a confronto, con questa guida, le opportunità formative di ciascun Ateneo ed offrire in questo modo agli studenti un ulteriore strumento per orientarsi verso il corso di studi più idoneo alle proprie esigenze. Inoltre, se è vero che scegliere in maniera consapevole è tanto importante per affrontare con successo il passaggio dalla Scuola all’Università, le future matricole devono anche sapere che durante il loro percorso universitario troveranno, negli appositi Servizi per l’orientamento e il tutorato di ogni Ateneo, tutto il supporto necessario per integrarsi in piena autonomia e responsabilità nel nuovo ambiente accademico, per intraprendere con successo e nei tempi previsti i propri studi e sviluppare il proprio progetto professionale per un rapido e soddisfacente inserimento nel mondo del lavoro. Guido Fabiani Presidente del Comitato Regionale di Coordinamento delle Università del Lazio 8 Corsi Anno Accademico 2012-2013
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