le discCipUlLinTeU dReEl DliEbLro T nEeSlTleO b Ei bDlEioLt eDcOhCeU eM nEeNglTi Oa rchivi C CULTURE D EL TESTO U Rivista internazionale L E DEL DOCUMENTO T 52/gennaio – aprile 2017 (n.s. 16) U R E le discipline del libro D «Rara volumina»: vent’anni di ricerca nella scienza bibliografica E nelle biblioteche e negli archivi di Attilio Mauro Caproni L T E 52/2017 I limiti dell’utilizzo dei big data S di Leonardo Angelone T O (n.s. 16) E «… Io sono un grande ipocrita, una piaga della Chiesa, un comunista…»: D Antonio Rosmini e un nuovo strumento per orientarsi nella sua biblioteca di Pie ro In noc en ti E L D O Il cardinale Guglielmo Pallotta (1727-1795) e la sua biblioteca di Daniel Benvenuti C U M E La letteratura italiana tradotta in Esperanto N di Amedeo Benedetti T O Fotografi e fotografie a Viterbo fra Ottocento e Novecento dalla collezione Mauro Galeotti di Giada Gatto 5 2 / 2 0 1 7 VECCHIARELLI EDITORE Euro 15,00 VECCHIARELLI EDITORE CULTURE DEL TESTO E DEL DOCUMENTO le discipline del libro nelle biblioteche e negli archivi Gennaio-Aprile 2017 copyright © 2017 - Vecchiarsetlalim Epdaittoor e S.r.l. - Manziana 7p freimbbar eadioiz 2io0n1e7 febbraio 2017 CULTURE DEL TESTO E DEL DOCUMENTO le discipline del libro nelle biblioteche e negli archivi anno 18 n° 52 Gennaio-Aprile 2017 SOMMARIO d i Attilio Mauro Caproni «Rara Volumina»: vent’anni di ricerca nella scienza bibliografica big data 5 di Leonardo Angelone I limiti nell'utilizzo dei 13 «... Io sono un grand'ipocrita, una piaga della Chiesa, un comunis- dtai ..P.»ie: rAon Itnonnoioce Rntoismini e un nuovo strumento per orientarsi nella sua biblioteca 23 di Daniel Benvenuti Il cardinale Guglielmo Pallotta (1727-1795) e la sua biblioteca 73 d i Amedeo Benedetti La letteratura italiana tradotta in Esperanto 87 Fdio Gtoiagdraaf iG aet tfoo to grafie a Viterb o fra O ttocent o e No vecento dalla collezione Mauro Galeotti 97 « IO SONO UN GRAND'IPOCRITA, UNA PIAGA DELLA CHIESA, UN COMUNI- STA... »: ANTONIO ROSMINI E UN NUOVO STRUMENTO PER ORIENTARSI N.E..L LA SUA BIBLIOTECA PIERO INNOCENTI * Il secondo volume del Catalogo dei libri di Antonio Rosmini § 1. . Pri- 1 ma di analizzare il libro nella struttura e nella sostanza , vorrei rin- graziare chi ne ha guidata la redazione, Anna Gonzo, da molti anni artefice di strumenti di lavoro che il solo suo nome (spesso, per ec- * Diario della Carità Nel virgolettato che costituisce la prima parte del titolo parla Antonio Rosmini, , 10 Aprile 1849: «Mons. [Giuseppe] Stella, uno dei Camerieri segreti e confessore del Papa, proibiva la lettura delle mie opere alla Barocnhees isoa sdoin Koö unnn egrriatzn ds'uipao pcreintait,e unntea (plaia qguaa dlee lrlaic oCrhsiees aal, Punap cao mchuen liest dai, ecdhee inl ep'e mrmieeis lsibor di in loeng gse'irnleco lnibtrearavma emnatie )il, en odmicee vdai nGeelslù'a Cnrtii-- cstaomera del Papa: " Scritti autobiografici inediti " ecc. ecc.», ora in , a c. di Enrico Castelli, Roma, Anonima Romana Editoriale, 1934, p. 295-413: 404; il titolo dello scritto «non fu dato da Rosmini, che[lo] lasciò... in bianco. Fu aggiunto da altri sul cartone della rilegatura nella parte interna», come si legge a p. 297, n. 1. Ringrazio Silvia Tersigni, Bib. del Dpt. indfir aDiritto privato, Uni- versità di Roma Tor Vergata, per avermi agevolata la consultazione di quest'opera e di un opuscolo di G. Bozzetti cit. . All'interno dell'e- semplare (curiosCitaàr idtàa lei pFsialonsooffiilao )i ns i Acnotnosneirov aRnoosm uinnai copia della «Gaz- zetta del Popolo», 19 Marzo 1935A ( cphreo pao psi.t 3o rdei cuan laa rreecceenntseio bnieb ldioi gFrRaAfiNa- rCoEsSmCOi nOiaRnEaSTANO, ) e estratti di due scritti di FLAVIO LÓPEZ DE OÑATE, La bibliote, c«aS odpi hAi.a »R,. rLies preatctcivoaltme edni tReo 4v.e, rne°t o2 -e3 ,S Atrpersial.e -VSoeltutmeme bIIr.e L 1e9 e3d6i-, pz1i.o 2n1i 8d-e2i4 s8e ce. nX°V 4II,I S-XeItXte am Sbtrree-sDaicembre 1936, p. 476-504. , a c. di A. Gonzo, con la collaborazione di Pasquale Chistè e Italo Franceschini, Trento, Soprintendenza per i beni culturali. Ufficio beni archivistici, librari e Archivio provinciale, 2016, XLIX, 371, p. [16] tav., ill. anche nel testo (Biblioteche e bibliotecari del Trentino. 8). Il catalogo dei libri di Rosmini: volume secondo 24 INNOCENTI: cesso di discrezione, apposto con rilievo inferiore al merito) garan- tisce come opera di alto livello. Iln coomnetrnibuotmo edni Gonzo al lavoro bi- bliografico non si limita ai lavori del 1988 e del 1993 citati da Fras- 2 so per giustificare l'affermazione / , che condivido : ol- tre a due cataloghi di mostra, 1988, vanno ricordati gl'interventi sui pParotrviemnoiennîz dei: Amlaet (o2d0o0lo0g)i ea ddei lrlail eFvoanmdeanztioon, de eBsicbrliizoiotencea eS .i nBdeircnizazradziinoo- dnei Tpreern ilt om (a2t0er0i4a)le; lbai bplaiortgercaifpicaozione al gruppo di lavoro che elaborò , 200c9o:r ionnfaintae l'impegno (2013, finito di stampare 2014) per il v. 1. di quest'opera, ora integrata (pur- troppo non possiamo ancora dire: ) dal 2. Aggiungerò che nella revisione del volume Gonzo è stata coadiuvata anche da un esperto del calibro di Pasquale Chistè, già funzionario della Provin- cia autonoma, non dimenticato capo (in anni di età dell'oro di sag- gezza amministrativa trentina) della conservazione e valorizzazio- ne di libri e documenti, e inventore di collane editoriali. Se quella Amministrazione si è fatta un nome di serietà in questo campo, lo deve in gran parte al suo lavoro, di cui questa collaborazione gene- rosamente personale costituisce, di fatto, un prolungamento. La struttura del volume è la seguente: Presentazione TIZIANO MELLARINI (Assessore alla cultura dellaP Prersoevnintacziaio nauetonoma di Trento), Il progetto edit,o pr.i aVleII:- Vil IsIIe.c UonMdBoE RvToOlu MmUeRATORE (Direttore deAl lCceunn-i tdraot iI nsutellran arazicocnoaltlae di Studi Rosminiani di Stresa), «Inter e, xpe. mIXp. lUa GeO- PxeISmTOpIlAu,m II». Gerdil seguace di Malebranche ne, lpl'.i nXtIe-rXpIrI.e tAa. zGioOnNeZ Od, i R. «, Ipn.t eXrI IeI-xXeXm. pSlAaM eUxEeLmE pFlRuAmN CIEIIS»C.O I Tl AnDoImNIi,n alismo di Dugald Stewart nell'interpretazione critica di R. Nota me, top-. dXoXlIo-XgiXcXaIII. IDEM, Riferimenti bibliografici (Risorse e cartacee) , p. XXXV-XLII. A. GONZO, Indici , p. XLIIIE-XseLmVpI.l ari postillati da A. R. onliOnpeere citate da, p. XLVII-XLIX. Catalogo, p. [1]-306. Da p. 307 in poi si snoda la serie degli : A. GONZO, , p. 307-317. ID., Gli incunaboli della Biblioteca civica e dell'Acca- d 2emia degli Agiati GIUSEPPE FRASSO, rec. di , catalogo di A. Gonzo e Walter Manica, Trento 1996, «Atti della Accademia Roveretana degli Agiati», 247., 1997, ser. 7., v. 7 A, p. 23-27: 23. Il catalogo dei libri di Rosmini: volume secondo A. R. nelleIN nNoOtCeE mNTaIn: oscritte sui libri Provenienze deg li ese2m5- plari Indice dei nomi , p. 319-332. ID., Indice cronologico delle edizio, pn.i 333-337. I. FRANCESCHINI, , p. 339-361: include, sepa- rato, un breve elenco di falsi luoghi di stampa. ID., , p. 363-369. Lo specchietto dei titoli della serie chiude il volume, mentre sono posizionate circa a metà le 16 tavole a colori, scelte in base alla campionatura documentaria: dediche ad Antonio (d'ora innanzi chia- merò così, per brevità e senza mancanza di rispetto, il Beato Rosmini), sue note idiografe, aspetti di storia dell'editoria e del commercio librario. i ntegrazione coronamento Con la pubblicazione del secondo volume si deve, dicevo, parlare di e non di dell'opera perché, rispetto agli o- 3 biettivi originarî , nuove considerazioni hanno indotto i patrocinanti il lavoro a limitarne la copertura al patrimonio di Stresa, rimandando a un futuro indefinito l'esame del materiale sette-ottocentesco con- servato a Rovereto: la cui conoscenza dunque rimane ferma all'anno 1700, là dove arriva il v. 1. Ciò ha, come penso di dimostrare in que- ste pagine, una conseguenza negativa di peso. Nei primi due volumi del catalogo si sono bonificate rispettivamen- te 1.564 e 1.008 descrizioni, arrivando al n° 2.572. Di quelle nel se- condo volume, qualcuna più della metà pertengono al Settecento; le ottocentesche (poco più di 450) sono presenti in ragione di una quarantina nel decennio 1801-1810; una sessantina nel 1811-1820; ben più di un centinaio sia nel 1821-1830 sia nIenld 1ic8e3 c1r-o1n8o4l0o;g iucno dceenlltei neadiioz isocnairso nel 1841-1850, una trentina nell'ultimo quinquen- nio di vita, 1851-1855. Tutte sono elencate nell' (p. 363-369, lo si deve a Franceschini), che consente questi ed altri confronti statistici. «Per completare il percorso di a- nalisi e ricostruzione della raccolta rosminiana, e per delineare unLaa b 3iblioteca di Antonio Rosmini Serbati (Rovereto 1797-Stresa 1855). Indagine p rIel lcimuii neanrteroter«rBao boikbsl isoegermaf itcoo me ec utolt ubera plee sèti lpernets tehnitnagtso» .d Satlul'dAîu itnr iocen oirne di Piero Innocenti per i suoi 65 anni , in , Pprreosmenotsaszii odnae V daerlo I Avo. Vluemcceh diaerlleal lBi, irbalicoctoelctai, odri dAi.n Rat.i, cuQrautiin ddaic Cesriimstoin Ca oCrasov adlleair o"S, iMmapnozsiia Rnoas, mVeincicahniai"relli, 2011, p. 625- 640; è tornata sull'argomento in , in , Stresa, Colle Ro- smini, 27-30 agosto 2014, (scaricato e consultato il 15 Giugno 2016): <http://www.rosmini.it/Resource/CentroStudi/Simposi/12%20Gonzo.pdf> Il catalogo dei libri di Rosmini: volume secondo 26 INNOCENTI: 4 sctoorrpiuas conclusivad id ceilrlaca b 7ib0l0io0t eecdaiz, iorinmi angono da visionare i libri successivi al sec. XVII conservati a Rovereto nella casa natale: un rilevante dei sec. XVIII e XIX, nel qua- le sono mescolati, per ora indistintamente, libri della famiglia e libri personali di Rosmini: un complesso che potrà essere differenziato analizzando e interpretando le tracce d'uso o di possesso lasciate 5 sulle pagine dei volumi» . È vero che la raccolta di Stresa ha proba- bilmente titolo per essere valutata di maggior significato di quella di Rovereto, di fatto messa in secondo piano dal proprietario stesso 6 al momento di dover selezionare ; ma nessuna considerazione può cancellare che la sproporczaiotntuer afrnad icatalogati e "catalogandi" è e- norme: e chiedo scusa del secondo termine, che, calco (voluto) del poliziescamente attestato , suona particolarmente adatto ad entità note ma latitanti. Per chiarire ulteriormente: un valore di circa due migliaia e mezzo di volumi di per sé è tutt'altro che immenso: lo contengono all'incir- ca le pareti di una sala di media grandezza; 1.008 libri, poi, sono quelli che occupano, e nemmeno per intero, ad esempio la parete che sta dietro la mia schiena mentre scrivo queste righe. Sono valori consueti fino dal Cinquecento per biblioteche personali di un certo rilievo, e nell'Europa di antico Regime se ne conoscono di più consi- stenti: fino a cinque, sei, sette volte tanto, fra i ceti intellettuali: sen- za parlare delle nobiliari, ducali, principesche, sovrane, facilmente espanse sia dalla maggior potenza economica sia dalla volontà di Biblioteca bene necessario Diario d4 ella Carità = è una equivalenza forte per Antonio: nel , 7 Lungelicoe s1s8a3ri5o egli annotab: i«bbliiostoegcnaava un quartiere comodo e signorile Aplecru in si idgantoir si uolslap irtai, cecdo ultna altro per i Religiosi, povero quanto si vuo- le, ma fornito del p. e. di una » (p. 336, miei i corsivi). 5 GONZO, , p. XIV: mia l'evidenza in neretto. 6 Ivi: «Titoli ed autori del Sette-Ottocento, scelti da Rosmini per allestire la sua biblioteca in base a esigenze personali di studio e di ricerca, rap- presentano la parte forse più significativa della raccolta, in quanto testi- moniano gli influssi determinanti che scrittori cronologicamente a lui più vicini hanno esercitato sul suo pensiero e sulla sua produzione». Vero: ma questo non può cancellare l'esistenza degli altri, il che avverrebbe se il catalogo si fermasse qui. Il catalogo dei libri di Rosmini: volume secondo INNsOtaCEtuNTsI: 27 ostentare . Se la grandezza si limitasse ai 2.572 volumi qui do- cumentati, si tratterebbe di una qualsiasi biblioteca di professioni- sta: forse meriterebbe attenzione, e forse no. Ma il complemento roveretano porta quasi ad una quadruplicazione della consistenza, che rasenta, stimata, i 10.000 volumi: come ignorarla? Dal momento che resta fuori dall'area bonificata unas eqtuantità così enorme, pare evidente che chiudere qui il lavoro equivarrebbe a dichiarare finita una partita di pallavolo dopo il primo . (In estrema sintesi: se di un totale fatto a 100 si conosce solo 25, è difficile parlare con cogni- zione di causa sia del restante 75, sia dell'insieme.c..o) n servati Inoltre, se davvero la catalogazione non si dovesse estendere ai libri sette-ottocenteschi giacenti (non mi riesce dire : la con- servazione culturale è dinamica, non mortifera) a Rovereto, la at- tualmente maggioritaria zona grigia sarebbe destinata a restare ta- le, visto che è catalograficamente dispersa e trattata in modo diso- mogeneo, non valutabile informazionalmente con lo stesso metro di 7 queste 2.572 unità . E per lunghi mesi dell'anno non è valutabile da nessun punto di vista, dal momento che Casa Rosmini a Rovereto, chi l'abbia conosciuta, forse è un bel museo e di sicuro è un luogo di memoria pia (per i devoti), ma di certo non è un ambiente di ricer- ca, di studio, o anche semplicemente di soggiorno agevole per il let- tore: buio qual è, privo di collegamento Web, dotato solo occasio- nalmente di personale adeguato: nella biblioteca storica, poi, non c'è nemmeno il riscaldamento... Non completare un'adeguata cata- logazione, lo si sappia, equivarrebbe a chiudere tombalmente la co- noscenza di quel patrimonio. Tant'è vero che la pubblicazione del 1. volume ha scatenato una vera e propria caccia ai libri di Rosmini, e vorrei offrire un minimo scandaglio dell'interesse suscitato. Nel Novembre 2014 ne pubblicai la presentazione, Alcuni dati sulla raccolta 7 GONonZOli,n e , p. XIV: «Tutti i dati catalografici sono inseriti nel Catalogo Bibliografico Trentino (CBT) e sono consultabili an- che ; riguardano però soprattutto gli elementi identificativi delle edizioni; informazioni sulleid " etrsatcce" d'uso dei volumi e sulle provenienze in generale sono invece presenti solo occasionalmente e non sono ricer- cabili in un archivio dati»: , sono confusi col resto.
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