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Che cosa sono le rappresentazioni sociali PDF

127 Pages·2005·2.264 MB·Italian
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LEB USSO/L1 91E SCIESNOZCEI ALI a 1 edizione, luglio 2005 © copyright 200b5y Carocci editore S.p.A., Roma Finito di stampare nel luglio 2005 da Eurolit, Roma Riproduzione vietata ai sensi di legge (art. 17d1el la legge 22a prile 194n1. ,63 3) Senza regolare autorizzazione, è vietato riprodurre questo volume anche parzialmente e con qualsiasi mezzo, com presa la fotocopia, anche per uso interno o d i da ttico. I lettori che desidera no informazioni sui volumi pubblicati dalla casa editrice possono rivolgersi dir etta mente a: Ca rocci editore Via Sardegna 50 0018Ro7m a. TE0L6 42 81 84 17 FA0X6 42 74 79 31 Visitsauntloe scstiir Itono t ernet: http:/r/ow.cwi cwti. ca TereGsraa nde Chceo ssoan o lrea pspernetaszoicoinail i Crao cecdiitr oe A Roberto e al piccolo Michele per i lunghi pomeri i di paziente attesa gg Desidero ringraziare Renate Siebert e Paolo J edlowski per la loro presenza affettuosa. Indice Introduzione 7 1. Storia della nozione 11 Il significato filosofico 11 1.1. 1.2. Sociologia e rappresentazione 13 1.3. L'eredità durkheimiana 17 1.4. Psicologia e rappresentazioni 25 Per riassumere... 31 2. Serge Moscovici e la ricerca sulla psicoanalisi 33 2.1G.li anni giovanili 33 Un innovatore della psicologia sociale 37 2.2. 2.3. La ricerca sulla psicoanalisi 43 Per riassumere... 55 . Il fenomeno delle rappresentazioni sociali 56 3 3.1. La rappresentazione: da concetto a fenomeno sociale 56 3.2. La società pensante 57 3.3. Universi consensuali e universi reificati 58 3.4. La produzione del senso comune 60 Per riassumere... 65 4. Analisi della nozione 67 4.1. Descrizione della rappresentazione 67 4.2. I prodotti e i processi della rappresentazione 69 5 4.3L.ad imenssoicodineaellr leaa p prese7n6t azione Perri assu8m0e re... . Struttura, dinamica ed evoluzione 5 delle rappresentazioni 82 5.1L.at eodrenilua c cleenot 8r2a le 5.2Im.lo dedlepliro i nocrigpzatiano ir8zi9 5.3E.v oludzeilrolanepe p rese9n7t azioni Perri assumere... 102 6. Quando si può parlare di rappresentazione sociale? 104 6.1U.sd iem lo dedlellrola ep presseonciti aazlioni 105 Descrdiezlilo'ndoeeg lrglaeatp tpor esentazione 6.2. 107 6.3L.ef adseilr laap presentazione 113 Perri assumere... 117 Bibliografia 119 6 Introduzione «Che cosa sono le rappresentazioni sociali?»: è la domanda che si ritrova spesso enunciata dai difensori quanto dai detrattori di que- • sta nozione. Chiedersi che cosa siano le rappresentazioni sociali evidenzia la complessità, la ricchezza e l'ambivalenza di una nozione che abbrac­ cia una grande varietà di situazioni e che permette di incrociare dif­ ferenti livelli di analisi della realtà sociale. Le rappresentazioni socia­ li, infatti, toccano molteplici campi della vita sociale, agiscono fin dentro gli aspetti più intimi della vita degli individui ed esprimono, allo stesso modo, le relazioni tra vita pubblica e vita privata. Da que­ sta ricchezza consegue però spesso confusione quando si tratta di definire l'oggetto e i confini di una rappresentazione sociale. A questo stato di cose pensa Serge Moscovici - il padre di questa teoria - quando, a partire dalla sua prima indagine sistematica sulle rappresentazioni sociali (1976), insiste sui fondamenti teorici della nozione, segnando con ciò - come è stato da più parti osser­ vato - il punto di partenza di una linea di ricerche che si confer­ merà negli anni fondamentalmente orientata a definire nuove pro­ poste teoriche e metodologiche. La teoria delle rappresentazioni sociali racchiude alcune preoccu­ pazioni filosofiche relative alla conoscenza umana. Nel suo lavoro pionieristico Moscovici (ivi, p. 504) si pone una domanda essen­ ziale: «In che tnodo l'uotno costituisce la sua realtà?>>. Ma che cosa costruisce l'individuo? In primo luogo il reale, cioè le immagini (o le rappresentazioni) degli oggetti concreti e ideali costitutivi dell'ambiente nel quale vive e che gli permettono di orientarsi in esso, di agire e di comunicare. Questa costruzione è personale, perché ognuno seleziona ed elabora soltanto le rappre­ sentazioni degli oggetti che sono per lui più importanti. Si tratta però anche di una costruzione sociale, poiché, contemporanea­ mente, l'individuo si appropria degli elementi e delle idee che cir­ colano nella società. In altri tertnini, l'individuo costruisce nello 7 stesso tempo in cui ri-costruisce la rappresentazione di un oggetto sociale nel contatto con il proprio ambiente. La rappresentazione subisce cioè degli aggiustamenti continui in relazione ai rapporti con i gruppi ai quali l'individuo appartiene. Questo processo non sfocerà allora in una rappresentazione individuale, ma in una rap­ presentazione sociale condivisa. Sviluppata a partire dal concetto di Durkheim di rappresentazione collettiva, attraverso un'originale integrazione con la tradizione fenomenologica e interazionista, la teoria delle rappresentazioni sociali si pone come un superamento della durkheimiana dicoto­ mia individuo-società. Essa permette di disegnare una realtà socia­ le complessa e dinamica: la società diventa una rete di relazioni costantemente ri-create dagli individui che, comunicando tra loro, generano rappresentazioni condivise, funzionali alla salvaguardia di una vita e di una realtà quotidiana comuni. Nel rappresentarsi una cosa o una situazione non si generano uni­ camente idee e immagini personali. Al contrario, si produce e si trasmette un prodotto elaborato nel corso delle comunicazioni e dei rapporti sociali quotidiani. Ogni volta che un sapere è generato e comunicato e diventa parte della vita collettiva noi ne siamo interessati; in particolare, quando questi saperi servono a spiegare qualche problema o avvenimento sociale, ad esempio l'apparizione di un'epidemia negli anni (l'AIDS ottanta del Novecento) o il verificarsi di catastrofi (pensiamo all'attacco terroristico dell'11 settenibre del 2001 a New York e a tutto ciò che questo evento ha generato). Per quanto avvenimenti di questo tipo possano apparirci lontani dal nostro vivere quoti­ diano - rimanendo solo potenzialmente entro il nostro orizzonte pratico - i saperi che su di essi vengono prodotti e scambiati in qualche modo ci toccano, influenzando il nostro modo di com- portarci e di leggere la realtà. E questo il fenomeno che Moscovici (1976, p. 39) qualifica come rappresentazione sociale: Le rappresentazioni sociali sono delle entità pressoché tangibili. Nel corso della nostra vita quotidiana esse circolano, si intersecano e si cristallizzano incessante- 8 mente attorno a una parola, un gesto, un incontro. La maggior parte delle relazio­ ni sociali stabilite, degli oggetti prodotti e consumati, delle comunicazioni scambia­ te ne sono impregnati. Sappiamo che corrispondono in parte a I la materia simboli­ ca che viene in essa elaborata, e in parte alla pratica che produce questa materia, così come la scienza o i miti corrispondono alla pratica scientifica. Le rappresentazioni sociali semplificano il mondo e servono alla sua comprensione. Nelle nostre società sostituiscono le credenze, le leggende e le forme mentali proprie delle società tradizionali. Più specificamente, esse corrispondono a veri e propri sistemi di interpretazione dell'ambiente sociale che permettono agli indivi­ dui e ai gruppi di agire, di comunicare e di regolare le loro reci­ proche interazioni. Questi saperi sociali vengono considerati però non semplicemente dal punto di vista dei rapporti di produzione, di potere o nelle loro forme istituzionali, ma sono soprattutto intesi come rapporti simbolici, che conducono gli individui e i gruppi a definirsi gli uni in rapporto agli altri, in un lavorio inces­ sante di ri-definizione della realtà. In questi termini, lo studio delle rappresentazioni sociali non mira a comprendere una vita sociale fatta, posta al di sopra degli individui e immutabile, ma una vita sociale che si sta facendo. La rappresentazione sociale denota pertanto una precisa struttura cognitiva: l'attenzione viene posta sui meccanismi psichici e di comunicazione volti a produr­ re un fenomeno specifico nel corso del flusso continuo di atti, rac­ conti, conversazioni e scambi di vario tipo. La diffusione dei sape­ ri, i rapporti tra pensiero e comunicazione, la genesi del senso comune costituiscono infatti per Moscovici (1992a, pp. 98-9) gli elementi primari di una teoria e di un metodo ampiamente rico­ nosciuti come fortemente innovativi nel panorama del pensiero psicosociale contemporaneo. Situata tra lo psicologico e il sociale, la nozione di rappresentazione sociale si presta per un confronto originale e fruttuoso con tutte le scienze umane. Denise Jodelet (1991, 1992a) ha spiegato chiaramen­ te questo carattere pluridisciplinare e la ricchezza della nozione, la sua vitalità scientifica e metodologica, il suo carattere riunificatore di 9 tutte le scienze sociali; in breve, la sua trasversalità, ma ugualmente la sua complessità. Come scrive infatti Qodelet, 1991, p. 669), da parte delle scienze sociali (antropologia, storia, sociologia), l'apertura sull'im­ maginario, l'inconscio e il cognitivo, lo sviluppo dello studio delle mentalità, il cambiamento delle concezioni dell'ideologia, l'interesse a collegare i processi mentali ai rapporti sociali e di potere, alle strutture materiali e alle condizioni pra­ tiche dell'evoluzione sociale, riconoscono alla rappresentazione un ruolo essenzia­ le nell'organizzazione sociale e una efficacia [ ... ] rispetto alle trasformazioni della società. In quarant'anni di ricerche e di studi si sono moltiplicati i conve­ gni, le pubblicazioni, i corsi universitari dedicati alle rappresenta­ zioni sociali, così con1e è stato esclusivan1ente consacrato a esse un dottorato internazionale (European PhD on Social Representa­ tions and Con101unication), riconosciuto forn1aln1ente nel 1996 e coordinato dalla Facoltà di psicologia dell'Università La Sapienza di Ron1a. Nel corso di questi decenni, la nozione di rappresentazione socia­ le ha dato prova della sua efficacia inter e intradisciplinare, dando forma a numerosi orientamenti teorici e metodologici, tanto che si può pensare a essa, come ha scritto Jodelet (1992a, p. 71), come a «un universo in espansione all'interno del quale si strutturano delle galassie di sapere». Di questo «universo in espansione» nelle pagine che seguono pro­ veremo a esplorare gli aspetti essenziali, nell'intento di tracciare un percorso introduttivo a un approccio alla realtà psicosociale dive­ nuto ormai di largo uso nelle scienze umane. 10

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