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Bollettino Societa Friulana Archeologia 2016-1 PDF

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Bollettino n. 1 - Anno XX - Aprile 2016 - ISSN 1828-2121 “V alutare la pub- LA RIFORMA DELLE SOPRINTENDENZE: della Regione, al blica amminis- pari dell’Azienda UN RITORNO ALL’ANTICO? trazione è parte dello speciale Villa Ma- stesso contesto che nin e insieme con i costruisce, struttura, racconta e rende musei provinciali di Gorizia e il efficace il perimetro della nostra museo della vita contadina di S. Vito cittadinanza, attiva e democratica “ al Tagliamento. (Paolo De Ioanna, Usare la Sarà un grande male? valutazione per cambiare la PA, Protestare per partito preso pro- “Affari & Finanza”, 8 febbraio 2016, babilmente accresce l’autostima, ma pag. 10). non fa progredire gli eventi. La Possiamo esprimerci su questo argomento? Come cittadini spaccatura che c’è stata tra gli archeologi statali – i quali italiani tutta l’organizzazione dello Stato ci riguarda e ci si lamentano di essere umiliati – e la direzione politica del compete, perciò riteniamo nostro dovere criticarla se non ministero ha visto contrapporsi interessanti scenari. Da un ci pare funzionale o prevederne un’articolazione migliore. lato esponenti schierati con il ministro e dall’altro i Come appassionati di archeologia la questione ci sta funzionari in rivolta. Per quanto riguarda la nostra regione particolarmente a cuore. Una breve sintesi. abbiamo visto ancora una volta un totale appiattimento del Da qualche tempo l’organismo statale sta cercando di governo regionale nei confronti delle posizioni ministeriali, attuare una politica di riduzione delle spese, sia pure con intese come giuste ed opportune. Non nuova la rinuncia a molte difficoltà. Ciò comporta anche un riordino interno. esporre una propria posizione (vedi le dichiarazioni ufficiali Nel caso specifico è stato predisposto in data 19 gennaio dell’assessore alla cultura, quando fu annunciata la 2016 un emendamento alla legge di stabilità di fine 2015, creazione dei poli museali), ammesso si fosse capaci di che prevede la riorganizzazione degli uffici dirigenziali del elaborarne una. “Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo”, C’è da dire che non gioca a favore dello status quo delle anche mediante soppressione, fusione o accorpamento. soprintendenze archeologiche né l’amputazione dei musei Lo schema è stato discusso con le organizzazioni sindacali né la nomea che gran parte di esse ha presso il grande e il consiglio superiore dei beni ambientali e paesaggistici. pubblico. Siamo i primi a riconoscere che tra le sue file vi La proposta, che non è detto sia approvata poi dal sono ottimi elementi i quali fanno ben di più di quello che Parlamento, ha suscitato subito una serie di dissensi, sarebbe il loro compito; nondimeno contro tutte le leggi accompagnata anche da qualche commento positivo. della statistica sono affiancati da una moltitudine di Il nocciolo della questione è l’accorpamento delle colleghi tutt’altro che esemplari, i quali appaiono, per soprintendenze, con un unico dirigente apicale in regioni rimanere leggeri, del tutto privi di attaccamento al lavoro. A piccole come il Friuli o per parti cospicue di regioni più giudicare dal nostro limitato punto di vista solo per grandi. Il termine “riorganizzazione” dietro cui il rimanere nella parte puramente amministrativa, e con provvedimento si trincera, sembra alludere ad una riferimento alla nostra esperienza, sono innumerevoli le economicità di gestione: ma è indicata come motivazione carte che non si trovano e le lettere cui non viene data principale, il “fine di migliorare il buon andamento di tutela risposta. Tacciamo dei provvedimenti che non vengono del patrimonio culturale” . Che sia un’ulteriore tappa di un presi. Per non parlare poi della tutela tanto invocata progetto ad ampio respiro è palese a tutti: incrementare il quanto nei fatti spesso elusa. Sembrano dunque possibili, numero delle dirigenze con l’istituzione dei poli museali come si dice in buon burocratese, da questa ulteriore non poteva che significare la soppressione di altre figure. manovra ampi margini di miglioramento, per quanto non È ovvio. Si può dire che la nuova proposta di riforma sia del tutto impossibile anche aspettarsi un avviene a troppo breve distanza di tempo dal peggioramento del modo di funzionare del sistema. provvedimento istitutivo dei poli museali regionali, che La Direzione regionale, poi Segretariato, che doveva ancora non è attuato in toto (non sappiamo quanto ci garantire un contatto continuo con le autorità regionali e vorrà). Quindi ridisegnare il tutto mentre è in corso una favorire una sinergia è rimasta viva solo nelle intenzioni. radicale riorganizzazione sembrerebbe controproducente. Ha senso il suo mantenimento? Ha senso poi mantenere Nel caso specifico vi è la convinzione che l’accentramento un polo museale con due soli musei? Non basterebbe delle funzioni sia una costante di questo momento politico. forse un unico direttore? Come si vede c’è, a nostro Si veda per quanto riguarda la nostra regione avviso, ancora spazio per altre manovre. l’accorpamento del neo istituito (febbraio 2015) “Istituto per Società Friulana di Archeologia - onlus il patrimonio culturale” che viene fatto rientrare sotto l’ala 1 Siamo entrati nel ventesimo dando la possibilità a tutti di anno del nostro bollettino. VENT’ANNI DI BOLLETTINI diffondere il bollettino anche Infatti, l’ANNO I – n. 0 porta ad amici e parenti inte- la data del 21 marzo 1997 ed era ressati. composto di quattro pagine (vedi Ribadiamo in questa immagine). Il successivo n. 1 portava già i dati autorizzativi occasione quale è il ruolo del nostro “bollettino”: deve del Tribunale di Udine (n. 8 del 3 aprile 1997). Fu avere una funzione sempre più incisiva, sia per informare realizzato presso la Tipografia Pellegrini – Il Cerchio per la sulle iniziative che per incentivare la diffusione della redazione di Maurizio De Stefani, Geremia Nonino, cultura archeologica, promuovendo anche il dibattito su Roberta Stefanutti. quanto avviene nel settore ed allargando la cerchia di chi è interessato alla stessa. Se, infatti, la ricerca e soprattutto l’interpretazione di quanto ci viene restituito costituiscono momenti di un processo che presuppone rigore metodologico ed un approccio scientifico da parte dei soggetti che effettuano l’indagine, è pur altrettanto vero che sono sempre più numerose le persone attratte da questa disciplina, desiderose di ampliare le proprie conoscenze in materia. Nel 1998 avviene una prima modifica nella copertina (vedi Sapere di più del nostro passato, di ciò che sta alla radice immagine) ed entra in funzione una struttura redazionale della nostra attuale civiltà, è divenuto, grazie e soprattutto composta di un Direttore Responsabile, Giuseppe all’apporto del mezzi di comunicazione di massa, Pucciarelli, con una Redazione composta da Maurizio De un’esigenza imprescindibile per l’uomo di oggi. Si spiega Stefani, Mascia Bincoletto, Gian Andrea Cescutti, Claudio così lo straordinario successo ottenuto dalle mostre, dalle Valent. In quell’anno uscirono tre numeri. rassegne, dalle pubblicazioni a carattere divulgativo che Nel 2000 il numero di pagine passò prima a sei e poi a otto sono divenuti dei veri e propri best seller. Purtroppo, in (per quattro numeri). La struttura redazionale ebbe come questo quadro, il ruolo del privato cittadino è meramente Direttore Responsabile Walter Tomada e come Redazione Mascia Bincoletto e Gian Andrea Cescutti, ai quali si aggiunsero poi Giorgio Cerasoli, Gianni Cuttini, Feliciano Della Mora, Maurizio De Stefani. Dal numero di settembre 2002 (quattro numeri) il bollettino si presenta con una nuova veste grafica (vedi immagine) a seguito di una nuova struttura redazionale composta dal Direttore Responsabile Gianni Cuttini, con una Redazione composta da Mascia Bincoletto, Giorgio Cerasoli, Gian passivo: deve accogliere – possibilmente stupirsi – tutte le Andrea Cescutti, Feliciano Della Mora, Maurizio De notizie edulcorate che i comunicati stampa gli elargiscono, Stefani, Anna Degenhardt. senza avere conoscenza diretta dei problemi, delle Dal numero di dicembre 2004 (quattro numeri) il numero di opportunità legate al patrimonio monumentale e storico e pagine aumenta a dieci, la pagina dei programmi viene delle mancanze del sistema pubblico nella sua gestione. disgiunta dal bollettino e viene inserita come supplemento Pertanto, specialmente negli ultimi tempi, il Bollettino ha per meglio evidenziare le iniziative e distinguerle dal inteso divenire anche la voce del volontariato ovvero di bollettino stesso. quella parte della popolazione che ha a cuore i beni Dal numero di marzo del 2006 le pagine aumentano a culturali, - nel nostro caso in special modo legati dodici (sempre per quattro numeri). Dal numero di aprile del 2011 (quattro numeri) la grafica è portata all’interno dell’associazione per l’impegno e l’ingegno del socio Cesare Feruglio Dal Dan, che entra anche a far parte del Comitato di Redazione. La tipografia che da allora si occupa della stampa, è la Tipografia Marioni. Dal 2013 (quattro numeri) avviene il cambio del Direttore Responsabile che passa da Gianni Cuttini a Maurizio Buora. La Redazione è da allora così composta: Giorgio all’archeologia – e ne desidera la migliore fruizione e Cerasoli, Gian Andrea Cescutti, Cesare Feruglio Dal Dan, condivisione. Anna Degenhardt, Feliciano Della Mora, Alessandra Questo nostro “bollettino” raggiunge, ad ogni suo numero, Gargiulo. circa due mila e cinquecento persone. Riteniamo che se Dal 2016, e quindi da questo numero, si è stabilito quanto riusciamo a mantenere gli obiettivi prefissatici allora anche segue, tenendo presente che la maggior parte dei soci la funzione della nostra associazione raggiungerà sempre ormai si avvale di una casella di posta elettronica ed al fine più una importanza significativa nel panorama culturale del di un contenimento dei costi di stampa e di spedizione: nostro territorio. Per questo confidiamo e chiediamo che verranno realizzati due numeri l’anno, liberandoci così dal tutti i soci contribuiscano a mantenere alto il livello vincolo di lunghezza degli articoli e dal numero di pagine quantitativo e qualitativo dei contenuti del “bollettino”, che finora si era dovuto limitare a dodici. Inoltre per l’invio possibilmente intervenendo anche in prima persona, con ai soci, fermo restando che chi non utilizza una casella di critiche, suggerimenti ed (eventuali e graditi) posta elettronica continuerà a ricevere il cartaceo a incoraggiamenti. domicilio, si avvantaggerà l’invio elettronico, consentendone così anche la realizzazione a colori e Feliciano Della Mora 2 Solo così forse potremmo rimanere al passo con i tempi e trasmettere il fascino dell’antichità anche nelle future DALLA COMUNITÀ ALLA generazioni! E se invece fosse un tradimento e una resa allo COMMUNITY squallore della modernità? Giovanni Filippo Rosset Q ualche giorno fa mi è capitato di riflettere con maggiore lucidità sulla ridotta partecipazione di pubblico alle conferenze organizzate dalla Società Friulana di Archeologia. Un incontro presso un’altra associazione mi ha suggerito che il problema non è del singolo (la Società Friulana di Archeologia), ma è di tutti: è per così dire generale e soprattutto generazionale. Si sta infatti perdendo il senso di comunità, intesa come occasione di ritrovo tra persone con passioni e interessi affini (nel nostro caso storico- archeologici), come forma di socializzazione, di partecipazione, di condivisione di saperi e di emozioni. Allora i giovani d’oggi sono immuni da tutto questo? Al termine dell'intervento Alice Ceazzi riceve un dono da Trionfa il disinteresse? Naturalmente no! sarebbe facile Filippo Rosset disfattismo sostenerlo… In realtà sono partecipi in modo diverso, in modo 3.0, come si direbbe oggi…infatti, se ormai gli adolescenti, i PER COMUNICARE MEGLIO giovani studenti e appassionati frequentano molto le nostre mail di riferimento: meno le conferenze della Società Friulana di Archeologia o qualsiasi altro evento di questo tipo Direzione: [email protected] presso un’altra associazione, ciò non è dovuto alla Segreteria: [email protected] disaffezione per l’archeologia e la storia, o in generale comunicazione: [email protected] per il passato come memoria condivisa. Accade posta certificata: [email protected] solamente che testimonino il loro amore per l’antichità Sezione Carnica in modo diverso, sulle piattaforme sociali, con un [email protected] cinguettio, una condivisione, un commento, un rimando, Sezione Collinare un “mi piace”, una foto, una faccina, una notizia...: [email protected] preferiscono le community. Sezione Friuli Occidentale - Acilius E ciò è intuibile osservando la pagina Facebook della [email protected] Società Friulana di Archeologia: non può essere un Sezione Giuliana caso che abbiamo ricevuto 2000 mi piace dai [email protected] sostenitori (enti, associazioni, singoli appassionati Sezione Isontina dall’Italia e dall’Europa) che condividono con noi testi e [email protected] iniziative. Sezione Medio Friuli Dobbiamo accettare il fatto che la popolarità non vada [email protected] più misurata solo con la partecipazione e l’intervento in presenza, ma con queste forme virtuali di interesse che Visita il nostro sito internet si realizzano in rete. www.archeofriuli.it Oggigiorno oramai tutto è veloce, dinamico, immediato, e troverai tutte le informazioni utili sul-l’Associazione, tutto si consuma in un clic, l’attenzione che si può le notizie più recenti, le novità, le comunicazioni, i dedicare alla pletora di informazioni su internet è precedenti numeri del Bollettino, alcune pubblicazioni minima, per cui ottenere un “mi piace” è significativo, on line ed altro ancora. catturare istanti di attenzione è una vittoria. Visita anche la nostra pagina su Facebook Sarebbe forse opportuno rivedere anche le modalità di Utilizza la mail fruizione delle conferenze della Società Friulana di per snellire i lavori della Segreteria, per contenere i costi Archeologia. Noi diamo ai relatori la possibilità di postali e per velocizzare l’invio delle comunicazioni. scrivere un articolo di 12 pagine per il sito e un estratto Per questo è stato deciso l’invio, per posta elettronica, di per il bollettino: nobile iniziativa sì…e se fosse superata tutte le comunicazioni, compreso il Bollettino, a tutti i o comunque non più sufficiente? soci che hanno una casella di posta elettronica. Per i soci Allora dovremmo pensare di orientarci con più rimanenti verrà invece inviato via posta ordinaria la decisione verso il futuro e, per esempio, richiedere un versione cartacea. Se hai un indirizzo di posta video di pochi minuti, una presentazione di immagini elettronica (e non ce l’hai ancora comunicato) con testi essenziali, magari con un accattivante trasmettilo con un messaggio e noi lo inseriremo nella sottofondo musicale, su temi ridotti e specifici, nostra mailing list. puntando più sulla curiosità che non sulla riflessione critica. 3 A nche i mesi estivi del posta di profilo che abbraccia 2015 hanno visto CAMPAGNE DI SCAVO 2015 la dama. Questo rinvenimento a protagonista la SFA distanza di ben 5 anni dal primo per le sue attività di ricerca frammento ci conforta nella realizzate con campagne di scelta della meticolosa pro- scavo annuali. Da molti anni cedura di controllo della si sta operando presso il stratigrafia, applicata ad Attimis Castello Superiore di Attimis, anche mediante setacciatura di sito fortificato medievale, ogni livello che viene asportato. posto sulle colline sovrastanti Procedura faticosa e lenta, ma il paese di Attimis (Ud). che ci ha fornito tante sorprese. Durante il mese di agosto si Anche la stanza C, il cui scavo è tenuto il campus di ricerca sistematico è iniziato un paio di 2015 con la partecipazione di anni fa, è stata prodiga di una decina di soci SFA materiali. Oltre alle consuete condotti dagli archeologi grandi quantità di ceramiche a Moruzzo: il gruppo di lavoro al termine degli scavi Massimo Lavarone, Filippo cui ci ha abituato negli anni lo Rosset e Massimo Fumolo. scavo, il reperto più interessante Le ricerche sono proseguite all’interno delle stanze nel 2015 è senz’altro un oggetto in bronzo già parte di denominate C e D. Come è noto il sito castellano di un mobiletto o uno scrigno. Si tratta più precisamente di Attimis Superiore si è rivelato negli anni un vero un piede d’appoggio decorato con varie raffigurazioni “giacimento” di materiali riguardanti le fasi più antiche che speriamo, dopo l’accurato restauro a cui è ora (XI-XII sec.) di utilizzo delle strutture fortificate infeudate sottoposto, siano ben leggibili e interpretabili. E se ad alla prestigiosa famiglia dei conti D’Attimis o Attems Attimis non sono mancate le emozioni ed i risultati (con pronuncia tedesca) che ha come attuale anche il secondo “cantiere” archeologico gestito dalla discendente la nostra carissima amica e socia contessa Sfa non è stato da meno. Mi riferisco al sito di epoca Chiaretta D’Attimis che da sempre sostiene le nostre romana individuato nel territorio del comune di Moruzzo ricerche archeologiche. e giunto nel 2015 alla quarta campagna di scavo. Proprio dai numerosi reperti (in particolare la “famosa” A dire il vero la campagna 2015 a Moruzzo non era bolla a nome dell’imperatore bizantino Alessio I iniziata sotto i migliori auspici, in quanto, a causa delle Comneno) recu- sempre più complesse procedure amministrative e perati durante le burocratiche relative alle concessioni di scavo pluridecennali ricer- ministeriali, la campagna non aveva potuto prendere che si è potuto l’avvio agli inizi del mese di luglio come programmato, ipotizzare il coinvol- ma soltanto nella seconda parte dello stesso mese e gimento del conte quindi con una riduzione consistente delle ore Corrado d’Attems lavorative. Superati gli intoppi, si è poi voluto alle vicende della recuperare parte del tempo perduto con una prima crociata cul- “appendice” autunnale. Il sito di Moruzzo in località minata con la con- Muris si sta di anno in anno estendendo e fornendo quista di Gerusa- sempre mag- lemme nel 1099. Molti altri materiali emersi dallo scavo giori informa- nella stanza D (grande spazio utilizzato come discarica zioni su un “ti- prima di essere inglobato da un allargamento della pico” insedia- cinta muraria castellana) paiono invece riferirsi alle fasi mento agricolo- collegate alla consegna del castello da parte del conte produttivo uti- Voldarico d’Attems al suo omonimo Patriarca d’Aquileia lizzato tra il I nel 1170 (di cui ci rimane come incredibile sec. a.C. e il IV testimonianza il documento originale tuttora conservato d.C. nell’ambito presso il Museo Archeologico di Cividale). Anche nella della colonizza- campagna 2015 le sorprese non sono mancate con zione romana grande soddisfazione di tutto lo staff. Nel 2010, sempre dell’agro aqui- dalla stanza D, era emerso un frammento rettangolare leiese. In par- di placchetta in osso incisa con la raffigurazione di ticolare stanno emergendo varie strutture murarie profilo di una figura femminile caratterizzata da una pertinenti alla pars rustica di una grande villa che aveva lunga veste ed una lunga treccia di capelli. Il dott. M. occupato quest’area collinare. Per Moruzzo lo staff dei Buora ha saputo dare una interpretazione all’oggetto soci volontari era coordinato da Massimo Lavarone, come parte del coperchio di un astuccio per specchio Massimo Fumolo e Alessandra Gargiulo. Da portatile, oggetto da toelette femminile utilizzato sottolineare, nella collaborazione proficua con la locale nell’ambito dell’elite comitale tedesca nel XII sec. Se amministrazione comunale, la visita nella fase ne conoscono una dozzina di esemplari e il autunnale, di alcune classi facenti parte del plesso rinvenimento ad Attimis è l’esemplare trovato più a sud. scolastico di Moruzzo. Ebbene durante la campagna 2015 è emerso un Arrivederci alle campagne 2016. secondo frammento che combacia perfettamente con il Massimo Lavarone primo e completa la scenetta con una figura maschile 4 I l sommo Karolus Negli ultimi tre anni CAROLUS MAGNUS - REX PATER non primeggiò della sua vita si solamente in ambito EUROPAE manifestarono molti politico, ma elevò anche “segnali prodigiosi”: il suo livello di erudizione con lo numerosissime eclissi di sole e studio delle lingue, in primis il di luna, una macchia scura nel latino, delle arti liberali, della sole per sette giorni, il crollo retorica, della dialettica, totale del portico costruito tra la dell’astronomia e del calcolo. Il basilica e la sua reggia, diacono britannico Alcoinus fu l’incendio che distrusse uno dei suoi più brillanti completamente il ponte sul insegnanti. Reno a Magonza, il passaggio Teneva pronti sotto il cuscino in cielo di un corpo infuocato tavolette e fogli di pergamena che catapultò lo stesso re da per esercitarsi nella scrittura. cavallo, un forte terremoto nel Per celebrare santamente il suo palazzo di Aquisgrana, un credo cristiano fece costruire la fulmine che staccò la mela d’oro basilica di Aquisgrana, posta in cima alla basilica, la sfolgorante di oro, argento e scomparsa della parola bronzo nonché di marmi italiani. “principe” da un epigramma Fu frequentatore assiduo delle Denaro di Carlo Magno della basilica. Tutti questi cerimonie religiose giornaliere, “segnali” furono ignorati dal re. anche notturne, celebrate con preziosi vasi sacri e Il Sommo iniziò, ma non concluse, il testamento vesti sacerdotali nel massimo decoro. Perfezionò le riguardante i figli avuti dalle sue concubine; tre anni scuole di lettura e di canto. prima della sua fine, davanti a ministri, vescovi, Il Sommo dimostrò sempre la sua generosità abati, conti e amici stabilì la successione di tutti i inviando denaro in tutto il suo regno e anche ai suoi “tesori” alle chiese, alle città (tra cui Cividale del cristiani poveri di Siria, Egitto e Africa, a Friuli e Grado), ai figli, figlie e nipoti, ai poveri e ai Gerusalemme, Alessandria e Cartagine. servi IN NOMINE DOMINI DEI OMNIPOTENTIS, Particolarmente beneficiata, per quarantasette anni, PATRIS ET FILII ET SPIRITUS SANCTI. fu la chiesa del beato Pietro di Roma con doni ai Anna Degenhardt pontefici in oro, argento e gemme al fine di renderla bella, autorevole e sicura. In occasione della sua quarta e ultima discesa a Bibliografia: Roma (800), in soccorso di papa Leone privato di Vita di Carlo Magno di Eginardo – Salerno Editrice occhi e lingua, venne nominato Imperatore e Augusto, con disappunto suo e della corte dei Romani d’Oriente, che cercò di rabbonire con la sua QUOTE SOCIALI 2016 grandezza d’animo chiamandoli “fratelli”. Karolus da imperatore s’impegnò a far scrivere tutte Sono ancora in corso le iscrizioni per l’anno sociale le leggi, mai scritte prima, riguardanti i popoli del suo 2016. Le quote sono rimaste invariate: regno nonché i poemi barbarici riguardanti le gesta e - socio ordinario…………………………….. € 25; le guerre degli antichi re; iniziò pure una grammatica - socio familiare……………………………... € 10; della sua madrelingua. Definì i nomi dei “mesi” - socio studente (fino al comp. del 25° anno) € 16. unicamente nella propria lingua e dei “venti” secondo le direzioni cardinali di provenienza. Le iscrizioni si possono effettuare: Anziano e malato convocò ad Aquisgrana - in Segreteria: Hludowicus, unico superstite dei figli avuti da (martedì, giovedì e venerdì - ore 17-19) Hildegardis, che incoronò Imperatore e Augusto l’11 settembre 813, con il conforto dei nobili franchi. - oppure presso le Sezioni; Dopo la cerimonia, sebbene debilitato, partì per la - mediante versamento sul c/c postale n. 15176332 caccia autunnale nei boschi reali, da cui rientrò intestato alla Società Friulana di Archeologia - onlus; all’inizio di novembre. In gennaio fu assalito dalla febbre e da un dolore al fianco (pleuresi) curati con - mediante bonifico bancario sul c/c presso Banca un ferreo digiuno e rari sorsi d’acqua e dopo sette Prossima: giorni (28 gennaio 814) passò a “miglior vita”, nel IBAN: IT33J0335901600100000004876 settantaduesimo anno di vita terrena e quarantasettesimo di regno. Nello stesso giorno in intestato alla Società Friulana di Archeologia - onlus cui morì fu sepolto nella basilica da lui edificata con Regalate a un amico, a un parente, a un giovane tanta devozione, sotto un arco dorato, con la sua l’iscrizione alla Società Friulana di Archeologia - onlus immagine e il titolo imperiale. 5 Al giorno d’oggi, si utilizzato anche il Antico Egitto usa dire che del verso, spesso per porco… non si “IL REGALE” OVVERO QUELLO DEL PALAZZO trascrivere argomenti butta via niente. Non so se, nell’Antico completamente diversi; il che lascia Egitto, si dicesse qualcosa di analogo supporre un utilizzo successivo teso per la pianta di papiro perché, di essa, al risparmio. gli egizi utilizzarono tutto: le L’ubicazione di Alessandria, posta sul infiorescenze ombrelliformi per fare Delta del Nilo infestato dai papiri e la ghirlande, il lungo stelo per fare circostanza di essere anche il imbarcazioni, il midollo per il materiale principale porto di allora, fecero della scrittorio, le strisce di fibra esterna città il centro della produzione di quel ricavate dall’estrazione del midollo per materiale e del suo commercio confezionare copricapi, canestri, stuoie, internazionale. calzature, funi; le radici, una volta Il clima prevalentemente secco essiccate, si usavano come com- permise a moltissimi papiri egizi di bustibile. Il cyperus papyrus è una giungere fino a noi, contrariamente a pianta perenne, alta da due a cinque quelli successivamente prodotti dai metri, dal diametro di due, tre greci e dai romani, che ebbero vita centimetri, amante della luce e del breve… “soltanto” qualche secolo. caldo; cresce lungo le rive dei corsi Del paio di centinaia di papiri finora d’acqua a lenta corrente ove affonda le rinvenuti, il più lungo in assoluto, è sue radici. Per le sue caratteristiche quello Harris di ben 41 metri, con- infestava il Delta del Nilo. Durante tutto servato al British Museum. Prende il il periodo faraonico il suo utilizzo fu così nome dall’acquirente Antony Charles intenso e indiscriminato che ne decretò l’estinzione. Per Harris. Si tratta di un testo storico religioso, redatto la produzione dei papiri a scopo di scrittura venne attorno al 1140 a. C. in scrittura ieratica; contiene utilizzata in Egitto fin dal terzo millennio e, in epoche soprattutto l’elenco delle donazioni fatte da Ramesse III più tarde, dai Greci e dai Romani. Il nome, pa-pr, ai templi e alle divinità di Tebe, Eliopoli e Menphis. significava “il regale” ovvero quello del palazzo, Segue in ordine di lunghezza quello di Nesitanebisheru, sottintendendo che veniva usato solo dalla Corte per figlia di un sommo sacerdote di Amon: contiene le decreti e disposizioni da far pervenire ai funzionari formule magico-religiose che dovevano aiutarla a lontani. Per le necessità della gente comune, che non superare le insidie che si opponevano ai defunti lungo poteva permetterselo, visto il suo costo molto elevato, la via per l’oltretomba. Evidentemente la sua non restava che la scrittura su ostraka, ovvero cocci e lunghezza, rispetto agli altri papiri che contengono il schegge di pietra. Anche i sacerdoti ne fecero largo uso libro dei morti, fu dovuta al desiderio di riportare tutte le e fu il materiale privilegiato per le innumerevoli copie “istruzioni” da seguire, nessuna esclusa. Ma, mentre del “Libro dei Morti” depositate nelle tombe e negli altri le numerose illustrazioni sono tutte colorate, necessarie perché il defunto avesse una guida per le sue sono solo in bianco e nero. A vederlo m’è venuto superare le difficoltà che si frapponevano durante il suo il sospetto che, visto l’alto costo che dovevano avere viaggio per raggiungere l’oltretomba. Nel bacino del quelle opere, si sia voluto scrivere sì le istruzioni Mediterraneo fu talmente usato che il suo nome finì per complete, ma almeno risparmiare sulle tinte, senza diventare sinonimo di carta in molte lingue europee: privare la defunta delle necessarie conoscenze! papir, paper, papel, papier. Fa eccezione l’italiano, in Cesare Feruglio Dal Dan cui la parola papiro è usata solo scherzosamente per indicare un qualche documento. Probabilmente era REDAZIONE fabbricato da artigiani specializzati che lavoravano nei il bollettino è organo della templi. Il procedimento era il seguente: il gambo della Società Friulana di Archeologia - onlus pianta veniva tagliato in pezzi lunghi anche una La Redazione non è responsabile per il contenuto dei quarantina di centimetri, successivamente sbucciati per contributi pubblicati. ricavare la polpa a sua volta sezionata nel senso della Direttore responsabile: Maurizio Buora. lunghezza. I segmenti di polpa venivano schiacciati e Comitato di redazione: Giorgio Cerasoli, Gian Andrea posti a bagno nell’acqua, pare per alcuni giorni. Cescutti, Anna Degenhardt, Feliciano Della Mora, Cesare Successivamente si pressavano per asciugarli, Feruglio Dal Dan, Alessandra Gargiulo; ottenendo così delle striscioline piatte che disegni di: Anna Degenhardt; immagini dell’archivio fotografico della Società Friulana di s’immergevano di nuovo nell’acqua. In questo modo Archeologia. l’amido e gli zuccheri contenuti nelle fibre si A questo numero hanno collaborato: Federica Buso, scioglievano e fungevano da collante, che univa le Miguel Busto-Zapico, Lorena Cannizzaro, Giulia Cesarin, striscioline quando venivano accostate una all’altra, a Alessia De Antoni, Virginia Fileccia, Alessandra Fragale, loro volta incrociate con quelle di un altro strato Massimo Lavarone, Rena Maguire, Edoardo Rosin, sovrapposto. Dopo una forte compressione i due strati Giovanni Filippo Rosset, John Tighe, Chiara Zanforlini. formavano un foglio compatto che, unito ad altri, La Redazione è lieta di accogliere sempre nuovi contributi. formava il supporto per scrivere e veniva arrotolato. Si scrive-va sul recto, ovvero sul lato delle strisce Tipografia Marioni snc - Via Percoto, 4 - 33100 Udine - tel. orizzontali, ma, dato l’alto costo, veniva molto spesso 0432504033 - mail: [email protected] 6 affrontare i pressanti problemi strutturali della San Canzian d’Isonzo (GO) chiesa dei santi Canziani. ANTIQUARIUM SBARRATO Un primo intervento di sistemazione del tetto per eliminare delle abbondanti infiltrazioni I lavori di ristrutturazione della chiesa all’interno dell’edificio era stato realizzato nel parrocchiale di San Canzian d’Isonzo 2013, grazie a un finanziamento regionale di stanno condizionando non solo la vita della 135.800 euro (con la modalità del contributo comunità di fedeli, ma anche l’accessibilità ventennale). I controsoffitti in canne dell’Antiquarium, che conserva numerosi resti (“grisiole”) erano però già stati intaccati di monumenti funerari romani e paleocristiani dall’acqua piovana e quindi in parte hanno e mosaici paleocristiani. ceduto, per fortuna non provocando danni alle Alcuni dei mosaici esposti provengono persone. Grazie a un ulteriore stanziamento, la parrocchia ha quindi avviato i lavori all’interno della chiesa, chiusa prima per motivi di sicurezza e ora per permettere il restauro. Il Comune di San Canzian d’Isonzo a breve avvierà il completamento del muretto di contenimento del prato che circonda la chiesa e che per un tratto aveva ceduto. L’intervento è stato affidato alla ditta Alpicos di Tolmezzo, che ha presentato l’offerta migliore, e costerà in tutto 25mila euro. «Abbiamo anche previsto la sorveglianza di un archeologo – spiega l’assessore ai Lavori L'ingesso chiuso dell'Antiquarium pubblici Luciano Dreos -, visto che il muretto contiene l’area in cui si trovano i resti della dall’antica basilica eretta nel IV secolo d.C. basilica paleocristiana e di una villa romana di sulla tomba dei santi Canziani, che sorgeva epoca imperiale». nel prato prospiciente l’Antiquarium, non sono L’intervento prevede anche una ringhiera utile più visibili da oltre due anni e mezzo. A a delimitare lo spazio che circonda la chiudere l’Antiquarium ci hanno pensato parrocchiale di San Canzian. prima le nuove disposizioni in materia di Laura Blasich sicurezza dei beni culturali dello Stato e ora i lavori di ristrutturazione, che stanno Fonte: costringendo la parrocchia a tenere ormai da www.ilpiccolo.gelocal.it, 3 novembre 2015 tempo le funzioni religiose nella sala parrocchiale, di solito utilizzata per incontri e per spettacoli teatrali o musicali. IL 5 PER MILLE A FAVORE DELLA SFA «Speriamo che i lavori si concludano presto e SOSTIENI LA SOCIETÀ FRIULANA DI anche l’Antiquarium torni a essere aperto, ARCHEOLOGIA - onlus perché nel corso dell’estate ho dovuto Scegli di destinare il tuo 5 per mille alla spiegare a più di qualche comitiva di turisti nostra società. Non ti costa nulla. Negli che non lo si poteva visitare», afferma l’ex appositi spazi della dichiarazione dei redditi consigliere comunale Salvatore Monello. (CUD, 730, UNICO) indica il codice fiscale Anche alcuni esercenti della zona si sono trovati a dare le stesse spiegazioni, mentre 94027520306 e poi firma. sui siti internet, anche quello dei Musei del IL TUO CONTRIBUTO È UNA Friuli Venezia Giulia collegato al ministero dei RISORSA PREZIOSA PER Beni culturali, l’Antiquarium risulta visitabile, anche se con orari ridotti e preferibilmente SOSTENERE LE NOSTRE dietro richiesta alla parrocchia, che in questi ATTIVITÀ ultimi anni si è trovata comunque ad 7 ormai ampiamente - riapertura dell'Anti- È San Canzian d’Isonzo (GO) riconosciuta dalle quarium con la vigilanza più autorevoli fonti UN’OPPORTUNITÀ NON RACCOLTA su base volontaria la quale l'importanza sto- potrebbe essere garantita rico/archeologica/artistica del sito di San Canzian, in parte dai volontari dalla locale Sezione SFA; antica Aquas Gradatas. Il luogo dove di fatto si - riapertura su richiesta delle chiesette di Santo trovano le testimonianze storico/-archeologiche di Spirito e di San Proto, con una cartellonistica parte importante della storia aquileiese. Una storia adeguata ad illustrare ai visitatori la storia del luogo che ha accomunato culturalmente la popolazione del attraverso immagini dei recenti studi archeologici; Friuli, della Slovenia, della Carinzia e oltre. - parziale messa in luce dei resti archeologici Ad oggi numerosi sono gli studiosi o semplici dell'antica chiesa paleocristiana e degli edifici sui quali è stata eretta, sempre con una cartellonistica adeguata; - produzione di un file multimediale che illustri l'insieme del luogo inserito nell'ampio contesto dell'antica Aquileia, della quale San Canzian era area periferica - arredo urbano attorno ai siti archeologici decorosamente accogliente. Attualmente si constata con piacere che: la Chiesa Parrocchiale di San Canzian, nella quale sono conservate le reliquie dei Santi Canziani oltre che pregevoli opere artistiche, è in fase di ristrutturazione. Il nuovo aspetto la renderà certamente più consona alle aspettative dei fedeli e dei visitatori. Il Comune di San Canzian ha recentemente reso pubblico un progetto di riqualificazione urbana nel La Chiesa parrocchiale appassionati provenienti dall'Italia e dall'estero che decidono di venire a visitare il sito; purtroppo però le loro aspettative rimangono deluse, poiché le testimonianze storiche e i reperti non sono accessibili al pubblico o visitabili. Infatti l'Antiquarium è ormai chiuso da tre anni, le chiesette di San Proto e Santo Spirito sono altrettanto chiuse, l'area dei recenti scavi archeologici presso la chiesa parrocchiale è quasi completamente ricoperta, il tutto con una cartellonistica decisamente insufficiente. Di conseguenza i visitatori, dopo aver percorso anche centinaia di chilometri, ritornano a casa senza aver potuto vedere nulla di ciò che San Canzian potrebbe offrire. Questa situazione è stata ripetutamente messa in evidenza dai volontari della locale sezione Isontina della Società Friulana di Gli scavi nei pressi della parrocchia Archeologia o.n.l.u.s. alla Soprintendenza, al quale è inclusa anche l’area della Chiesa di San Comune, alla Fondazione Aquileia, alla Curia e alla Proto: auspichiamo che i lavori in progetto inizino Parrocchia. Come sempre non possiamo limitarci a quanto prima per una adeguata dignità all’area protestare senza proposte. Dal nostro punto di vista, circostante sino ad ora trascurata. a partire da oggi le istituzioni preposte come la Mentre invece evidenziamo che: abbiamo più volte Regione, le nuove aggregazioni territoriali, la chiesto e sollecitato un tavolo di lavoro congiunto Soprintendenza, la Curia, dovrebbero realizzare un con tutti gli attori interessati senza alcuna risposta. progetto di massima che preveda la Conclusione: auspichiamo che le istituzioni diano riqualificazione/valorizzazione di tutto il patrimonio inizio ad un percorso di recupero con interventi di storico/artistico del territorio monfalconese, valorizzazione come quelli sopra da noi indicati, nella prevedendone le ricadute positive a lungo termine, convinzione che il denaro investito sulla cultura in stabilendo delle priorità d'intervento. maniera coordinata e coerente garantisce sempre Per il sopra citato sito di San Canzian per non qualità della vita del luogo e una ricaduta positiva deludere i visitatori (come sta purtroppo avvenendo sull'economia. da anni) a nostro modesto parere sarebbero La Sezione Isontina SFA indispensabili alcuni interventi: 8 È NATA LA SEZIONE GIULIANA T utto è nato semplicemente da un progetto buttato sul territorio provinciale, viste le affinità degli obiettivi) il lì in una chiacchierata tra me e l’amico Stefano quale ha trovato in un primo momento la disponibilità di Ricatti durante una visita culturale al mitreo di una sala riunioni presso il prestigioso museo del Duino (Trieste) organizzata dalla sezione Isontina in Risorgimento di Piazza Oberdan a Trieste, all’ultimo una assolata domenica della scorsa primavera. momento poi spostata in una sala conferenze del Un amico appassionato al par mio di storia antica da Seminario Vescovile di via Besenghi 16. Pordenone mi aveva riferito qualche settimana prima Alle ore 19.00 del 22 gennaio scorso, quindi, con la che la SFA, un associazione di cui avevo solo gradita presenza del presidente della SFA Della Mora, lontanamente sentito parlare fino a quel momento, del professor Buora, del professor Lavarone e del dott. stava organizzando una visita in quel luogo particolare Rosin si è riunita la prima assemblea degli interessati di cui tutti i Triestini avevano sentito parlare, ma ben alla creazione della neonata sezione “Giuliana”, una pochi hanno avuto la fortuna di poter visitare. Quindi ho ventina di convenuti. preso al volo l’occasione e ho immediatamente inviato Dopo una breve saluto ai presenti, i membri del la mia adesione all’iniziativa. consiglio direttivo di Udine hanno illustrato, per le loro Il giorno previsto ho avuto il piacere di incontrare specifiche competenze, le attività e i progetti in corso appunto anche Stefano appurando che eravamo gli della SFA nonché le finalità e gli obiettivi a breve e unici due triestini iscritti alla SFA. Parlando tra noi ci lungo termine. siamo chiesti come mai una realtà cosi importante e Al termine di alcuni interventi del sottoscritto, e degli cosi culturalmente appagante non potesse attecchire amici Ricatti e Cigaina sulle motivazioni della creazione anche nella provincia triestina, riproponendoci di di una sezione locale SFA e sulla sua importanza, si è provare a creare un giorno una sezione anche qui da aperta la fase delle iscrizioni alla quale i presenti hanno noi. entusiasticamente aderito con 13 nuovi tesserati. Successivamente ho avuto il piacere di partecipare al Si è potuto quindi adempiere con tali nuovi soci alle seminario di epigrafia tenuto ad Aquileia ad agosto prime elezioni del neo direttivo della sezione, con le scorso e li, tra una lezione e l’altra, ho lanciato l’idea al candidature dello scrivente come referente, di Ricatti professor Buora ed agli altri membri della SFA presenti. Stefano come segretario e del dott. Cigaina Lorenzo A settembre, al mio ritorno dopo un mese trascorso dell’Università di Trieste come responsabile scientifico, all’estero, ho avuto il piacere di trovare una mail del immediatamente votati all’unanimità dai presenti. direttivo di Udine con la quale mi si invitava, appunto, in Dal momento che tutta la parte burocratica è stata quella sede per discutere la possibilità da me finalmente felicemente adempiuta, è ora di rimboccarsi precedentemente ventilata della creazione di una le maniche e di lavorare sui programmi futuri. sezione triestina. Già altre venti persone nel territorio triestino, che non Con grande piacere ho aderito all’invito ed ho trovato sono potute venire per impegni personali alla prima molta disponibilità nel presidente Della Mora, nel assemblea, hanno comunque manifestato il loro professor Buora e negli altri membri che ho conosciuto interesse ad iscriversi alla sezione e ulteriore opera di in tale occasione. Tale disponibilità mi ha dato la voglia proselitismo verrà fatta negli ambienti culturali giuliani. e la carica di raccogliere la sfida che mi si prospettava Sono già stati presi contatti con prestigiosi relatori per e di buttarmi anima e corpo in questa nuova avventura. la presentazione di alcune conferenze sulla storia Da subito si è stabilita un ottima intesa con l’amico militare antica del territorio giuliano, tema conduttore Stefano al quale ho proposto di dividere l’onore e per le primissime attività della sezione nel corso del l’onere di provare a creare questa nuova sezione, 2016. trovando subito tra la cerchia delle nostre conoscenze Ci sono contatti a livello avanzato per la firma di un molte persone interessate all’iniziativa; si è creata protocollo di collaborazione con il liceo classico Dante e subito una mailing list di una ventina di amici e con la scuola elementare Dardi e media Julia nonché conoscenti e questo ha dato le basi per il successivo con l’istituto tecnico G. Rinaldo Carli. passo. Si sta lavorando su delle prossime uscite culturali da Dopo l’annuncio ufficiale della futura nascita della effettuare nella vicina Slovenia sul sito della battaglia sezione nel corso dell’assemblea del 20 gennaio scorso del Frigido nonché sul sito, in territorio triestino, di tre in Torre nel quale mi è stata conferita la carica presunti castra romani di III secolo a.C. provvisoria di coordinatore della sezione denominata Insomma, si potrebbe azzardare a dire che siamo nati “Giuliana” (per poter operare sul territorio di tutta la sotto i migliori auspici; c’è molta carne sul fuoco, la provincia di Trieste e con l’auspicio di poterci allargare sfida è sempre alta e la strada ancora in salita, ma mi in un prossimo futuro anche in territorio istriano) il auguro che con l’entusiasmo e la voglia di fare di tutti i passo successivo è stata l’organizzazione di una prima soci della nuova sezione Giuliana, ognuno portando il riunione dei futuri soci triestini e della costituzione proprio personale contributo e le proprie capacità, si ufficiale del primo direttivo. potrà far si che questa Sezione si ponga in breve tempo In questo passaggio è stata preziosa la collaborazione alla pari con le altre sorelle maggiori dando anche il del presidente del Centro Regionale di Studi di Storia nostro contributo nel vicino futuro per una crescita Militare Antica e Moderna di Trieste (del direttivo del ulteriore della SFA nella nostra regione. quale lo scrivente è anche membro e con il quale si sta preparando una bozza di accordo per la collaborazione Alessandro De Antoni 9 A partire da Apicio e L’obiettivo è stu- dal suo De re co- ANCHE LA GASTRONOMIA E’ STORIA: pire, sorprende- quinaria, si passa all’u- la nascita degli “chef” - II parte re, il tutto in manista quattrocentesco (continua dal numero precedente) funzione di rap- Bartolomeo Sacchi detto presentare e ma- il Platina con il suo De honesta voluptate gnificare il censo di chi offre il convivio. In et valetudine ed al maestro Martino da questa ottica non si può che vedere Como con il suo “Libro de arte quella cucina che come una cucina della coquinaria”, la cucina di Martino si poté decadenza del gusto, che scompare in definire italiana, con ricette alla mezzo a mille assemblaggi spesso romanesca, alla siciliana, alla incoerenti e contrastanti. Ripeto: l’o- lombardesca, alla veneta, alla genovese, biettivo principale è stupire e sorprendere. ma con puntate europee, frutto delle sue Così era la cucina dell’impero romano, frequentazioni o lavori di cucina con così è la cucina del Rinascimento, e politici e nobili delle corti spagnole, parliamo di cucina sempre dedicata alle francese, tedesca. Non fu solo il primo classi elevate, così sta diventando la grande “chef” italiano, ma anche uno dei cucina moderna nei mille programmi più grandi “chef” europei.) televisivi di gastronomia, dove nuovi All’inizio del nuovo secolo, il Cinquecento, superchef giudici fanno diventare “chef” una nuova, importante figura appare all’orizzonte della tutti i par-tecipanti ai vari programmi, tipo “masterchef “. gastronomia: Cristoforo di Messi Sbugo, “provveditore Continuiamo il nostro discorso: siamo ancora nella generale” e soprintendente alla tavola di corte degli prima metà del Cinquecento. Un altro talento compare, Estensi di Ferrara. La sua opera maggiore “Banchetti, uno che verrà chiamato “il Michelangelo della cucina compositione di vivande et apparecchio generale”, è italiana“, Bartolomeo Scappi. Egli, prima di arrivare a un’importante raccolta di Roma a seguito del solito cardinale, si è impratichito nel ricette, ma anche descrive mestiere in diverse città italiane, frequentando mercati molti eventi conviviali alla e acquisendo competenze su ricette, prodotti e corte dei nobili. Tra i grandi tradizioni locali. In altre parole si appropria anche di meriti di Messi Sbugo c’è ricette del popolo, cosa mai vista prima. Ne è la prova quello relativo al…pesce. che all’imperatore Carlo V, venuto a Roma nel 1536, Mentre prima di lui il pesce Bartolomeo preparerà, tra i tanti ricchi piatti del era considerato solo come banchetto da lui preparato, una ricetta di pesce: si tratta un sostituto della carne nei di un rombo, che a Carlo V piacerà moltissimo, ma è periodi di magro, in una ricetta che prende dai pescatori di Chioggia. Una ottemperanza alle ricetta del popolo, appunto. disposizioni della Chiesa, Siamo ora nel ‘6oo. La regina Cristina di Svezia, in ora diventa un cibo che si un’Europa lacerata dalle guerre di religione, si converte può mangiare al cattolicesimo, abbandonando la religione luterana e semplicemente perché in seguito abdicando al trono. Spirito inquieto, piace. Nelle corti i menu a base di carni e pesce abbandona il paese e, in diverse tappe, giunge a diventano la regola. Non sarà così per il popolino. È il Roma, dove poi si stabilirà (e dove verrà sepolta nelle periodo del concilio di Trento, incombe la grotte vaticane, accanto ai Controriforma. Con essa la Chiesa ha la necessità di Papi). In un determinato impedire il dilagare dell’influenza del luteranesimo, con periodo è a Mantova, alla la sua quasi assenza o diversità di regole rispetto ai corte del duca Gonzaga. canoni tradizionali della chiesa cattolica. La Chiesa Qui, a dirigere le cucine deve, al contrario, porre regole ferree per tenere legate del duca c’è un altro le persone al credo cattolico e combattere la diffusione Bartolomeo, Bartolomeo del luteranesimo. Una di queste è la stretta osservanza Stefani, grandissimo dei giorni di magro, come il venerdì o i giorni legati alla “chef”. Non è cuoco da re quaresima. Il pesce diventa il cibo riservato a questi e lo dice: “Nelle cucine giorni. Negli altri non è praticamente possibile abbinare reali non ho mai avuto carne e pesce perché ciò è contrario agli obblighi pratica”, così scrive nel religiosi imposti dalla religione cattolica. E’ chiaro, suo libro “L’arte di ben cucinare, et instruire i men periti questo vale solo per i comuni mortali, non certo per i in questa lodevole professione”. nobili e per gli uomini di corte, tra i quali sono sempre La cucina di Stefani è un “mix” sorprendente di sapori entrati di diritto gli uomini di chiesa. Messi Sbugo diversi e apparentemente inconciliabili. C’è qualche lavora, appunto, nelle corti. Messi porta anche alle cosa di grandemente innovativo nella cucina di estreme conseguenze la presentazione del cibo: non Bartolomeo Stefani, che coglie appieno le nuove più, non solo pietanza da gustare, ma rappresentazione esigenze del secolo, vale a dire la scoperta degli orti e del piatto, composizione, mescolanza di gusti. Veri dei frutteti (ma anche di formaggi e insaccati), quindi quadri, sculture da gustare. Così come secoli prima era delle materie prime dei contadini, e di questo nuovo successo con la cucina romana di Apicio, ma si piacere della tavola se ne impossesseranno ben presto consideri anche la cena di Trimalcione. le corti. Fu grazie allo sviluppo impresso da esse che 10

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