I grandi processi N. 3 Collana diretta da Morris L. Ghezzi M L. G ORRIS HEZZI IL PROCESSO AL CONTE DI CAGLIOSTRO La vita di Giuseppe Balsamo raccontata da Giovanni Barberi (1790) MIMESIS I grandi processi © 2013 – MIMESIS EDIZIONI (Milano – Udine) Collana: I grandi processi, n. 3 Isbn: 9788857515946 www.mimesisedizioni.it Via Risorgimento, 33 – 20099 Sesto San Giovanni (MI) Telefono +39 02 24861657 / 24416383 Fax: +39 02 89403935 E-mail: [email protected] In copertina: Gli arcani di Casanova, il Papa, incisione di Carla Tolomeo. INDICE ESOTERISMO, RIVOLUZIONE E REPRESSIONE POLITICO-RELIGIOSA: IL CASO CAGLIOSTRO di Morris L. Ghezzi 7 GIOVANNI BARBERI IL PROCESSO AL CONTE DI CAGLIOSTRO COMPENDIO DELLA VITA E DELLE GESTA DI GIUSEPPE BALSAMO DENOMINATO IL CONTE DI CAGLIOSTRO PREFAZIONE 57 CAPO I 61 CAPO II 91 CAPO III 105 CAPO IV 149 7 MORRIS L. GHEZZI ESOTERISMO, RIVOLUZIONE E REPRESSIONE POLITICO-RELIGIOSA: IL CASO CAGLIOSTRO Il Grande Inquisitore: Ma non hai il diritto di aggiungere una sola parola a ciò che hai già detto in passato. Perché dunque sei venuto a disturbarci? Giacché sei venuto a disturbarci, e lo sai. Ma sai forse che cosa avverrà domani? Io non so chi tu sia e non voglio sapere se davvero sei Tu o soltanto un suo simulacro, ma domani stesso io ti condannerò e ti farò bruciare sul rogo come il peggiore degli eretici, e quello stesso popolo che oggi ti bacia i piedi, a un solo cenno della mia mano domani si precipiterà ad attizzare il tuo rogo, lo sai? Fëdor Dostoevskij, Il Grande Inquisitore 1. Premessa La vita di qualsiasi essere umano si presenta come un fi tto intreccio di realtà quotidiana (storica per coloro che riescono ad entrarvi) e di mito; talvolta, per i pochi che raggiungono vette di notorietà, anche di leggenda. Sicuramente è questo il caso di Giuseppe Balsamo, conte d’Harat, conte Fenix, marchese Giuseppe Pellegrini, marchese d’Anna, marchese Balsam, principe di Santa Croce, Alessandro conte di Cagliostro o di quell’uomo, in qualsiasi modo si chiamasse, che nella seconda metà del secolo XVIII fu noto in tutta Europa per le sue doti taumaturgiche, per gli scandali che lo accompagnarono, per la fondazione della Massoneria Egizia ed, infi ne, per il processo inquisitoriale romano, che lo condannò a fi nire i suoi giorni nelle carceri della fortezza di San Leo. Taluni, i più, reputano che Giuseppe Balsamo e Cagliostro siano la stes- sa persona. Altri, al contrario, pensano che siano due soggetti diversi e distinti. Diffi cile fornire una riposta defi nitiva a tale quesito, soprattutto 8 Esoterismo, rivoluzione e repressione politico-religiosa: il caso Cagliostro oggi a 218 anni dalla scomparsa del recluso di San Leo; tuttavia, se, da un lato, la documentazione storica, anche autorevole1, sembra far propendere per la prima ipotesi, quella di un unico personaggio con più nomi, dall’al- tro lato, la vicenda politica e giudiziaria, nonché la sentenza inquisitoriale paiono concretamente descrivere, come meglio si vedrà in seguito, due diversi personaggi. L’uno, miserabile, briccone, lestofante, imbroglione, lenone ed ignorante; l’altro, ricco, stimato, fi lantropo, colto e politicamente pericoloso. Certo la schizofrenia non è solo una patologia psichiatrica, ma anche una naturale moltiplicazione di personalità nel medesimo individuo e, soprattutto, una articolazione sia delle immagini sociali, sia degli atteg- giamenti istituzionali del potere costituito. Non vi è, dunque, da stupirsi se le istanze del controllo sociale defi niscono in modo diverso ed anche incongruente, contraddittorio un individuo pur di riuscire ad eliminarlo. Il potere costituito non si ferma certo di fronte al principio di identità e di non contraddizione nel perseguire i propri intenti di dominio e di autotu- tela. In particolare, l’attività giudiziaria è singolarmente esperta in queste forme di interpretazione mistifi cante e stravolgente dei fatti, che umiliano il principio penalistico della responsabilità personale. Del resto, lo stesso ambito iniziatico, nel quale si muove la fi gura del Conte di Cagliostro, fa- vorisce equivoci di questo tipo. L’iniziazione, infatti, è manifestazione di un nuova nascita, di un nuovo inizio appunto; ossia di un nuovo soggetto diverso dal precedente, anche se in continuità (ma che tipo di continuità?) con il medesimo. Inoltre Cagliostro non si ferma alla sola iniziazione li- bero muratoria; ad essa aggiunge anche il rito di Rigenerazione, Rito di cui anche Giacomo Casanova (1725-1798) favoleggia nelle sue memorie con la Marchesa d’Urfé (Jeanne Camus de Pontcarré de la Rochefoucauld 1705-1775), che consente il ringiovanimento, la riconquista di una rinno- vata chance di vita2. Dunque, nulla di strano che per Cagliostro possano esistere nella vicenda storica molti Cagliostro. Più strano è che le istitu- zioni politiche e giudiziarie abbiano potuto condividere tale indirizzo di pensiero, anche se non certo con le medesime motivazioni. In Cagliostro il molteplice dell’individuo umano si presenta come una progressiva ele- vazione spirituale, nelle istituzioni statali e religiose dell’epoca, invece, ha natura di instrumentum regni, di utilitaristica violazione dei vincoli 1 Cfr. C. Messina, Le Comte de Cagliostro était-il Joseph Balsamo de Palerme? La réponse de l’avocat Antonio Bivona, Librairie – Galerie Racine, Paris 2004. 2 Cfr. G. Casanova, Storia della mia vita, Mondadori, Milano 1989. Vedere anche in C. Gentile, Il mistero di Cagliostro e il Sistema Egiziano, Edizioni Bastogi, Fog- gia 1980, il capitolo VIII sulle quarantene di Cagliostro ed il ringiovanimento.