Da millenni crocevia e punto di confluenza di miriadi di civiltà, culture e popoli, il Medioriente rappresenta il terreno di scontro tra entità geopolitiche di volta in volta differenti, ma anche un cantiere sempre aperto di esperimenti politici. Dal disfacimento dell'impero turco la storia bellica del Medioriente passa attraverso l'amministrazione delle grandi potenze e la successiva decolonizzazione, proseguendo con l'ascesa del panarabismo e la sua violenta collisione con il nuovo, dirompente elemento rappresentato dalla nascita dello Stato d'Israele, per arrivare, dopo la prima decade del nuovo millennio, alla catena di rivolte e guerre civili contro i regimi più autocratici. È nell'area mediorientale che si concentra la maggior parte delle guerre e delle battaglie della storia recente; un settore dove i motivi di belligeranza si sovrappongono e si sommano gli uni agli altri senza soluzione di continuità, e dove tanti protagonisti, siano essi presidenti o primi ministri liberamente eletti, dittatori e giunte militari, re e capi religiosi, despoti e ribelli, si confrontano con una tenacia che conosce pochi eguali nella Storia. Da Lawrence d'Arabia a Gheddafi, dalle guerre arabo-israeliane all'occupazione dell'Iraq, fino all'odierna e drammatica guerra civile in Libia, questo libro offre al lettore una chiave di lettura storica indispensabile per comprendere la contemporaneità.