Shauna aprì la porta con una spinta ed entrò nella sala da pranzo.
Landon, Patrice e un'altra donna sedevano a un tavolo in legno di quercia. Stavano finendo di cenare. Rudy era seduto vicino alla finestra. Il tintinnio delle forchette nei piatti si interruppe bruscamente e nella stanza scese un profondo silenzio. Tutti i presenti si ritrovarono a fissarla.
Landon disse qualcosa, ma Shauna non sentì le sue parole. La sua attenzione era completamente assorbita da Rudy. Il suo infaticabile fratello, un campione di atletica leggera forte e sano, era ridotto a un ramo rinsecchito, ripiegato in una specie di sedia a rotelle dall'aspetto molto costoso che si adattava alla perfezione al suo corpo accartocciato. Doveva aver perso quindici chili dall'ultimo ricordo che le era rimasto di lui. I suoi riccioli ribelli, folti e di colore castano chiaro erano stati tagliati e dei grossi tamponi in gommapiuma gli fasciavano la testa lanuginosa. Da un lato, tra i capelli da poco ricresciuti, si apriva una cicatrice che percorreva la sua testa da una parte all'altra. «Rudy.» Il nome le sfuggì dalle labbra, quasi fosse stato il suo ultimo respiro.