Studi e testi di storia antica diretti da Mauro Moggi [12] Per desiderio di conoscenza Solone, lasciando la patria, giunse in Egitto pres so Amasis, e anche a Sardi presso Creso. Come giunse, fu ospitato da Creso nella reggia; poi, il terzo o il quarto giorno, su ordine di Creso i servitori lo condussero intorno ai tesori e gli mostrarono tutte le ricchezze che vi erano. Dopo che ebbe visto e considerato tutto, quando venne il momento opportu no, Creso gli domandò: «Ospite ateniese, è arrivato fino a noi un gran parlare di te, per la tua sapienza e per i tuoi viaggi; come tu, amando la sapienza, ab bia percorso molte terre per desiderio di sapere; ora, dunque, m'è venuta vo glia di chiederti se hai visto un uomo che fosse il più felice di tutti». Lo inter rogò così, pensando di essere lui il più felice degli uomini. Solone tuttavia non lo lusingò affatto, si attenne al vero e disse: «Sì, o re, Tello d'Atene». Meravigliato per la risposta, Creso domandò con molta curiosità: «Perché giudichi che Tello sia il più felice?». L'altro disse: «Questo Tel10, mentre la città era prospera, ebbe figli valenti e onorati; e a tutti loro vide nascere figli, e tutti rimanere vivi; in questa buona condizione di vita, quale può esserci tra noi, la fine della vita gli sopravvenne piena di gloria. Gli Ateniesi infatti ven nero a battaglia con i loro confinanti a Eleusi: egli accorse e morì nel modo più nobile, mettendo in fuga i nemici; gli Ateniesi lo seppellirono a pubbliche spese, là dove era caduto e gli tributarono grandi onori». [Erodoto]. Studi e testi di storia antica diretti da Mauro Moggi 1. Silvio Cataldi, Prospettiveo ccidentalia llo scoppiod ella gue"a del Peloponneso,1 990, pp. 200. 2. Enea Tattico, LA dzfesad i una città assediata( Poliorketika), introduzione, traduzione e commento a cura di Marco Bet talli, 1990, pp. 368. 3. Maria Caccamo Caltabiano-Paola Radici Colace, Dalla pre moneta alla moneta. Lessico monetale greco tra semantica e ideologia,1 992, pp. XIX-218 e tavv. I-VI. 4. [Andocide], Contro Alcibiade, introduzione, testo critico, traduzione e commento a cura di Pietro Cobetto Ghiggia [Con «Prefazione e note critiche» di Silvio Cataldi], 1995, pp. XXXII-312. 5. Marco Bettalli, I mercenarin el mondo greco,I , Dalle origini allaf ine del V sec. a.C ., 1995, pp. 180. 6. Nicoletta Salomon, Le cleruchied i Atene. Caratterie funzio ne, 1997, pp. 276. 7. Giuseppe Cordiano, LA ginnasiarchian elle «poleis»d ell'Oc aaente mediterraneoa ntico, 1997, pp. 170. 8. Schiavi e dipendenti nel/'a ml5itod ell'« oikos» e della «fami lia». Atti del XXII ColloquioG IREA, Pontignano( Siena), 19- 20 novembre 1995, a cura di Mauro Moggi e Giuseppe Cor diano, con un indice delle fonti di Maria Pettin~to, 1997, pp. 464. 9. Stefano Ferrucci, !.:Atene di Iseo. I: organizzazioned el priva to nella prima metà del IV sec. a.C ., 1998, pp. 288. 10. Maria Teresa Schettino, Introduzione a Polieno, 1999, pp. 344. 11. Sebastiana Nerina Consolo Langher, Storiografiae potere. Duride, Timeo, Calliae il dibattito su Agatocle,1 999, pp. 268. 12.lseo, Contro Leocare( sulla successioned i Diceogene),i ntro duzione, testo critico, traduzione e commento a cura di Pietro Cobetto Ghiggia, 2002, pp. 282. Iseo CONTRO LEOCARE (SULLA SUCCESSIONE DI DICEOGENE) introduzione, testo critico, traduzione e commento a cura di Pietro Cobetto Ghiggia EDIZIONI ETS Il volume è stato pubblicatoc on i contributid ell'Universitàd egli Studi di Siena, dell'Universitàd egli Studi «Medite"anea» di Reggio Calabria e dell'Universitàd egli Studi «MagnaG raecia»d i Catanzaro. © Copyright2 002 EDIZIONI ETS Piazza Carrara,1 6-19, 1-56126P isa [email protected] www .edizioniets.com Distribuzione POE, Via Tevere 54, 1-50019S esto Fiorentino [Firenze] ISBN 88-467-0527-0 CONTRO LECCARE (SULLAS UCCESSIONED I DICEOGENE) PREFAZIONE L'interesse nel panorama scientifico sulla produzione orato ria cli Iseo si è rinnovato solo in tempi recenti, grazie ai preziosi contributi di S. Avramovié (1997) e dell'amico S. Ferrucci (1998), cui si devono due monografie su un autore la cui unica traduzione completa in italiano resta quella cli F. Caccialanza, dei primi anni del secolo scorso; per quanto concerne invece le opere cli commento, si è ancora fermi a quella monumentale in lingua inglese di Wyse, pubblicata nel lontano 1904. In tale senso, la scelta cli curare l'edizione della V orazione del Corpus lsaicum, nota sino ai giorni odierni come De Di caeogenis hereditate - titolo che però, curiosamente, non com pare nella tradizione manoscritta-, ha avuto come scopo prin cipale la presentazione cli un testo di natura eminentemente giu ridica in tutti i suoi risvolti. Non è tuttavia solo l'aspetto legale a rendere interessante l'annosa querelle riguardante la successione cli Diceogene II, esponente cli una delle famiglie più in vista dell'Atene di età classica. In sede di tribunale, fra Diceogene III, l'omonimo figlio del defunto adottato per via testamentaria in circostanze assai so spette, e i figli delle sorelle del de cuius, anche sulla scorta delle motivazioni affettive e morali sapientemente addotte dall'avvocato di parte, ad una prima lettura, la ragione parrebbe chiaramente pendere a favore di questi ultimi, ingiustamente privati dei legittimi diritti sulla successione dello zio materno dalle varie macchinazioni cli Diceogene m: egli è tratteggiato come il vero e proprio campione dell' accaparramento degli ave ri altrui attraverso i mezzi più disonesti e prototipo del cattivo cittadino, tutto intento ad ammassare denaro di nascosto, ma as solutamente refrattario al suo uso per il bene della città, tanto da meritarsi la definizione di individuo «più infame che possa esi stere in un consorzio umano, nei confronti della polis, dei pa renti e degli amici». Una malvagità a tutto tondo, sia nel privato, sia nel pubbli co, che, nonostante non se ne possa ignorare il colorito letterario, parrebbe pienamente persuasiva nell'accorata descrizione fornita X Iseo, Contro Leocare (Sulla successione di Diceogene) dall'avvocato. Tuttavia, anche a prescindere dai comportamenti m, ingiusti di Diceogene per i quali si deve prestare fede alla versione della parte avversa, si potrebbe altresl ritenere che quest'ultimo incarni le caratteristiche tipiche dell'individuo dell'Atene del IV secolo, che pare più interessato al proprio particulare privato, rispetto alla dimensione pubblica della vita della polis, e in questo senso aspira più a "mettere da parte per se stesso invece di spendere per la città": una simile accusa con tro l'avversario di turno non a caso ritorna quasi costantemente nell'ambito della produzione civilistica di Iseo. In realtà, attraverso un'analisi approfondita di ulteriori noti zie, riportate in altre fonti di carattere letterario ed epigrafico concernenti i personaggi coinvolti a vario titolo nella vicenda, possono sorgere almeno alcuni dubbi sui reali scopi che spingo no i nipoti di Diceogene II ad attaccare le prerogative del suc cessore testamentario, soprattutto se si tiene conto dell'entità del patrimonio in gioco. Proprio i chremata sembrano costituire il motivo dominante che determina i comportamenti delle parti in causa. Dall'interesse verso il denaro, infatti, non paiono essere immuni neppure gli avversari di Diceogene III, allorquando, in maniera forse un poco ingenua, domandano ai giudici «di con dannare Leocare affinché noi recuperiamo ciò che ci lasciarono i nostri avi e non deteniamo solo il loro nome, ma anche le loro ricchezze». Per quanto invece concerne lo svolgimento della causa, la cui stessa natura, dal punto di vista procedurale, pone parecchi interrogativi, la perorazione dell'avvocato non può che insistere su un motivo solo apparentemente convincente e inconfutabile: m «Diceogene rinunciava ai due terzi del patrimonio e nomina va garanti per la successiva restituzione di tali quote successorie libere da vincoli con terzi...; poiché invece, o giudici, Diceogene m non adempi quanto concordato, noi perseguiamo Leocare in quanto garante di Diceogene III». Tuttavia, la questione pare ruotare proprio intorno alla clau sola relativa alla restituzione dei beni, sulla quale si fonda la di m. fesa di Diceogene Quest'ultimo si sarebbe limitato a garanti re solamente la restituzione dei beni in discussione, ma non avrebbe concordato alcunché circa le modalità dell'atto: ora - e questo sembra l'argomento più importante a favore di Diceoge-