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Guida Paese Emirati Arabi Uniti PDF

37 Pages·2012·0.39 MB·Italian
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GUIDA PAESE: EMIRATI ARABI UNITI INDICE 1. QUADRO ECONOMICO – POLITICO GENERALE ................................. - 4 - 1.1 INTRODUZIONE ...................................................................................... - 4 - 1.2 CENNI SULLA FORMA DI GOVERNO ......................................................... - 4 - 1.3 QUADRO ECONOMICO ......................................................................... - 5 - 1.4 PERCHÈ INVESTIRE NEGLI EAU? .............................................................. - 7 - 2. QUADRO GIURIDICO GENERALE .......................................................... - 8 - 2.1 QUADRO GIURIDICO INTERNO ................................................................ - 8 - 2.2 QUADRO GIURIDICO INTERNAZIONALE .................................................... - 9 - 2.3 CONVENZIONE BILATERALE TRA ITALIA ED EMIRATI ARABI UNITI SULLA PROMOZIONE E LA PROTEZIONE DEGLI INVESTIMENTI ............................... - 10 - 2.4 RICONOSCIMENTO DEI PROVVEDIMENTI GIURISDIZIONALI ED ARBITRALI STRANIERI ............................................................................................ - 11 - 3. STRATEGIE E FORME DI INVESTIMENTO A CONFRONTO ................... - 12 - 3.1 INTRODUZIONE .................................................................................... - 12 - 3.2 INVESTIMENTI INDIRETTI.......................................................................... - 12 - 3.2.1 Compravendita ...................................................................... - 13 - 3.2.2 Disciplina relativa ad agenzia, distribuzione e franchising- 14 - 3.2.2.1 Fonti normative .................................................................... - 15 - 3.2.2.2 Esercizio di attività di Agenzia Commerciale .................. - 15 - 3.2.2.3 Normativa ed adempimenti imposti all’Agente Commerciale ....................................................................... - 16 - 3.2.2.4 Disciplina sostanziale del rapporto di Agenzia Commerciale ....................................................................... - 19 - 3.3 INVESTIMENTI DIRETTI ............................................................................ - 22 - 3.3.1 Le tipologie di investimento diretto ...................................... - 22 - 3.3.2 Ufficio di rappresentanza e succursale ............................... - 22 - 3.3.2.1 Introduzione .......................................................................... - 23 - 3.3.2.2 Quadro normativo............................................................... - 23 - 3.3.2.3 Registrazione ........................................................................ - 24 - 3.3.3 La Limited Liability Company (LLC) ...................................... - 25 - 3.3.3.1 Introduzione .......................................................................... - 25 - 3.3.3.2 Costituzione della LLC nel mainland ................................ - 27 - 3.3.3.3 Costituzione di società nelle Free Zone ............................ - 27 - 4. CENNI DI DIRITTO DEL LAVORO .......................................................... - 31 - 4.1 FONTI NORMATIVE ............................................................................... - 31 - 4.2 TIPOLOGIA DI CONTRATTI DI LAVORO .................................................... - 31 - 4.3 SVOLGIMENTO DEL RAPPORTO DI LAVORO NEGLI EAU........................... - 32 - - 2 - 4.4 RETRIBUZIONE E SALARIO MINIMO ......................................................... - 33 - 4.5 LA TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DEI LAVORATORI .................. - 33 - 4.6 SCIOGLIMENTO DEL RAPPORTO DI LAVORO ........................................... - 34 - - 3 - 1. QUADRO ECONOMICO – POLITICO GENERALE 1.1 Introduzione Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) si trovano nella parte sud-est della penisola arabica, la parte meridionale del Golfo Persico. Il Paese ha una superficie piuttosto ridotta (83.600 Km2, meno di 1/3 dell’Italia) con una popolazione di circa 5.315.000 abitanti; tuttavia, l’importanza degli EAU è enorme, sia per la posizione geografica strategica sia per la produzione di petrolio. Un tempo pescatori di perle, gli abitanti degli EAU hanno messo a buon frutto i proventi del petrolio, ed hanno adottato in gran parte lo “stile di vita” occidentale. Fino al 1971, costituivano una sorta di protettorato della Gran Bretagna (denominati gli “Stati della Costa dei Pirati” o “Stati della Tregua”, a causa dei vari trattati stipulati fra i loro sovrani e la Gran Bretagna), che ne gestiva la politica estera, oltre che garantirne la difesa. 1.2 Cenni sulla forma di governo L’attuale federazione di monarchie assolute ereditarie si è costituita, come Stato unitario, alla fine del secolo scorso. Nel 1971, infatti, sei Emirati (Abu Dhabi, Dubai, Sharjah, Ajman, Umm Al Quwain e Fujairah) hanno costituito la Federazione degli Emirati Arabi Uniti, cui ha aderito, nel 1972 anche l’Emirato di Ras Al Khaimah. Dal 1971 alla fine degli anni Novanta, gli aspetti politico-istituzionali degli EAU sono stati regolati da una Costituzione provvisoria, che solo nel 1996 è diventata permanente. L’assetto costituzionale odierno si compone dei seguenti organi di governo: il Consiglio Supremo Federale, il Consiglio Federale Nazionale e il Consiglio dei Ministri. Il Consiglio Supremo Federale, formato dai sette Emiri che governano gli Emirati membri, costituisce l’organo supremo della Federazione, cui la Costituzione demanda la competenza legislativa nelle aree specificatamente elencate negli articoli 120 e 121. Tra le materie riservate alla potestà legislativa del Consiglio Supremo Federale vi sono gli affari esteri, la sicurezza e la difesa, la cittadinanza e l’immigrazione, l’educazione, la sanità, la politica valutaria, - 4 - l’estradizione e altri settori che riguardano i servizi fondamentali ai cittadini. Il potere legislativo relativamente alle materie non riservate dalla Costituzione o dalle leggi federali al Consiglio Supremo Federale rimane ai singoli Emirati. Il Consiglio Supremo Federale guida la politica della Federazione, nomina i membri del Governo e della Corte Suprema, ratifica le leggi federali in materia di politica interna ed estera (dette leggi possono, tuttavia, essere emendate dal Presidente del Consiglio Supremo Federale). Ogni decisione deve ottenere l’assenso di cinque membri, inclusi quello dell’Emiro di Abu Dhabi e quello dell’Emiro di Dubai che godono, quindi, di un vero e proprio diritto di veto. Sebbene la Costituzione non lo stabilisca espressamente, il Consiglio Supremo Federale è sempre stato presieduto dall’Emiro di Abu Dhabi, mentre l’incarico di Vice-presidente o di primo Ministro è stato usualmente ricoperto dall’Emiro di Dubai. Il Consiglio Federale Nazionale è un organo con funzione consultiva ed è composto da quaranta membri. Ogni Emirato elegge un numero prestabilito di membri che varia in relazione alla densità di popolazione. Il ruolo principale del Consiglio Federale Nazionale è quello di esaminare ed eventualmente proporre emendamenti a ogni tipo di iniziativa legislativa federale. Esso, inoltre, svolge un ruolo di controllo sull’operato dei ministri. Altra importante funzione è la redazione del documento di programmazione finanziaria annuale. Il Consiglio dei Ministri, l’organo esecutivo, è presieduto dal Primo Ministro e dal Vice-Primo Ministro, entrambi nominati dal Presidente del Consiglio Supremo Federale sulla base di una consultazione con gli altri membri. L’attuale regime degli EAU presenta una notevole stabilità. L’Emirato di Abu Dhabi domina, di fatto, gli altri sei Emirati sia in termini politici sia in termini economici per la rilevanza delle entrate petrolifere. 1.3 Quadro economico Dalla scoperta delle risorse petrolifere nel 1958, gli EAU hanno subito una profonda trasformazione: da regione impoverita di piccoli principati nel deserto ad uno Stato moderno che garantisce alti standard di vita. - 5 - Gli EAU sono tra i paesi arabi di maggiore interesse, grazie all’elevato reddito, derivante non solo dal petrolio ma anche dall’industria manifatturiera, dal commercio, dai servizi e dalla fortissima propensione all’import, trainata dalla domanda interna, sia di beni di investimento sia di beni di consumo, ma soprattutto dalla domanda di altri paesi del Medio Oriente, dell’Africa e dell’Asia, nei confronti dei quali gli EAU svolgono la funzione di distributori di beni importati da terzi. Ciò pone il Paese in una posizione strategica di “piattaforma” ad ampio raggio per raggiungere i mercati del Middle East, Far East e dell’Africa. Le opportunità maggiori nel settore dei beni di investimento riguardano l’industria petrolifera, le attrezzature elettriche e per la distribuzione idrica, le macchine e le attrezzature meccaniche, in particolare per le industrie leggere; mentre nel settore dei beni di consumo, riguardano la produzione e la commercializzazione di gioielli, mobili e abbigliamento. L’Italia esporta molto negli EAU (4,735 miliardi di Euro nel 2011), ciononostante è solamente al settimo posto nella graduatoria dei fornitori degli EAU. Vi sono, però, ampi margini per migliorare la penetrazione italiana nel mercato. Interessanti prospettive commerciali ed economiche sono offerte anche dall’erogazione di servizi e, soprattutto, dalla partecipazione a gare d’appalto indette dalle singole municipalità o dalle autorità emiratine. In tal senso, si rileva come molti settori risultino ancora parzialmente inesplorati, tra essi si segnalano quelli dello smaltimento dei rifiuti, della gestione e dell’erogazione di servizi essenziali. L’economia degli EAU continua ad essere fortemente dipendente dal petrolio e dal gas, nonostante il Governo abbia intrapreso una politica di diversificazione dell’economia, riducendo al 25% la porzione di PIL derivante dagli stessi. La necessità di diversificare tra settori economici ha spinto gli EAU ad investire in infrastrutture e telecomunicazioni e a stimolare il settore privato, il commercio e gli investimenti esteri. Negli ultimi anni il Governo ha promosso e favorito la creazione di un clima favorevole per gli affari, eliminando i controlli sui cambi e agganciando la moneta nazionale al Dollaro statunitense (la moneta - 6 - nazionale è il Dirham, legato al Dollaro statunitense al cambio 3,673/1 Dirham/Dollaro. Il tasso di cambio medio Dirham/Euro a maggio 2012 è stato di 4,704/1). 1.4 Perchè investire negli EAU? In estrema sintesi, qui di seguito, alcune delle motivazioni principali che rendono un investimento negli EAU particolarmente attrattivo: • posizione strategica tra l’Europa e l’Asia; • area a sviluppo molto rapido; • dazi alle importazioni bassi; • economia stabile; • tassazione favorevole; • forte presenza di Free Zone per le imprese manifatturiere, ma anche per il commercio ed i servizi finanziari; • infrastrutture integrate e moderne, porti ben attrezzati, diversi aeroporti internazionali, efficienti sistemi di comunicazione, acqua ed elettricità abbondanti, rete stradale altamente sviluppata; • vicinanza ai mercati dell’Africa, dell’Asia centrale e dell’India. - 7 - 2. QUADRO GIURIDICO GENERALE 2.1 Quadro giuridico interno Il sistema giuridico degli EAU viene classificato come “misto civil law – islamico”. Ciò in quanto, sebbene la legislazione locale derivi, in via generale, da quella egiziana (e, quindi, da una tradizione di diritto civile ove il precedente giudiziario non è vincolante per i giudici che dovranno decidere casi analoghi), molte questioni continuano ad essere disciplinate dalla Shari’a (Legge Coranica). La Costituzione degli EAU prevede, infatti, che l’Islam sia la religione di Stato e la Shari’a la fonte principale del diritto, pertanto nessuna legge degli EAU può contraddire i principi di tale legislazione coranica. Va segnalato, tuttavia, che, nella prassi, l’applicazione della Shari’a è limitata a questioni di carattere personale dei cittadini degli EAU e di altri cittadini mussulmani che si trovano negli EAU ed a quelle in merito alle quali non esiste una legge o una norma federale o dell’Emirato in questione. Le attività economiche sono regolate sia da leggi federali sia da leggi emanate nei singoli Emirati. Sebbene già dalla fine degli anni‘80 ed, in particolare, nella prima metà degli anni‘90, le Autorità abbiano cercato di uniformare il corpus normativo da applicare all’intero Paese, questo processo non può dirsi ancora concluso ed esistono a tutt’oggi diversità procedurali e legislative tra un Emirato e l’altro. Il sistema giudiziario è strutturato in un sistema di corti federali civili accanto alle quali operano le corti islamiche che giudicano seguendo le regole dettate dalla Shari’a. Sia per le decisioni delle corti federali, sia per le decisioni delle corti islamiche è previsto il doppio grado di giurisdizione. Entrambe possono essere appellate di fronte ad una corte di livello superiore. La Suprema Corte Federale è la corte di ultima istanza. La Corte Suprema Federale è composta da cinque giudici nominati dal Consiglio Supremo Federale. Le Corti che applicano la Shari’a, sono presenti in tutti gli Emirati. Esse hanno competenza nell’ambito del diritto delle persone e della - 8 - famiglia, del diritto penale e, in casi specifici e limitati, giudicano su questioni di diritto civile. L’indipendenza del potere giudiziario è garantita dalla Costituzione. 2.2 Quadro giuridico internazionale Gli EAU sono membro del Consiglio della Cooperazione del Golfo (CCG), della Lega Araba, dell’Organizzazione della Conferenza Islamica (OCI), delle Nazioni Unite (ONU), dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) e dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC), nonché delle altre più importanti organizzazioni internazionali e regionali. Si segnala che gli EAU hanno ratificato, tra l’altro, la Convenzione di Parigi del 20 marzo 1883 sulla tutela della proprietà industriale e intellettuale e la Convenzione di New York del 1958 sul riconoscimento ed esecuzione dei lodi arbitrali stranieri. Qui di seguito si elencano gli accordi bilaterali stipulati con l’Italia e in vigore: • Convenzione per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo aggiuntivo, stipulata ad Abu Dhabi il 22 gennaio 1995 (Legge di ratifica n. 309/1997); • Accordo sulla promozione e protezione degli investimenti, con Protocollo aggiuntivo, stipulato ad Abu Dhabi il 22 gennaio 1995 (Legge di ratifica n. 32/1997); • Accordo diretto a stabilire servizi aerei fra i loro rispettivi territori, e al di là di essi, firmato ad Abu Dhabi il 3 aprile 1991 (Legge di ratifica n. 202/1997); • Memorandum sulle Consultazioni Rafforzate, firmato nel gennaio 2007; • Accordo istitutivo di un Gruppo di Collaborazione interparlamentare, firmato nel gennaio 2009; • Accordo di cooperazione militare, ratificate nel 2003; • Scambio di note in materia economica, finanziaria e culturale (notificato nel luglio 1974 a Roma, in vigore dal 24/07/1974); • Accordo nel settore della cooperazione economica, - 9 - industriale, tecnologica e finanziaria, firmato a Roma il 24/12/1984, ratificato il 4/05/1986, è in vigore dal 4/05/1986 con rinnovo tacito quinquennale. Ai fini di una completa valutazione del quadro giuridico internazionale, occorre tenere in considerazione che gli EAU non hanno ratificato la Convenzione di Vienna dell’11/04/1980 sulla compravendita internazionale di beni mobili. 2.3 Convenzione bilaterale tra Italia ed Emirati Arabi Uniti sulla promozione e la protezione degli investimenti Un accordo di promozione e protezione degli investimenti rappresenta, grazie al suo contenuto in termini di principi, la sede naturale in cui trovano la loro sintesi le norme comportamentali che i soggetti che intervengono nell’operazione di investimento sono tenuti a osservare. L’Italia e gli EAU hanno firmato ad Abu Dhabi nel gennaio 1995 una Convenzione bilaterale sulla promozione e la protezione degli investimenti. La Convenzione è stata ratificata in Italia il 3/02/1997 con legge n. 32 ed è entrata in vigore il 29/4/1997. In termini generali, l’Accordo impegna i Governi ad adoperarsi attivamente per creare un ambiente favorevole agli scambi ed agli investimenti con misure amministrative e promozionali utili a rafforzare il clima di fiducia essenziale allo sviluppo della cooperazione economica bilaterale. Il principale aspetto contemplato dell’accordo riguarda il riconoscimento del trattamento della nazione più favorita. In base a detto principio, gli Stati contraenti si impegnano ad accordare agli investimenti e ai relativi proventi dell’altra parte contraente un trattamento non meno favorevole di quelli già stabiliti in accordi commerciali con altri Paesi terzi. Lo stesso principio trova applicazione in materia di gestione, mantenimento, uso, godimento, acquisizione o cessione di investimenti, o di qualsiasi altra attività connessa. Inoltre, la Convenzione: - 10 -

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2.3 CONVENZIONE BILATERALE TRA ITALIA ED EMIRATI ARABI UNITI SULLA. PROMOZIONE E LA . Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) si trovano nella parte sud-est della penisola arabica, la parte meridionale del Economic Zones World (EZW) - comprende Techno Park, Dubai. Auto Zone, Jafza
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