Description:Bagliori rossastri, buio, ancora bagliori, ancora una voragine nera. Il risveglio. L’incubo. Sì, certo, non può essere che un incubo: il pavimento come un mare di sangue, la ragazza con la gola tagliata, la squallida stanza d’albergo.
Una scena che ho già vissuto molti anni fa. Un altro mare di sangue, un’altra ragazza, un’altra stanza altrettanto squallida…
Poi la prigione, lunghe notti di prigione, poi ancora la libertà, una libertà inutile, tesa a cercare qualcosa, una ragione di vita, un taglio netto col passato. E ora, di nuovo, tutto questo. Eppure non è un incubo. Il sangue è ancora caldo e viscido, i miei vestiti sono là, sulla sedia, chiazzati di rosso. Devo uscire di qui, ricordare… Ma ricordare è difficile. O forse non voglio? Nel buio della memoria si apre uno squarcio… Un altro… E vedo una mano. Non la mia. La mano che stringe il coltello è la mano d’un altro. Dell’assassino. Questa è la seconda vittima. Devo risalire alla prima, se voglio chiarire in me, e per gli altri, ciò che è realmente successo.
Dopo la prima vittima…