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Inglese per cardiologi PDF

336 Pages·2011·1.961 MB·Italian
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Inglese per cardiologi Ramón Ribes • Sergio Mejía Inglese per cardiologi Edizione italiana a cura di Eugenio Picano Roberto Lagalla 1 3 Ramón Ribes Sergio Mejía Hospital Reina Sofia Xanit International Hospital Servicio de radiología Belmádena,Spain Avda. Menéndez Pidal s/n Córdoba 14005,Spain Hanno collaborato all’edizione originale: Pedro J. Aranda,Francisco J. Muñoz del Castillo,Eloisa Feliú,Antonio Luna,José María Martos, José Luis Sancho,José María Vida Edizione italiana e traduzione dall’inglese a cura di: Eugenio Picano Direttore Istituto di Fisiologia Clinica CNR Pisa Titolo dell’opera originale: Cardiovascular English Ramón Ribes,Sergio Mejía ©Springer-Verlag Berlin Heidelberg 2008 ISBN 978-88-470-1859-4 ISBN 978-88-470-1860-0 (eBook) DOI 10.1007/978-88-470-1860-0 ©Springer-Verlag Italia 2011 Quest’opera è protetta dalla legge sul diritto d’autore,e la sua riproduzione è ammessa solo ed esclusi- vamente nei limiti stabiliti dalla stessa. Le fotocopie per uso personale possono essere effettuate nei limi- ti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68,commi 4 e 5,della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni per uso non personale e/o oltre il limite del 15% potranno avvenire solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana n. 108,Milano 20122,e-mail [email protected] e sito web www.aidro.org. Tutti i diritti, in particolare quelli relativi alla traduzione, alla ristampa, all’utilizzo di illustrazioni e tabelle,alla citazione orale,alla trasmissione radiofonica o televisiva,alla registrazione su microfilm o in database, o alla riproduzione in qualsiasi altra forma (stampata o elettronica) rimangono riservati anche nel caso di utilizzo parziale. La violazione delle norme comporta le sanzioni previste dalla legge. L’utilizzo in questa pubblicazione di denominazioni generiche,nomi commerciali,marchi registrati,ecc. anche se non specificatamente identificati,non implica che tali denominazioni o marchi non siano pro- tetti dalle relative leggi e regolamenti. Responsabilità legale per i prodotti:l’editore non può garantire l’esattezza delle indicazioni sui dosaggi e l’impiego dei prodotti menzionati nella presente opera. Il lettore dovrà di volta in volta verificarne l’e- sattezza consultando la bibliografia di pertinenza. Copertina:Ikona S.r.l.,Milano Impaginazione:Graphostudio,Milano Stampa:Arti Grafiche Nidasio,Assago (MI) Stampato in Italia Springer-Verlag Italia S.r.l.,Via Decembrio 28,I-20137 Milano Springer fa parte di Springer Science+Business Media (www.springer.com) Prefazione all’edizione italiana In una statistica comparsa qualche anno fa su un autorevole giornale di cardiologia sperimentale, il numero di errori di ortografia e sintassi nei manoscritti inviati per pubblicazione veniva messo a confronto per i vari paesi (Coates et al (2002) Language and publication in “Cardiovascular Research”articles. Cardiovasc Res 53:279-85). Il numero minore di erro- ri di lingua era contenuto, non sorprendentemente, nei manoscritti pro- venienti dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna: bella forza! In media, il doppio degli errori era presente nei manoscritti provenienti dall’Europa e dal Giappone, e all’aumentare degli errori per manoscrit- to scendeva la percentuale di accettazione. Chi c’era in testa alla clas- sifica per frequenza di errori (e in coda alla classifica della frequenza di accettazione)? Avete indovinato (vi piace vincere facile): c’era lei, l’Italia, e quindi c’eravamo noi, i cardiologi italiani. Modestia a parte, ci riconoscono ovunque per il nostro marchio di fabbrica lessicale, lo “spaghetti-English”. Un buon inglese non aiuta forse a farsi accettare il lavoro, ma un cattivo inglese di certo aiuta a farselo rifiutare. Anche nella comunicazione professionale e congressuale non è facile adden- trarsi nel gergo medico cardiologico, ed effettivamente la patetica giu- stificazione dei padri di aver studiato francese alle medie non suona convincente alle orecchie contemporanee del nostro interlocutore, col- lega o paziente. Il libro serve a cancellare qualche macchia di pomodo- ro nel nostro spaghetti-Cardio-English, e già questo sarà un ottimo risultato per il lettore. La traduzione è stata curata dalla dottoressa Silvia Bernardi, lau- reanda in lettere e assegnista tecnico-amministrativa presso l’Istituto di Fisiologia Clinica di Pisa. Per le parti più idiomatiche del testo si è avvalsa come consulente di Alison Frank, anche lei contrattista presto il nostro istituto, dove rivede sistematicamente gli articoli pronti per essere inviati a riviste importanti, e invariabilmente trova errorucci e erroracci, anche da parte di insospettabili pluridecorati. Ogni capitolo è stato poi rivisto da uno dei nostri giovani in formazione, che una volta VI Prefazione all’edizione italiana tanto hanno espresso vero interesse per quello che facevano, e alla fine gratitudine per aver imparato qualcosa: è questo il segno più attendibi- le che, forse, tradurre il libro a qualcosa è servito. Ottobre 2010 Dr. Eugenio Picano Prefazione all’edizione inglese Dopo il successo della pubblicazione di Medical English, Radiological English e Primary Care English,editi da Springer,ho ritenuto una prio- rità assoluta continuare a scrivere libri di inglese medico per le diverse specializzazioni, che potrebbero diventare utili strumenti per gli opera- tori sanitari e per gli studenti di medicina di tutto il mondo. Essendo io un radiologo cardiovascolare, Cardiovascular English è stato uno dei primi titoli che mi è venuto in mente quando ho iniziato a pensare a un serie di volumi di medicina in inglese per ogni specializ- zazione. Nonostante le malattie cardiovascolari siano la mia principale area di interesse, non avrei osato co-scrivere un libro sull’inglese car- diovascolare senza il sostegno entusiasta del Dr. Mejía. Il progetto di questo libro è iniziato a Benalmadena, quando, duran- te la cena, dopo il corso di un giorno in imaging cardiovascolare, il Dr. Manuel Concha, un’importante figura nella chirurgia cardiaca e uno dei pionieri del trapianto cardiaco nel mio paese, il quale era a conoscenza della mia idea di scrivere un libro sull’inglese cardiovascolare, mi pre- sentò il Dr. Mejía dicendo: “Ramón, Sergio è la persona che stai cer- cando”. Aveva assolutamente ragione. Sergio Mejía si è impegnato con entu- siasmo nel progetto del libro sin dal suo inizio. Come le precedenti pubblicazioni, Cardiovascular English non è scritto da insegnanti d’inglese e rivolto a studenti di inglese, ma è scrit- to da medici e rivolto ai medici. Il Dr. Mejía ha svolto un ottimo lavoro, da un lato, adattando a Cardiovascular English alcuni dei capitoli presenti in Medical English e in Radiological English, dall’altro, progettando e scrivendo i capitoli di Cardiovascular English in cui cerchiamo di aiutare i cardiologi che non sono di madrelingua inglese, gli specializzandi in cardiologia, gli infermieri o gli studenti di medicina, nell’affrontare gli aspetti quoti- diani dell’inglese cardiovascolare. VIII Prefazione all’edizione inglese Stiamo attualmente lavorando a diversi progetti editoriali, che ci auguriamo possano trasformarsi in nuovi titoli della serie dei libri di inglese medico per le diverse specializzazioni e attendiamo i vostri commenti, al fine di migliorare le serie e fornire agli operatori sanitari, in futuro, altri libri che si occupano di altre specialità mediche. Agosto 2007 Ramón Ribes, MD, PhD Prefazione all’edizione inglese Più di vent’anni fa, noi studenti di medicina dell’Health Sciences Istitute di Medellín, in Colombia, ascoltammo stupiti i nostri professo- ri quando ci chiesero di studiare i libri di testo di medicina in inglese. È stata una vera e propria sfida per un gruppo di professori non di madrelingua inglese, la richiesta di studiare la patologia, l’anatomia e la fisiologia in inglese. “Sono pazzi” pensammo. Ma oggi apprezzo realmente l’importanza di quell’ idea. Era brillante. Essi non solo ci raccomandarono di studiare in inglese, ma fecero anche del loro meglio per farci frequentare come visitatori gli ospedali del Nord America. È un dato di fatto che l’inglese sia la lingua della scienza. Se vole- te essere in grado di comunicare con i colleghi di tutto il mondo e se volete trarre vantaggio dall’utilizzo di Internet e mantenervi aggiorna- ti, allora avete bisogno di un alto livello di padronanza dell’inglese. Alcuni di voi potrebbero pensare:“Ma se questo autore vive in Spagna, di cosa sta parlando?”Beh,io lavoro in un ospedale internazionale nel sud della Spagna, la spiaggia d’Europa. Fate attenzione e leggere attentamen- te per favore. Ho scritto la “spiaggia” d’Europa. Questo vuol dire che abbiamo a che fare con moltissimi visitatori, turisti e specializzandi pro- venienti dall’Europa settentrionale e centrale. Nel mio ospedale,trattiamo i pazienti dalla Finlandia alla Germania e non è possibile fare un buon lavoro se non si parla inglese. Quando il Dr. Ribes mi ha gentilmente invi- tato a scrivere con lui Cardiovascular English,sono stato felice di coglie- re l’opportunità per aiutare i colleghi non di madrelingua inglese a miglio- rare la propria conoscenza dell’inglese cardiovascolare. Questo manuale fa parte di una serie medica in inglese coordinata dal Dr. Ribes e spero che sarà molto utile a studenti, specializzandi, infermieri, tecnici e specialisti che vogliono fare qualche passo in avanti. Viaggiare, partecipare a con- gressi internazionali per la prima volta, inviare un abstract, scrivere un articolo, presentare un documento, frequentare un corso all’estero e così via sono tutti passi professionali in avanti, soprattutto quando non si è di madrelingua inglese. X Prefazione all’edizione inglese Voglio anche sottolineare quanto sia stato prezioso il contributo di tutti coloro che hanno collaborato a realizzare questo libro. I paesi occidentali stanno guardando all’Estremo Oriente e ciò sarà probabilmente il prossimo passo nella globalizzazione e parte della sto- ria del ventunesimo secolo. In questo processo, l’inglese sembra essere la lingua comune, che è la “seconda” lingua per tutti. I professionisti del settore cardiovascolare non fanno eccezione. Quindi, cerchiamo di andare avanti e di essere coinvolti in quest’avventura di imparare l’in- glese, abituandoci all’inglese cardiovascolare. Allora, buona lettura. Agosto 2007 Sergio Mejía, MD, PhD Indice Capitolo 1 Approccio metodologico all’inglese cardiovascolare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 Come avere un linguaggio scorrevole nell’inglese cardiologico . . . . . . . . . . . . . . . . 3 Capitolo 2 Grammatica cardiovascolare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 Tempi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Verbi modali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 Condizionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 Forme passive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36 Discorsi indiretti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 Domande . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43 Infinito/-ing . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45 Sostantivi numerabili/non numerabili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49 Articoli:a/ane the . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50 Ordine delle parole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53 Proposizioni relative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53 Aggettivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57 Preposizioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63 Capitolo 3 Letteratura scientifica cardiovascolare:scrivere un articolo . . . . . . . . . . . . . . . . 69 Lavoro preliminare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69 Intestazione dell’articolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70

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