In un paese normale, un libro come questo non avrebbe ragione di esistere. Perché i cittadini, dei processi al presidente del Consiglio e ai suoi amici, saprebbero già tutto dalla televisione. Come sapevano tutto di Tangentopoli, nel 1992-93, dalle telecronache dirette del processo Cusani-Enimont. Invece dei processi «toghe sporche» (Sme-Ariosto, Mondadori, Imi-Sir), che vedono imputati Berlusconi e Previti, gli avvocati Acampora e Pacifico, i giudici Squillante, Metta, Verde e Misiani, si sa poco o nulla. E quel poco grazie ai (pochi) giornali liberi. In televisione, black-out a reti unificate: per nascondere la storia di questa allegra brigata di affaristi, giudici e avvocati, sospetti corrotti e corruttori, sicuri evasori fiscali che continuano a passare per galantuomini. Come dice Squillante al tribunale, «persone oneste». Bravi ragazzi. Dopo L'odore dei soldi, La repubblica delle banane e Mani pulite, Gomez e Travaglio ricostruiscono giorno per giorno la storia dei tre processi e delle infinite manovre per farli saltare, e pubblicano i documenti più importanti per capire i fatti già accertati, le ragioni dell'accusa e le tesi delle difese. A cominciare dalla requisitoria orale (finora inedita) di Ilda Boccassini, nella trascrizione ufficiale del Tribunale di Milano. E poi i verbali di Stefania Ariosto, le carte svizzere, gli interrogatori di Previti, Pacifico e Squillante, la sentenza di prescrizione per il Cavaliere, il dossier Mancuso sul presunto «ricatto» a Palazzo Chigi, la richiesta di trasferire i processi da Milano a Brescia. E infine le leggi-vergogna che hanno scandalizzato l'Italia e l'Europa: rogatorie, falso in bilancio, Cirami.