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Geoarcheologia in aree costiere della Campania: i siti di Neapolis ed Elea-Velia PDF

313 Pages·2010·45.3 MB·Italian
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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II” Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Dottorato di Ricerca in Scienze della Terra XX ciclo Tesi di Dottorato GEOARCHEOLOGIA IN AREE COSTIERE DELLA CAMPANIA: I SITI DI NEAPOLIS ED ELEA-VELIA Tutor Dottoranda Prof. ssa Paola Romano Dott. Maria Rosaria Ruello Cotutor Prof. Sebastiano Perriello Zampelli Coordinatore Prof. Giuseppe Nardi Anno Accademico 2007-2008 Ringraziamenti Forse questa è una delle parti della mia tesi più difficile da scrivere….. Non è infatti semplice concentrare in poche righe tutto il sincero sentimento di gratitudine che provo. Cercherò di non dimenticare nessuno esprimendo al meglio i miei ringraziamenti… Innanzitutto voglio ringraziare il mio Tutor la Prof. ssa Paola Romano che in questi anni, fin dalla mia tesi di Laurea, mi ha sempre seguita, sostenuta, ed incoraggiata in tutte le fasi di elaborazione di questo lavoro di tesi di Dottorato. Sopra ogni cosa la ringrazio per gli ottimi suggerimenti, consigli e critiche costruttive che sono andate al di là delle competenze scientifiche, nel momento in cui sembrava che avessi perso di vista l’obiettivo principale della ricerca...Grazie di cuore Ringrazio il mio Cotutor Prof. re Sebastiano Perriello Zampelli che mi ha introdotto con pazienza e competenza all’uso delle tecniche informatiche del disegno. Un ringraziamento particolare va al Prof. re Aldo Cinque che ha suscitato in me l’interesse per la complessa ed affascinante tematica geoarcheologica, per la sua continua disponibilità, gli scambi di idee, ed i giorni di campagna passati insieme…Grazie Desidero ringraziare la Dott. ssa Linda Irollo che mi ha sempre sostenuto ed incoraggiato, condividendo con me incertezze e soddisfazioni durante lo studio geoarcheologico della fascia costiera napoletana, …e per aver sopportato la mia pignoleria…Grazie Ringrazio il Dott. re Vincenzo Amato per i preziosi suggerimenti e le giornate di campagna passate insieme. A tutti i professionisti che in vario modo e grado, hanno contribuito affinchè questo lavoro di tesi si concretizzasse va un caloroso ringraziamento, per cui grazie: ai Dott. Geol. Lucio Amato e Mina Guastaferro, ai Dott. Arch. Daniela Giampaola, Vittoria Carsana,Giuseppina Bisogno e Gennaro Iovino Alla indimenticabile Dott. ssa Antonella Fiammenghi va un caro ricodo ed un grazie di cuore. Un grazie di cuore alle colleghe “appassionate del Cilento” Donatella ed Antonella, con le quali ho condiviso faticose giornate di campagna allietate dalla loro allegria… Alla mia amica e compagna di “casa Pupetta” dedico un ringraziamento di cuore per avermi sopportata/supportata in questi anni, fin dall’esame di ammissione al corso di dottorato di ricerca…Grazie Tracy Ringrazio gli Amici napoletani del Palazzo “à 26”e non solo, che mi hanno accolta, spronata ed incoraggiata in questi anni. In particolare ringrazio Mario che con estrema pazienza ha “rianimato” il mio computer (che per la legge di Murphy mi aveva abbandonato proprio sul più bello!) per ben 11 volte, Franco ed Anna che mi hanno sempre sostenuta ed aiutata, Totore ed Annuccia per la dimostrazione di amicizia e la compagnia. Tutti insieme non mi hanno mai fatto sentire la lontananza da casa e dagli affetti. A Nin8 che mi ha fatto “vedere” Napoli sotto una luce diversa e alla sua famiglia, che ha alleggerito le mie giornate di lavoro, facendomi conoscere le bontà della cucina partenopea…Grazie Per tutti gli altri Amici che, direttamente o indirettamente, mi sono stati vicini in questi anni, non ho parole … sanno già tutto! Quindi, Grazie a: Veronica, Rosemarie, Aida, Veronica 2, Daria , Letizia, Mariantonietta, Herman, Marina, Pino&Valeria. E tutti quelli che sicuramente ho dimenticato di nominare non me ne vogliano...Grazie Infine, per i miei genitori e la mia famiglia, che hanno seguito la mia carriera universitaria condividendone gioe e preoccupazioni, non basterebbero migliaia di pagine per esprimere tutta la mia riconoscenza ed il mio amore… Geoarcheologia in aree costiere della Campania: i siti di Neapolis ed Elea - Velia Indice……………………………………………………………………………………..pag. 1 PARTE PRIMA 1. PREMESSA...………………………………………………………………………......pag. 4 2. MOTIVAZIONI E FINALITÀ DELLO STUDIO…………………………………..pag. 4 3. METODOLOGIE DI INDAGINE…………………………………………………... pag. 9 PARTE SECONDA IL TERRITORIO DI NEAPOLIS: DALLE PRECEDENTI CONOSCENZE AI NUOVI DATI ED INTERPRETAZIONI 4. INQUADRAMENTO GEOLOGICO GENERALE DELL’ AREA DI STUDIO pag. 14 4.1 - LA PIANA CAMPANA………………………………………………………………….pag. 14 4.2 - IL CONTESTO GEOLOGICO DELL’AREA URBANA DI NAPOLI E DEI SUOI DINTORNI....pag. 18 4.2.1 - CONOSCENZE GEOARCHEOLOGICHE PREGRESSE……………………………………pag. 30 4.3 - IL CONFINE ORIENTALE DELL’AREA URBANA DI NAPOLI: LA PIANA DEL SEBETO….pag. 32 4.4 - IL GOLFO DI NAPOLI………………………………………………………………...pag. 36 5. RICOSTRUZIONE TOPOGRAFICA ED ANALISI DELL’ ASSETTO GEOMORFOLOGICO DEL TERRITORIO URBANO DI NAPOLI……………...pag. 40 5.1 - ELABORAZIONE GRAFICO-COMPUTERIZZATA DEI DATI TOPOGRAFICI: IL MODELLO DIGITALE DEL TERRENO (DEM) DELLA CITTA’ DI NAPOLI……………………………………pag. 41 5.2 – LE TAPPE PRINCIPALI DELLA GENESI DEL RILIEVO A NAPOLI……………………..pag. 44 5.3 – ANALISI GEOMORFOLOGICA, EVOLUZIONE OLOCENICA, ED ASPETTI GEOARCHEOLOGICI DELL’AREA URBANA DI NAPOLI……………………………………pag. 53 5.3.1 - ZONA OCCIDENTALE………………………………………………………………...pag. 55 5.3.1.1 – Assetto geomorfologico ed evoluzione ambientale della depressione di Fuorigrotta-Bagnoli-Coroglio……………………………………………………………….. pag. 56 5.3.1.2 – Esame dei dati archeostratigrafici e ricostruzione paleoambientale nell’area del cantiere “Mostra” (Piazzale Tecchio, Fuorigrotta)……………………………………………………... pag. 64 5.3.2 - ZONA ORIENTALE …………………………………………………………………...pag. 71 5.3.2.1 – La dorsale di Posillipo ………………………………………………………………pag. 71 5.3.2.2 – L’altopiano del Vomero……………………………………………………………...pag. 78 5.3.2.3 – La Conca di Chiaia………………………………………………………………… pag. 79 1 Geoarcheologia in aree costiere della Campania: i siti di Neapolis ed Elea - Velia 5.3.2.4 – Il promontorio di Monte Echia………………………………………………………. pag. 88 5.3.2.5 – Il sistema collinare dei Camaldoli……………………………………………………. pag. 90 5.3.2.6 – La Collina di Capodimonte…………………………………………………………..pag. 94 6. IL TERRITORIO DELL’ANTICA NEAPOLIS…………………………………..pag. 95 6.1- PRECEDENTI CONOSCENZE STORICO – ARCHEOLOGICHE…………………………..pag. 95 6.1.1 - PREISTORIA E PROTOSTORIA………………………………………………………...pag. 95 6.1.2 - LA COLONIZZAZIONE GRECA: PARTHENOPE…………………………………………pag. 96 6.1.3 - NEAPOLIS: LA CITTA’ GRECA E ROMANA………………………………………….....pag. 98 6.1.4 – DISAMINA DEI DATI STORICO-ARCHEOLOGICI E LORO RILETTURA IN CHIAVE GEOMORFOLOGICA E STRATIGRAFICA……………………………………………………pag. 103 6.2 – ESAME DEI DATI ARCHEO – STRATIGRAFICI ED EVOLUZIONE PALEOAMBIENTALE NELLE AREE DI CANTIERE DELLA LINEA 1 DELLA METROPOLITANA DI NAPOLI………pag. 108 6.2.1 - RICOSTRUZIONI STRATIGRAFICHE E PALEOAMBIENTALI NELL’AREA DEL CANTIERE “MUNICIPIO”……………………………………………………………………………..pag. 109 6.2.2 -RICOSTRUZIONI STRATIGRAFICHE E PALEOAMBIENTALI NELL’AREA DEL CANTIERE“UNIVERSITA’”…………………………………………………………………pag. 117 6.2.3 – RICOSTRUZIONI STRATIGRAFICHE E PALEOAMBIENTALI NELL’AREA DEL CANTIERE “DUOMO”………………………………………………………………………………...pag. 132 6.2.4 - RICOSTRUZIONI STRATIGRAFICHE E PALEOAMBIENTALI NELL’AREA DEL CANTIERE “GARIBALDI”……………………………………………………………………………..pag. 143 6.3 – L’EVOLUZIONE DELLA FASCIA COSTIERA E RICOSTRUZIONI PALEOGEOGRAFICHE ASSOCIATE……………………………………………………………………………….pag. 153 6.3.1 - DISAMINA DEI DATI STORICO-ARCHEOLOGICI CIRCA L’ANDAMENTO DELLA LINEA DI COSTA E L’UBICAZIONE DEL PORTO DI NEAPOLIS………………………………………………...pag 154 6.3.2 – LA CARTA DEL TETTO DEL TUFO GIALLO NAPOLETANO, NEL SETTORE LITORALE COMPRESO TRA LE PIAZZE MUNICIPIO E G. BOVIO…………………………………………………….pag. 158 6.3.3 - RICOSTRUZIONE DEL PAESAGGIO SUCCESSIVO AL TGN E PRECEDENTE ALLA SOMMERSIONE OLOCENICA, NELLE AREE DI PIAZZA MUNICIPIO E G. BOVIO………………pag. 162 6.3.4 - RICOSTRUZIONE DELLE PALEOLINEE DI RIVA DAL MEDIO OLOCENE ALL’EPOCA STORICA E PALEOMORFOLOGIA ED EVOLUZIONE DEL BACINO PORTUALE DI NEAPOLIS……………...pag. 169 6.3.4.1 - Gli eventi anteriori agli insediamenti di epoca storica…………………………………. pag. 170 6.3.4.2 - L’età Greca ed Ellenistica………………………………………………………….. pag. 175 6.3.4.3 - Dal II secolo a.C. al III secolo d.C.…………………………………………………...pag. 179 6.3.4.4 - L’epoca Tardo Antica……………………………………………………………… pag. 182 6.3.4.5 - Dal Medio Evo ad oggi…………………………………………………………….. pag. 184 2 Geoarcheologia in aree costiere della Campania: i siti di Neapolis ed Elea - Velia 7. I MOTI VERTICALI DEL SUOLO LUNGO LA FASCIA COSTIERA COMPRESA TRA PIAZZA MUNICIPIO E G. GARIBALDI……………………………………pag. 186 8. CONCLUSIONI……………………………………………………………………..pag. 197 PARTE TERZA IL TERRITORIO DELL’ANTICA ELEA – VELIA 9. FINALITA’ DELLO STUDIO E METODOLOGIA……………………………...pag. 205 10. PRECEDENTI CONOSCENZE…………………………………………………..pag. 208 10.1 – INQUADRAMENTO GEOLOGICO GENERALE DELL’ AREA DI STUDIO……………..pag. 208 10.2 - CONOSCENZE STORICO-ARCHEOLOGICHE PREGRESSE…………………………..pag. 216 10.3 – CONOSCENZE GEOARCHEOLOGICHE PREGRESSE………………………………..pag. 219 11. EVOLUZIONE GEOLOGICA ED ANALISI GEOMORFOLOGICA DEL TERRITORIO DELL’ANTICA ELEA – VELIA…………………………………...pag. 227 12. LA RICERCA GEOARCHEOLOGICA NELL’ANTICA CITTA’ DI ELEA – VELIA…………………………………………………………………………………..pag. 239 12.1 - LE ALLUVIONI DI VIA DI PORTA V NELL’INSULA AI DEL QUARTIERE MERIDIONALE...................................................................................................................pag. 240 12.2 - LA NECROPOLI ROMANA DI PORTA MARINA SUD ANTISTANTE LE MURA OCCIDENTALI DEL QUARTIERE MERIDIONALE………………………………pag. 257 12.3 - LE INSULAE I E II DEL QUARTIERE MERIDIONALE……………………………….pag. 268 12.4 - IL TORRENTE FRITTOLO…………………………………………………………..pag. 281 13. CONCLUSIONI……………………………………………………………………pag. 289 PARTE QUARTA 14. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE……………………………………………..pag. 292 BIBLIOGRAFIA…………………………………………………………………….pag. 295 3 PARTE PRIMA Geoarcheologia in aree costiere della Campania: i siti di Neapolis ed Elea - Velia 1. PREMESSA Il tema di ricerca sviluppato con questo lavoro di tesi di dottorato ha visto l‟interazione tra le conoscenze proprie delle Scienze della Terra e l‟Archeologia. Negli ultimi decenni l‟utilizzo delle conoscenze geologiche è stato considerato come un contributo esterno alla ricerca archeologica. Tali particolari forme di collaborazione multidisciplinare consistenti nell‟uso delle prospezioni geofisiche, di analisi paleomagnetiche, mineralogico-petrografiche, geochimiche e geocronologiche, e delle indagini stratigrafiche, sedimentologiche e paleoecologiche, sono state ritenute conoscenze ausiliarie o applicazioni ai problemi archeologici di tecniche estranee all‟Archeologia stessa. Un nuovo concetto di interazione tra la Geologia e l‟Archeologia è stato proposto nell‟ultimo decennio, esso prevede che il dato archeologico non sia costituito solo da un insieme di oggetti o resti di materiali legati all‟attività umana, ma anche dal contesto che racchiude tali testimonianze e forma la stratigrafia archeologica. Quest‟ultimo consiste, infatti, di sedimenti e suoli la cui formazione ed evoluzione può essere studiata mediante l‟applicazione di metodi e conoscenze geologiche. Questa nuova concezione si esprime nella definizione di Geoarcheologia, che secondo Ferring (1994) può essere considerata come “la tradizione geologica nella ricerca archeologica, che si occupa della storia della Terra nell‟intervallo cronologico della storia umana”. L‟obiettivo della ricerca geoarcheologica sarebbe quindi quello di definire l‟ambiente che circondava il sito archeologico, di ricostruirne i processi di formazione, e di individuare il momento cronologico durante il quale si sono verificati. Tali forme di collaborazione sono state ampiamente utilizzate in questo lavoro di tesi che propone l‟approccio geoarcheologico allo studio dell‟evoluzione di aree della costa tirrenica della Campania. Questa scelta è giustificata dalla presenza di importanti siti archeologici legati al fenomeno dell‟espansione Greca, e poi Romana, lungo le coste del Mediterraneo e la conseguente fondazione di insediamenti coloniali. 2. MOTIVAZIONI E FINALITÀ DELLO STUDIO La finalità della ricerca in oggetto è stata quella di ricostruire l‟evoluzione tardo pleistocenica ed olocenica del paesaggio costiero della città di Napoli e del sito archelogico di Elea-Velia (Cilento meridionale), (fig. 1). 4 Geoarcheologia in aree costiere della Campania: i siti di Neapolis ed Elea - Velia Napoli Elea - Velia Figura 1. Ubicazione delle aree di studio. Le motivazioni della scelta di entrambi i siti sono legate alla presenza di buoni record geomorfologici e stratigrafici ivi presenti, indicativi di cambiamenti ambientali ed eventi, in grado di fornire elementi utili nella ricostruzione delle dinamiche del recente passato geologico e delle tendenze evolutive. I dati di stratigrafie già esistenti e reperiti ed analizzati in questo studio, sia per l‟area di Napoli che per Elea – Velia, sono numerosi. In particolare per l‟area napoletana alle stratigrafie note da letteratura si aggiungono quelle reperite con questa ricerca presso l‟Ufficio Sottosuolo di Napoli e la Società di Servizi di Ingegneria Tecno-In s.r.l. (sede di NA); per l‟area di Elea – Velia, oltre ai log realizzati per un progetto di ricerca dell‟Università di Vienna noti da letteratura, sono stati reperiti i dati di sondaggi realizzati per conto della Soprintendenza ai Beni archeologici delle Provincie di Avellino, Benevento e Salerno realizzati intorno all‟area archeologica (fig. 2 e fig. 3). 5 Geoarcheologia in aree costiere della Campania: i siti di Neapolis ed Elea - Velia Figura 2. È rappresentato il DEM della città di Napoli con l‟ubicazione delle stratigrafie dei sondaggi noti da letteratura e reperiti con questo lavoro di ricerca. 6 Geoarcheologia in aree costiere della Campania: i siti di Neapolis ed Elea - Velia Figura 3. Stralcio della carta topografica in scala 1: 2000 del Comune di Ascea, con l‟ubicazione delle stratigrafie dei sondaggi noti da letteratura e reperiti con questo lavoro di ricerca. Questa ricerca geoarcheologica si avvale di dati geologici noti da letteratura (molto ricca per le aree in oggetto di studio), di dati archeostratigrafici, che offrono vincoli cronologici e geografici, di sondaggi preesistenti, e di precedenti ricostruzioni, anche a carattere parziale, sia dal punto di vista cronologico che per l‟estensione ridotta delle aree di indagine. 7

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delle successioni attraversate offrono numerose difficoltà interpretative a causa del metodo di descrizione e Nelle mappe del Günther questo luogo è definito come Mare “chiano” Village, ed anche dal dell‟antico toponimo che sembra potesse esprimere la piattezza, da cui “chiano” o “
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