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edifici in legno e terra PDF

110 Pages·2012·5.41 MB·Italian
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INDICE Prefazione di Cairoli Fulvio Giuliani ...................................................................... V Introduzione .............................................................................................................. 1 Parte prima: gli edifici in legno e terra Capitolo I – Le origini .............................................................................................. 5 1) Le abitazioni paleolitiche 5 2) La “ rivoluzione edilizia” del Neolitico 8 Capitolo II – La ricerca ............................................................................................ 11 1) Le evidenze archeologiche 11 2) Fonti letterarie e iconografiche 15 3) L’osservazione etnografica e l’archeologia sperimentale 18 Capitolo III – I materiali da costruzione ................................................................. 21 1) Le strutture in pietrame negli edifici in legno e terra 21 2) Il legno. Ossatura portante e tamponatura 23 3) La terra. Strutture murarie, intonaci e malte 26 4) La calce, il gesso e il bitume 30 Capitolo IV – Le strutture a telaio ligneo ............................................................... 32 1) Gli edifici con tetto a colmo. Carpenteria e morfologia 32 2) Gli insediamenti palafitticoli 36 3) L’uso del legno nelle fortificazioni in terra 38 4) Edifici lignei per spettacoli 41 Capitolo V – I mattoni crudi .................................................................................... 47 1) La carpenteria degli edifici a terrazza 47 2) La produzione dei mattoni e il cantiere 52 3) La messa in opera dei mattoni e le catene in legname 56 Capitolo VI – Archi e volte in mattoni .................................................................... 61 1) Le volte a mensola 61 2) Le volte radiali costruite su centina 64 3) Archi e volte di scarico 69 4) Le volte radiali ad anelli trasversali 70 Capitolo VII – I laterizi ............................................................................................. 74 1 )Il procedimento di cottura 74 2 )La siglatura 78 3 )I mattoni 81 4 )Le tegole 86 5 )La carpenteria dei tetti di tegole 91 6 )Le terrecotte architettoniche 96 I Parte seconda: gli edifici in pietra Capitolo I. Le rocce e il loro impiego nell’edilizia .................................................. 105 1) Le rocce magmatiche 105 2) Le rocce sedimentarie 107 3) Le rocce metamorfiche 112 Capitolo II. La pietra da costruzione ...................................................................... 114 1) Proprietà della pietra da costruzione 114 2) La tessitura dei muri lapidei. Gerarchia della pietra da costruzione 115 Capitolo III. L’estrazione ......................................................................................... 118 1) La preistoria 118 2) Le cave egiziane 120 3) Le cave greche e romane 123 Capitolo IV. Murature in pietrame ......................................................................... 128 1) Muri di cinta e di terrazzamento di età neolitica 128 2) Edifici a pianta circolare della Britannia 129 3) Murature in pietrame minoico-micenee 135 4) Murature in pietrame di età arcaica e sviluppi successivi 139 5) Muri a nervature litiche 141 6) Sostruzioni e fondazioni 143 Capitolo V. Le costruzioni megalitiche ................................................................... 145 1) I dolmen e i “templi” maltesi 145 2) I menhir e gli henge 150 Capitolo VI. Murature in grandi blocchi di forma irregolare .............................. 151 1) Fortificazioni dell’età del bronzo in Anatolia e in Grecia. 151 2) Costruzioni a pianta circolare: nuraghi sardi e tombe a tholos micenee 155 3) Opera lesbia, opera poligonale, opera trapezoidale delle città greche 158 4) Opera poligonale delle città italiche 160 Capitolo VII. Murature in conci .............................................................................. 165 1) Le murature egiziane 165 2) L’opera quadrata greca 172 3) L’opera quadrata romana 178 4) Colonne e trabeazioni 185 5) Coperture lignee e lapidee: capriate e tetti conici. 197 5) I soffitti 204 6) Archi e volte 207 Capitolo VIII. Il cantiere .......................................................................................... 217 1) Il progetto e il tracciamento 217 II 2) Il trasporto e il posizionamento dei blocchi lapidei 222 3) Il taglio, la levigatura e il fissaggio 227 4) Rivestimenti e decorazioni parietali 230 Parte terza: gli edifici in opera cementizia Capitolo I. Il materiale ............................................................................................. 237 1) La calce 237 2) Le malte 240 3) I calcestruzzi: opera cementizia, opus signinum, cocciopesto 242 Capitolo II. L’impiego dell’opera cementizia nelle costruzioni ............................ 247 1) L’uso della malta di calce nell’edilizia preromana 247 2) L’esordio dell’opera cementizia a Roma e in Campania 249 3) La statica delle costruzioni in opera cementizia 252 Capitolo III. Le cortine lapidee ................................................................................ 262 1) L’opera incerta 262 2) L’opera reticolata 265 3) L’opera vittata 269 Capitolo IV. Le cortine laterizie .............................................................................. 273 1) Tegole e mattoni 273 2) Produzione e siglatura 276 3) Laterizi speciali 279 Capitolo V. Le fondazioni ......................................................................................... 282 1) Il procedimento di costruzione 282 2) Alcuni esempi di grandi fondazioni in opera cementizia 284 Capitolo VI. Le sostruzioni ....................................................................................... 287 1) Il procedimento di costruzione 287 2) La morfologia 288 Capitolo VII. La struttura di archi e volte .............................................................. 300 1) Il procedimento di costruzione degli archi 300 2) Il procedimento di costruzione delle volte 302 3) Gli estradossi 305 4) Archi di testata, costoloni, nervature 308 5) Vasi di alleggerimento e vasi echistici 313 6) Volte in tubi fittili 315 7) Volte in mattoni 318 8) Catene metalliche 321 Capitolo VIII. Statica e morfologia delle volte ....................................................... 323 1) Tipi di volte 323 III 2) Statica delle volte in calcestruzzo 324 3) Volte a botte 326 4) Cupole e semicupole 327 5) Volte a padiglione 329 6) Volte a crociera 330 Capitolo IX. I rivestimenti ........................................................................................ 336 1) I rivestimenti parietali 336 2) I pavimenti 338 3) Le intercapedini 342 Lessico architettonico ................................................................................................ 347 Abbreviazioni ............................................................................................................. 355 Bibliografia ................................................................................................................ 357 Referenze fotografiche .............................................................................................. 389 Indice analitico ........................................................................................................... 390 IV PREFAZIONE E’ con vero piacere che presento questo nuovo appropriata delle diverse membrature lavoro di Marco Bianchini. Si tratta di un’opera architettoniche. d’impegno di cui si sentiva il bisogno, anche se La presenza poi di un indice analitico di inconfessato, da parte di chi si occupa di edilizia centinaia di voci è mezzo indispensabile sia per dell’antichità. una ricerca analitica sia per una indagine più Uso intenzionalmente il termine edilizia in ampiamente tematica. E’ un congegno che da solo luogo del più aulico ed accademico architettura, riesce a far funzionare l’intera opera, per usare le perché in realtà il Bianchini si occupa di parole dell’autore, come un “dizionario raccogliere e sistematizzare l’intero ventaglio del enciclopedico illustrato dell’edilizia antica”. costruito senza proporre una classificazione Proprio di questo, in realtà, si tratta, di un gerarchica che, semmai, interesserebbe la storia dizionario di grande flessibilità. dell’arte e non quella del costruire. In sostanza la filosofia che impronta il lavoro L’organizzazione del lavoro ripropone i tre mi è pienamente congeniale, ma la ritengo, grandi comparti che rispecchiano altrettanti lunghi purtroppo, assai poco allineata con tempi come i periodi di applicazione di tecniche differenti: la nostri in cui protagonisti del mondo accademico, costruzione in legno e terra, quella in pietra ed affascinati dalle ribalte di grande risonanza, anche infine quella in opera cementizia. Tali periodi sono televisive, propongono idee che, per il bene della divisi da due rivoluzioni tecnologiche; la prima la cultura, sarebbe opportuno lasciassero in un potremmo definire “meccanica” perché legata cassetto ben chiuso. all’invenzione di macchine per il sollevamento di Quella di Marco Bianchini sembrerebbe, grandi pesi. Questo liberò le maestranze dalla dunque, la fatica di un portatore di acqua, ma a fatica “eroica” di approntare e mettere in opera parte il fatto che senza l’acqua non si vive, (e pietre di grandi dimensioni che acquisivano un questo sarebbe già un punto a vantaggio), la grande particolare valore proprio per l’enormità della quantità di dati raccolti, la stesura di una funzionale fatica occorrente alla loro messa in opera. La trama di raccordi, sottesa da una logica precisa e diffusione delle macchine rese “normale” la competente, diviene strumento di grande utilità per possibilità di sollevare pesi consentendo, così, il la comprensione del fatto costruttivo. passaggio alle costruzioni in pietra. Certo si tratta di un lavoro un po’ controcor- L’altra rivoluzione si realizzò con l’uso rente. dell’opus caementicium che consentì la rea- In esso si avverte, tuttavia, accanto alla lizzazione di grandi ossature con un processo di conoscenza profonda della materia, anche il disagio addizione di piccole o piccolissime quantità di di dover agire in una temperie culturale disposta, materiale legandolo in opera. tranne rarissimi casi, a considerare ogni edificio Il Bianchini pone sempre l’attenzione sulla antico più come supporto della decorazione che struttura alla base di un organismo ed in questo come indice del livello tecnologico e progettuale quadro l’accezione più comune del termine raggiunto. Del resto l’autore sembra spinto proprio architettura, ed ancor più quella di monumento, dalla voglia di opporsi alla indifferenza per i resta in un certo senso limitata al fatto decorativo. problemi della tecnologia collegata alla stabilità ed Quello che interessa soprattutto è lo sviluppo e alla resistenza dell’edificio. l’applicazione della tecnologia; in concreto “della Il concetto per cui il vero motore del progredire concezione ossaturale,” diremmo con il Milani. tecnico e conseguentemente stilistico e spaziale In un tempo in cui è quasi scomparsa la dell‘arte del costruire, risiede nel fallimento coscienza del valore culturale di una disciplina che strutturale, è normalmente sottovalutato dagli studi studi la storia e gli stili dell’architettura, il “lessico archeologici. Eppure è proprio questo fatto che, architettonico” del Bianchini diviene un mezzo spingendo alla ricerca del rimedio, ha realizzato preziosissimo per ravvivare la terminologia V orizzonti tecnologici capaci di andare molto oltre Tutte parole magiche, che individuano semplici la stessa soluzione del problema che li ha generati. supporti non sempre necessari, che ormai stanno E in questo lavoro si legge tutta la sostituendo quella che assai banalmente dovrebbe considerazione che l’autore ha per l’arte del definirsi conoscenza. costruire come elemento fondante per la storia Concludo questo concetto con le parole di dell’uomo, ma anche il disagio per il diffuso Lucio Russo: ”come in epoca imperiale, i concetti malinteso che recita: “si capiscono le strutture teorici, avulsi dalle teorie in cui hanno il proprio perché si ha una buona attitudine al disegno” (è significato e considerati oggetti reali la cui ovvio che chi non capisce le strutture preferisce esistenza appare solo all’iniziato, vengono usati per ammettere di non saper disegnare). A questo si la stupefazione del pubblico”. aggiunge il fastidio per la convinzione diffusa che Si tratta di “oggetti introdotti in teorie che gli un corpus di capitelli, o di sagome di cornici o, sono totalmente ignote (allo studente) e che non peggio ancora, una distesa di campionature di hanno alcuna relazione comprensibile con cortine murarie riguardi l’architettura e non altro: fenomeni a lui accessibili”. per esempio sarebbe più corretto, nel caso dei “Il metodo “scientifico” così trasmesso consiste capitelli, parlare di scultura, o, in quello delle nella accettazione passiva del mistero e delle cortine murarie di una esercitazione tendente al contraddizioni e nella rinunzia a spiegazioni nulla. I fisici teorici parlando di scienza razionali della realtà. L’Italia è all’avanguardia del definiscono, credo correttamente, questo genere di processo….Per esempio siamo stati i primi a usare ricerca puro “collezionismo di francobolli”. il termine teorema come sinonimo di fandonia Oggi, infatti, si sta sempre più decomponendo il calunniosa dedotta con sofismi” (L. Russo, La concetto di scienza e proprio per questo taluni rivoluzione dimenticata, Feltrinelli, 3 ed. Milano archeologi hanno cominciato ad autodefinirsi 2003, epilogo, pp. 459-60.) scienziati. In questo libro, tuttavia, si respira un’aria Ma come spesso accade nei periodi di grande diversa. Perché l’autore, pur essendo pienamente collasso culturale, all’autoesaltazione corrisponde padrone della tecnologia aggiornata per averla a la decadenza del pensiero di base della disciplina lungo applicata in prima persona, ha confezionato ed il ricorso a tecnologie sempre più complesse, uno strumento che per funzionare deve avere un sofisticate e fideisticamente “precise” il cui uso coprotagonista nel lettore. viene, però, delegato ad altri. Questi è chiamato a far parte del progetto. E’ il Così, rinunciando a gestire in prima persona suo interesse che dinamizza e da vita all’opera, quelli che sono semplici mezzi di indagine, ci si un’opera flessibile a differenti esigenze che non immette nel vortice della documentazione consente il rassicurante riposo del responso delfico dissennata, fine a se stessa, in cui si aggirano, che emana dal computer. come protagonisti di un rituale integralista i GIS (talvolta anche brevettati!), le Stazioni Totali, le Cairoli Fulvio Giuliani Nuvole di Punti, gli Scanner Laser, e infine la ormai irrinunciabile Georeferenziazione ecc. VI INTRODUZIONE Ci siamo abituati da lungo tempo a considerare realizzare una fabbrica solida, durevole e “l’art de bâtir” delle civiltà del passato per razionalmente fruibile; le soluzioni adottate compartimenti stagni: presso gli egizi, i greci, i dipendono in larga parte dai materiali da costruzione romani e così via. Eppure nel mondo antico in ogni e la scelta di questi è dettata in genere dal rapporto epoca vi è stata una comunicazione incessante tra i costi-benefici più conveniente rispetto alle varie popoli, con scambi di idee e di esperienze che risorse disponibili. Ovviamente fra i benefici viaggiavano insieme alle merci e ai soldati in possono essere considerati anche l’immagine di guerra, come nel mondo moderno. Numerose prestigio e i messaggi ideologici veicolati dai formulazioni architettoniche sono trasmigrate da materiali, dagli apparati decorativi, dalla forma e una regione all’altra, anche a grandi distanze, dalle dimensioni dell’edificio. adattandosi ai contesti in cui venivano accolte e Nel libro sono descritte tutte le tecniche edilizie dando luogo a nuovi sviluppi. Molte soluzioni sono fondamentali attestate nel mondo antico, dalla poi connaturate ai materiali utilizzati ed è anche per preistoria al tardo impero romano. La trattazione è questo motivo che si possono trovare sostanziali suddivisa in tre parti principali: la prima è dedicata analogie fra manufatti provenienti da contesti molto agli edifici in legno e terra, in mattoni crudi e in lontani sia nello spazio che nel tempo. Penso laterizi, la seconda alle costruzioni in pietra, la terza pertanto che offrire una visione d’insieme dei vari all’opera cementizia romana. Queste ripartizioni fenomeni edilizi possa contribuire ad aprire la trovano ulteriori specificazioni nei vari capitoli. Per mente, stimolare il ragionamento, facilitare i grandi linee si segue pure un itinerario cronologico, confronti e la ricerca. dando conto delle trasformazioni che si registrano Si può inoltre affermare che nel mondo antico – nell’ambito delle varie tecniche descritte. perlomeno nella vasta area da me indagata che va Il libro è rivolto agli studenti di archeologia e di dalle isole britanniche alla Persia – si compie storia dell’architettura, agli appassionati della un’esperienza globale nel campo dell’edilizia. Sono materia, inoltre a colleghi e studiosi i quali presenti nei loro aspetti essenziali tutte le tecniche troveranno in queste pagine, fra le altre cose, una che saranno utilizzate nei millenni seguenti, nel copiosa e aggiornata bibliografia che spero possa medioevo come nell’età moderna. L’architettura costituire un utile strumento di lavoro. Quest’ultimo romana, anche se in maniera sporadica, conosce decennio ha prodotto una mole di ricerche in campo persino la pratica del cemento armato. Quindi un archeologico che ha ampliato enormemente il libro con questa impostazione potrà costituire quadro delle conoscenze anche nell’ambito probabilmente una materia di studio e di riflessione dell’edilizia; vi hanno concorso professionisti non solo per gli archeologi, ma anche per gli diversi dagli archeologici – in particolare ingegneri, studiosi di architettura postantica. architetti e geologi – fornendo preziosi contributi Intendo subito chiarire che la mia lettura è legata che hanno fatto maggiore chiarezza sul in primo luogo agli aspetti strutturali e funzionali comportamento statico delle strutture antiche e di degli edifici. Troppo spesso nel mondo archeologico cui si darà conto nelle pagine seguenti. l’analisi dei fenomeni architettonici è stata viziata Tra gli strumenti che metto a disposizione c’è un da un approccio formalistico, dove si considera ad indice analitico degli elementi architettonici – nel esempio il modulo della cortina laterizia come quale sono considerati anche i principali materiali da espressione di un’epoca storica oppure l’uso di costruzione e gli strumenti di lavoro – con circa elementi di rinforzo nella muratura come l’influsso settecento voci che rimandano alle pagine e alle culturale di un popolo amico, senza rendersi conto figure nel testo dove si troveranno le descrizioni e le che il principale condizionamento in questi casi è definizioni dei singoli oggetti; in questo modo il forse determinato dalle caratteristiche dei materiali libro potrà funzionare anche come una sorta di utilizzati oppure dal tipo di copertura che grava dizionario enciclopedico illustrato dell’edilizia sulle pareti. Fra le principali preoccupazioni dei antica. Ci sono infine oltre seicentocinquanta costruttori antichi c’è, come in ogni epoca, quella di illustrazioni: alcune sono immagini molto note e più 1 volte edite, in ogni modo indispensabili per la grande quantità di fotografie viene infine da descrizione di determinati manufatti; altre internet, in particolare da Wikimedia che si sta provengono da vecchi testi poco conosciuti e non trasformando in una preziosissima banca dati di facilmente reperibili; molte sono tratte da immagini digitali ad alta risoluzione grazie al monografie e articoli scritti negli ultimi anni. Una generoso contributo di tanti appassionati. 2

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tranne rarissimi casi, a considerare ogni edificio antico più come supporto una superficie verticale più difficilmente scalabile. Fin dai tempi più
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