Quattro secoli fa, un saggio quiché ha trascritto, nel manoscritto noto come Popol- Vuh, le tradizioni millenarie del suo popolo. Non era stato possibile, fino ai nostri giorni, penetrare il senso esoterico né cogliere la portata storiografica di questo documento, scritto in un linguaggio simbolico che pareva indecifrabile. Raphaël Girard ha intrapreso questa lettura riuscendo, come commenta Paul Radin, a comporre «una delle più grandi sintesi etnologiche della nostra epoca», che illumina, oltre che «le culture aborigene americane, anche la storia della civiltà in generale».
Il Popol- Vuh è un documento unico negli annali dell’umanità. Fonte diretta scritta dai MayaQuiché, spiega il primo istante e i successivi sviluppi della vita di una religione, di una società, di un’arte, di una cultura. Raphaël Girard con le sue scoperte fa risorgere davanti ai nostri occhi la vita, rimasta finora così enigmatica, degli antichi Maya, dimostrando di avere in mano con certezza la chiave per raggiungere la piena comprensione del Popol-Vuh.