Comunicazione Nazionale per la Lotta M alla Siccità ed alla Desertificazione ONOGRAFIE (Deliberazione del CIPE n.154 del 22 dicembre 1998) Comitato Nazionale per la Lotta alla Desertificazione DPCM 26.9.97 (GU n. 43 del 21.2.98) 1999 in attuazione dell’UNCCD a cura del Ministero dell’ambiente Comunicazione Nazionale per la Lotta M alla Siccità ed alla Desertificazione ONOGRAFIE (Deliberazione del CIPE n.154 del 22 dicembre 1998) A cura del Servizio valutazione impatto ambientale,informazione ai cittadini e per la relazione sullo stato dell’ambiente Comitato Nazionale per la Lotta alla Desertificazione DPCM 26.9.97 (GU n. 43 del 21.2.98) 1999 in attuazione dell’UNCCD a cura del Ministero dell’ambiente I componenti del Comitato Nazionale per la Lotta alla Desertificazione sono: Valerio Calzolaio (Sottosegretario all’ambiente,Presidente del Comitato) Corrado Clini (Ministero dell’ambiente) Giorgio Franchetti Pardo (Ministero degli esteri) Camillo Caruso (Ministero per le politiche agricole) Costanza Pera (Ministero dei lavori pubblici) David Ascarelli (Ministero per il commercio con l'estero) Scilla Stella Sonnino (Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica) Beti Piotto (ANPA) Maurizio Sciortino (ENEA) Giuseppe Giuliano (CNR) Orazio Ciancio (Accademia italiana di scienze forestali) Franco La Torre (ECOMED - Agenzia per lo sviluppo sostenibile del Mediterraneo) Antonio Brunetti (UCEA) Maria Pia Carbone (Presidenza del Consiglio dei Ministri) Antonio Rusconi (Dipartimento per i Servizi tecnici nazionali) Nicolò Alonzo (Conferenza permanente per i rapporti Stato-Regioni e Province Autonome) Michele Vita (Conferenza permanente per i rapporti Stato-Regioni e Province Autonome) Stefano Tibaldi (Conferenza permanente per i rapporti Stato-Regioni e Province Autonome) Mauro Albrizio (Associazioni ambientaliste) Fulvio Gioanetto (Assemblea delle Organizzazioni Non Governative) Segreteria del Comitato: Barbara Castrucci (Ministero dell’ambiente) Lamberto Formiconi (Ministero dell’ambiente) Coordinamento: Canio Loguercio (Ministero dell’ambiente) La presente “Comunicazione Nazionale”è stata predisposta da un gruppo di lavoro,coordinato da Maurizio Sciortino,che si è attenuto alle indicazioni del Comitato e realizzata dall’ENEA a cui hanno collaborato i seguenti esperti: Gaetano Borrelli,Adriana Carillo,Nicola Colonna,Vincenzo Di Majo, Sergio Grauso,Massimo Iannetta,Francesco Mauro,Paolo Ruti,Anna Maria Salama,Andrea Sonnino, Maurizio Sciortino. Coordinamento editoriale: Claudia Terzani (Ministero dell’ambiente) Tiziana Allegrini (Ministero dell’ambiente) Patrizia Pennazza (Ministero dell’ambiente) Augusta Svaldùz (ENEA) Il testo è disponibile al sito internet:http://mantegna.casaccia.enea.it/desertificazione 2 Hanno partecipato con commenti e contributi: MIPA/CFS Michele Ambrosio (Università di Pisa) Massimo Angelone (ENEA) Francesco Apadula (ENEL/CRAM) Angelo Aru ( Università di Cagliari) Pietro Bacci (ENEL/CRAM) Mauro Biafore (DSTN) Patrizia Bonanni (ENEA) Ermanno Busoni (CNR-IGES,Firenze) Paola Carrabba (ENEA) Giuseppe Enne (Università di Sassari) Andrea Freschi (consulente ambiente regione Basilicata) Domenico Gaudioso (ENEA) Franco Guiducci (DSTN) Pietro Laureano (IPOGEA) Franco La Torre (ECOMED) Canio Loguercio (Ministero dell'ambiente) Comitato di appoggio alle tre Convenzioni (CA3C) Franco Miglietta (CNR-IATA Firenze) Luigi Monti (Università di Napoli) Laura Padovani (ENEA) Eric E.van Monckhoven (CRIC) Biancamaria Narcisi (ENEA) Ettore Pacini (Università di Siena) Beti Piotto (ANPA) Michele Raimondi (Centro Telerilevamento Mediterraneo) Nunzio Romano (Università di Napoli) Alessandro Santini (Università di Napoli) Nando Scala (Università di Napoli) Bartolomeo Schirone (Accademia Italiana di Scienze Forestali) Maria Teresa Fagioli (Università di Pisa) Stefano Tibaldi (ARPA-regione Emilia Romagna) Fabio Trezzini (Ministero dell’ambiente) 3 I NDICE Presentazione 5 Cap. 1) Premessa e Sommario 7 1.1 Introduzione 7 1.2 Il degrado del territorio e i processi di desertificazione in Italia 7 1.3 Linee guida per il Piano di Azione Nazionale (PAN) 8 1.4 Risorse finanziarie e trasferimento di tecnologie dedicate alla lotta contro la desertificazione nei Paesi in Via di Sviluppo (PVS) 9 1.5 La ricerca sulla desertificazione e sui suoi effetti 10 1.6 Informazione,sensibilizzazione ed educazione 10 Cap. 2) La Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta contro la desertificazione (UNCCD) 11 2.1 La Convenzione 11 2.2 L’Annesso IV della UNCCD per il Nord Mediterraneo 12 2.3 Relazione fra le Convenzioni per la Lotta alla Desertificazione (UNCCD), i cambiamenti climatici (FCCC) e la biodiversità (CBD) 13 2.4 Il Comitato Nazionale per la Lotta alla Desertificazione 14 2.5 Un piano regionale integrato del bacino del Mediterraneo 15 Cap. 3) Il degrado del territorio e i processi di desertificazione in Italia 17 3.1 Che cosa è la desertificazione 17 3.2 Quali sono le cause e i processi di degrado del territorio 18 3.2.1 Fattori ambientali 18 3.2.2 Fattori antropici 22 3.2.3 Processi 28 3.3 Evoluzione storica del fenomeno in Italia 30 3.4 Vulnerabilità 31 3.4.1 Indicatori 32 3.5 Aspetti legislativi,istituzionali,amministrativi e programmi in atto 34 3.5.1 Il quadro di riferimento comunitario 34 3.5.2 Il quadro nazionale e regionale 35 3.5.3 Iniziative a livello locale 41 Cap. 4) Linee guida per il Piano di Azione Nazionale 45 4.1 Completamento ed analisi delle conoscenze in materia di desertificazione 45 4.1.1 Sistematizzazione delle conoscenze già disponibili 45 4.1.2 Completamento delle conoscenze e monitoraggio sullo stato del degrado 46 4.2 Quadro di riferimento internazionale per la lotta alla desertificazione 46 4.3 Verifica ed adeguamento dei programmi di utilizzo delle risorse agro forestali ed idrogeologiche e contenimento dei fattori di rischio 47 4.4 Individuazione delle strategie per l’integrazione delle misure di lotta alla desertificazione in tutti i settori dell’attività umana 48 4.5 Programmi di educazione e sensibilizzazione sui temi della desertificazione 49 4.6 Politiche e misure di prevenzione,riduzione del degrado del territorio e promozione dello sviluppo sostenibile 50 4.7 Valutazione degli effetti delle possibili politiche e misure 51 4.8 Gestione dell’attuazione del Piano di Azione Nazionale 51 4.9 Azioni di coordinamento amministrativo 51 4 Indice Cap. 5) Risorse finanziarie e trasferimento di tecnologie dedicate alla lotta alla desertificazione nei PVS 53 5.1 Cooperazione bilaterale 53 5.2 Cooperazione multilaterale 53 5.3 Azioni delle ONG italiane nella lotta alla desertificazione 56 5.4 La Cooperazione decentrata 57 Cap. 6) La ricerca sulla desertificazione e i suoi effetti 59 6.1 Monitoraggio,osservazioni e misure 59 6.2 Valutazioni 59 6.3 Censimento delle attività 60 Cap. 7) Informazione, sensibilizzazione ed educazione 63 7.1 L’educazione 63 7.2 I metodi di partecipazione del cittadino 64 7.3 Le attività per l’informazione e la partecipazione 65 7.4 Le attività di coinvolgimento e di informazione 85 7.5 Il meccanismo di “Clearing House” 87 Glossario 69 Bibliografia 71 Allegati Allegato 1 Conclusioni del seminario internazionale dei Paesi dell’Annesso IV sui parametri e gli indicatori per la valutazione della desertificazione in ambiente mediterraneo 77 Allegato 2 Conclusioni 2°forum internazionale sulle politiche europee per combattere la desertificazione e il degrado dei suoli nel bacino del Mediterraneo 79 Allegato 3 L’indice di aridità 81 Allegato 4 Raccolta ed elaborazione dei dati di serie storiche di parametri climatici 87 Allegato 5 Carico critico di acidità totale del territorio italiano 93 Allegato 6 Le antenne di ricerca per il monitoraggio della desertificazione 97 Allegato 7 La Cooperazione italiana e la Lotta alla Desertificazione 101 Allegato 8 Intervento del Sottosegretario Valerio Calzolaio alla Seconda Conferenza delle Parti della Convenzione per la Lotta alla Desertificazione 105 Allegato 9 Programma di attività 1999 del Comitato Nazionale per la Lotta alla Desertificazione 109 Allegato 10 Prima comunicazione nazionale in attuazione della convenzione delle Nazioni Unite per combattere la siccità e la desertificazione (Deliberazione n.154/98) 115 5 P RESENTAZIONE L a desertificazione è una delle più gravi emergenze ambientali e minaccia circa un miliardo di persone degli oltre cento paesi a rischio ed un quarto delle terre del pianeta.La situazione è particolarmente drammatica in Africa e vi sono vaste aree inaridite o minacciate in Asia,in America Latina,nel Nord del Mediterraneo ed anche in Italia che,tra l’altro,è meta di consistenti flussi migratori di cosiddetti “profughi ambientali”che abbandonano le proprie terre ormai rese assolutamente aride ed improduttive. In Europa oltre 20 milioni di ettari risultano degradati a causa degli scarichi industriali e delle piogge acide causate dall’inquinamento atmosferico e oltre il 25% delle terre agricole ed il 35% di quelle a pascolo sono a rischio. Siccità e desertificazione dipendono certamente dall’instabilità del clima;comunque il degrado dei suoli e la perdita di produttività sono dovuti anche allo sfruttamento intensivo dei terreni e delle risorse idriche,alla deforestazione,a pratiche agro-pastorali improprie,cioè all’uso non sostenibile delle risorse naturali da parte dell’uomo. L’Italia e i Paesi del Nord del Mediterraneo non sono solo Paesi donatori di aiuti verso i Paesi in Via di Sviluppo; essi stessi ricadono in un contesto di crisi ambientale con problematiche legate alle variazioni climatiche,con prolungati periodi di siccità,alla presenza di suoli con marcata tendenza all’erosione,all’alta frequenza di incendi boschivi con distruzione delle risorse forestali,alle condizioni di crisi dell’agricoltura tradizionale con il conseguente abbandono di vaste aree che divengono marginali,allo sfruttamento eccessivo delle risorse idriche ed alla massiccia concentrazione delle attività economiche lungo le fasce costiere,alle forti aggregazioni di aree urbane,al turismo e all’agricoltura intensivi,con conseguenze negative che si ripercuotono in tutto il bacino del Mediterraneo che subisce al contempo un tendenziale processo di “tropicalizzazione”. La Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione si configura come un importante strumento innovativo per l’attuazione di programmi nazionali e regionali e di efficaci politiche di cooperazione.Inoltre evidenzia fortemente il legame fra sviluppo economico,tutela ambientale e partecipazione attiva e consapevole delle comunità interessate.Dalla Prima Conferenza delle Parti,svoltasi a Roma nell’ottobre 1997 è emersa la volontà della comunità internazionale di sostenere e rinnovare una forte cooperazione e di promuovere un sistema di politiche globali che favorisca un utilizzo sostenibile delle risorse naturali per combattere la povertà in vaste aree del pianeta. La Convenzione prevede che tutti i Paesi attuino propri piani nazionali coordinati con gli altri Paesi della stessa area geografica e anche l’Italia quindi dovrà attuare un piano d’azione secondo linee comuni con gli altri Paesi del sud dell’Europa in un quadro globale di strategie per lo sviluppo sostenibile di tutto il bacino del Mediterraneo. A tal fine il Comitato italiano per combattere la desertificazione,istituito dal Presidente del Consiglio con DPCM del 26 settembre del 1997,ha predisposto la “Comunicazione nazionale per la lotta alla desertificazione” e si avvia a predisporre il Piano Nazionale entro i primi mesi del 1999.In tale quadro il Ministero dell’ambiente ha inteso promuovere in Sardegna ed in Basilicata due importanti incontri internazionali finalizzati anche alla costituzione di un Osservatorio sulla desertificazione nel Parco dell’Asinara e di un Centro studi sui saperi tradizionali a Matera. Nel 1998 sono state poste le basi per un lavoro complesso e articolato con il coinvolgimento diretto di numerosi Ministeri,delle Regioni,di Organismi Scientifici,di Organizzazioni Non Governative,un lavoro che sarà apprezzato e valorizzato in occasione della Seconda Conferenza delle Parti a Dakar nel dicembre 1998. Ora occorre individuare misure concrete attraverso un piano nazionale che consenta un’azione coordinata delle politiche globali e locali per la gestione sostenibile delle risorse naturali del nostro Paese nel contesto del bacino del Mediterraneo. Valerio Calzolaio Sottosegretario all’Ambiente Presidente del Comitato Nazionale per la Lotta alla Desertificazione Novembre 1998 6 1 P S REMESSA E OMMARIO 1.1 Introduzione La Convenzione delle Nazioni Unite per la Acoordinare le attività relative Lotta alla Desertificazione nei Paesi all’individuazione di parametri e indicatori gravemente colpiti dalla siccità e/o per la valutazione del fenomeno desertificazione,con particolare urgenza in desertificazione; Africa (UNCCD) è entrata in vigore il 26 Acoinvolgere l’opinione pubblica; dicembre 1996,e a tutt'oggi 144 Paesi vi Acreare un idoneo quadro legislativo; hanno aderito.Si è resa necessaria una Apromuovere attività di formazione e ricerca; Convenzione Internazionale per combattere la desertificazione poiché fenomeni di Acoordinare le attività con gli tutti gli altri degrado del territorio interessano ormai la Paesi del Mediterraneo. gran parte del pianeta ed è ormai convinzione Il Ministero dell’ambiente ha promosso la generale che anche le risorse rinnovabili,come costituzione di: l’acqua ed il suolo,devono essere considerate A unOsservatorio Nazionalesulla preziose e vulnerabili a tutte le latitudini. desertificazione presso il parco nazionale L’Italia ha ratificato la sua adesione alla dell’isola dell’Asinara in collaborazione con UNCCD il 6 giugno 1997 ed ha ospitato e il comune di Porto Torres; presieduto i lavori della prima sessione della A un Centro di Studisulle conoscenze e le Conferenza delle Parti (Roma,29 settembre - tecnologie tradizionali per la lotta alla 10 ottobre 1997). desertificazione a Matera in collaborazione La Convenzione è uno strumento giuridico con la regione Basilicata. internazionale che impegna tutti i paesi Queste iniziative,in corso di realizzazione, firmatari a cooperare nella lotta alla coordineranno le loro attività con le istituzioni desertificazione con lo scopo di attenuare gli nazionali già attive nel campo della lotta alla effetti della siccità nei Paesi gravemente colpiti desertificazione. e migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali. Il Comitato Nazionale per la Lotta alla Desertificazione (CNLD),presieduto dal 1.2 Il degrado del territorio e i processi Sottosegretario al Ministero dell’ambiente di desertificazione in Italia On.Valerio Calzolaio,coordina l’attuazione della Convenzione in Italia.Fanno parte del La desertificazione,definita dalla UNCCD Comitato rappresentanti di Ministeri, “degrado delle terre nelle aree aride,semi-aride Organismi istituzionali,Istituzioni scientifiche e sub-umide secche,attribuibile a varie cause, nazionali ed Organizzazioni ambientaliste e fra le quali variazioni climatiche ed attività non governative. umane”, interessa con intensità ed estensione Il Comitato ha fra i sui obiettivi: diverse tutti i Paesi che si affacciano sul Aindividuare strategie e priorità nell'ambito dei bacino del Mediterraneo. piani e delle politiche di sviluppo sostenibile, In Italia,le regioni meridionali ed insulari, per lottare contro la desertificazione ed esposte a stress di natura ambientale attenuare gli effetti della siccità; (condizioni di aridità stagionale,ripetuti Apredisporre ed attuare il Piano di Azione episodi di siccità,precipitazioni brevi ed Nazionale (PAN) di lotta alla desertificazione; intense,erodibilità dei suoli,pressione,spesso 8 Capitolo 1: Premessa e Sommario non sostenibile,delle attività umane preparato nel corso del 1999.Le linee guida sull’ambiente) sono minacciate dal rischio di sono ispirate alla individuazione di strategie desertificazione e già si sono evidenziati che vedano protagonisti le istituzioni che squilibri in conseguenza della scarsa fanno capo alle amministrazioni territoriali e disponibilità dell'acqua. di bacino.L’attuazione del PAN sarà affidata Sebbene non sia ancora possibile distinguere alla realizzazione di “Patti Territoriali”e di in base ai dati disponibili sul territorio accordi volontari attuati con il concorso delle nazionale l'entità delle alterazioni climatiche realtà produttive,dei consumatori,delle di origine antropogenica dalle variazioni amministrazioni locali e delle organizzazioni climatiche naturali,risulta evidente la non governative.Il PAN fornirà gli vulnerabilità delle attività produttive e degli orientamenti necessari ad attuare le politiche ecosistemi naturali ad incrementi di aridità.In di lotta alla desertificazione nel contesto delle questa situazione è necessaria l'adozione di politiche europee. misure di adattamento e mitigazione al fine di Le linee guida per la predisposizione del PAN prevenire fenomeni di degrado e di individuano le seguenti attività prioritarie desertificazione. finalizzate ad attuazione della UNCCD in Italia: Le misure di adattamento e mitigazione Acompletamento ed analisi delle conoscenze devono basarsi sulla conoscenza del in materia di desertificazione; complesso ed articolato rapporto fra uomo ed Acooperazione internazionale ed ecodiplomazia; ambiente che ha plasmato nel corso della storia il paesaggio italiano al fine di Averifica ed adeguamento dei programmi di interpretare correttamente tendenze evolutive utilizzo delle risorse agro-forestali ed del territorio,potenzialità di ripristino e di idrogeologiche e contenimento dei fattori di sviluppo di attività sostenibili. rischio; In Italia sono stati particolarmente Aindividuazione delle strategie per approfonditi,nell'ambito del IV Programma l’integrazione delle misure di lotta alla Quadro di Ricerca dell'UE,studi e valutazioni desertificazione in tutti i settori dell’attività nel bacino dell’Agri (regione Basilicata) e nella umana; regione Sardegna. Aprogrammi di educazione e sensibilizzazione I risultati degli studi effettuati permetteranno sui temi della desertificazione; di individuare gli indicatori di desertificazione Apolitiche e misure di prevenzione al fine più opportuni affinché le informazioni della riduzione del degrado del territorio e consistenti e coerenti sul fenomeno siano promozione dello sviluppo sostenibile; comprensibili e utilizzabili da diversi utenti. L’individuazione di indicatori costituisce un Avalutazione degli effetti delle possibili indispensabile ausilio al processo decisionale politiche e misure; nonché al monitoraggio Agestione del Piano di Azione Nazionale; degli effetti delle politiche e misure attuate per Aazioni di coordinamento amministrativo. contrastare i fenomeni di degrado. Le azioni,estesamente descritte nel quarto capitolo,sebbene di diversa natura,sono 1.3 finalizzate a rendere operativo un vasto Linee guida per il Piano di Azione patrimonio di conoscenze,a mobilitare e Nazionale (PAN) riorientare risorse già disponibili negli ambiti regionali,nazionali e comunitari. L’individuazione di linee guida costituisce la L’attuazione delle azioni richiederà,come necessaria premessa alla predisposizione di un indicato nella Convenzione,il coinvolgimento PAN di lotta alla desertificazione che verrà delle popolazioni e dei decisori locali e dovrà 9 Capitolo 1: Premessa e Sommario basarsi,affinché sia efficace,su l’utilizzo di 29-31 ottobre 1998 indicatori che permettano di ottenere Matera,Italia informazioni consistenti e coerenti sul Forum regionale sulle politiche dei Paesi fenomeno e che siano comprensibili e dell’Annesso IV,sulle tecnologie tradizionali,e utilizzabili da diversi utenti. sull’approccio partecipativo.Organizzato dal Uno dei compiti principali dell’Osservatorio Ministero dell’ambiente in collaborazione con la regione Basilicata e l’ENEA; Nazionale sulla Desertificazione in via di istituzione è quello di individuare e definire 9-13 novembre 1998 indicatori finalizzati alle attività di valutazione Marrakech,Marocco dell’evoluzione dei processi di desertificazione Seminario regionale sui sistemi di informazione in Italia.In tal senso sta agendo il CNLD che sulla desertificazione per la pianificazione ha intrapreso come metodo di lavoro la strada nell'area del Mediterraneo organizzato dal del coinvolgimento immediato degli Enti segretariato della UNCCD con il supporto del Locali e del cittadino. Ministero degli affari esteri e CNR. A tale scopo sono stati promossi e realizzati in ambito nazionale ed internazionale i seguenti eventi di carattere scientifico ed informativo: 1.4 Risorse finanziarie e trasferimento 4 giugno 1997 di tecnologie dedicate alla lotta Roma,Italia alla desertificazione nei PVS Primo Seminario nazionale sulla Lotta alla Desertificazione organizzato dal Ministero Le risorse finanziarie e le azioni di dell’ambiente in collaborazione con Ministero trasferimento di tecnologie vengono rese affari esteri,Ministero politiche agricole, disponibili ed attuate in distinti ambiti di ANPA; cooperazione: a) la cooperazione bilaterale nell'ambito di 28-29 luglio 1997 programmi di Cooperazione allo Sviluppo Matera,Italia del Ministero degli affari esteri che nel Incontro regionale dei Paesi membri corso dell'ultimo decennio si è dell’Annesso IV della UNCCD particolarmente impegnato in iniziative organizzato dal Ministero dell’ambiente; verso i paesi del Sahara e del Sahel; b) la cooperazione multilaterale,attraverso i 18-20 settembre 1998 programmi della UE e tutti gli organismi Porto Torres,Italia internazionali che fanno capo alle Nazioni Seminario Internazionale sugli indicatori di Unite; desertificazione c) azioni delle organizzazioni non istituzione dell’Osservatorio Nazionale sulla governative,a cui la UNCCD attribuisce desertificazione organizzato dal Ministero un ruolo di primaria importanza nella lotta dell’ambiente,Ministero della ricerca alla desertificazione a livello nazionale ed scientifica,ENEA,ANPA,Università di internazionale; Cagliari,Università di Sassari; d) la cooperazione decentrata sia a livello di macro bacino,l’area dei Paesi del 29 settembre - 3 ottobre1998 Mediterraneo,sia a livello locale tramite i Abidjan,Costa d’Avorio programmi internazionali di Seminario regionale su una rete per la coinvolgimento dei Sindaci. gestione integrata dei fiumi internazionali, L’Italia aderendo alla UNCCD si è impegnata laghi e bacini idrogeologici in Africa. a potenziare e rendere più efficace la sua Organizzato dalla UNCCD con il contributo cooperazione con i paesi in via di sviluppo del Ministero degli affari esteri; colpiti dalla desertificazione.Questo impegno 10
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