Ebraismo Etica Politica Per Ágnes Heller B@belonline/print Rivista semestrale di Filosofia N. 7 – Anno 2009 B@belonline/print è la versione a stampa della rivista elettronica www.babelonline.net Due modalità di esprimere la filosofia oggi che dialogano nell’identità e nella differenza dei modi e dei contenuti This review is submitted to international peer review Questo numero della rivista è stato realizzato con il contributo del Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi Roma Tre e del MIUR su fondi COFIN 2007 dell’Università degli Studi di Messina B@belonline/print Direzione e Redazione Dipartimento di Filosofia Università degli Studi Roma Tre Via Ostiense 234 00146 Roma Sito Internet:http://host.uniroma3.it/dipartimenti/filosofia Tel. + 39.06.57338338/ 57338425 – fax + 39.06.57338340 Direttore: Francesca Brezzi Comitato direttivo: Patrizia Cipolletta ([email protected]) e Chiara Di Marco ([email protected] ) Comitato scientifico: Giuseppe Cantillo, Riccardo Chiaradonna, Claudia Dovolich, Roberto Finelli, Daniella Iannotta, Giacomo Marramao, Elio Matassi, Paolo Nepi, Maria Teresa Pan- sera, Stefano Poggi, Beatrice Tortolici, Carmelo Vigna Comitato di redazione: Francesca Gambetti, Carla Guetti, Sabine Meine Libri per recensioni possono essere inviati alla Segreteria di redazione Claudia Dovolich presso il Diparti- mento di Filosofia. Il materiale per la pubblicazione va inviato all’indirizzo e-mail: [email protected]. Abbonamento annuale: 25 € (Italia), 30 € (Estero), 20 € Studenti, 35 € (Sostenitori) da versare sul c.c. n. 38372207 intestato: Associazione Culturale Mimesis, causale abbonamento Babel. Spedire fotocopia della ricevuta alla Redazione di B@belonline via fax, via e-mail oppure via posta. 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Sociologia a cura di Beatrice Tortolici Roberto Cipriani Spunti per una teoria della religione diffusa mediante valori p. 145 Immagini e Filosofia a cura di Daniella Iannotta Martino Feyles Riflessioni davanti allo schermo Immagine cinematografica e fenomenologia della percezione p. 153 Giardino di B@bel a cura di Claudia Dovolich Tommaso Ariemma Al cuore del bello. Estensioni di Kant p. 167 Ai margini del giorno a cura di Patrizia Cipolletta Nicola Cotrone Globalizzazione e individualismo nella società liquida moderna p. 175 Libri ed eventi a cura di Chiara Di Marco Libri… T. Ariemma, L’estensione dell’anima Origine e senso della pittura (Alessandra Pigliaru) p. 188 S. Ciurlia, Varietas in unitate Individualismo, scienza e politica nel pensiero di Leibniz (Antonio Quarta) p. 188 B I @belonline ndice C. Meazza, Di traverso in Jacques Derrida In un certo attualismo nel dramma di differenza e différance (Rossella Mascolo) p. 190 … ed eventi Il filosofo e la rappresentazione cinematografica Vivo fino alla morte: lutto, gaiezza, immagine A proposito di Paul Ricœur (Graziana Capri) p. 194 La vita, il limite, le leggi: tutela, controllo, fiducia (Francesca Ferrando) p. 196 E B ditoriale @bel di Francesca Brezzi Questo numero di B@bel sceglie come interlocutrice privi- legiata Ágnes Heller. Pensatrice attenta alle più urgenti proble- matiche dei nostri tempi, ri-conosciuta ormai come Maestra, la cui abbondante produzione ci ha accompagnato lungo tutto il Novecento con rilevanza teorica e pratica e continua a offrire rinnovati stimoli in questo terzo millennio. Attraverso la sua ri- flessione, e con lei, diamo ancora voce al dibattito contempora- neo sulla problematicità dell’etica, affinché si possa realizzare con Kant – ricordato da Heller in un saggio “intrigante” Invito a pranzo da Kant – «il reciproco affidamento, il piacere della reciproca compagnia, mancando il quale la società è solo giungla e nient’altro». Donna, filosofa e attivista politica, allieva e collaboratrice di Gyӧrgy Lukács, Ágnes Heller è stata esponente della scuo- la di Budapest, corrente critica del marxismo e uno dei princi- pali gruppi di opposizione al regime comunista, attivo in Un- gheria dalla fine degli anni ’60. Costretta a lasciare il suo paese nel 1977, ha insegnato per alcuni anni in Australia ed in seguito ha ricoperto, presso la New School for Social Research di New York, la cattedra intitolata a Hannah Arendt, quasi che un filo sotterraneo unisca le due pensatrici. Percorso di lunga durata il suo, del quale gli autori e le autrici, Editoriale nei saggi qui proposti, riescono a mostrare, da un lato, una sorta di preveggenza e quindi l’attualità, dall’altro la peculiarità della Il tema di B@bel prospettiva. Se inizialmente nell’ambito del marxismo del ’900, con al- Spazio aperto tri pensatori, quali Adam Schaff e Roger Garaudy, ha riscoper- to la dimensione umanista della dottrina di Marx, privilegiando Ventaglio delle donne l’apertura ai problemi antropologici e alla portata utopica, in seguito il suo percorso intellettuale si è venuto notevolmente ar- Filosofia e... ricchendo e sistematizzando, pur mantenendo il carattere “pro- Immagini e Filosofia Giardino di B@bel Ai margini del giorno Libri ed eventi E ditoriale grammaticamente radicale” – non a caso un suo testo è intitolato Philosophie des linken Radikalismus. Successivamente negli anni ’80 Heller ha elaborato una teoria morale – etica generale, filosofia delle morali, teoria della condotta della vita buona – mentre nella produ- zione più recente “la domanda sul senso” e “l’orientamento al valore” costituiscono il nucleo fondamentale della sua concezione filosofica. In questo si scorge l’attualità del suo indagare, che si inserisce nella contemporanea “riabilitazione della filosofia pratica”, riabilitazione possibile, tuttavia, solo con un pensiero lucido e sensibile, inquieto e problematico di fronte ai dubbi e alle sfide del nostro tempo, come quello che Ágnes Heller esprime in dialogo con filosofi e pensatrici che nel mondo americano hanno affrontato il dibattito sull’etica quali Richard Rorty, Alasdair MacIntyre, John Rawls, e ancora Martha Nussbaum e Amartya Sen. All’incalzante dilemma – che è anche il nostro – di riuscire a coniugare un’etica privata che sia irroramento e semente di un’etica pubblica condivisa, rifiutando una caduta nel con- tingente assoluto, così come nel nichilismo rinunciatario di molte speculazioni del nostro tempo, Heller risponde con un’acuta passione intellettuale: anzitutto riconduce gli esiti della crisi novecentesca nell’orizzonte di una filosofia pratica, che continua a interrogarsi su che fare, come pensare, come vivere, in altre parole sulla verità dell’esistenza. In secondo luogo invita tutti gli esseri umani – i filosofi in primis – ad adoperarsi per ricomporre la trama lace- rata del rapporto tra politica e società, come sottolinea Paola Ricci Sindoni «il cui stacco è da ascriversi […], al collasso delle grandi utopie collettive (subito rimpiazzate da altre inquie- tanti dinamiche del mercato finanziario)». Ricomposizione che passa necessariamente attra- verso un allargamento, o meglio, disegnando un orizzonte nuovo della razionalità, segnato da tante parole chiave quali responsabilità, ospitalità, phronesis e philia che si offrono alla nostra riflessione e riassumibili in quella che Charles Taylor chiama “cultura del sentimento” – Heller ha parlato di “comunità di affetti” e ha scritto una Teoria dei sentimenti –, dimensio- ne essenziale per la realizzazione dell’identità, in quanto può sostanziare un individuo non già a-patico, egocentrico, insulare, ma relazionale, reciprocus, autonomo e libero. Da qui deriva l’invito di Heller a connotare nuovamente e a ricreare proprio quello spazio pubblico, l’agorà, come luogo in cui la vita buona di tutti e di ciascuno – omnes et singulatim – possa esprimersi. Questo il difficile, ma non impossibile, itinerario percorrendo il quale la riflessione morale e il pensiero politico tentano di risolvere il paradosso – il ricordo va a Max Weber, ripreso da Hannah Arendt e Paul Ricœur – tra la dimensione verticale dell’autorità e il livello orizzontale e consensuale del voler vivere insieme. In un prezioso piccolo testo Il Simposio di San Silvestro (Sylvester Simposium. Das Prinzip Liebe), un dialogo modellato sul Simposio platonico, recentemente ripubblicato dalla casa editrice Mimesis, la nostra pen- satrice definisce Diotima, presente al convito, quale “madrina di concetti” e con questa stessa caratterizzazione le rendiamo omaggio con il presente numero di B@bel. Francesca Brezzi 10
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