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Dizionario enciclopedico universale della musica e dei musicisti. Le Biografie Vol. 1 A-Bur PDF

786 Pages·1985·95.654 MB·Italian
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a d r onLoti as Ap aAg a d rente A i a modi e ad aiosa sono ) i i i sn E E x z ni x È sn CE nese, rTi A I na Digitized by the Internet Archive in 2022 with funding from — Kahle/Austin Foundation https://archive.org/details/dizionarioencicl0001unse ;w a È i “SSv ono DIZIONARIO ENCICLOPEDICO UNIVERSALE DELLA MUSICA E DEI MUSICISTI p- o. Vi Î C'e NTA4 | LE BIOGRAFIE Volume primo A - BUR IBANZAE © 1985 Unione Tipografico - Editrice Torinese Corso Raffaello 28 - 10125 Torino Tutti i diritti sono riservati. La presente pubblicazione non può essere riprodotta, adattata o tradotta, neppure parzialmente, senza autorizzazione. ISBN 88-02-03930-5 Fotocomposizione: Icograf - Torino Stampa: Tipografia Sociale Torinese - Torino Avvertenze per la consultazione ORDINAMENTO DEI LEMMI. A differenza di quella lessicale, la presente sezione biografica del DEUMM adotta un ordine alfabetico lievemente più elaborato, che tiene conto della composita struttura dei lem- mi e della loro diversa natura. Pertanto, in questa sezione si è preferito adottare un criterio che, pur mantenendo la più assoluta rigorosità, ordinasse organicamente la grande massa di esponenti, assicuran- do nello stesso tempo al lettore una facile e pratica consultazione dell’Opera. La regola generale resta quella dello stretto ordine alfabetico, ma, oltre alla consueta eccezione costituita dall’Urz/aut tedesco (per cui le vocali 4, è, # sono state poste nell’ordine alfabetico dei dittonghi ze, 0e, ue, e di conseguenza si avrà per esempio Biumker, Wilhelm prima di Baeyens, August Louis; Bluth- ner prima di Blum, Karl Ludwig ecc.), si è inteso qui operare ai fini dell’ordine alfabetico una distin- zione tra gli esponenti aventi il primo cognome (o nome) in comune e gli altri. Si troveranno quindi rag- gruppati, naturalmente ordinati alfabeticamente all’interno, tutti gli esponenti aventi il primo cognome (o nome) in comune seguito immediatamente dalla virgola; e, ordinati in coda a questi, gli esponenti composti da due o più cognomi o nomi. Al termine di questi due « ordini », riprende la normale succes- sione alfabetica. Inoltre, non sono considerate ai fini dell'ordine alfabetico le eventuali apposizioni (conte, langravio, papa, principe, santo, sir, ecc.), così come le particelle arabe (al-, el- e simili) o qualsiasi altro elemento che, pur essendo a tutti gli effetti costitutivo dell’esponente, sia dato in minuscolo (a questo proposito è opportuno far rilevare che le particelle da, del, della, di, van, von e simili, con l’iniziale minuscola, seguo- no il nome quando si tratta di attributi nobiliari o quando ciò è imposto dalla consuetudine, mentre lo precedono — ma con l’iniziale maiuscola — quando si tratta di parti integranti del cognome). S’intenda dunque che a stabilire l’ordine alfabetico varranno perciò solo e sempre le iniziali maiuscole dei nomi. In pratica, il criterio adottato si riflette fedelmente nei seguenti ordinamenti-campione: Adam; Adam, Jenò; Adam, Theo, cui seguono Adam de la Bassée; Adam of Dore; Adam von Fulda; Adam de la Halle; Adam de Saint-Victor, e di seguito Adamberger, Valentin, ecc.; oppure: Arnold, Malcom Henry; Arnold, Samuel, quindi Arnold von Bruck; Arnoldson Fischof, Sigrid, ecc.; o anche: Ales- sandro, Raffaele d’; Alessandro Federico, langravio d’Assia; Alessandro Mantovano; Alessandro Romano; Alessandro della Viola; Aletti, ecc. Rarissimi i casi-limite di esponenti come Bal y Gay, Jestis, che si trova inserito tra Balfoort, Dirk Jaco- bus e Baliani, Carlo per il fatto che, come si è detto, la particella minuscola non è considerata ai fini dell’ordine alfabetico; analogamente, Call zu Kulmbach, Leonhard, barone di precederà l'esponente Calloway, Cabell. COMPOSIZIONE DEI LEMMI. Ovunque è stato possibile farlo, la scelta dei nomi che costituiscono l’esponen- te è stata improntata a criteri di praticità, sicché, tra i vari appellativi, pseudonimi, varianti, italianizzazio- ni e altro, si è sempre scelto di accogliere il nome di maggiore diffusione o comunque quello sotto cui il VI personaggio trattato è più conosciuto. Gli eventuali altri nomi con i quali il personaggio è noto sono stati posti, in corsivo e tra parentesi, subito dopo l’esponente: si vedano per esempio i casi Armstrong, Da- niel Louis (detto Satchyzo, Satchelmouth, Pops), Aznavour, Charles (propr. Azravourian), Borchgre- vinck, Melchior (Borchgreving, Borggrefing, Burggrevening), E. A. Mario (pseud. di Giovanni Gaeta), ecc. Ove, per varie ragioni, non si è giudicato opportuno applicare tale criterio, si è preferito accoglie- re per l’esponente la forma originale del nome: per esempio Augustinus Aurelius (Sant Agostir0), Aurelianus Reomensis (Aurélien de Reòme, Aureliano), ecc. Un fitto sistema di rimandi garantisce pe- raltro il facile reperimento del lemma. I personaggi appartenenti a una stessa famiglia sono stati raggruppati sotto un unico esponente, numera- ti e ordinati cronologicamente, indicando di volta in volta il grado di parentela, mentre per le famiglie più famose o genealogicamente molto ramificate si è provveduto a dotare la voce di un albero genealogi- co relativo ovviamente ai soli personaggi trattati. Come nella sezione lessicale, nei casi di omonimie si è ricorsi a un numero romano progressivo posto tra parentesi a fianco dell’esponente, e, analogamente, un numero romano è stato apposto anche per i mem- bri omonimi di una stessa famiglia. caTALOGHI. I cataloghi delle opere — sistemati in coda alla voce e preceduti dal titoletto ComPos. — sono stati uniformati, nei limiti del possibile, mirando a rendere agevole e pratica la loro consultazione. A tale scopo, si è cercato di seguire un preciso ordine di esposizione, che, per i compositori posteriori al sec. XVII, può essere così formulato: opere teatrali (tra parentesi: il nome del librettista, il luogo e l’anno della prima rappresentazione); balletti (tra parentesi: luogo e anno della prima rappresentazione); musi- che di scena; oratori (tra parentesi: l’autore del testo, il luogo e l’anno della prima esecuzione) e musica sacra; opere per orchestra, e talora anche opere per strumento solista e orchestra (tra parentesi: l’anno di composizione, oppure, limitatamente ai compositori contemporanei, talvolta della prima esecuzione); composizioni sinfonico-corali o vocali; composizioni per banda; musica strumentale da camera (dagli or- ganici più ampi a quelli a due o a un solo strumento); composizioni per pianoforte; composizioni per ot- gano; liriche per voce e pianoforte; altra musica; opere didattiche. Nell'ambito di ciascun genere, catego- ria e forma — fatta eccezione per la musica da camera, ove, come si è detto, le composizioni sono elen- cate in ordine decrescente di organico —, le opere sono elencate in ordine cronologico; per taluni com- positori contemporanei il catalogo delle opere è stato tuttavia approntato interamente in ordine cronolo- gico, avendo cura di specificarlo con la dizione « ord. cronol. » posta tra parentesi subito dopo il titolet- to ComPos. Rarissime e riferite a casi particolari (soprattutto in voci firmate) le eccezioni alle regole com- pilative qui esposte. A parte sono poi elencati gli SCRITTI, così come le edizioni moderne di musiche (Epiz.) curate dal personaggio cui la voce è dedicata (sotto il titoletto EDIZ. sono state raggruppate anche le raccolte antologiche curate dallo stesso). Degli scritti teorici, storici, critici, ecc., si sono presi in consi- derazione solo quelli raccolti in volume; qualche eccezione è stata fatta tuttavia per gli studiosi contem- poranei particolarmente importanti, indicando anche alcuni dei loro contributi pubblicati in riviste o in volumi di miscellanea. Diversi criteri, ovviamente, si sono seguiti nel predisporre i cataloghi relativi ai compositori anteriori al sec. XVII; in primo luogo si sono citate le raccolte a stampa (messe, mottetti, madrigali, chansons, ecc. di un singolo autore), indicando la città e l’anno di pubblicazione; in secondo luogo si sono elencate, in modo sommario e per generi o per voci, indicandone il numero complessivo, le composizioni manoscrit- te o comprese in raccolte antologiche a stampa. Per quanto concerne i compositori dei secc. XVII e XVIII si sono tenute separate le opere stampate da quelle manoscritte, contraddistinte rispettivamente dalle dizioni « opere pubblicate » (op. pubbl., o semplicemente pubbl.) e « manoscritti » (MSS): ove non compaiono né la dizione « op. pubbl. », né la data di composizione, le opere s'intendono quindi ma- noscritte. Infine, la distinzione tra opere a stampa e opere manoscritte non è stata mantenuta nei con- fronti dei musicisti dei secc. XIX e XX. Per risparmiare spazio, oltre alle consuete abbreviazioni, si sono utilizzate alcune « espressioni » conven- zionali. Così, il termine quartetto, se non diversamente specificato, sta per « quartetto d’archi »; le espressioni trio con pf., quartetto con fl., quintetto con pf. e simili indicano rispettivamente il « trio per vl., vel. e pf. », il « quartetto per fl., vl., vla e vcl. », il « quintetto per pf. e quartetto d’archi »; la parola con- certo si riferisce sempre, salvo diversa indicazione o diversa accezione storica, al « concerto per strumen- to solista e orchestra »; Lieder, liriche, melodie, romanze, ecc. s'intendono sempre, salvo altre specifica- zioni, per voce e pianoforte. Per le voci relative a librettisti, ballerini, coreografi, scenografi, editori e stampatori, scrittori e filosofi si sono approntati elenchi specifici a guisa di cataloghi e preceduti dai rispettivi titoletti: Lisr. per i libretti- sti, BALLETTI per i ballerini, COREOGR. per i coreografi, SCENOGR. per gli scenografi, PuBBL. per gli edito- ri e stampatori, SCRITTI (sulla mus.) per gli scrittori e i filosofi o quanti altri hanno scritto saggi di argo- mento o d’interesse musicali. Il titoletto Compos., ma seguito, tra parentesi, dalla specificazione « ispira-

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