ebook img

Gli dei e il mondo PDF

143 Pages·2001·4.539 MB·Italian
Save to my drive
Quick download
Download
Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.

Preview Gli dei e il mondo

Introduzione 1. L'identità dell'autore L'identità dell'autore del trattato Gli Dei e il Mondo è oggetto di un'antica controversia. Già il Tillemont 1 in , base a numerosi passaggi del Res Gestre di Ammiano Marcellino, aveva distinto due personaggi legati all'im peratore Giuliano l'Apostata ai quali attribuire con eguale probabilità la paternità del trattato. Si tratta di Flavius Sallustius e di Saturninius Secundus Salustius. Entrambi sono noti anche grazie a due iscrizioni ono rifiche ritrovate a Roma che consentono di conoscere il loro cursus honorum. In particolare da queste iscrizioni si ricava che Flavius Sallustius, originario della Spagna, fu prefetto del pretorio della Gallia dal 361 al 363, Saturninius Secundus Salustius, nato in Gallia, fu nominato prefetto del pretorio d'Oriente nel 361. Poiché sussistono argomentazioni a favore dell'uno o dell'altro personaggio per l'attribuzione del trattato, la critica si è divisa in due2 Tuttavia gli studi più recenti, ai quali chi • 1 Cfr. Rinaldi, p. 118. 2 A "favore" di Flavius Sallustius sono, fra gli altri, Cumont ed Étienne; per Saturninius Secundus Salustius, Rochefort, p. X ss., Desnier, Rinaldi, Bowersock, Julian, p. 125. 7 scrive si attiene, sembrano giustificare con argomenta zioni più convincenti l'attribuzione del trattato al prefetto d'Oriente, ossia a Saturninius Secundus Salustius3 Sono • proprio l'affinità ideologica e l'amicizia fra Saturnino Salustio Secondo e l'imperatore Giuliano, testimoniata, fra l'altro, da fonti storico-epigrafiche e letterarie, a far propendere per tale attribuzione4. 2. L'amicizia fra Salustio e l'imperatore Giuliano Una testimonianza preziosa dell'amicizia che legava Salustio e l'imperatore Giuliano è fornita dal testo Consolazione a se stesso scritta per la partenza del'ami­ co Salustio5 composta dall'imperatore in occasione della , separazion,~ dei due. Entrambi allora si trovavano in Gallia. In questa provincia, devastata da oltre un anno dall'invasione germanica, l'imperatore Costanzo II aveva inviato Giuliano, appena nominato Cesare, con il compito di ristabilire l'ordine romano. Nello svolgi mento di questo suo primo incarico ufficiale il futuro 3 Poiché il suo nome greco è L<IÀoonoç di solito viene italianizzato in Salustio (Marcone, p. 97 n. I). Bowersock,Ju/ian, p. 125, nota che Sa/ustius è "often incorrectly called Sallustius" proprio per la confusione creata dalla quasi omonimia con Flavius Sallustius. Desnier, p. 63, ritiene invece che Salutius si facesse deliberatamente chiamare Sa/ustio sfruttando l'omonimia con il noto storico Sallustio di età repubblicana per sottolineare la sua aderenza nostalgica a un ideale antico di cultura pagana che ormai la diffusione del Cristianesimo aveva compromesso e a cui egli, aderendo al programma giulianeo, desiderava richiamarsi. Tutto ciò è dedotto dall'analisi di un ritratto presente su un contorniate del IV d.C di cui Desnier rifiuta la tradizionale identificazione col noto storico di età repubblicana, per proporre appunto quella col prefetto d'Oriente. 4 Per un'analisi dettagliata di queste motivazioni si vedano gli articoli di Rinaldi e Desnier. 5 Cfr. Giuliano imperatore, Orat. VIII. 8 imperatore venne affiancato da Salustio che "per la sua conoscenza delle cose"6 era particolarmente adatto a svolgere il delicato incarico di consigliere. Salustio, infatti, che aveva già ricoperto numerose e importanti cariche ( era stato governatore d'Aquitania e proconsole d'Africa), venne ora nominato questore. Fra Giuliano e Salustio si creò subito un'intesa speciale al punto che l'imperatore Costanzo, divenuto sospettoso, richiamò il questore in Oriente7 In quest'occasione il futuro impe • ratore scrisse l'orazione autoconsolatoria prima nomi nata, che, al di là delle convenzioni del genere, è un tributo sincero di affetto e riconoscenza per l'aiuto rice vuto in quella delicata circostanza8 • Salustio si recò dapprima in Illiria e poi in Tracia9 • Solo nel 361 a Costantinopoli ritroverà Giuliano, ormai imperatore, che lo nominò Prcefectus Prcetorio Orientis. Da questo momento in poi Salustio fu sempre insieme a Giuliano il quale, nel 362, Io riconfermò nella carica di prefetto, gli dedicò dieci leggi 10 e l'orazione A Helios re. In questo secondo e ultimo periodo di stretta collabo razione fra l'ormai vecchio prefetto e il giovane impe ratore, va sottolineato l'atteggiamento di moderazione assunto da Salustio ad Antiochia" in occasione delle 6 Cfr. Giuliano, Orat. V, 281 d; Libanio, Orat. 12, 43 paragona i rapporti fra Giuliano e Salustio a quelli tra Fenice e Achille. 7 Sembra che a causa di un complotto perpetrato dal prefetto delle Gallie, Florentius, Costanzo sospettò che Salustio volesse aizzare Giuliano contro di lui. 8 Bidez (Vìe de Julien, p. 170) afferma che il dolore di Giuliano fu pari a quello provato quindici anni prima, in occasione della separazione da Mardonio "quell'eunuco straordinario che fu per Giuliano un padre, una madre, un precettore" (Fontaine, p. xv). 9 Giuliano, Orat. IV 251 d. 1° Cfr. Rinaldi, p. 125, n. 48. 11 Sul soggiorno ad Antiochia di Giuliano si vedano le pagine lx-lxx di Fontaine. A questo periodo è legata la composizione giulianea del Misopogon (cfr. Marcone, p. 173 ss.). 9 persecuzioni anticristiane volute da Giuliano; egli dichiarò l'inutilità di simili pratiche sostenendo, fra l'altro, che avrebbero rafforzato il prestigio dei martiri cristiani 12 • Alla morte di Giuliano, avvenuta, com'è noto, nella spedizione contro i Parti del 363, Salustio, grazie alla stima di cui godeva, avvalorata anche dalla lunga esperienza politica, fu proposto come candidato alla successione imperiale: egli rifiutò, adducendo come scusa la stanchezza e la salute cagionevole dovute alla tarda età13 Ma non scomparve dalla scena politica: gli • imperatori successivi non si privarono della sua preziosa collaborazione e, sia pur con alterne vicende, egli man tenne la carica di prefetto fino al 36614, anno in cui fu da questa definitivamente destituito15 Morì nel 37916 • • 12 La notizia è dello storico Sozomeno (Hist. ecci., V, 20 = Patrologia Greca LXVII, p. 1277). Un altro storico, Socrate, afferma che Salustio si sottopose sempre malvolentieri a simili compiti che Giuliano gli affidava quando si trovava nell'impossibilità di assolverli da sé (Socrate, Hist. ecci. III 19 = Patrologia Greca LXVII, p. 427). Cfr. per altri particolari, Rinaldi, p. 125. ii Ammiano (XXV 5, 7) sottolinea il favore generale sucitato dalla proposta della sua candidatura. 14 Salustio ottenne la conferma della prefettura da parte dell'imperatore Gioviano (morto nel 364) che pure era di convinzioni cristiane (Libanio, Ep. 1429). L'imperatore Valentiniano, del quale Salustio aveva sostenuto l'elezione, quando il prefetto rifiutò per la seconda volta di accedere al soglio imperiale, lo allontanò invece dal suo ufficio, nell'ambito di una serie di provvedimenti epurativi contro ex-funzionari giulianei (cfr. Zosimo, IV 2, 3-4). Salustio fu poi reintegrato nella carica. Per tutta la questione si veda Rinaldi, p. 128, n. 65. 15 Il Vìcarius Asire Clearchus lo sostituì definitivamente con un certoAuxonius (Eunapio, VS, VII 5, 9). 16 Questa è la data sostenuta da Rochefort (p. XXI) e generalmente accolta. Rinaldi (p. 129) ricorda la tesi di Seeck secondo il quale Salustio sarebbe morto prima di questa data, in base alla testimonianza di Ammiano il quale afferma che nel 379 molti funzionari del 363 non erano più in vita (Ammiano, xxx 2, 3). 10 3. La nuova temperie È proprio nell'anno della morte di Giuliano, alla vigilia della spedizione partica, che Salustio compose il trattato Gli Dei e il Mondo: a un primo livello quindi l'opera rientra nel quadro delle riforme attuate da Giu liano volte alla ristrutturazione del paganesimo in funzione anticristiana. Non è questa la sede per appro fondire le origini, gli sviluppi e le motivazioni del fallimento dell'ideale giulianeo, argomento che di recente ha conosciuto un grande fervore di studi sulla scia di un rinnovato interesse per il mondo tardo-antico 7 1• Basti dire che Salustio appartenne a quella minoranza attiva di filosofi, di retori, e più in generale di letterati, che aderì al grande progetto di restaurazione di un "ellenismo" in base al quale la cultura e la religione antiche, alleate, avrebbero dovuto riconquistare il terreno occupato ormai da un secolo dal Cristianesimo in piena espansione 8 1 • Per meglio comprendere il senso di quella che è stata impropriamente definita "reazione pagana"19 occorre però rifarsi a qualche decennio addietro, così che risul terà più chiaro in quale temperie spirituale vada inserita la composizione del breve trattato salustiano. Nel periodo che intercorre fra il 170 circa e la con versione dell'imperatore Costantino, zio di Giuliano l 'Apostata20 avvenuta nel 312, si assistette a un vasto e , 17 Cfr., fra i tanti studi, quelli di Athanassiadi-Fowden, Browing, Bowersock, oltre che AAVV I e II. 18 Fontaine, p. xi 19 Cfr. infra, § 4. 20 Il padre di Giuliano, Giulio Costanzo, figlio del tetrarca Costanzo I e fratellastro di Costantino, venne ucciso insieme al fratello maggiore di Giuliano, in una atroce tragedia di palazzo avvenuta nel settembre del 337 11

See more

The list of books you might like

Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.